LA CORTE DELL’AIA: L’OCCUPAZIONE ISRAELIANA DEI TERRITORI PALESTINESI E’ ILLEGALE E DEVE FINIRE! POI C’E’ IL GENOCIDIO…

domenica 28th, luglio 2024 / 17:05
LA CORTE DELL’AIA: L’OCCUPAZIONE ISRAELIANA DEI TERRITORI PALESTINESI E’ ILLEGALE E DEVE FINIRE! POI C’E’ IL GENOCIDIO…
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Venerdì 19 luglio, la Corte Internazionale di Giustizia, il tribunale delle Nazioni Unite incaricato di risolvere le controversie tra Stati e di fornire pareri agli organi dell’ONU, ha emesso un parere consultivo in risposta alla richiesta dell’Assemblea Generale dell’ONU di chiarire quali fossero le conseguenze giuridiche derivanti dalla continua presenza israeliana nei territori palestinesi occupati a òpartite dalla guerra de 6 gioni del 1967… (Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme Est). E ha dichiarato che l’occupazione è illegale, Israele deve restituire i territori al popolo palestinese e le colonie vanno smantellate.
In estrema sintesi la Corte dell’Aja ha dichiarato che l’occupazione dei territori palestinesi è illegittima secondo il diritto internazionale e deve finire. La Corte ha stabilito che Israele non sta occupando temporaneamente i territori, ma sta cercando di annetterli in modo permanente. Pertanto, Israele deve smantellare gli insediamenti illegali dei coloni, restituire i territori al popolo palestinese, che ha il diritto all’autodeterminazione, e compensare i danni causati durante questi anni. Inoltre, la Corte ha affermato che le politiche israeliane nei territori occupati costituiscono una discriminazione sistemica e unasi coinfigurano come una politica di segregazione della popolazione palestinese. La Corte ha anche sottolineato che tutti gli Stati della comunità internazionale hanno l’obbligo di collaborare con le istituzioni internazionali per porre fine a questa situazione il prima possibile.
Il parere è già stato definito dagli esperti e osservatori internazionali come il più importante degli ultimi decenni nell’attività della Corte e influenzerà con tutta probabilità lo sviluppo del conflitto israelo-palestinese per gli anni a venire, fornendo le coordinate giuridiche essenziali per guidare la discussione politica e le negoziazioni tra le parti. Poi, oltre questo c’è il genocidio in atto nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Genocidio che ha già fatto centinaia di migliaia di morti tra i civili, molti dei quali donne e bambini. La Russia che ha invaso l’Ucraina e la tiene sotto assedio non è stata ammessa ai giochi olimpici in corso a Parigi. Israele sì. Anche questa è una cosa che stride con quanto sta avvenendo in Medio Oriente. Nella cerimonia di inaugurazione la delegazione israeliana è stata fischiata dalla folla, quella palestinese applaudita e incoraggiata. Ma anche questo non può bastare per “pareggiare i conti” e per lavarsi le coscienze. Negli Usa il Congresso, ostaggio delle lobby pro Israele, ha applaudito a scena aperta più volte Netanyahu, riducendo la politica e la democrazia ad un teatrino in cui gli eletti dal popolo debbono solo compiacere chi gli finanzia le campagne elettorali e li fa eleggere…  Per fortuna anche in America c’è chi dice no, che tutto ciò “non è normale”.  Lo ha fatto l’attrice Susan Sarandon, parlando a Capitol Hill, come Martin Luther King nel 1963…  Così come per gli americani finì male il Viet Nam, finirà male anche la politica di appiattimento alla lobby sionista e alle posizioni di Netanyahu in Medio Oriente. E non parliamo dell’Ucraina… Se Kamala Harris – che potrebbe diventare la prima presidente donna degli States – rimarrà abbarbicata alle posizioni fin qui tenute da Biden consegnerà gli Usa a Trump. E non è certo una bella prospettiva. C’è da augurarsi che cambi strada e sia meno guerrafondaia…
m.l.
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