CREDIUMBRIA GEO VOLLEY, BELLA VITTORIA CONTRO SPOLETO. ORA E’ UNA SQUADRA VERA!

lunedì 18th, gennaio 2016 / 09:56
CREDIUMBRIA GEO VOLLEY, BELLA VITTORIA CONTRO SPOLETO. ORA E’ UNA SQUADRA VERA!
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CITTA’ DELLA PIEVE – I miracoli non esistono. E nessuno li fa. Poi c’è chi ci crede, ma questa è un’altra storia. I miracoli economici sono spesso una fregatura che nasconde un rovescio della medaglia fatto di sfruttamento, inquinamento, mancanza di tutele. Quelli legati al misticismo sono il più delle volte suggestioni fatte circolare ad arte per lucrarci sopra, soldi, consenso, fideismo e hanno a che fare più con la stregoneria che con la ragione… Nello sport invece ci sono storie che sembrano miracoli o quantomeno capolavori: la vittoria di Bartali al Tour del ’48, quando salvò l’Italia dala guerra civile; quella di Gimondi al Tour del ’65, alla prima partecipazione; la volata dello stesso Gimondi al Mondiale del ’73 in cui mise il fila Merckx, Ocana e Maertens; poi lo scudetto del Verona; quello della Samp; la vittoria di Roberta Vinci contro la number one Serena Williams, o la cavalcata trionfale della Emma Villas Chiusi dalla serie C alla serie A2 di pallavolo…

La storia della formazione maschile della Geo Volley di Città della Pieve sponsorizzata Crediumbria non è un miracolo e ancora neanche un capolavoro. Ma sta assumendo i contorni della bella storia. Una squadra non costruita secondo un progetto, ma messa in piedi con quello che passava il convento, per salvare il volley locale al massimo livello dilettantistico possibile, la serie C. Una squadra messa su con qualche veterano ma soprattutto con una pattuglia di ragazzi tra i 20 e i 24 anni rimasti senza squadra. Giocatori che probabilmente avrebbero smesso o si sarebbero persi. Qualcuno (Meoni, Socciarelli) aveva già smesso a dire il vero.

Ecco, dopo le prime 5 partite perse malamente, nelle quali la squadra sembrava intimidita dalla categoria, incapace di esprimere un gioco, quasi rassegnata al ruolo di cenerentola, di vittima sacrificale, nel giro di un mese si è trasformata. Ha trovato coraggio. Se prima sembrava il gruppo di Cheyennes di Wounded Knee, che si misero a danzare prima del massacro, ormai consci del destino avverso e della loro impotenza davanti ai cannoni delle giacche blu, da tre partite a questa parte i ragazzi della Geo Volley sono diventati l’orda di Sioux di Toro Seduto e Cavallo Pazzo, capaci di resistere e battere sul campo quel borioso del generale Custer. Non sappiamo cosa abbia detto coach Tassi ai suoi ragazzi, non sappiamo se gli parla in lingua Sioux negli allenamenti. Di sicuro li ha trasformati.

Nelle ultime due gare in casa, due vittorie. Nette e senza appello. Nel mezzo una sconfitta, ma con prestazione più che positiva a Foligno, in casa di una delle pretendenti alla promozione. E se la prima vittoria è arrivata contro Assisi, squadra alla portata e di bassa classifica, ieri i ragazzi di Tassi hanno battuto la Monini Spoleto arrivata a Città della Pieve con 11 punti in più in classifica e ambizioni del tutto diverse. Risultato 3-1 con parziali di 25-18; 16-25; 25-21; 25-23. Gara dura, combattuta punto a punto, ma alla fine vinta con merito e determinazione.

Qualcuno potrà dire che Spoleto ha forse sottovalutatola partita, che ha cominciato tenendo alcuni titolarissimi in panchina, ma anche Tassi ha tenuto in panchina il giovane Edoardo Boni, top scorer e principale bocca da fuoco delle ultime gare, ha giocato con un libero che sarebbe in realtà un palleggiatore e ha dovuto ancora una volta fare a meno di Nicola Scricciolo, giocatore che in C può fare la differenza. Quindi niente scuse e niente attenuanti. E hanno giocato bene tutti: Lorenzoni in regia (utile anche in fase di attacco e difesa), Guarino e Socciarelli al centro (entrambi decisivi sia a muro che in attacco), Frizzi sempre più inamovibile, e il recuperato Giannotti sulla bande, Fuccello come opposto, Pinzuti nel ruolo di libero. Falluomini, Rosignoli e Cherubini hanno dato una mano… Ma la cosa forse più positiva è che la squadra non si è disunita, non si è persa d’animo neanche dopo il secondo set perso a 16, né dopo la rimonta ospite del quarto set che sembrava portare dritto al tie breack. Una reazione e una tenuta da squadra vera. Che sa anche soffrire. All’inizio non era così.

Se si guarda la classifica, per Crediumbria-Geo Volley la salvezza è tutta da conquistare, il bicchiere è ancora mezzo vuoto. Ma il vino non è da buttar via. Con il tempo, come tutti i vini che non siano Tavernello, non può che migliorare.

Non è un miracolo. Né, ancora, un capolavoro. Ma quando Davide batte Golia è sempre una bella storia. E adesso non sarà facile per nessuno violare il palasport di Città della Pieve. Sabato prossimo arriva la seconda in classifica Monteluce. All’andata, gara di esordio, a Perugia, fu un massacro. Stavolta i perugini dovranno stare più attenti. C’è sempre una Little Big Horn dietro l’angolo. E i Sioux di Tassi ci stanno prendendo gusto.

Il risultato vero, la scommessa in parte già vinta, però, non sta nelle due belle vittorie casalinghe, sta nell’aver recuperato al movimento pallavolistico del territorio giocatori – alcuni nella maturità sportiva, altri ancora molto giovani – che possono ancora dire la loro in un campionato impegnativo come la serie C e che senza questa opportunità si sarebbero dispersi. Le vittorie danno morale, aiutano. E alla fine confortano chi ha azzardato la scommessa…

m.l.

Il tabellino Crediumbria Geo Volley: Lorenzoni (2), Fuccello (6), Guarino (15), Socciarelli (8), Frizzi (12), Giannotti (14), Falluomini, Rosignoli, Cherubini. N.E: Rubegni, Boni.

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