LA “SCAMPANELLATA” ALLA PRIMA DELLA SCALA E IL PRESEPE FATTO SULLE MACERIE
Alla Prima del Don Carlo al Teatro alla Scala di Milano, tradizionale appuntamento del 7 dicembre, Sant’Ambrogio, uno spettatore, dal loggione, ala fine dell’esecuzione dell’inno di Mameli, ha gridato “Viva l’Italia antifascista”. Disappunto in platea e nei palchi Vip dove c’erano tra gli altri La Russa e Salvini visibilmente infastiditi. Il disturbatore, che ha rinverdito (è il caso di dirlo) una tradizione lontana, quella dei loggionsti che gridavano “Viva Verdi” per dire Viva Vittorio Emanuele Re d’Italia, per sbeffeggiare i governanti (gli occupanti austriaci) è stato sbito individuato e identificato da agenti della Digos, come avesse compiuto un atto di violenza, di vilipendio, un reato. Si chiama Marco Vizzardelli e nella realtà ha fatto solo una cosa che i loggionisti hanno sempre fatto, per di più gridando una frase che in Italia dovrebbe essere son solo una ovvietà, ma un motto di tutti perché che l’Italia sia una repubblica antifascista sta scritto nella Costituzione che nella XII disposizione transitoria e finale vieta la riorganizzazione del Partito Nazionale Fascista. Norma che pur essendo inserita tra le disposizioni transitorie e finali, ha carattere permanente e valore giuridico pari a quello delle altre norme della Costituzione.
Anche La Russa e Salvini – il primo fascista non pentito e l’altro organizzatore qualche giorno fa di un raduno dei sovranisti europei, che qualcuno, anche tra autorevoli professori universitari (Parsi della Cattolica di Milano, per esempio) ha definito “la feccia della destra europea” – hanno giurato sulla Costituzione rispettivamente come Presidente del Senato e come Ministro. Gridare “Viva l’Italia antifascista” è come gridare “Viva la Repubblica Italiana”, “Viva il 25 aprile” ed è come esporre la bandiera della pace, visto che Costituzione all’art. 11 recita che “L’Italia ripudia la guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali”…
A La Russa e Salvini e ad altri loro colleghi di maggioranza e di governo magari ‘sta cosa non va giù, molti di loro non hanno ancora digerito né il 25 Aprile del ’45, né la Costituzione. La stessa premier Giorgia Meloni, come La Russa, è espressione di un partito che ha tutt’ora la fiamma del Msi nel simbolo e il Msi era l’unico partito rimasto fuori dall’arco costituzionale, perché erede post bellico dell’ideologia fascista.
Il grido dal loggione di Marco Vizzardelli ricorda un po’ il Savonarola del film con Benigni e Troisi: “Ricordati che devi morire!” Ricordiamocelo che l’Italia è una Repubblica antifascista. Io sto dalla parte di Vizzardelli. Dovremmo gridarlo tutti Viva l’Italia antifascista, più spesso. Come esercizio di memoria. Perché, si sa, con il tempo, la memoria fa brutti scherzi. Se la Digos ci verrà a chiedere i documenti, glieli faremo vedere. I miei sono in regola.
Credo che quest’Italia anestetizzata da una informazione a senso unico e al cloroformio, che non si indigna per le guerre e i massacri di civili prima in Ucraina e adesso in Palestina, che scende in piazza contro i femminicidi, ma lo fa solo se un caso assume una potenza mediatica più forte di altri, altrimenti resta comodomente sdraiata sul divano, ecco quest’Italia coi post fascisti al governo, che non perdono occasione per dimostrare coi fatti (e qualche misfatto) che loro son lì per prendersi la rivincita sul 25 Aprile del ’45 e sugli 80 anni che ne sono seguiti, su tutto ciò che è stata la Repubblica democratica e antifascista, ha bisogno di gesti anche isolati come quello del grido alla Scala di Maco Vizzardelli, di qualche “scampanellata” che risvegli le coscienze assopite… Facciamola qualche scampanellata.
