CETONA, LA COMMERCIANTE CHE HA CONTESTATO IL GAZEBO LEGHISTA SPIEGA COME SONO ANDATI I FATTI: “E’ RESISTENZA NON INTOLLERANZA!”
CETONA – In merito alle vicenda del gazebo leghista al mercato di sabato scorso e delle polemiche che ha suscitato, l’autrice della contestazione ci ha inviato questa lettera, nella quale spiega come son andate le cose. E perché ha contestato. La signora si chiama Paola Doricchi e noi la ringraziamo per l’intervento. Diciamo pure che siamo d’accordo con lei (ma questo forse si era capito anche dal’articolo precedente).
Sono io che ho appeso alla mia porta il foglio con scritto “Qui i rifugiati sono i benvenuti. Fascisti e leghisti invece no” (concetto che rivendico e ribadisco senza esitazione) e sono sempre io che mi sono rivolta ai vigili urbani per lamentarmi della presenza del banchetto leghista davanti al mio laboratorio. Ho semplicemente espresso il mio dissenso nei confronti di una forza politica che ha sempre fondato la sua propaganda sull’odio razziale e sull’omofobia, sostenuta dai neofascisti di Casa Pound che addirittura forniscono a Salvini i giubbottini per andare allo stadio a cantare “Napoli merda Napoli colera”, forza politica che mentre urlava Roma ladrona si intascava 49 milioni di euro pubblici. Questo ho fatto, niente di più e anzi a dirla tutta sono stata io ad essere bersaglio di atteggiamenti intimidatori e minacce per tutta la mattina, prima da parte di una solerte adepta che mi ha scattato delle foto dicendomi che le avrebbero pubblicate sul loro giornale e poi da parte di due lords dei quali uno ha ripetutamente rivolto verso di me gesti inequivocabilmente osceni e l’altro, un vero gentleman, mi ha detto: solo per come sei vestita ti prenderei a calci in bocca. Gesti e parole di cui per altro sono state testimoni le persone che erano accanto a me e ai quali, solo perché sono una signora (come mi hanno definita nei loro comunicati) non ho risposto buttandogli giù tutti i denti. Francamente in 30 anni di militanza tra sit-in, presidi, blocchi stradali, manifestazioni e occupazioni, ne ho viste davvero tante. Fascisti del nuovo millennio e leghisti hanno sempre adottato il buon vecchio metodo del farsi male da soli per poi dichiarare di essere stati aggrediti da un’orda di comunisti cattivi per finire sui giornali ma mai mi era capitato di rischiare una denuncia per aver scritto che non li gradisco o aver parlato con i vigili. Qui il vittimismo arriva veramente al ridicolo e infatti ci sarebbe solo da ridere se non fosse che questi ci governano e non tollerano nessuna forma di opposizione cosa che dovrebbe preoccuparci tutti quanti. E a chi pensa che l’intollerante sia io vorrei ricordare che non tollerare gli intolleranti, i razzisti, gli arroganti e chi abusa del suo potere non è intolleranza, è semplicemente resistenza alla barbarie e se viviamo (ancora) in un Paese democratico è solo per merito di chi l’ha fatta la Resistenza, quella con la erre maiuscola.
Paola Doricchi
Brava, tutta la mia solidarietà e stima. se gli italiani fossero meno creduloni e più con la schiena dritta, forse certi fenomeni che io ritengo assai pericolosi per la nostra tenuta democratica, sarebbero assai marginali. Certo non solo un altro carattere da parte di tutti, ci vorrebbe anche una sinistra in grado di tornare a produrre pensiero critico, ad indicare orizzonti, a fare proposte in merito alle grandi questioni Nord Sud del mondo. Su quale ruolo l’Europa debba rivestire all’interno dello scenario internazionale. Fino ad oggi solo spettatrice. basti pensare al protagonismo cinese in Africa, e l’Europa a guardare. Assecondando certo le proprie multinazionali che stanno rapinando quel continente.
Brava. Hai la mia solidarietà.
brava Signora ha fatto bene !!
per me va arrestata in quanto ha impedito la libera espressione politica: QUESTA DONNA NON E’ UN GIUDICE CHE SI PUO’ ARROGARE COTALE DISCERNIMENTO. Ha sbagliato, deve pagare, spero solo che l’abbiano denunciata alle competenti autorità.
TUTTA LA MIA STIMA ALLA SRA DI CETONA.
