ELEZIONI COMUNALI, LO STRANO CASO SAN CASCIANO: AGNESE CONTRO IL… QUORUM

Elezioni amministrative, lo strano caso di San Casciano Bagni. Se fosse un film questo potrebbe essere il titolo. Dagli onori delle cronache a livello planetario per la straordinaria scoperta archeologica del “santuario ritrovato” al rischio di vedersi invalidare il voto comunale. Per quale motivo? Semplice, perché l’8 e 9 giugno prossimo gli elettori sancascianesi sulla scheda troveranno un solo candidato a sindaco e una sola lista: Agnese Carletti, la giovane sindaca uscente che proprio in forza del ritrovamento del Bagno Grande è diventata una vera e propria star cercata e intervistata da testate di tutta Italia e di tutto il mondo e la sua squadra. Nessun competitor. E quindi nessuna opposizione in consiglio nei prossimi 5 anni, se le elezioni risulteranno valide. Il problema a questo proposito non è l’unica lista. Questo ci può stare. Il porblema sta nel… quorum. La normativa infatti recita:

” Ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista ed il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti ed il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune. Qualora non si siano raggiunte tali percentuali, la elezione è nulla”.

Ecco, Agnese Carletti e la sua lista dovranno dunque sperare di ottenere il 50% dei voti validi e che almeno il 50% del corpo elettorale vada a votare. Non è così scontato: 1) perché negli ulrtimi due anni, in tutte le tornate elettorali la percentuale dei votanti è stata di poco superiore (in qualche caso anche sotto) il 50%;  2) perché è vero che la giovane sindaca è sulla cresta dell’onda anche per la grande notorietà ottenuta con i bronzi del Bagno grande, ma il 50% dei votanti è una soglia comunque non banale; 3) perché l’area, diciamo così, avversa non avendo presentato alcun candidato e alcuna lista, potrebbe optare e dare indicazioni per l’astensione…

Insomma per Agnese Carletti la corsa elettorale dell’8-9 giugno sarà una corsa contro un avversario invisibile che non le contrapporrà programmi diversi, che non affiggerà manifesti o rilascerà interviste, ma giocherà esclusivamente sul… quorum. Come talvolta avviene nei referendum.  D’altra parte i Bronzi del Bagno Grande non voteranno… Un po’ di campagna elettorale la faranno (anzi l’hanno già fatta), ma alla fine non faranno numero.

Certo San Casciano Bagni è un paese piccolo, ha solo 1.500 abitanti distribuiti fra centro storico e due frazioni (Celle sul Rigo e Palazzone), e nei paesi piccoli non è semplice trovare persone pronte e disponibili a farsi 5 anni di sedute consiliari e di impegno politico. Ma il fatto che per la prima volta sia in corsa una sola lista è una ferita alla tradizione democratica. Agnese Carletti è del Pd. E’ la destra che ha dato forfait nonostante a San Casciano sia stata sempre presente. Un tempo c’era il mondo degli agrari e dei possidenti a puntare le proprie fishes su quella parte politica, adesso che la destra è al governo della nazione a San Casciano si è data malata. Forse ha avuto paura di metere a faccia su una sconfitta annunciata, perché la sindaca uscente sarebbe stata difficilmente battibile. O forse ha scelto la strada più semplice per mandare un messaggio alla stessa Carletti: “occhio che la notorietà può anche non bastare. E giocarr le partite da soli non è poi molto divertente”. Probabilmente il quorum verrà raggiunto. E con altrettanta probabilità Agnese Carletti prenderà almeno il 50% dei voti, ma trovarsi in questa situazione, dopo mesi e mesi di luci della ribalta non deve essere una bella sensazione… Comunque la giovane Agnese saprà che anche Maradona ha comimnciato a diventare Maradona giocando da solo con un pallone contro un muro.

m.l.