CITTA’ DELLA PIEVE: IL SINDACO AMMONISCE E CONVOCA A RAPPORTO GLI ECOLOGISTI DE “IL RICCIO” REI DI ESSERSI MESSI DI TRAVERSO SULLA CENTRALE DI SAN DONNINO

giovedì 18th, gennaio 2018 / 15:33
CITTA’ DELLA PIEVE: IL SINDACO AMMONISCE E CONVOCA A RAPPORTO GLI ECOLOGISTI DE “IL RICCIO” REI DI ESSERSI MESSI DI TRAVERSO SULLA CENTRALE DI SAN DONNINO
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CITTA’ DELLA PIEVE –  Mentre scriviamo – pomeriggio del 18 gennaio l’Associazione Ecologista il Riccio è “a rapporto” dal comandante, cioè dal sindaco. L’amministrazione ha convocato il sodalizio per discutere di alcune questioni: la regolarizzazione del contratto per la sede concessa all’associazione; la gestione del Museo di Scienze Naturali e dei “Sentieri Terre del Perugino”, per il quale arriveranno risorse da spendere (e fin qui niente di strano), ma anche e soprattutto “le posizione assunte di recente dal Riccio nei confronti dell’Amministrazione Comunale” con particolare riferimento al Ricorso al Tar sulla centrale di San Donnino, per dirne una…

Formalmente si tratta di una semplice convocazione “per discutere” e confrontarsi, sulla partnership de Il Riccio in alcune iniziative e progetti comunali. Di fatto la cosa ha tutta l’aria di un “cartellino giallo”, ovvero di una ammonizione verso l’associazione ecologista: occhio ragazzi, che se vi mettete di traverso, poi la sede la dovete pagare e le risorse per i Sentieri vanno a qualcun altro. Sembra questo, tra e righe, il senso dell’invito a comparire presso la sede Municipale.

Per carità, il Comune e il sindaco hanno tutto il diritto di discutere e valutare insieme agli interessati, le modalità di certe partnership. Ma in questo caso Scricciolo sembra l’arbitro che mostra il cartellino giallo al giocatore e gli dice, “guarda che se fai un altro fallo come questo, tiro fuori quello rosso e tu vai a fare la doccia prima del tempo!”

Un modo insomma per far capire a chi è stato finora allineato e coperto che è meglio non deviare dalla linea, se vuole mantenere certi rapporti. Che la sua è una sovranità limitata. Un chiaro richiamo alla “responsabilità”  facendo intendere, altrettanto chiaramente, chi è che comanda. Quasi in un clima da caserma.

L’atto di forza, però, rischia di trasformarsi per l’Amministrazione in una dichiarazione di debolezza. Perché sono i poteri deboli e assediati quelli che cercano di mettersi al riparo minacciando i dissidenti…

Fausto Scricciolo è una persona per bene, ma si è trovato a fare il sindaco suo malgrado, il suo partito (il Pd) via via si è sfaldato e lo ha lasciato solo, senza assicurargli copertura, lui una grande esperienza politica alle spalle non l’aveva – gestire un Comune non è come guidare un Terziere, presuppone altre modalità e una capacità di ascolto, di relazione, di confronto che a volte può anche apparire fastidiosa, faticosa, inconcludente, ma dalla quale non si può derogare – e in più di un’occasione si è arroccato, si è chiuso a riccio (e non è una battuta) nel cercare di difendere le proprie scelte, mostrando difficoltà ad affrontare le critiche. E quando – e se – la paura prevale sulla fantasia in politica è un problema. Forse è solo scarsa abitudine/attitudine alla politica, ma molti che nel 2014 videro in lui una novità e un possibile “cambio di passo” oggi sono delusi. Noi di primapagina siamo tra questi. Lo diciamo con amicizia. Senza acredine. E anche se non condividessimo niente riguardo alle posizioni de Il Riccio diciamo che la convocazione a rapporto da parte del Sindaco ci sembra una mossa sbagliata (tanto più in periodo ci campagna elettorale), un segnale di involuzione ulteriore, un segnale di paura e non di fantasia. E anche se son passati 50 anni dal ’68, noi preferiamo ancora la fantasia al potere, più che la paura…

m.l.

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