SIENA VERSO IL BALLOTTAGGIO. A CHI HANNO FATTO UN PIACERE I 5 STELLE?
SIENA – Domenica prossima Siena voterà per il ballottaggio tra Bruno Valentini e Luigi De Mossi. In palio c’è la poltrona di sindaco nel “palazzo pubblico” della città del Palio. Quel palazzo dove campeggiano i dipinti di Ambrogio Lorenzetti sul buongoverno (e il cattivo governo) in città e nelle campagne. A Siena si discute di “buongoverno” dal 1300… Siena è stata Repubblica orgogliosa, autonoma e invisa ai “poteri forti”. Tant’è che i Medici, alleati con l’imperatore Carlo V la cinsero d’assedio per toglierla di mezzo. Della serie, ti faccio vedere io chi comanda. Siena si batté strenuamente, si rifugiò a Montalcino con le insegne e il governo cittadino, a Chiusi e in qualche altro “castello” tra la Valdichiana e il mare le truppe senesi resistettero più e oltre la Repubblica… come il famoso giapponese trovato nella jungla a guardia di un bidone di benzina nel’45… Domenica, Siena deciderà chi sarà il sindaco per i prossimi 5 anni, se l’uscente Valentini in quota Pd, o lo sfidante De Mossi in quota Centro Destra.
Dopo il primo turno che ha visto Valentini avanti a tutti, ma con il Pd ai minimi storici (18%), il sindaco uscente ha trovato una stampella importante, forse decisiva, nell’ex sindaco Piccini, arrivato terzo con un ottimo 21%. Dopo aver fatto una campagna elettorale in proprio e molto critica con il suo ex partito, Piccini alla fine ha scelto di tornare all’ovile. Dettando condizioni, naturalmente. Ma senza andare dall’altra parte della barricata.
Pd, lista Valentini e Piccini hanno stipulato un accordo su 13 punti per fermare De Mossi e la destra, con una Lega scatenata e sulla cresta dell’onda.
C’è chi sostiene che l’alleanza Valentini-Piccini sia niente altro che l’estremo tentativo di difesa dell’antica roccaforte, di quel potere consolidato che ha portato Siena al tracollo degli ultimi 10 anni. Insomma una sorta di riedizione della “resistenza”, oltre ogni ragionevole dubbio, delle truppe franco senesi guidate da Piero Strozzi nel 1559 a Chiusi e dintorni… Una sorta di riedizione del “groviglio armonioso” che ha governato o sgovernato la città dal 1990 in poi., portando pure alla caduta della “casamatta” più robusta e prestigiosa: il Monte dei Paschi, passando per altre debacle su Università, Ospedale, gestione del ciclo dei rifiuti ecc..
Piccini garantirà a Valentini buona parte di quel 21% di voti che ha preso al primo turno, ma più che un assist, c’è chi vede l’accordo come un autogol. O come un assist a De Mossi, che adesso ha un argomento in più. Anche tra elettori un tempo di sinistra c’è chi dice “meglio di quelli che hanno governato finora, chiunque… anche la Lega”…
Ma una città che da 700 anni e passa ha nel proprio Palazzo Pubblico l’immagine plastica del Buon Governo, una città che è stata per decenni esempio della cultura politica di sinistra può passare a cuor leggero nelle mani della destra più oscurantista, solo perché gli ultimi (e i penultimi) governanti hanno fatto disastri?
De Mossi sembra un tranquillo avvocato “liberal”, ma è appoggiato da tutta la destra, anche quella che plaude alla chiusura dei porti, che sbeffeggia i gay, che vuole la pistola per esercitare la “legittima difesa”, che non vuole gli immigrati in piazza del Campo ecc…
Certo, Valentini rappresenta la continuità. E Piccini non è sceso adesso da Marte, è stato sindaco, ha beneficiato e lautamente, del sistema precedente… Il tandem non è nulla di nuovo. Ma siamo sicuri che il resto del mondo sia meglio?
E a dirla tutta, se al ballottaggio sono andati Valentini e De Mossi e se Piccini ha avuto in mano le carte per far pendere la bilancia da una parte o dall’altra la colpa è anche di quegli scienziati dello staff nazionale dei 5 Stelle che non hanno certificato la lista del Movimento, decretandone per ragioni mai chiarite, l’esclusione dalla corsa per il Comune. Un atto grave, irrispettoso nei confronti dei militanti e candidati locali dei 5 Stelle, che ha privato la cittadinanza senese di una possibile alternativa.
Se qualcuno ha pensato di fare in questo modo un piacere alla Lega, alleata nel governo nazionale, forse ha fatto male i conti e alla fine ha fatto un piacere a Valentini e a Piccini. (M.L.)
Votassi a Siena non avrei dubbi.
Quando Guazzaloca conquistò Bologna non era il meglio ma fu lo strumento per chiudere con un “regime”.
Poi la sinistra si riprese la città ma fu un’altra storia.
A sienina invece i conti con la storia non mi pare che si vogliano fare.
Non ci sono i 5Stelle a giocarsi la partita. Peccato, ma il significato non cambia: va chiusa una pagina vergognosa per la città.
