SIENA, L’ARCIVESCOVO SI RIFIUTA DI BENEDIRE IL DRAPPELLONE DEL PALIO: “QUELLA MADONNA NON RISPONDE AI CANONI DELLA TRADIZIONE”. E ALLORA?
SIENA- Oggi, 16 agosto a Siena si corre il Palio dell’Assunta. Ma a far discutere i contradaioli senesi è un episodio accaduto 2 giorni fa: durante la cerimonia dell’offerta dei Ceri e dei Censi in Duomo, l’arcivescovo di Siena Antonio Buoncristiani si è rifiutato di benedire il drappellone dipinto da Charles Szymkowicz. Motivazione: il “cencio” dipinto dall’artista belga non rientra nei canoni mariani. Non sarebbe cioè rispettoso della tradizione religiosa e della figura della Madonna cui il Palio d’agosto è dedicato. Intervistato in proposito da una giornalista di Siena Tv l’arcivescovo è apparso contrariato e sfuggente. Alla domanda su come sarà accolto il drappellone in Duomo, Mons. Buoncristiani ha risposto “dove? quando?” Risposta quasi sprezzante.
La firma storica della Tv senese Daniele Magrini, autore e conduttore di molti servizi sul Palio ha così commentato: “Una cosa è apprezzare o meno il drappellone e soprattutto il suo contenuto emozionale o meno. Altro è un atto di censura quale quello dell’Arcivescovo di Siena che si è rifiutato di benedire il drappellone “perché non rispondente – ha detto – ai canoni mariani”. Motivazione e censura, a mio parere, inaccettabili”.
La Chiesa ufficiale, che è stata nei secoli il principale committente degli artisti, anche quelli non proprio irreprensibili, in questo caso ha compiuto un gesto clamoroso e, diciamolo pure, antistorico e antiartistico, bocciando l’opera di un pittore straniero perché non esattamente allineato ai “canoni dell’iconografia tradizionale”… Come a dire che la Madonna di Szymkowicz non è esattamente la madonna che tutti conosciamo. In questo l’arcivescovo Buoncristiani, che a Siena nessuno definisce un oscurantista, stavolta ha ecceduto nello zelo verso la tradizione. La Madonna del drappellone del palio di oggi ha il volto un po’ scuro e le labbra pronunciate, potrebbe essere mediorientale (come in effetti era la madonna vera) e tiene in braccio un cavallino, chiaro riferimento al Palio. Dove sarebbe la bestemmia? Una cosa è certa: benedetto o no, la contrada che vincerà il palio e si porterà a casa il cencio di Szymkowicz non farà troppe congetture e sarà ben lieta di averci messo le mani sopra…
Siamo nel 2018, 7 miliardi di popolazione mondiale,della quale almeno la metà è sottosviluppata ed ancora almeno un miliardo e mezzo è priva dei necessari servizi che segnano la vita. cibo, acqua, comunicazioni. C’è materia per cui riflettere e tacere su queste iniziative medioevali e far riflettere-perchè no- anche l’arcivescovo.
perché tacere? se l’arcivescovo fa una cazzata è bene che si sappia, che la gente si faccia un’opinione e magari anche l’arcivescovo possa riflettere sulla cazzata che ha fatto. Che poi sia una cazzata di poco conto, che denota solo un po’ di oscurantismo a margine di una festa medievale, lo so. Ma non è che siccome c’è la fame nel mondo e da qualche parte anche la guerra, si debba chiudere il Palio o far finta che non ci sia. Del resto è la manifestazione storica italiana più famosa nel mondo. Una manifestazione che a Siena ha anche risvolti sociologici, religiosi e sociali non irrilevanti. Per la cronaca il Palio (quindi il drappellone contestato) se lo è aggiudicato la contrada della Lupa, che – come è scritto nell’articolo – lo ha portato in giro per la città tra scene di giubilo e gioia irreferenabile, fregandosene del fatto che l’arcivescovo Buoncristiani non abbia voluto benedirlo…
Iniziamo col dire, che il gesto della benedizione di un qualsiasi oggetto o essere vivente, di per se non è altro che una stregoneria. Quindi la benedizione del drappello del Palio, non si discosta da questa mia affermazione convinzione. Certo le tradizioni pesano e la festa del Palio, di tradizioni ne ha tante alle spalle, quindi vanno rispettate. Ossequiate da tutti ovviamente, anche dal vescovo. Peraltro la motivazione usata dal vescovo mi pare davvero peregrina. Insomma la Madonna, come Gesù, così come il Dio monoteista, non sono altro che delle invenzioni. Ne consegue perciò, che di queste figure mitologiche, così come dei Dei dell’Olimpo pagano, non ci possono essere immagini certe di riferimento, ma solo delle proiezioni fantasiose, che di volta in volta hanno albergato nella mente dei tanti artisti che le hanno disegnate. Quindi caro il mio vescovo, una stregoneria in più o una in meno, che cambia. Anche perché la chiesa nel corso dei secoli, ne ha fatti di compromessi e anche vomitevoli, pur di mantenere il potere. Indignarsi, irrigidirsi per un volto di Madonna, non coerente con l’ortodossia dei canoni mariani, mi pare davvero un po’ ridicolo.