ELEZIONI IN SICILIA: NEI PANNI DEI 5 STELLE MI PREOCCUPEREI
Se fossi stato un elettore siciliano avrei votato Claudio Fava. Senza troppe illusioni e speranze. Ma convinto. Del resto anche lui è da vent’anni e passa che si candida qua e là… Avrei votato Fava per testimonianza e per appartenenza ad un certo mondo. E ora che – sia pure in attesa dei risultati veri dello scrutinio – si profila una vittoria del Centro Destra e in seconda battuta dei 5 Stelle, sarei ancora più soddisfatto della scelta. Dico di più, sarei soddisfatto anche se fossi un elettore del Pd. Magari uno di quelli residui di sinistra che ancora votano il partito di Renzi per tradizione a affezione… Chi vota Pd perché vuole solo governare e comandare e gestire il potere anche a livello locale ha più di una ragione su cui riflettere e piangere.
Io invece sarei soddisfatto di quello striminzito 6-7% di Fava e anche del 18% del Pd. Sarei soddisfatto di essere minoranza di una minoranza in Sicilia.
Sì, perché tanto per cominciare in Sicilia ha votato il 46% degli aventi diritto, meno della metà del corpo elettorale. E’ una debacle della democrazia (ma in Emilia Romagna alle ultime regionali votò più o meno la stessa percentuale: la disaffezione al voto non è, evidentemente una questione di latitudine, né di storia pregressa, ma riguarda essenzialmente l’oggi e l’offerta politica attuale). Ma al di là di questo, sarei soddisfatto per altri motivi. In Sicilia è in testa il candidato del centro destra? E dove è la novità? In Sicilia il centro destra è sempre stato maggioritario. Dal ’43 in poi. Da quando il potere locale faceva sparare il bandito Giuliano sui contadini a Portella della Ginestra, da quando Ciancimino faceva il sindaco di Palermo… Da quando sono usciti dal cilindro prima Lima, poi Cuffaro, Lombardo… Anche quando il presidente della Regione era Piersanti Mattarella, vittima della mafia, la maggioranza non era certo si di sinistra… In Sicilia ha sempre vinto il partito, la coalizione il candidato appoggiato dalla mafia. O quantomeno quello che la mafia riteneva meno pericoloso, più innocuo. Non perché accondiscendente o contiguo, magari solo perché più… “leggero”. E’ sempre stato così. E chi si è messo di traverso davvero ha fatto una brutta fine: non solo Falcone e Borsellino e Chinnici e Terranova e tanti altri magistrati e poliziotti come Dalla Chiesa, ma anche Pio La Torre, Mattarella, lo stesso Lima che ad un certo punto evidentemente non serviva più… o i giornalisti Pippo Fava (padre di Claudio) e Giuseppe Alfano, che era missino, ma tutto d’un pezzo e non allineato al potere delle cosche.
Oggi anche la mafia sembra meno invasiva, meno sanguinaria. Ma di sicuro non è scomparsa. E al momento delle elezioni, in Sicilia conta. Eccome se conta. E per questo, io, se fossi un elettore siciliano, di sinistra, sarei contento di come è andata. Se il Pd e Fava avessero preso un sacco di voti mi sarei preoccupato. E parecchio. Così, entrambi hanno salvato almeno la faccia. Il problema – dal mio punto di vista – a questo punto è di chi ha vinto. Di coloro che pur nel calo di votanti, hanno preso più voti di tutti. Ma, se per il centro destra, diciamo che siamo nella norma, sarei molto preoccupato nei panni dei 5 Stelle.
Ovviamente questo abbozzo di ragionamento non vuol dire che i 5 Stelle siano contigui alla mafia. E’ che magari sono considerati innocui, il male minore, se non il grimaldello per condizionare la politica e far fuori non tanto la politica collusa coi poteri occulti, ma soprattutto quella che a fatica e tra mille contraddizioni vi si oppone. Ricordate la rivolta dei forconi di qualche anno fa?
Quanto al centro destra, niente da dire su Musumeci (non ho elementi per dare giudizi) ma quello schieramento non ha un pedigree immacolato, storicamente… Dell’Utri è in carcere per concorso in associazione mafiosa, Tanto per dire. E degli ultimi presidenti di Regione, Crocetta è l’unico a non essere stato arrestato.. Ma non ha lasciato il segno.
