CREDIUMBRIA GEO VOLLEY: PRIMO, VINCERE LE PROPRIE PAURE

giovedì 10th, dicembre 2015 / 12:23
CREDIUMBRIA GEO VOLLEY: PRIMO, VINCERE LE PROPRIE PAURE
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CITTA’ DELLA PIEVE – Ci sono momenti in cui una squadra non riesce esprimersi come potrebbe. E’ successo alla Emma Villas, nelle prime 5 gare di campionato (4 sconfitte), è successo alla Juventus. E sta succedendo al Verona, dove giocatori come Toni e Pazzini, Siligardi, Halfredsson o Juanito Gomez sembrano improvvisamente diventati dei brocchi inguardabili… Ma non sono dei brocchi inguardabili. E’ che ci sono giorni che “ti prende la malinconia”, non ti riesce niente, nemmeno le cose più facili. E se quei giorni diventano uno, due, tre, quattro e sei una squadra, ecco che  una stagione sportiva va a ramengo… O comunque è destinata ad essere una stagione di sofferenza. La Juventus e la Emma Villas si sono rialzate. Come era prevedibile, dato l’organico a disposizione. Il Verona ancora no. Non è riuscita a vincere una gara. E la matricola del campionato di serie C di pallavolo Crediumbria-Geo Volley di Città della Pieve sembra il Verona. I ragazzi di Tassi dopo 4 gare giocate sono ancora bloccati sullo zero in classifica. Ma non è questo il punto. Che fosse una stagione difficile lo sapevano anche i giocatori. Il punto è che, come Toni & C. non riescono a giocare come sanno. Non riescono a fare squadra. Giocano contratti, con il freno a mano tirato, attanagliati dalla paura di sbagliare. Una paura che a guardarli negli occhi sembra una sorta di terrore come se dall’altra parte della rete ci fosse l’ignoto, o mostri mastodontici che ti possono mangiare in un boccone. Sbagliano le cose facili e quelle difficili nemmeno provano a farle… E’ vero che è una squadra da salvezza, non da vertice, ma il problema non è tecnico. O non soltanto tecnico. E’ un problema di testa. Di approccio alle gare. Perché all’inizio la squadra gioca. Sempre. Poi ai primi errori o alle prime difficoltà si scioglie e si chiude in una tristezza latente, che strozza in gola pure l’urlo liberatorio per un punto conquistato…  La formazione pievese, fatta in larga parte da giocatori molto giovani, soffre la categoria, e questo era nel conto. Ma soffre soprattutto la paura. E una sorta di rassegnazione. Che nello sport è la cosa peggiore che possa capitare. Il campionato prevede altre 4 gare nel girone d’andata e poi tutto il girone di ritorno. Tassi e i suoi ragazzi hanno tutto il tempo per recuperare e far vedere che non sono quei “brutti anatroccoli” visti ieri sera nel posticipo contro Iacact Perugia, perso 3-0 in casa, e nelle gare precedenti. Sabato 12, c’è subito un’altra partita. Forse la più sentita, il derby con i ragazzi della Emma Villas Chiusi, formazione giovanissima, ma anche allenatissima. Sembra l’occasione giusta per trasformare la partita in una festa. Per non vedere più quelle facce tristi e impaurite. Per vedere finalmente la Geo Volley giocare da squadra, giocare come sa giocare. Probabile che coach Tassi si affidi ai “senatori” che finora hanno mostrato almeno più grinta, ma allenatore e società si aspettano finalmente una bella prova. Da parte di tutti. Il volley è uno sport gioioso. E gli avversari non mordono. Soprattutto se sono under 19…

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