TEX CONTRO DYLAN DOG E TOPOLINO… LE DIVERTENTI SFIDE DI RICCARDINHO

sabato 22nd, aprile 2017 / 12:17
TEX CONTRO DYLAN DOG E TOPOLINO…  LE DIVERTENTI SFIDE DI RICCARDINHO
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Riccardo Lorenzetti è uno che si  intende di calcio. E di altri sport. Ma sa anche fare televisione. E farla in una tivù privata, storica sì perché è una delle prime, ma senza tanti mezzi come Tele Idea di Chianciano non è facile. Lui ci riesce con trasmissioni che spesso sforano l’orario stabilito, facendo bestemmiare quelli del Tg che dovrebbe andare in onda a ruota e spesso finisce fuori tempo massimo, quando la gente, intorno al traguardo se ne è già andata… Da qualche settimana si è inventato un giochino, che fa promozione al territorio e nello steso tempo stuzzica ricordi, fantasie, , ma anche competenze… E fa interagire la Tv con i social media, per coinvolgere il pubblico, il che non guasta.lorenzetti

Va in onda il giovedì e si chiama “La chiave nell’uscio“. La trasmissione non è nuova, va in onda da più di un anno. Il giochino invece è cominciato qualche settimana fa…  Questa settimana il temaRiccardo l’aveva preso a prestito, citando correttamente la fonte, da un articolo di primapagina: “la piazza più bella“, da scegliere tra 12: 4 teste di serie (Piazza Grande di Montepulciano, Piazza Pio II di Pienza, Piazza della Repubblica di Cortona e Piazza Plebiscito di Città della Pieve) e altre 8 a sfidarsi tra loro: le piazze Garibaldi di Cetona e Sinalunga; Piazza Duomo di Chiusi e Piazza Chigi di San Quirico d’Orcia; poi Lucignano e piazza Matteottti di Chianciano e le piazze Matteotti di Torrita e del Popolo a Montalcino…  Lo studio, al termine di lunga disquisizione ha andato in finale Piazza Grande di Montepulciano e Piazza Pio II di Pienza, che in effetti sono le due autentiche “perle”… Con un bell’exploit di Cetona che partita da outsider è andata vicinissima a centrare l’obiettivo…  Ora toccherà al pubblico, votare su facebook e decretare la piazza più bella…

Prima delle Piazze la sfida aveva riguardato gli antichi borghi con la vittoria di Bagno Vignoni su castiglioncello del Trinoro, i film con Amici Miei su “Lo chiamavano Trinità” e gli Lp con la vittoria di “Rimmel” di De Gregori su “Una donna per amico” di Battiisti…

Gioca sulla memoria, sulle passioni, sulle corde della nostalgia Riccardinho e il risultato c’è. Non sarà una trasmissione giovanlistica e per giovanissimi (dicono), ma tanto i giovanissimi mica guardano la tv…  Neanche le partite guardano più.

La prossima sfida l’ha già lanciata: i fumetti…  Chi saranno i 12 finalisti tra quelli storici e di lunga tradizione e i più recenti? La lista è lunga e le partita si annuncia complicata. Non è facile nemmeno individuare le 4 teste di serie, anche se come Piazza Grande di Montepulciano, crediamo che Tex Willer uno dei 4 posti ce l’abbia assicurato di diritto… Per longevità, per “classicità” e anche per la “robustezza” del personaggio e di certe storie (uno che lotta contro i trafficanti di armi, alcool ed esseri umani, uno che pur esendo uomo della legge e delle istituzioni, è sempre in rotta di collisione con i politicanti di Washington, che sta con gli indiani ed ha capito cosa significherà la ferrovia e il “progresso” per i nativi americani… è un bel personaggio anche se usa maniere spesso sbrigative…). Ma è robusto anche Ken Parker di Berardi e Milazzo, un altro fumetto western costruito su un protagonista ad immagine e somiglianza del Robert Redford di Corvo Rosso non avrai il mio scalpo, anche lui sempre “contro mano” rispetto all’establishment, uno scout che legge “Il Capitale” di Marx e parla degli scioperi nelle città dell’east coast è piuttosto inusuale. Peccato che sia durato solo pochi anni. Ma non pochissimi. Sempre in ambito western che era il genere più in voga negli anni ’50 , ’60 e ’70, meritano menzione Pecos Bill (andava talmente di  moda nei ’50 che a Firenze chiamavano Pecos Bill Beppe Virgili, il centravanti del primo scudetto della Fiorentina),  Capitan Miki e il Piccolo Ranger eroi quasi bambini con partner ubriaconi e simpatici, i “trappers” Blek Macigno e il Comandante Mark che combattevano gli inglesi, considerati un esercito di occupazione coloniale… E Zagor una specie di Tarzan con la pistola e il tomahawk e un fedelissimo “scudiero” messicano stile Sancho Panza…  Un po’ più recente Magico Vento

