GIORNATA DELLA MEMORIA: AL MASCAGNI DI CHIUSI VA IN SCENA “EVA” CON FEDERICA FRACASSI

lunedì 26th, gennaio 2015 / 20:10
GIORNATA DELLA MEMORIA: AL MASCAGNI DI CHIUSI VA IN SCENA “EVA” CON FEDERICA FRACASSI
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APPUNTAMENTO MARTEDI’ 27 GENNAIO, ALLE ORE 21,00, INGRESSO GRATUITO

CHIUSI –   Tra il 29 aprile e il 1° maggio 1945, nel bunker sotterraneo del Palazzo della Cancelleria di Berlino, alcuni dei principali rappresentanti del partito nazionalsocialista si suicidano. Poche ore prima Hitler sposa Eva Braun; poche ore dopo i due si suicidano con le fiale di cianuro testate sul pastore tedesco del Fuhrer, il primo a morire. E poche ore dopo Magda Goebbelss somministra le fiale ai sei figli addormentati. Ancora poche ore, e anche Magda e il marito si avvelenano allo stesso modo. E’ la fine del Terzo Reich. E anche la fine della follia nazista. Del Fuhrer e dei  gerarchi di primissima fila. I soldati dell’Armata Rossa sono entrati nella capitale tedesca. Il 27 gennaio i sovietici avevano liberato il campo di sterminio di Auschwitz scoprendo l’orrore dell’Olocausto.

Domani, 27 gennaio 2015,  per celebrare la Giornata della memoria, al Teatro Mascagni di Chiusi va in scena lo spettacolo teatrale “Eva” con Federica Fracassi.

Spettacolo che racconta quei momenti, attraverso le voci di alcune figure femminili legate ad Adolf Hitler nel momento della caduta inarrestabile del Terzo Reich. Eva Braun, la donna del Führer, precipita ignara verso il suicidio intrecciando la sua storia con quella di Rossella O’Hara, protagonista di Via col vento, il suo film preferito. Ne risulta una figura spogliata di ogni alone di tragicità, caratterizzata da elementi di leggerezza inconsapevole e innamorata di un amore incondizionato. Eva Braun e Magda Goebbels, due donne che sono anche donne innamorate di Hitler, fedeli al loro amore fino all’ultimo istante e dispensatrici di una gran quantità di amore declinato secondo diverse forme. C’è fedeltà di amante, fedeltà di adepto. C’è sottomissione, devozione, preghiera. Ma insieme all’amore è sempre presente la paura. Paura della punizione, dell’abbandono. Paura dello strapotere dell’amato, paura della propria fragilità di amanti. Paura che l’amore finisca, o che si realizzi. O magari paura dell’amore stesso.

Federica Fracassi è un’attrice teatrale, figura tra le più interessanti del panorama teatrale italiano degli ultimi anni. Poco più che quarantenne ha alle spalle anche alcune esperienze cinematografiche: Il capitale umano, di Paolo Virzì; Un giorno devi andare, di Giorgio Diritti; Bella Addormentata,  di Marco Bellocchio; La peggior settimana della mia vita, di Alessandro Genovesi; Happy Family,  di Gabriele Salvatores.

Lo spettacolo al Mascagni è a ingresso gratuito. Proprio perché trattasi di una celebrazione, di un contributo della Fondazione Orizzonti alla Giornata della Memoria. Si può discutere sul fatto che sia stato scelto un testo che guarda e racconta la fine del nazismo dal punto di vista di figure che l’hanno osannato e vissuto fedelmente, fino all’estremo sacrificio. Ma per “Eva”, Federica Fracassi e il regista Renzo Martinelli hanno ottenuto recensioni molto positive.

 

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