Essere fascisti non é diritto di espressione, non é libertá di professare la propria convinzione politica, non é un diritto : E´UN CRIMINE. Se oggi nessuno si ricorda piu di cosa hanno fatto i fasciti, nazisti, ed oggi leghisti razzisti neo fascisti tanto che la nostra amata costituzione ne dichiara la ILLEGALITÁ E CHE É UN CRIMINE NON É COLPA NOSTRA NE DELLA SIGNORA DI CETONA. A te e a quei leghisti fascisti dovrebbero arrestare perché il crimine di essere fascita é punito dalla legge.
Rispettoso del tuo pensiero ma, come i leghisti potevano esprimere le proprie idee nel gazebo lei legittimamente ha espresso le sua con il cartello esposto nella sua proprietà, sono gli altri che l’hanno presa a parolacce e altro . Mi chiedo solo i leghisti possono esprimere le proprie idee???
Essere Fascisti e proclamare odio razziale omofobia e professare principi fascisti E´UN CRIMINE, contemplato nella nostra costituzione antifascista, NON UNA LIBERTÁ DI ESPRESSIONE. Pena che gli italiani non sanno la storia non la studiano e nell’ignoranza piu totale confondono crimini con libertá, le prepotenze con il diritto e le minacce con la dialettica. (Ed a proposito di libertá é il secondo post che invio e gradirei vederlo pubblicato se anche questo non passa per le maglie della censura grazie)
Se le cose sono andate così, e non ho motivo per dubitarne, a Paola Doricchi va tutta la mia (per quanto possa valere) solidarietà. Per quanto riguarda invece l’affermazione che agli intolleranti bisogna rispondere con l’intolleranza, ci andrei più cauto. L’intolleranza da parte dello Stato deve esserci nei confronti del fascismo e degli atti violenti. Ben venga invece la pacifica e vivace contestazione.
X Lele.Mi trovi d’accordo su quanto hai espresso.Se tutti intervenissero come è intervenuta la Sig.ra Doricchi sarebbe un segno di presa di coscienza che non indietreggia di fronte a nulla pur di esprimere le proprie idee. Quello che manca a questa Italia bastarda di oggi,in ogni direzione, è proprio questo.Alla stessa maniera c’e’ da dire che quando le idee si esprimono in un confronto lecito ed autorizzato anche se si raggiungono punti estremi io credo che sia un buon segno.D’altra parte milioni di uomini e di donne hanno votato per la Lega e quindi si vede che dentro di loro hanno ragioni sufficienti per esprimere le loro idee in forma organizzata che lo stato deve poter garantire senza che vengano negate.
Magari le parole che sono state inviate all’indirizzo della Sig.ra Doricchi da parte di chi gli si è rivolto in tal modo come lei stessa racconta sono degne della massima esecrazione e mettono in luce che chi le abbia proferite con riferimento “al modo di vestire che meriterebbe i calci”-se è vero quello che ha riferito la Sig.ra- un animale al suo confronto merita certamente maggior considerazione.
e comunque mi sembra che Paola Doricchi confermi nella sua ricostruzione dei fatti ciò che avevamo scritto nell’articolo precedente. Semplice contestazione verbale, senza alcun atto violento o intimidatorio. Una tempesta in un bicchiere d’acqua (con tentativo da parte di qualcuno di strumentalizzare la cosa e passare da vittima quando forse è stato il primo ad esagerare)… Meno male che Cetona c’è e che a Cetona c’è gente come Paola Doricchi. P.S. strano che in tanti qui e sui social siano intervenuti su questo “caso”, che caso non è, e nessuno invece – o pochissimi – siano intervenuti sulla presenza a Cetona di uno dei leader mondiali del sovranismo e dell’ultra destra, un tipo che sostiene (e probabilmente finanzia) tutti i partiti di estrema destra d’Europa compresa la Lega di Salvini… A me sembra una presenza davvero ingombrante e preoccupante, anche se fosse stata solo per turismo…
