MASSIMO BERNAZZI, IL PD SENESE CERCA IL SUO CORBYN?
SIENA – Nel Pd senese volano pure gli stracci. Dopo i veti incrociati, le ripicche, le vendette, le “pugnalate alle spalle” (termine usato da Stefano Scaramelli) fioccano anche i ricorsi sulla regolarità delle firme per le candidature. Uno spettacolo triste. Ai limiti della decenza. Uno può anche sperare che il Pd si incarti da solo, che imploda. Ma una faida tra ex amici come quella in atto tra i renziani senesi all’interno del partito di maggioranza nel territorio e questa conta infinita tra candidati improbabili è una deriva deprimente e preoccupante per tutti, perché segnala una discesa pericolosa della politica e dei presìdi democratici, quali dovrebbero essere i partiti. Detto questo e prima di sapere come andrà a finire la conta, registriamo, con un pizzico di sollievo, qualche piccolo segnale di controtendenza. Un piccolo squarcio di luce in un quadro in cui domina il grigio. Ci riferiamo all’intervista rilasciata ieri all’agenzia Impress, da Massimo Bernazzi, uno dei 4 candidati alla segreteria del Pd senese che si sfideranno al congresso. Quello che sulla carta è il papabile numero uno. Il più anziano e più esperto dei 4.
Bernazzi è il candidato sostenuto da Scaramelli. E’ un renziano doc, della prima ora. Ma con le cose che dice e pure con il suo profilo anagrafico e politico, smonta pezzo per pezzo o quantomeno rimette in discussione buona parte del castello di carta costruito dal renzismo. E anche dallo scaramellismo, se il termine ci è consentito. Anche il linguaggio che usa è totalmente diverso.
Partiamo dal profilo anagrafico: Bernazzi non è un giovane leone renziano. Nè una giovane marmotta che pensa di essere un giovane leone (il Pd ne è pieno). E’ un pensionato sessantenne. Con un passato di dirigente e amministratore locale e di militante del Pci. Non è un estremista (mai stato, neanche ai tempi del Pci), dice di avere un’idea di partito che è quella “di una forza politica tranquilla, solida, affidabile che fa tesoro della diversità di opinioni, cerca tenacemente di portarle a sintesi, fa crescere nuovi gruppi dirigenti e concretizza progetti”. Ma come approccio e pedigree è più simile a Corbyn che a Renzi. Corbyn forse era più barricadero in gioventù. Ma a Siena anche il Pci più che sulle barricate è cresciuto prima nella campagne, poi all’ombra del Monte dei Paschi.
Un pensionato sessantenne alla guida della Federazione provinciale senese sarebbe la sconfessione del mantra della rottamazione su cui Renzi e il renzismo hanno costruito le proprie fortune. E anche del mantra che una volta passati i 40 non si ha più nulla da dire. Il segnale positivo in tutto questo è che forse qualcuno si è accorto dell’errore iniziale e ha capito che dell’esperienza, della “scuola” politica precedente, quando i partiti erano partiti veri, non se ne può fare a meno. Neanche ai tempi di Renzi.
Il linguaggio: Bernazzi parla semplice, ma non semplifica. Non parla per slogan e frasi fatte come un “correttore automatico”. Articola. E soprattutto non sembra affetto da manìe di onnipotenza, da vocazioni maggioritarie e assolutiste (che si è visto quanti danni hanno provocato). Parla non solo ai suoi (cioè a chi lo sostiene, alla “corrente”) ma a tutto il partito e anche oltre, guardando al di là del partito.
E qui veniamo alle cose che dice, che sembrano abbastanza interessanti anche quelle. E per nulla scontate, neanche per un sessantenne ex Pci. Anche la segretaria uscente Silvana Micheli, soprannominata a suo tempo “la signora in rosso” ha fatto il sindaco prima che nascesse il Pd, anche lei viene dal Pci ed ha più o meno la stessa età, ma certi riferimenti non glieli abbiamo sentiti fare in questi ultimi anni in cui ha retto il Pd senese.