Si avvicina il Natale. Nelle case e nelle piazze si allestiscono luminarie, alberi e presepi. Ci si costruiscono intorno eventi che richiamano migliaia di visitatori. Anche nel nostro territorio, qui, a cavallo tra Umbria e Toscana. A Castiglione del Lago a vedere l’albero sull’acqua più grande del mondo e il percorso con mostra sui presepi inaugurato ieri c’era davvero una fola oceanica. Sarteano è in questo periodo il “Paese dei presepi”. A Città della Pieve ne fanno uno storico, monumentale nelle cantine del Terziere Castello, ad Abbadia di Montepulciano ne hanno realizzato uno molto grande, curatissimo… Se il presepe è simbolo esso stesso di speranza, credo che sarebbe il caso, quest’anno, visto ciò che sta succedendo nei pressi di Betlemme e di Nazareth in terra Santa, che il presepe si facesse con le macerie prodotte dai bombardamenti, con i corpi straziati dalle bombe e dagli attacchi terroristici, con i cani, le pecore, gli asinelli anch’essi spaesati e impauriti tra polvere, fumo e calcinacci, automezzi rovesciati e in fiamme, case bruciate e ridotte a scheetri spettrali…
Perché questo è lo scenario a Gaza e in Cisgiordania a due passi da Betlemme, da Nazareth, dai luoghi in cui nacque e poi visse e predicò Gesù, che nacque lì, in quella mangiatoia perché sua madre e suo padre (quello ufficiale, falegname) erano due palestinesi in fuga, due profughi ricercati dall’esercito occupante romano. Insomma, io il presepe lo farei così e lo farei volentieri, anche in piazza, pur non essendo credente. Certi simboli, soprattutto in certi momenti valgono per tutti.
Per la cronaca un presepe con le macerie lo hanno fatto proprio a Betlemme. E’ quello che vedete nella foto accanto.
Marco Lorenzoni
Viva l’italia antifascista …. signor commissario mi conoscete.
Da quanto hai detto si vede bene di come sia cambiata la genia degli italiani soprattutto di giovane generazione.E su tale cambiamento, promosso dalle stesse forze sconfitte nel 1944-1945 ma anche direttamente ed indirettamente dalla sinistra che ha abdicato al suo ruolo poichè ha subito le infiltrazioni di chi sà bene cosa serva per governare,cosa allora ci vorremmo aspettare se non una quasi completa assuefazione e piaggeria e l’indifferenza manifesta di quanto passa in politica ? L’illusione mediatica è diventata il mezzo assoluto con il quale si comanda il modo di pensare della gente e la sinistra in tal senso ha dimostrato di essere in completo ritardo, in gran parte voluto e compartecipante nemmeno tanto nascostamente.Una volta, negli anni ’50 la propaganda della Spes (organismo DC pagato con i dollari arrivati via aerea a Ciampino dentro valige ritirate da esponenti sindacalisti ben noti creatori di uno di quei Sindacati dove lo sciopero-quando viene indetto- ancor oggi è un boccone che và di traverso) in occasione delle elezioni faceva vedere un disegno con una fetta di formaggio groviera dove dai buchi scappavano i topi e la relativa dizione sopra la fotografia del muso di un gatto che diceva :” Io voto ed i roditori scappano”.E scappavano da una forma di formaggio dove stava scritto: Amministrazione Comunista. Ecco, una piccola visione emblematica del livello al quale siamo arrivati oggi di come un governo saldo ed in piedi con i voti delle classi subalterne ed anche con quelli del ”non voto” gestisce la cultura e la propaganda dando l’impressione e l’idea che i governi precedenti siano stati supportati dalla propaganda di sinistra in tutto il paese.Io sono abituato a considerare la veridicità ed il senso delle parole che sono fatte passare nel sociale poichè senza tale veridicità prende piede il qalunquismo più becero e squallido,come se ci si riferisse a governi comunisti che hanno corroso e mangiato dall’interno la forma del formaggio,dimenticandosi che il complesso sociale e di rapporti econmici dove ci muoviamo si chiama Capitalismo.. Ecco quanto ha saputo produrre nell’opinione pubblica la sinistra infiltrata sia da 70 anni di governi capitanati dalla DC con i suoi alleati sia ultimamente dal renzismo fatto proprio anche dalla sinistra in balia di assoluta confusione.In pratica tutti contro l’ideologia ma per imporre un altra ideologia come se non bastasse quella del mercato che sovrasta tutto e tutti o forse stai a vedere che quest’ultima non è ideologia ma solo prassi in voga da secoli….. ? Bene, allora io credo che ci sia bisogno di qualcosa che costruito costantemente faccia aprire gli occhi a masse diseredate che credono a quello che viene detto in TV sia dai dati economici