Ribadisco quindi che in Sicilia avrei votato Claudio Fava. E a livello nazionale, perdurando questa situazione, voterei volentieri (o comunque con meno imbarazzo) una lista possibilmente unica di sinistra, a sinistra del Pd. Spero che Sinistra Italiana, Mdp, Anna Falcone e Tomaso Montanari, Civati e quant’altri trovino al più presto il modo e la forma per farla. A Roma certo, ma costruendola a partire dai territori. Se no non avrà forza. Servirà una leadership che non sia quella “rifritta” di Bersani o D’Alema e serviranno candidature autorevoli, ma soprattutto riconoscibili per storia e atti personali, collegio per collegio. Non solo i soliti noti, i soliti ‘vip’ rimasti senza cavallo, gente che nelle città come nelle periferie e nella provincia più profonda è rimasta al pezzo, ha tenuto in mano la bandiera, insieme a facce nuove e nuovissisme, possibilmente inedite. Il che non vuol dire solo under 40…
Oltre quel 6-7% (del 46% diciamolo), che Fava ha preso in Sicilia c’è quel quasi 55% di elettori che non va a più a votare. E’ una prateria sconfinata. Corbyn in Gran Bretagna con proposte radicali e una linea chiara è riuscito a riconquistare buona parte dell’elettorato che aveva abbandonato il Labour e le elezioni. Ecco, anche senza un Corbyn una parte del non voto una sinistra presente e riconoscibile come tale potrebbe riconquistarla anche in Italia. Mission impossible? Proviamoci. Alla svelta.
Del resto tante volte nella storia italiana la “risalita” è partita proprio dalla Sicilia. L’Unità d’Italia – con tutte le sue contraddizioni e le malefatte dei piemontesi e dell’esercito unitario – partì da Marsala e Calatafimi, la liberazione dal nazifascismo è cominciata con lo sbarco degli alleati in Sicilia e con l’Armistizio di Cassibile… Che la Sicilia almeno insegni qualcosa.
Marco Lorenzoni
5 STELLE, Claudio Fava, eLEZIONI REGIONALI SICIALIA, Matteo Renzi, pd
Caro Marco con il centro destra unito non c’è nè per nessuno nemmeno per i grillini
A due terzi dello scrutinio la lista (delle liste) Cento passi per la Sicilia, che ha come candidato Claudio Fava, raccoglie il 5,30% (49.816 voti).
La lista è la sommatoria di: Articolo uno, Sinistra Italiana, Possibile, Rivoluzione civile Ingroia, Verdi, Rifondazione comunista.
Non ci vuole molto a capire che almeno una di queste formazioni non supera l’1% e le altre hanno percentuali da Partito dei pensionati o di quello animalista.
“Il Pd non esiste, come partito non è mai nato. E a sinistra del Pd non c’è niente”. L’apodittica affermazione non è di Grillo o Casaleggio ma di Massimo Cacciari che, almeno secondo me, è uno dei pochissimi analisti politici (che passa il convento) che merita una qualche attenzione.
Se il geometra Cancelleri prende voti sette volte di più di Claudio Fava, che ha un passato politico e una storia personale non certo disprezzabili una qualche ragione ci sarà.
Il fatto, secondo me, è che la politica non s’inventa a tavolino scrivendo documenti, ma si costruisce quotidianamente nel rapporto con i bisogni, le aspirazioni, le difficoltà e i dolori dei cittadini.
Dov’erano Fava e quelle sigle che lo appoggiano, in questi anni?
Te lo dico io dov’erano, visto che pare te ne sia dimenticato: erano ad appoggiare (quasi tutte) le scelte di Crocetta in Sicilia e di Renzi a Roma.
La reputazione in politica (come nella vita), almeno per me ma pure per tanti italiani, constato con piacere leggendo questi risultati, è ancora un valore.
La corruzione è il primo e decisivo problema di questo paese e la sinistra da dopo il Berlinguer de “La questione morale” non ha fatto altro che riempire le cronache giudiziarie o brillare per pilateschi silenzi.
Auguri per la rivoluzione.
