CHIUSI, MUORE PINO CASTELLANO. FU ASSESSORE NELLA GIUNTA CECCOBAO

CHIUSI – Dopo lunga malattia, vissuta con forza d’animo e dignità, si è spento ieri Giuseppe “Pino” Castellano. Era stato assessore nella seconda giunta Ceccobao, dal 2007 al 2011. Aveva ricoperto anche l’incarico di presidente del Rotary Club.
Funzionario Mps si era avvicinato alla politica attraverso il Partito Socialista. Nell’amministrazione Ceccobao era l’assessore “tecnico”, esperto in bilanci e gestione. Figura politicamente di frontiera, certamente estranea e lontana anche dal punto di vista culturale dalla tradizione comunista che ha orientato per decenni la guida del Comune di Chiusi, Castellano aveva trovato un suo spazio nel pragmatismo spinto di Ceccobao. Non ha mai legato troppo invece con Stefano Scaramelli, né quando erano entrambi assessori, né quando Scaramelli diventò sindaco… Poi la malattia ha fatto il resto costringendolo a dedicarsi alle cure più che alla politica.
I funerali si terranno oggi lunedì 21 settembre, presso la Cattedrale di Chiusi, alle ore 15,00.
Nella foto: Pino Castellano sui banchi della giunta chiusina, con Leonora Gherardi e Stefano Scaramelli
Personalmente ho un bel ricordo di Pino perchè a differenza di diversi che hanno ricoperto incarichi nell’ambito di quello che è stato il suo lavoro di funzionario e dirigente di banca ho costantemente avuto la conferma- e come me anche altri colleghi – che era rimasta una persona semplice, aperta, cordiale e pronta sempre a capire gli altri quando ci si confrontava anche nei fatti contrastanti della politica, ma non solo di questa bensi anche in tantissimi altri aspetti del vivere.La sua era sempre una pacata ma ferma interpretazione dei fatti oggetto talvolta del contendere come succede sempre fra visioni anche contrastanti od affini in politica soprattutto.L’ho conosciuto come una persona di grande educazione ed animata sempre da spirito di servizio soprattutto verso le necessità che la natura del suo lavoro gli sottoponeva quotidianamente.Arrivò a Chiusi nella metà degli anni ’60 come impiegato alle dipendenze del Monte dei Paschi di Siena e da quegli anni iniziò la sua esperienza lavorativa percorsa con estrema dignità morale e professionale,non guardando mai ai rapporti gerarchici verso i suoi colleghi sottoposti anche quando iniziò la carriera di funzionario, ma stabilendo con tutti un rapporto di schietta amicizia e sempre caratterizzato dalla trasparenza e dalla lontananza dal modo burocratico di risolvere e trattare problemi e le questioni a cui la natura del lavoro lo sottoponeva.Ed è per queste doti che chi l’ha conosciuto sia nell’ambito lavorativo che al di fuori e nel sociale, l’ha apprezzato soprattutto come persona.Spesso tutto questo nei momenti che viviamo oggi è merce rara negli uomini.Lo rivedo ancora quando mi incontrava in sella alla sua moto ed il suo risolino benevolente ed anche sarcastico,che però mai debordava in zone da battuta pesante e quindi lo si vedeva e si capiva bene che era aperto alla sfottitura benevola e divertente quando mi rammentava le mie lunghe contorsioni nello scrivere di politica.Se n’è andato anche lui ma da un discorso che qualche mese fa ebbe a farmi mi dichiarò sereno e consapevole che si sentiva pronto all’accettazione di quanto gli sarebbe stato riservato soprattutto considerandosi fortunato in forza dell’esperienza che aveva avuto dalla vita, vivendo nella sua famiglia, con la consorte, i figli ed i nipotini.Ciao Pino, mi piace ricordarti per la tua umiltà e per il tuo atteggiamento e per i rapporti che hai saputo instaurare verso gli altri che hai conoscito in questo viaggio.che è di tutti. Carlo Sacco.