Quando capi di stato venivano in Italia i partiti che opponevano al governo scendevano in piazza e facevano casino.Ricordo il segretario di stato Humphrey che si beccò un sacco di contestazioni e fischi al suo corteo con macchine blindate,ma allora erano altri momenti,anche Kissinger ugualmente a lui.Oggi non contesta più nessuno e secondo me due semplici motivi: il primo è quello dell’appiattimento dei giovani su temi di carattere politico che non vengono riconosciuti come mezzi idonei per cambiare le cose, isto soprattutto l’inefficenza e la blindatura che il sistema democratico occidentale ha sempre fatto con l’osservanza della convenienza politica ed etica dei governi.Prendono quindi forza e forma modalità di presi di fronte agli avvenimenti ,servili dirette ed indirette nella realtà piegata dal plagio a favore del più forte.Il secondo motivo non meno importante del primo è quello che mette in rilievo il risultato di una qualsiasi contestazione e non accade nulla ch3 ne segue 3 che influenzi un possibile cambiamento.Contestare. Dunque appare inutile e la volontà si uniforma facendo pensare che magari rende di più la piaggeria.Dico così soprattutto rivolto con lo sguardo a sinistra ed ai suoi uomini,militanti e soprattutto dirigenti perché 1uando avrebbero avuto mille,diecimila occasioni per p4otestare contro la linea che la sinistra assumeva non si sono mai mossi,hanno mugugnato, ma non hanno fatto mai 7n passo a contestare dall’interno la linea del maggior partito che avevano votato.Oggi il populismo scaturisce automaticamente da questa condizione che ho detto poiché se la gente non si sente più rappresentata e vede @ltra gente assuefatta al sistema,sc3glie diversamente o in certi casi sceglie chi gli promette di cambiare le cose ed espellere le persone che hanno tradito gli ideali e che hanno montato meccanismi politici atti a resistere al disfacimento del sistema.Ecco perché nessuno ha contestato come dici tu” uno di quei leader del sovranismo e dell ‘ultra destra”.Nulla sarebbe cambiato se lo avessero fatto.Questa è una cosa che ti fa’ meravigliare? Come vedi,per raggiungere i suoi scopi le missioni compiute di Renzi,ma non solo di lui,sono servite eccome.Ragionare politicamente invece di guardare i risultati e meravigliarsi perché non si capisce da dove vengano serve solo ad una cosa: validare il sistema che ti fotte!Ed allora se permetti me lo chiedo 24 ore al giorno : Questa che c’è stata che sinistra sia stata,se non sinistra che ha validato ancor più la debolezza dei deboli indossando la veste del progressismo e reagendo col livore di chi sente che il terreno gli frani sotto i piedi,e che oggi crede di correre ai ripari facendo vedere che potrebbe mettere la freccia a sinistra con gli stessi guidatori che prima mettevano la freccia al centro e quando gli conveniva anche a destra?Come potrai osservare parlando di un Salvini che le componenti che ingrassano ultimamente le sue percentuali in grande crescita ,sono quelle cattoliche,date dalla migrazione di consensi di Forza Italia e di altri cespugli che ruotano intorno al partito del cavaliere.Cosa vorra’ dire secondo te tutto questo se magari nellEmilia Rossa la Lega ha avuto un incremento inaspettato? I dati esistono basta avere la facoltà di interpretarli per capire dove va’ l’italia Invece di gioire per il regresso dei 5 stelle.Salvini al sistema non gli fa’ paura, i 5 Stelle forse si.Ed allora chieditelo tale perché!
Ho appena guardato e riguardato la foto del precedente articolo.
Ma dove stavano le camicie nere, dove stavano le mani tese nel saluto romano, dove i manganelli e l’olio di ricino?
Dove la violenza?ceva
Ho visto dei cittadini che facevano solo propaganda elettorale.
A noi di sinistra non ci sta bene? Non ci piace? Ci “scava la fossa” del consenso politico e sociale?
Ma torniamo, allora, in piazza anche noi, anche noi tra la gente, come si faceva una volta, a dire la nostra senza attaccare gli altri.
Sennò siamo solo dei “parolai” falliti.
Nei fatti, più che nelle parole.
piena solidarietá
La Signora Paola merita tutta la nostra solidarietà, di fatto ha subito una vera e propria aggressione in piena regola. Non si deve tollerare l’intolleranza quando raggiunge questi limiti, anche perchè è un fatto non isolato ma sopratutto perpetrato continuamente dal leader stesso di quel movimento (vedi reazioni caso Diciotti e rapporto con Magistratura e Costituzione).
Perfetto, Paola, continua. Tutte le volte che si mostrano, rimetti il cartello. Un’altra donna coraggiosa, durante i governo Berlusconi in cui i leghisti calpestavano e bruciavano la bandiera italiana, ogni volta che arrivavano a Venezia a comiziare sulla piazza dove abitava Lucia, lei metteva alla finestra la bandiera italiana.