Vero. Tutto vero. Infatti la sinistra stenta a ritrovarsi e a dare un’immagine credibile di se stessa, proprio per gli errori, le omissioni, gli scivoloni che ha commesso… Io però, francamente, di alternative non ne vedo. Vedo solo il 50% e passa che non vota e una minoranza che si spartisce il resto con sfide tra la destra leghista e fascistoide (Musumeci era del Msi) e una destra populista e un po’ forcaiola che però, evidentemente, alla mafia non fa paura. Magari i voti dei 5 stelle in Sicilia fossero tutti voti “di coscienza civile e democratica” e non di pancia o di comodo…. Ho l’impressione che non lo siano. E sai perché? perché cominciano ad essere tanti, nonostante il non voto. E questo, nella situazione storica siciliana, vuol dire un’altra cosa, che è quella che ho cercato di dire nell’articolo. Al di là della credibilità, del radicamento e della forza pari a zero di Fava e compagni che è un altro discorso…
Hai fatto un pout-pourry, hai girato la pentola e dopo tante elocubrazioni hai estratto il cucchiaio, l’hai assaggiato, ma hai ancora una volta-secondo me- sbagliato giudizio. Poi puoi essere soddisfatto,nessuno te lo nega per il risultato di Fava,ma proprio perchè come hai detto te che la Sicialia è dal 1943 che è in mano alla mafia, che era contemporaneamente ex fascista, emanazione del latifondo e che si serviva di Giuliano e suoi derivati odierni i cui nomi li conosciamo bene e conosciamo anche a chi hanno sempre portato l’acqua e che oggi la sua fotografia sostanzialmente non è cambiata, per il semplice motivo che tutti capiscono- solo te lo dici e lo dici fra le righe- che cambiare le cose in Sicilia sia un compito arduo.Ed il Movimento 5 stelle secondo te se ne dovrebbe preoccupare della percentuale che ha raggiunto ? Ma a questo punto Marco non mi pare strano il tuo commento perchè anche se avesse vinto, ed ha quasi vinto perchè è il primo partito alla grande, porta fra le sue fila una grande voglia di cambiamento, non a parole ma reale e vera, perchè è riuscito a coalizzare quella gente che nemmeno la sinistra in tempi non sospetti aveva fatto coalizzare.E secondo te quindi se ne dovrebbe preoccupare? E di cosa? Se ne dovrebbero preoccupare gli altri invece della sua crescita, se ne dovrebbero preoccupare i sistemi pseudo-mafiosi creati di affiancamento alle forze che hanno vinto ed anche interne a quella sinistra che sinistra non è, perchè è centro papabile a tutte le istanze. Vedi che i pacchetti di voti chi li ha messi al centro della propria campagna, i 5 Stelle ? Per le grandi trasformazioni occorre tempo ma a me sembra-anche non volendo prendere parte da tifoso a favore del Movimento 5 Stelle, lo sai cosa vuol dire prendere il 36% in Sicilia oppure fai finta di non saperlo? Ed ancor di più quando si hanno partiti come quello di Berlusconi e partiti come il PD a concorrenza avverso i 5 Stelle? Contrariamente a te, io sono contentissimo che abbiano raggiunto tale livello, anche se non governano, perchè se non sbaglio venivano dati intorno al 30% è già era grasso che colava, o poco sotto. Mi sbaglio? Ed allora, anche tu per partito preso che hai scelto, se avessero vinto per i 3 punti che mancano o poco più di quanto ha preso il centro destra cosa avresti detto? Avresti detto che si dovevano preoccupare o non si dovevano preoccupare? E’ il fatto che parecchi, quasi tutti gli altri negli altri schieramenti speravano nel suo crollo, ci sono rimasti male e tale traguardo secondo me- sempre prendendolo con le molle tale discorso- è quasi una ipoteca a diventare il primo partito d’Italia. A proposito di questo e se così fosse, non m’illudo che Mattarela chiami Di Maio per l’incarico di Presidente del Consiglio ma anche questo- semprechè tu riesca a pensare politicamente non è altro che acqua al mulino dei 5 Stelle- e tu mi gioisci per un risultato in quel modo di Fava dicendo a tuo favore il discorso ” che ti auguri che da tale scalino possa iniziare un ricompattamento della sinistra-?.Anch’io in cuor mio me lo posso augurare, ma il danno che ha fatto alla sinistra quel PD che è arrivato terzo e che è stato punito dagli elettori perchè non gli hanno creduto, e non hanno creduto alla protervia di un Renzi e che ancora lo alberga come principale esponente nelle sue fila, cosa vorresti dire a tale partito? Di auspicare una unione con Fava dopo tutta quell’acqua che è passata sotto i ponti ? Sai cosa penso che possa restare al PD in Italia ? La speranza che per contrastare la sinistra ed i 5 stelle si unisca a Berlusconi.Intanto tale via è quella per la quale il PD getti la maschera, ma è una via obbligata non sò se te ne rendi conto a queso punto.Nei media-lasciali dire quello che vogliono- ormai sono dischi rotti adesso e soprattutto da oggi ribattono tutti che Di Maio sia scappato dall’incontro con Renzi. Veline purtroppo per la cultura giornalistica, se non altro a cominciare