In riferimento alle imminenti elezioni amministrative di Siena, ma non solo, Bernazzi apre infatti a sinistra: “Il Pd in città e non solo in città deve allargarsi ed aprirsi verso le forze della sinistra e democratiche, la società organizzata, i diversi soggetti che si manifesteranno disponibili a costruire il futuro dei prossimi cinque anni”. Apre a sinistra e smonta un altro tassello del pensiero del suo sostenitore principale Scaramelli: “Non sono innamorato della categoria ‘forze civiche’ e mal sopporto il tartufismo”, dice intendendo per “tartufismo” probabilmente l’ipocrisia e il bigottismo piuttosto in voga ormai anche nella politica locale. L’idea di una lista civica, senza il simbolo Pd, fatta balenare a più riprese da Scaramelli evidentemente non gli piace. Né pensa che il Pd, anche con lui segretario, possa bastare a sé stesso e alla comunità: “Una comunità ha portatori di interessi positivi in tanti luoghi e punti, penso che non dobbiamo in nessun modo esser, come si dice? “autoreferenziali”, nessuno è autosufficiente, non siamo una monade, aiutare la città a ridefinire se stessa significa non trascurare nessuna volontà e nessuna energia“. Il ragionamento di Bernazzi nello specifico è riferito a Siena, ma crediamo possa valere per tutti i territori.
Quanto al programma politico si annusa anche lì il senso dello stare da una parte e non necessariamente nel mezzo: “priorità al lavoro e precedenza assoluta alle nuove generazioni che troppo hanno patito e patiscono la crisi, rimuovere gli ostacoli burocratici e fiscali che frenano la crescita, la più elevata attenzione ai disagi sociali, al livello, alla qualità e all’efficienza dell’offerta sanitaria, alla riorganizzazione anche territoriale degli enti locali ma senza nessuna forzatura, su base consensuale e con logica razionale, eppoi infrastrutture stradali e ferroviarie, ambiente con la regimazione delle acque per mettere in sicurezza le nostre popolazioni più esposte al rischio, valorizzazione dei nostri pregiati prodotti agricoli”.
Insomma Bernazzi è sostenuto da Scaramelli, ma ci sembra alquanto diverso da Scaramelli, come approccio alle questioni, quantomeno. Non è chiaro se il riferimento alla sinistra sia un richiamo, una mano tesa al candidato della componente di minoranza Andrea Valenti. Di sicuro nell’ala orlandiana del Pd fatta per lo più dagli ex Pci-Pds, Bernazzi gode di una certa stima e simpatia e nella conta congressuale potrebbe rappresentare una soluzione accettabile, un compromesso sostenibile… Forse Bernazzi è un “compromesso” una sorta di ultima ratio, per non soccombere, anche della componente scaramelliana, perché indubbiamente è un profilo atipico per l’ambiente.
Dai commenti apparsi sui social, sembra che Bernazzi piaccia molto a Bettollini il quale pur rimanendo un fedelissimo del suo predecessore al Comune di Chiusi, in più occasioni ne ha preso di fatto le distanze, con dichiarazioni, atti amministrativi e politici. Al congresso lo sosterrà. Anche il sindaco di Sinalunga Agnoletti sostiene Bernazzi. Il sindaco di Montepulciano Rossi e quello di Torrita Grazi sosterranno invece Michele Cortonicchi, anche per questioni legate alla fusione dei due comuni (che Bernazzi non benedice, anzi la ritiene una forzatura se fatta in presenza di divisioni nella popolazione) Il sindaco di Cetona Eva Barbanera è dalla parte di Valenti. Vedremo come andrà a finire.
Vale magari la pena ricordare che in Europa soffiano venti cattivi e avanzano le destre peggiori (vedi i neonazi in Germania), ma ci sono anche forze di sinistra che vincono, che aumentano consensi e recuperano milioni di persone al voto e alla pratica democratica. Il quasi 10% della Linke e il 9 dei Verdi in Germania, la solidità di Podemos in Spagna, il successo del Labour di Corbyn in Gran Bretagna, ci dicono che la gente torna a votare a sinistra se la sinistra non si presenta per fare ciò che vorrebbe fare la destra…
Il Pd in Italia sembra ormai perduto come forza di sinistra, appare sempre più come una cosa diversa. E un Bernazzi non fa primavera (e non è Corbyn). Però è un segnale che, partendo da Siena, potrebbe aprire scenari un po’ diversi. Noi lo registriamo. E attendiamo la conta.
m.l.