Poi ci sono i supereroi Nembo Kid, Superman, Batman, il mago d’antan Mandrake, l’Uomo Mascherato, l’Uomoragno o Spiderman e i più recenti Martin Mystere e Nathan Never o Captain America…

E inoltre gli eroi negativi, i ladri del filone noir (sempre anni ’60-70): Diabolik e Satanik (quest’ultimo con qualche venatura horror) o Kriminal di Magnus e Bunker, autori poi anche della saga di Alan Ford ispirata ad un personaggio vero, che faceva la spia americana e ha abitato per un po’ dalle parti di Paciano…

Un genere che si è evoluto con Dylan Dog di Tiziano Sclavi e Claudio Villa (non il cantante), l’investigatoire dell’incubo, che si veste sempre allo stesso modo, ama la musica heavy metal e viaggia con un maggiolono cabriolet. Così come per Tex Bonelli si ispirò a Gary Cooper, per Ken Parker gli autori guardarono a Robert Redford e per Magico Vento al protagonista de L’Ultimo dei Mohicani Daniel Day Lewis,  Dylan Dog è… Rupert Everett. E il suo fedele “maggiordono” Groucho, la copia perfetta di Groucho Marx del quale usa spesso le battute fulminanti…

Conoscedolo, cè da scommeterci che Lorenzetti infilerà nel novero anche qualche fumetto di guerra o, per scherzarci un po’ su,  quelli del genere erotico tipo Lando o Il Tromba che erano gli antenati (poveri) di Youporn…

Si può parlare di fumetti senza citare la rivista Linus e quindi i Peanuts, o Mafalda? E senza citare Milo Manara e il suo Corto Maltese e varie altre storie, o Valentina di Crepax?

E si può non citare quel genio della matita devastante e devastato che era Andrea Pazienza, coi i suoi personaggi Penthotal, Pompeo e Zanardi che sono l’immagine drammatica degli anni intorno al ’77 vissuti tra musica punk, pistole p38 ed eroina a fiumi?

Poi, se non altro perché di lì sono/siamo passati tutti è ovvio che in una classifica immaginaria dei fumetti che hanno segnato la nostra vita, un posto di diritto ce l’abbia anche Topolino, con tutti i suoi amici, nemici e conoscenti.

Se mai nello stilare la classifica vengono fuori delle domande: è più di sinistra Tex, Ken Parker, Mafalda o… Paperino?

Qual’è il “pard” del protagonista più simpatico? Kit Carson di Tex, Chico di Zagor, il dottor Salasso di Capitan Miki, il Professor Occultis di Blek, Groucho di Dylan Dog?

E il più bistrattato? il povero Robin di Batman, Lotar di Mandrake, Charlie Brown, Pippo o Gufo Triste del Comandante Mark?

E’ più bella e sexy Satanik, Eva Kant o Valentina? O le “donnine” di Manara?

E’ più “diseducativo” Zio Paperone che si ispira al culto del denaro o Diabolik che lo ruba?

Come modello per i ragazzi è più educativo un ranger con la pistola facile come Tex, un trapper che si batte per l’indipendenza della sua nazione come Blek o il Comandante Mark, un supereroe con i superpoteri come Nembo Kid o Spiderman, un detective furbetto e sempre vincente come Topolino, un inventore pazzo come Archimede Pitagorico o quei ragazzini pieni di dubbi come Charlie Brown, Linus e Mafalda?

Lo sapremo, probabilmente dopo la prossima puntata de “La chiave nell’uscio”.

Marco Lorenzoni

 

 

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