da tutti i TG. Si appigliano solo a questi aspetti e bene ha fatto Di Maio ad esprimersi in quel modo. Quella è una constatazione politica non quella di Renzi.I vari Faraone una figura peggiore non la potevano fare nei riguardi dell’ affare Grasso con il quale anche Di Maio e tutto il movimento sono stati d’accordo. Ma si sanno leggere questi segni oppure si fa finta che non ci siano? Ed allora di cosa si dovrebbero preoccupare i 5 Stelle in Sicilia, che la genti li voti? Caro Marco, ti ricordi Esopo a cui veniva attribuita la favola della ”Volpe e dell’Uva” ? Ecco, appunto, ci siamo…. pensa se avessero avuto il 3% o 4% in più di quanto hanno avuto, pensa al fatto a quale punto erano prima, pensa a chi ha governato la Sicilia prima di Crocetta e pensa chi si appresta a governarla da adesso in poi. Quanto avrai pensato a queste cose e ragionerai su livelli di consenso del Mov.5 stelle allora ti aspetto per una analisi un pochino più seria della situazione. Compresa quella nazionale che credo tanto lontana non possa essere.Vedi Marco, è il fatto che sempre più per fortuna la gente si basa sui fatti non sui discorsi e se si prende la politica del PD che è campato per 10 anni di anti-berlusconismo, la gente che lo votava al PD gli ha tolto la fiducia, perchè come dici sempre tu ”se ti dichiari di sinistra e fai una politica di destra ed emetti fumo per non far vedere alla tua gente verso quale sentiero ti sei incanalato perchè hai una politica che devi soddisfare una volta un po’ la sinistra e l’altra un po’ la destra”, la stessa gente e quella intorno dei probabili simpatizzanti preferisce l’originale. Ed una delle principali prerogative dei 5 stelle-COSA CHE NON HA FATTO LA SINISTRA CHE ADESSO SI CHIAMA MPD-QUANDO STAVA DENTRO IL PD- E’ STATA E RIMANE LA POLITICA DEL FAR GETTARE LA MASCHERA ALLA NUOVA DEMOCRAZIA CRISTIANA.E NON L’HA FATTO LA SINISTRA PERCHE’ ERA INVISCHIATA NELLE RETI DI QUEL PARTITO DOVE MILITA.GLI HA RETTO LE STAMPELLE FINO ALL’ULTIMO NON LO DIMENTICARE. Nei miei giudizi caro Marco non mi faccio irretire e stravolgere dalle parole e dalla forma, cerco sempre di guardare alla sostanza, e ne traggo conforto perchè conosco i miei polli, soprattutto perchè viviamo a Chiusi dove ci conosciamo tutti e tutti conosciamo la storia di coloro che abbiamo di fronte,e delle loro famiglie : chi votava DC oggi vota PD; vallo a spiegare a coloro che oggi il PD lo votano ma che prima non votavano DC. Allora, io non dico che ha perso il Mov.5 stelle come dici tu, dico invece che ha salito un altro scalino in Sicilia e che è finalmente il primo partito dell’isola. Gli altri che hanno formalmente vinto sono una accozzaglia per produrre quella politica che hanno sempre prodotto e che la gente incomincia di buzzo buono a capirlo.Lascia stare il PD, alle prese con i problemi che ha dalla nascita, le sue vocazioni sarebbero quelle di emulare le funzioni che hanno avuto le destre in sicilia, ma per emularle e portarle a compimento quelle politiche dove ormai la destra è campione indiscusso e gli vengono portati pacchetti di voti dai capibastone nascosti ed anche dichiarati e che non si vergognano a farsi vedere in TV con segnali abbastanza eloquenti di quale natura siano la rappresentazione,il PD dicevo è ancora un pivellino in Sicilia rispetto ai messaggi che lancia Berlusconi. E qui adesso ricomincerà il disco rotto dell’inaffidabilità dei 5 Stelle.Chissà se diranno lo stesso così nel caso che alle politiche vincessero le elezioni come primo partito d’italia…ah ma già, non c’è scampo nemmeno per tale ipotesi, non governeranno…. a questo ci penseranno Berlusconi, Salvini, la Meloni formalmente divisi dal PD ma che il PD sarà costretto a votar loro i provvedimenti che si prenderanno in Parlamento.I complici di questo disegno li sai anche tu e quando si parla nel discorso che facemmo qualche giorno addietro di ”brave persone” che votano quei partiti, io di quelle ”brave persone” ne faccio volentieri a meno, anche a costo di non governare mai. E probabilmente campo meglio di loro ed è difficile che possa cambiare opinione e senz’altro valuto di più le ” vittorie morali”,come dice Grillo.E probabilmente l’affidabilità si costruisce anche con le vittorie morali perchè se confronti non tanto i risultati elettorali ma con ”il salire gli scalini”, c’è caso che prima o poi arrivi anche il pianerottolo dove dal quale si possa scegliere la porta dalla quale entrare.Al di là di tutte le contraddizioni dei 5 Stelle mi dici quanti anni sono che esiste il PD e Berlusconi e cosa hanno prodotto tali partiti ? Guardando solo a questo, ti dico che non mi posso chè rincuorare ed essere speranzoso.Ed oggi sono contento.la Volpe e l’Uva è degli altri, non la mia, di quelli che come parecchi speravano in un crollo di chi si è sempre opposto dalla nascita.E per adesso gli è andata male; io non sono preoccupato per nulla.
