TEATRO: C’E’ UNO STRANO PINOCCHIO CHE SI AGGIRA PER SARTEANO…

venerdì 15th, febbraio 2019 / 18:56
TEATRO: C’E’ UNO STRANO PINOCCHIO CHE SI AGGIRA PER SARTEANO…
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SARTEANO – C’è Pinocchio. Ci sono i Pinocchi. E ci sono tante storie che nel corso del tempo hanno preso spunto, si sono ispirate al famoso burattino di Carlo Lorenzini, in arte Collodi. Tra un paio di settimane, a Sarteano, Teatro degli Arrischianti, Pinocchio tornerà a calcare il palcoscenico. A dire il vero non è proprio Pinocchio Pinocchio. E’ P. Che ormai è un ragazzo, non più un burattino, e deve andare in guerra, che non è un bel posto. In trincea non si sta bene, si sta come d’autunno sugli alberi le foglie, disse un poeta soldato.

I fischi e gli scoppi delle granate, i colpi di cannone ti rimbombano nella testa e fanno talmente paura che puoi anche diventare pazzo. O quasi.

Quello del regista Gabriele Valentini è un P che è il frutto di una rilettura della “favola più famosa del mondo”, fatta da Collodi Nipote, ovvero Paolo Lorenzini nel 1917, in piena Prima Guerra Mondiale. Ma anche questa “riletta” dallo stesso Valentini. Il testo è suo.

P è un ragazzo colpito dal Vento degli Obici, per gli inglesi “Shellshoc”, termine con il quale durante la Grande Guerra si indicava quello che, solo nel 1980, fu etichettato come Disturbo Post Traumatico da Stress. P si trova dunque in uno spazio che non riconosce, a vegliarlo strani personaggi, i quali, forse invano, tenteranno di fargli riacquistare la memoria…

E i personaggi non hanno un nome specifico perché sono essi stessi un insieme di ispirazioni, gli attori che vanno ad interpretarli fluttuano tra l’essere personaggio esistito, o esistente, e personaggio della fiaba. La dimensione in cui si muovono è un non luogo tra la vita e la morte. Non solo perché è tempo di guerra. Ma anche perché il tema della morte è molto presente ne “Le Avventure di Pinocchio” di Collodi (l’originale), il quale nella prima versione decide di terminare la storia con l’impiccagione del burattino. Ssaranno le centinaia di lettere pervenute in redazione a costringerlo ad una “resurrezione” del protagonista, affidata alla Fatina dai Capelli Turchini.

Se la regia dello spettacolo che andrà in scena a Sarteano è come abbiamo detto di Valentini, gli attori sono tutte conoscenze più o meno recenti della compagnia degli Arrischianti: Andrea Storelli (che è anche figlio d’arte, suo padre Francesco è una delle colonne portanti del teatro in Valdichiana),  Giacomo Testa, Giordano Tiberi, Martina Belvisi, Eleonora Ciampelli, Andrea Fiori.

L’appuntamento è per il primo e 2 marzo alle ore 21,30 e il 3 marzo alle ore 17,30. Gradita la prenotazione (ingresso 12 euro – ridotto 10 euro; prenotazioni@arrischianti.it cell. 3935225730 (16,00/19,00 ).

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