Il Pd ha fatto disastri, il “groviglio” tutt’altro che armonioso che ha governato la città negli ultimi 20 anni si è rivelato una cappa di piombo. Non so se l’accordo Valentini-Piccini sia una riedizione aggiornata o una variante di quel groviglio. Il dubbio c’è. Ma personalmente ho anche il dubbio che l’alternativa non sarebbe molto meglio. Anzi vedere la Lega nel Palazzo Pubblico di Siena, mi sembrerebbe uno spregio al dipinto di Ambrogio Lorenzetti. E votare per la destra che comprende anche la Lega un gesto tipo quello del marito che si taglia l’uccello per far dispetto alla moglie. Quindi mi auguro che al ballottaggio vinca Valentini, sperando che abbia capito la lezione e insieme a Piccini (che dell groviglio ne ha dette di cotte e di crude) volti pagina. Del resto un Pd al 18% non è più il Pd signore e padrone di qualche tempo fa. E i numeri contano, alla fine…
Domandalo ai senesi quando si mettono a tavola la sera quanto gliene cale di Ambrogio Lorenzetti se nel piatto hanno metà porzione.Ed hanno metà porzione per quello che è passato dal “ groviglio armonioso” figlio di qualcosa.Indipendentemente. Da come vadano le elezioni si deve prendere atto che tale sistema è un sistema in declino nel quale si tenta di tutto per tenere i cocci insieme,ma non possono davvero cambiare il futuro,vada come vada.
E comunque Carlo se quel “groviglio” può rivincere le elezioni è anche grazie alla scelta scellerata dello staff nazionale dei 5 Stelle che ha privato i senesi di una alternativa e i 5 Stelle della possibilità di correre. Una scelta scellerata e rispondente solo a logiche interne al movimento, quindi irrispettosa della città e degli elettori, oltre che dei militanti pentastellati senesi. Quelli del Pd & C. non mi convincono, ma i fascio-leghisti non solo non mi convincono, mi fanno anche paura. E il riferimento ad Ambrogio Lorenzetti evidentemente non lo ha capito. Pazienza.
Non ho problemi a pensarla come te sul fatto della non partecipazione dei 5 stelle, ma nel conto mettici dentro anche il problema dell’abbattimento del muro del groviglio armonioso che permane perché le sue radici sono lontane dall essere estirpate forse,ed in questo caso è sempre forse visto che quasi sicuramente non avrebbero governato o vinto i 5stelle non è proprio come colui che si taglio’ gli attributi per far dispetto alla moglie….ed inoltre volendo fare un processo alle intenzioni,tu hai scritto quello che hai scritto,ma se avessero corso anche i 5 Stelle con che giudizio te la saresti cavata? Sono curioso e per favore non mi rispondere che siccome non hanno corso l unica alternativa sia il groviglio armonioso che rischia di vincere e per questo è colpa dei 5 stelle.Se io fossi senese non voterei per quello, tu per chi voteresti invece? Per i 5 Stelle? Nemmeno se ti vedessi….
Certo i 5 Stelle ne stanno facendo di tutti i colori.Nelle citta’ ,tranne rare eccezioni, si comportano irresponbabilmente,da giocolieri improvvistati e senza una strategia.Mancano di un minimo di classe dirigente.
Per la verità non mi sembrerebbe che i 5 Stelle l’avessero fatte di tutti i colori.In quanto a classe dirigente vogliamo misurare con un metro di attendibilità? Mi riferisco a coloro degli altri partiti che o sono indagati più coloro sempre degli altri partiti che sono a giuocare a scacchi col sole…Se e’ attendibile tale classe dirigente allora mi cheto.Ma sarebbe ora di finirla con il propagare notizie veicolate evidentemente da coloro che non hanno alcun interesse al ricambio della classe dirigente e che dicono che è un partito giovane,che non sia attendibile, che svolazzi da una parte o da un altra.Quelli che hanno svolazzato da una parte sola bisognerebbe guardarli che fine che hanno fatto è a chi hanno rotto le ossa…. tante volte prima di parlare bisognerebbe vedere da che pulpito viene la predica…visto da un angolo visuale di sinistra cosa si pensa che abbiano recato danno più danno il Pd ed i suoi cespugli oppure i 5 Stelle? Nonostante questo si continua a ripeterne il mantra della non attendibilità. Guardiamo la tanto criticata gestione di Roma per esempio che è assurta a specchio nazionale della denigrazione.Cosa si pensa che davvero in due o tre anni possa essere rimessa in sesto la baracca dopo quasi due decenni di malgoverno ed infiltrazioni mafiose? Se la prendono con le buche, ma è proprio vero che la gente ha quello che si merita…nessuno ricorda più le discrasie della giunta Alemanno, dell inerzia del Pd nel governo della città, della giunta Marino, che fra l’altro non era delle peggiori secondo me, ma vi ricordate le lotte per farla fuori? Si sono attaccati a tutto, i rottamatori che volevano mano libera,ma alla fine l’hanno presa in tasca ed ancora oggi dopo due anni e mezzo di propaganda da cenciaioli da parte delle opposizioni,non so’ se andassero a rivotare se i 5 Stelle avrebbero sempre la maggioranza…io penserei di si, perché se l’alternativa è questo Pd, hai voglia a mettere i buoi in salita…..
E alla fine cadde anche Siena (insieme a Pisa e Massa).
Ora che è successo l’impensabile vediamo i sorci da che parte scappano.
di solito dove stanno più caldi e al sicuro…
E’ tutta la notte che mi arrovello il cervello:…davvero dove si stà più caldi ed al sicuro ? Gira gira stai a vedere che è proprio cosi….