sia dalle immagini spesso nemmeno intelligentemente curate di come si presentano i nostri governanti quando declamano le loro conquiste sociali.Ed in tal solco, se qualcuno grida dal loggione: ”Viva l’italia antifascista” non fà che mettere un proposito di ragionamento in più nelle teste della gente comune che ormai si è dimenticata di quanto afferma la nostra Costituzione nata dall’antifascismo.Ecco, a sentire i media tutto questo viene trattato come fatto anomalo ed anche ” di incidente”. E’ questo il segno di una involuzione che sarà difficile recuperare poichè il sistema mediatico gli affibbia un colore quasi eversivo,considerando tutto ciò una anomalia.E allora, continuaiamo a credere in tale anomalia mentre ci facciamo ulteriori buchi alla cintura, ai quali buchi hanno concorso sia la destra che ha sempre fatto il proprio mestiere ma anche la mascheratura grossolana e talvolta sottile di una sinistra piena di elementi e di concetti della superiorità e della necessità del mercato facendone continuamente ed instancabilmente l’aopologia fino a farla penetrare nelle menti di chi viene da questo manovrato e schiacciato.E se si dice loro qualcosa, ti rispondono che tutto questo non c’entri nulla con l’ ideologia ed è evidente che la povertà è il primo mezzo per il dominio.Brutta bestia.Allora pensiamoci su chi sia che abbia trovato un nuovo alleato curandosi di apparire che gli vada contro…..E allora chi grida in quel modo dal loggione è una luce che brilla in una atmosfera di tenebre sia psicologiche chè morali e che non credo finiranno molto presto.Anzi,come si dice ” l’affare ingrossa ed il dottore non si vede….”
Più si insiste sull’ antifascismo, più per la sinistra, o meglio, quel che ne resta, arrivano batoste elettorali. Un po’ come quando Higuain, mitico bomber di Napoli e Juventus, più dicevano che era grasso più segnava. Il motivo è facilmente comprensibile: quelli che hanno vissuto quel periodo sono quasi tutti morti, e la gente ha bisogno di risposte concrete su temi attuali, come lavoro, salute, ecc. Indipendentemente dal fatto che l’ altro schieramento tali risposte le abbia date o meno, il corpo elettorale si è espresso in modo netto. Tant’è che “quel partito là”, come dice il Sig. Sacco, è costretto a cercare un dialogo con i 5 stelle per non finire relegato nella totale irrilevanza
Giangiacomo, la sua mi sembra che sia una mezza provocazione. Dico mezza per il fatto che ha riportato dati di fatto veri e reali ma,come dai miei discorsi si evince che guardando le problematiche da sinistra, il PD sia tutt’altro la soluzione dei mali della sinistra anzi ne ha allargato le ferite,mentre la sua mi sembra che sia una osservazione che si basi sul fatto che ormai le generazioni passaate che hanno conosciuto il fascismo siano tutte messe a fare la terra per i ceci ed allora per tale motivo più lei arriva alla considerazione che vieppiù si nomini il fascismo e più si assottiglierebbe la presenza della sinistra. Sinceramente codesta posizione è un po’ strana rispetto alla comcretezza dei fatti ma io credo che dipenda più dalla sottocultura della disinformazione mediatica che da un normale senso di ragionareche guardi alle cose per quelle che sono.Comunque non facciamo polemica su questo poichè ognuno si aggrappa a ciò che vede ed a quello che c’è intorno che faccia ragionare o sragionare. Io ho sempre detto che una analisi seria non possa non prescidere dalla realtà che abbiamo intorno e su questo credo sia anche lei d’accordo ed è proprio ciò che abbiamo intorno che ha necessità di essere interpretato e non frainteso con battute superficiali con le quali i mass media nutrono il popolo.Quel popolo che prima dava il consens alla sinistra ma che poi grazie ai dirigenti di tale parte ha preferito rivolgersi a destra, pensando bene che se la sinistra produca programmi e fatti come la destra allora la gente è portata a scegliere l’originale. La storia recente d’italia funziona in tal modo ed ancora più le classi subalterne scenderanno in basso senza prospettive e più la destra si radicherà nella società.Ma tutto questo è il risultato di una analisi vera e reale e non è il gridare all’antifascismo che faccia cambiare le cose per la stragrande maggioranza della gente ma sarebbe idoneo per la gente stessa capire che più scende in basso e più ” si vedono porzioni di cielo fuori della buca semprepiù ristretti” fino a non vederne più ed allora chi ancora paga in ogni termine è la povera gente.la storia ci ha insegnato che il ricatto materiale e morale