Massimo Bernazzi, pd, siena, Stefano Scaramelli
Uno dei problemi, se non il maggiore di tutti,sarebbe quello al quale dopo aver enunciato tutte le nuove direzioni verso le quali desidererebbe andare il Pd,come appare dal tuo Post,sarebbe il rispondere in maniera futuribile ,concisa e non fuorviante dove trovano i soldi per soddisfare tutti quei bisogni sociali che vengono annoverati.Sbaglio o si tratterebbe di cambiare linea governativa e nello stesso tempo di smentire la direzione del Renzismo alla quali lo stesso Renzi ha consacrato come i suoi seguaci la vita politica sua e della sua maggioranza?Se mi è’ concesso posso azzardare un pensiero se non un po’ diciamo malevolo ma prevenuto di certo visto il passato colmo di enunciazioni alle quali non sono seguiti i fatti,vedi anche gli insuccessi politici nei confronti dell’Italia? Ma per essere credibili le cose oltre che dirle occorre farle e per farle occorrono i soldi.Con i discorsi i soldi non si stampano,visto che i margini di scantonamento che servirebbero per realizzare quello che si dice con le politiche che si vorrebbero realizzare ,l’Europa mi sembra che sia propensa a concedere gli spiccioli. Oltre che all’enunciazione della volonta’di voler abbassare la tassazione mi si dovrebbe dire dove si vadano a prendere i soldi per realizzare gli equilibri di bilancio di cui c’è’ costante necessita’. La legge dei vasi comunicanti c’è’ sempre,ma bisognerebbe dire dove si chiude il rubinetto per far affluire meno acqua, e quella differenza chi andrà’ a beneficiare.Se non sono orbo fin’ora questo non e’stato fatto ed allora le parole rimangono parole.lSe fosse stato come Corbyn o di quella specie ,non sarebbe stato un rappresentante del Partito Democratico e perdi più’ della corrente renziana.Si sarebbe iscritto ad un altra formazione questo sicuramente.Se non l’ha fatto avrà’ avuto i suoi motivi, ma senza meno non gli stessi di Corbyn. O no? Rimpastare tutt’a queste pastoie,mettere in evidenza da dove uno provenga(tutti abbiamo la nostra storia inevitabilmente, ci piaccia o no)ma credo che tali tipi di letture non giovino alla chiarezza politica, soprattutto in momenti come questi.Ma guarda caso,si parla di corrente renziana, di condivisione da sinistra, di programmi ed idee che possono fare a pugni col Renzismo, poi si dice che potrebbe essere la stella cometa che sale per unire tutta la processione verso la
capanna del redentore per redimere i rottamatori verso chi e verso cosa non si sa . Purtroppo caro Marco e’questo il modo oggi di intendere la politica.Ed e’questo che proprio alla gente comune non serve.Tu registri dici, bene, allora incomincia a registrare che i bisogni della gente non sono davvero quelli delle parole di questa gente che rappresenta il sistema.Perche’se non l ‘avesse rappresentato e quindi se si fosse proposto di cambiarlo il sistema, non avrebbe militato nel PD.Ma la stessa cosa la direi per gli Speranza, i Bersani ,i Civati , che oggi fanno le vergini.Poi ognuno faccia come crede meglio, ma rigirare la minestra per cercare di estrarne un cucchiaio più’ saporito per la politica che fin’ora c’è’ stata di quel partito e perdi più’ per i segnali che il renzismo ha dato, la domanda che ne esce alla fin fine è’:ma a chi la si vuol fare intendere la cosa? Nemmeno al gatto…con tutto rispetto per il gatto.Sscusa la franchezza.
A me sembrano affermazioni generiche. Qualcuno può mettere in fila i candidati con non più di due righe su quello che vogliono fare? Con un minimo di precisione evitando il fumo per me ormai insopportabile.
Quello che vogliono fare è il segretario del pd
Si ma questa non è politica. Almeno quella come la intendo io. È uno scandalo che il tutto sia basato sul gossip e non sui contenuti. Onestamente non mi interessa se i capuccini della provincia di Siena le confeziona meglio il bar della valdichiana o quello che guarda verso Pisa, anche se quest’ultimo può contare su una sapienza di decenni se non secoli. Non tutti i cappucci sono uguali.