senza tanti giri di parole o elucubrazioni, io ho scritto una cosa semplicissima:anzi due: 1) dal mio punto di vista chi prende più voti e diventa o è vicino a diventare maggioranza in Sicilia e pensa di non essere colluso o amico o “sostenuto” dalla mafia, deve cominciare a preoccuparsi. 2) in questa situazione io preferirei essere minoranza. Stop. Il resto (Fava, la sinistra ecc.) è contorno…
L’avevo capito, ma allora non ti puoi porre a senso alternato come la corrente elettrica, il fatto dell conduzione di un paese o di una regione perchè la gente ti vota e ti dà un sacco di consensi, oppure che sia meglio forse il rinunciare a tali consensi perchè sia meglio far governare gli altri sennò è mafia….ma che modo di ragionare è questo ? Mi fai sorgere l’idea che se avesse vinto il PD tu non avresti fatto tali discorsi, oppure no? Sono sibillino? Forse lo sono, ma lo sai anche te che in politica quando ti prendi delle responsabilità ed è la gente che te le affida, poi devi poter governare.Avere la consapevolezza che i tempi possono anche cambiare e cambiare in maniera forte anche su tale tema non è e non deve essere un ostacolo se tu governante ti possa porre tale problema se sei una persona per primacosa intellettualmente onesta.La gente ti ha investito di una facoltà, poi sarà la gente a toglierti la fiducia se non governi bene.Ma questo segnale che hanno ricevuto i 5 stelle e che hanno saputo intercettare è del tutto positivo anche perchè credo che quelli che possano rimanere permeati da fenomeni mafiosi possano in numero maggiore essere i partiti del centro destra ed anche del PD se si facesse anche solo la conta a dimostrazione di questo su quanti indagati hanno nelle loro file proprio in Sicilia ed al Sud.Quindi il segnale che hanno ricevuto i 5 Stelle mi sembra che non sia affatto un segnale di natura che dia adito a perplessità di quel genere ma un segnale di volontà di cambiamento.Perchè se la gente si è rotta le palle di avere le stesse politiche per anni intasate da mafia e malaffare, non vota certo per gli amici degli amici di prima, ma c’è da sperare che voti per una situazione e condizione nuova.Ed il vecchio rappresenta- fino a prova contraria- questi che vincono, come si vede. Io mi limito a vedere che c’è aria nuova e nuova parecchio nell’aria, e questa non è senz’altro per Fava and Co. che erano nel tempo passato dove ha detto Fiorani precedentemente a me: a Roma ed in Sicilia ad appogiare per la maggior parte le scelte di Crocetta e di Renzi.Un altro da non dimenticare è anche Migliore….e come ben sai anche a Chiusi di Migliore ce ne sono… Poi per carità, posso essere un illuso e che il tutto si riveli anche una catastrofe, ma se permetti in una situazione come quella della Sicilia che per decenni è stata come sappiamo, pensi che sia Fava la speranza di cambiamento? Ma di che si parla? Sennò per davvero ”Esopo è vivo e lotta insieme a noi”…
Però non addebitarmi cose che non ho detto. Chi ha detto che la speranza e il cambiamento è Fava? Ho scritto solo che lo avrei votato, per testimonianza e appartenenza. Non per speranza. Con la s minuscola o maiuscola.