sui poveri avviene così,guard per esempio il fatto di Gaza e di Hamas che risponde con efferrati delitti terroristici contro chiunque a cosa serva se non serve al potente di turno ad allontanare il pericolo palestinese infliggendo 17000 morti in due mesi, rovine e miseria e distruzione e quindi che lezione se ne ricava da tutto questo ? Non è che il terrorismo provocato da forze che non vedono l’ora di approfittarne per respingere i poveri dentro i loro recinti se ne servano per rimediare alla loro insicurezza creata da loro stessi ?Tali condizioni non si creano da un giorno all’altro ma le si creano nel tempo con consapevolezza e puntualità di comportamenti ed i ppoveri ci cascano perchè non hanno chanche.E’ la storia del mondo Gian Giacomo ed in questo caso il PD con le sue ambiguità politiche ha campato sopra le righe per venti lunghi anni,nulla producendo se non contribuendo allo sfascio,alla polverizzazione della sinistra, e facendo il giuoco della destrache oggi in Italia si ama chiamare da Berlusconi in poi con la parola ” liberale” mentendo sapendo di mentire, mettendo in primis il primato della libertà dimenticandosi soprattutto verso i poveri che ”libertà” in un sistema come questo chiamato ”capitalismo” parlola che proprio i poveri si vergognano perfino a pronunciare la libertà sia misurata dall’avere o non avere.Chi ha e possiede è libero, chi non ha e non possiede non è libero.Questa è una considerazione lapalissiana. Ed è per questo che io ripasso sempre su tale motivo mettendolo in grassetto avverso a coloro che vorrebbero convincerci che la nostra sia una democrazia compiuta.Io aggiungerei compiuta forse si nei confronti di molti altri paesi, ma quel poco o molto che di democratico è stato compiuto non lo si deve a chi ha governato per tre quarti di secolo ma lo si deve alle lotte che hanno spinto in avanti anche con la lotta cruenta di sicuro quando è servita,lotte di chi aveva poco o nulla,guidato da un ideale e da principi sociali ed umanoi giusti, molto ben diversi da quelli che grazie a coloro che ci hanno governato venivano costantemente rintuzzati. Ecco, oggi la situazione è quella che lei ha detto ma di certo come costantemente nella storia quando le condizioni esistenziali di un popolo toccano il fondo (ed ancora per noi ce n’è parecchio per toccarlo il fondo…) quasi sicurarmente certe istanze c’è da sperare che vengano riscoperte in un futuro da partedi coloro che oggi sono nel bisogno ed intorpiditi dalla paura del loro futuro.Quali siano i modi per arrivare a tale condizione è difficile dirlo oggi ma una cosa è certa ed è quella che la sostanza che vorrebbe farsi intendere che gridare all’antifascismo produca -come dice lei- ancora più sprofondamento a sinistra non credo che sia quella la ragione.La ragione è quella della pancia e quando ci si muove in un mondo ed in un contesto dove le risorse e la ricchezza da ripartire non sono più consoni a soddisfare i bisogni è perfettamente inutile illudersi di pigiare sopra il pallone poichè alla fine il pallone scoppia se non si cambia appunto quel regime che si chiama ”’ripartizione della ricchezza prodotta”. Chi ha figli soprattutto oggi ci dovrebbe pensare molto di più a tutto questo ma invece tutto è costruito intorno affinchè non se ne prenda coscenza ed il giuochino è quello che i primi ad abbassare il capo siano i poveri.
Più che di mezza provocazione si tratta di una presa d’ atto di una serie di dati di fatto, come da lei parzialmente ammesso. Sul rispolverare l’ antifascismo, ovviamente l’ inferenza causale con i risultati elettorali non è diretta ma traslata, ovvero nel senso che tale tema viene utilizzato dalle sinistre più che per reale convinzione, per mascherare la povertà ed insipienza della propria proposta politica. Poi, come ha ben sottolineato, quel partito là è vittima di una serie di contraddizioni, la prima delle quali è l’ inseguire l’ avversario sul suo terreno, al che l’ elettorato trova più logico scegliere l’ originale piuttosto che la copia sbiadita. Poi ci sono altre contraddizioni più serie, tipo il dover scegliere tra il tollerare l’ Islam e il difendere la causa delle donne, e il feroce antiamericanismo, ben sapendo che senza l’ intervento dell’ US Army & Navy il tanto caro 25 aprile sarebbe rimasto nel libro dei sogni. Ma la gente non è così stupida, e infatti in 80 anni a mia memoria le coalizioni di sinistra hanno vinto le elezioni solo 2 volte, una delle quali sul filo di lana. Poi ognuno la può vedere vome vuole, ma la realtà quella è.