X Paolo.Con tutto il rispetto, forse ti riferivi a Marco e non a me , e non perchè abbia scritto la risposta a Marco, ma per quanto mi riguarda le idee che ho espresso non sono gossip.Non lo sono affatto.Io nelle mie considerazioni non ho mai specificato o detto che quello sia inviso a quell’altro oppure che qualcuno abbia tentato o fatto le scarpe ad un altro, oppure parlato in maniera profonda ed estesa delle ” notti dei lunghi coltelli”. A me questo interessa poco;ho sempre cercato di andare al fondo delle questioni, e forse più che al fondo, alla ” materia fondante”, ai massimi sistemi come si dice oggi, che oggi non interessano più nessuno purtroppo e vengono vissuti come perdita di tempo, aria fritta insomma.Ma se ti chiedi perchè avvenga questo in politica(parlo del Gossip), forse gratta gratta trovi che anche questo sia il risultato degli atti della politica, indipendentemente che sia a te che a me non piacciano.In tal caso parliamo del PD non di Mago Zurlì, e sono d’accordo con te che la politica ridotta a questo non sia politica.Ma se è vero che ci sia il Gossip nel Post, ti chiedo: non dipende forse anche questo dal modo di come viene condotta la politica e lo spettacolo che essa dà e quind anche dai personaggi ? Oppure vorresti che fossero taciuti tali aspetti perchè non piacciono? Poi potrebbero essere non veri, non reali, ma vedendo cosa abbiamo intorno, alla guerra per bande, e poi vengono fuori i vertici medio alti ed anche alti a dire che tutto vada bene Madama la Marchesa, se permetti lo sò anche da me che questa non è politica ma non lo si dovrebbe dire ? Allora è vero o non è vero che sia così e si dicono delle falsità, oppure c’è gente in giro che vorrebbe metterci sopra un impermeabile e non far bagnare il proprio partito.Decidi tu quale delle due cosa possa essere plausibile. In tutti i casi non mi sembra che sia politica nè questa e nè quell’altra.E purtroppo oggi tutto o quasi funziona così, ed allora non bisognerebbe incazzarsi se siamo noi stessi che vogliamo tali risultati e poi ci incazziam contro di essi.Io da parte mia, nelle mie interminabili elocubrazioni l’ho sempre detto e scritto che questo avviene perchè la politica che si conduce oggi,soprattutto da parte di chi dirige e che dà la direzione di marcia delle cose, sia nettamente insufficiente e da cambiare, ma vedo che le resistenze a questo sono ovunque.Ed allora si pappino ciò che producono.Questo vale anche per la gente che gli presta il proprio consenso eh? Anzi soprattutto per quella.
Che la politica sia ridotta a gossip e il PD sia una scatola vuota sballottata da correnti e correntine è scritto nell’articolo. E anche in quelli precedenti sul medesimo argomento. Ma siccome il segretario provinciale del PD è figura rilevante, per il territorio, è bene parlarne. E parlarne non è gossip.
Parlare di gossip non è gossip, ma è sostanzialmente inutile.
Se mai è inutile (e dannoso) fare politica come la fa il Pd. Parlarne e mettere in evidenza ciò che in quel partito si dice e si fa non è inutile, serve a dare il quadro della situazione. E se la situazione è penosa, non è certo colpa di chi ne parla.
Chi ne parla dovrebbe, a mio avviso, parlarne mettere in evidenza i punti deboli. Che ci sia un contrasto fra Dallai e Scaramelli lo si sa da anni. C’è stato qualcuno che è riuscito a capire in cosa consista la materia del contendere? Questo dovrebbe fare la stampa nei suoi approfondimenti, secondo me.
Intanto in questo articolo si prova a mettere in evidenza le ‘differenze’ tra Bernazzi e il suo sponsor principale Scaramelli. Che è già qualcosa… Ed è anche la dimostrazione di cosa sia in questo momento il Pd senese e la corrente renziana al suo interno che ormai è una e trina… Tutti contro tutti. La materia del contendere? il posto di comando. Niente altro. Infatti Scaramelli e Dellai litigano sul segretario e magari sul nome del prossimo sindaco di Siena… Qualcuno ha sentito i Pd senese parlare di altro se non di candidature e incarichi negli ultimi anni?
O non gli interessava il benessere della gente? Qui qualcuno non la dice giusta….Mica si vorra ‘ discutere
sui risultati spero?
a chi interessava il benessere della gente? Mai sentito nominare… Comunque questa sera, in prima serata a Tele Idea ci sarà un confronto tra i vari candidati alla segreteria Pd. Se l’informazione data fin qui da Primapagina non è stata soddisfacente sarà una buona opportunità per approfondire e capirne di più…