Siamo d’accordo che ognuno la possa vedere come voglia ma discutendo sulle anomalie del PD non mi sembra proprio che sia dotato di ”un feroce antiamericanismo” come lei dice.Non dimentichi che i presupposti fondativi di tale partito sono stati gli ”I care” dei vari Veltroni and Co. che hanno fatto assumere la veste ed il colore del soccorso misericordioso spinto da tutto l’apparato ecclesiale e la completa piaggeria atlantica alle direttive di politica interna e soprattutto internazionale statunitense. Quindi quale feroce antiamericanismo? Anzi, la recente accettazione di armi all’Ucraina della Schlein è qualcosa che la dice lunga di chi dica di pensarla in un modo ed agisca in un altro per il timore di dover sembrare contrari a Washington ed assicurarsi un sentimento sicuro in patria con tutti gli altri partiti che hanno per 70 anni flirtato con gli USA. Certo, è vero ciò che lei dice che se non ci fosse stata la discesa in guerra degli USA saremmo stati ancora sotto il tallone della Wermacht questo di certo,oppure oggi eravamo un paese bilingue dove a scuola si scriveva anche in cirillico ma a guerra finita il mondo ha assunto un altro aspetto con i dettami di Yalta, con l’Inghilterra a far da maitresse europea alla Nato,mentre l’egemonia culturale e militare di tale alleanza avvolgeva il mondo scontrandosi col desiderio di libertà del terzo mondo. Ma non andiamo sempre a cercare il solito discorso che è chiaro che non si possa evitare di farlo quando ci vogliamo spiegare gli eventi sennò non la finiamo mai ed a me riesce bene come vede….Per quanto riguarda il dualismo che lei dice tella tolleranza all’Islam e l’atteggiamento verso il problema femminile non vedo onestamente dove possa essere il problema quando la stessa nostra Costituzione recita che l’Italia accetti e riconosca la libertà religiosa di ognuno e non metta le mano e soprattutto verso le interpretazioni dei vari credo religiosi. Per fortuna l’Italia non è uno stato confessionale come lo sono i paesi mussulmani dove la religione si fà stato come lo è dell’Iran ed altri stati Medio orientali e della penisola arabica.Le religioni ed in tali contesti danno sempre alla mente, offuscandola quella dei popoli e permettendo satrapi che regnano sopra di loro in perfetta sintonia con le direttive economico politiche dell’occidente.Ma questa diversità fra loro e noi secondo lei non è forse dovuta al fatto che principi etici del liberalismo e del socialismo si sono affermati sulla stretta confessionale di formazione delle coscenze che le religioni hammo sempre tentato di imporre ed ancor oggi vediamo spesso che con ogni mezzo tenta di invadere il terreno della laicità statale avendo le ”proprie truppe” pronte in ogni momento a far pesare i principi confessionali sulla politica e sulla conduzione della vita ? La responsabilità anche verso l’Islam di stretta osservanza che esiste in regioni vastissime del globo e che dà origine alle manifestazioni di estremismo religioso ha mai pensato lei anche da dove derivi ? Non è questa tutta la spiegazione di certo,ma il colonialismo occidentale che hanno avuto questi paesi non le sembra che abbia riguardato solo l’aspetto di rapina sistematica delle risorse e non invece anche la costruzionje di modelli di vita più moderni propri del mondo occidentale nel quale l’accumulazione delle risorse ha riguardato il fatto che siano state usate al nostro interno per poter continuare verso questi paesi una politica di rapina e quindi anche la rivalsa su questo aspetto verso di noi abbia preso anche la direzione di come la religione abbia scalzato e frantumato i loro concetti di tribalismo, di famiglia, di considerazione della donna rispetto a noi che ci eravamo liberati da questi lacci proprio anche poggiando sulla ricchezza delle risorse rapinate a tali popolazioni? Petrolio. Gas, ed altro ci hanno permesso di vivere una vita sopra le righe rispetto alle altre nazioni del mondo e questo ”timbro” anche se dimenticato oggi totalmente all’interno dell’etica partitica del PD esiste e segna anche l’atteggiamento verso il progressismo rivolto alla condizione della donna.Quindi sul dualismo che lei dice Islam-condizione della donna, non vedo però la contraddizione. Probabilmente e certamente questo ragionamento relativo allo sviluppo occidentale basato sullo scambio ineguale e sulla politica di rapina del terzo mondo,oggi non fà parte del modus ragionandi di un partito americanizzato fino dentro le ossa ed americanizzato sino al punto che non si rende conto della politica distruttiva esercitata dal Partito Democratico di Biden sostenuto e finanziato dalle multinazionali che hanno permesso la sua elezione già da ”molti presidenti fà” mentre si oppone alla visione economica e politica repubblicana molto più attenta all’investimento interno di uno come Trump e seguaci e diciamolo pure anche un po’ fascistoide sia nei modi sia nella sostanza. Le due facce della stessa medaglia coesistono e costituiscono nella politica americana un tutt’uno dal quale anche noi dipendiamo sia come alleanza e servaggio sia come visione della realtà.Chi si oppone a tale visione ricerca e sente di poter affermare una autonomia più marcata dell’Europa nei confronti del giogo americano ma perchè possa passare al nostro interno tale visione secondo il mio punto di vista occorreranno anni oppure anche tragedie come quella dello scontro allargato con entità che si vanno formando e che riguardano paesi dove non esiste quella libertà liberale individuale che c’è da noi conquistata in parte e basata sul sangue di altri-sempre guardando al principio del colonialismo economico e politico- e quindi sono classificabili in paesi ”autoritari”,- anche se il termine non è totalmente comprensivo della loro realtà interna- come Cina, Russia, Sud-Africa,Brasile,Venezuela, paesi della Penisola Arabica e del medio oriente.Quindi il PD in questa fase temporale è il classico partito del nulla, con principi ed etica ereditata dalla democrazia liberale in parte e da quello che era il PCI nella accezione dei suoi dirigenti storici che oggi son merce rara dentro quel partito anzi non ne esiste uno, sia come visione politica chè organizzativa e di coinvolgimento delle masse che oggi son totalmente dominate dal comparto mediatico manovrato proprio per non far affermare una ideologia sociale che disturberebbe i propositi frantumatori delle indivdualità politiche e dello stesso pensiero politico umanista così presente in maniera larvata nella cultura italiana.Ecco, oggi siamo a questi punti e la dimostrazione è quella che partiti come i 5 Stelle sono nati per reazione ed anche interpretando (anche male spesso) i bisogni latenti e larvati degli italiani ed hanno assunto in poco tempo percorsi all’interno della società che rispetto a prima i partiti costituenti come DC e PCI ad altri avevano impiegato decenni per farli propri. E questo è un sintomo di disfacimento proprio perchè non esiste più un partito della sinistra perchè quando si parla di sinistra non si può culturalmente e politicamente produrre politiche e visioni economiche proprie del capitalismo mascherato da democrazia.Si ricalca ed anche male quello che aveva percorso la DC in ben 70 anni della propria egemonia ed oggi non è più possibile perchè non c’è più spazio per quelle politiche in una società dove i principi applicati del capitalismo-riformismo non reggono più la pentola sfondata proprio da loro stessi. E la gente, quella che lei dice che” non è scema” l’ha compreso, ma guarda caso ancora si insiste a guidarla verso quelle che ho detto visioni dove venga preferito l’originale pensando che sia sempre l’ultima sponda.Ma qualcosa forse succede e per adesso è quella che Francesco chiama la ”Terza Guerra Mondiale già cominciata” e forse purtroppo ha ragione, ma le persone dovrebbero imparare che tutto questo è stato prodotto dal sistema dominante che si chiama in un solo modo e che è quello che vediamo intorno e che rende succube la gente dividendola ed invitandola a rincorrere i soldi al posto della ragione proprio perchè è stata fatta penetrare l’etica della vita e della realizzazione dell’uomo solo riguardo all’aspetto economico che diventa nelle menti prioritario in una società fatta in classi, dove poveri inseguono tale aspetto dei soldi con un consumismo sfrenato dove alla base manca ed è stata spazzata via come negativa la parola ed il significato di ”ideologia”. Di contempo ce ne guardiamo bene dal dire che ogni azione umana sia guidata dall’idea e che questa nel tempo abbia prodotto la cultura ed anche la diversità che serve a fare accettabile il mondo ed anche al saperlo vedere con gli occhi degli altri. Troppo difficile comprendere tutto ciò ed essere almeno intellettualmente onesti ?
Troppi i temi toccati nella sua replica, anche con argomentazioni che tutto sommato condivido. Sul sentimento di antiamericanismo, preciso che non mi riferivo in particolare a quel partito là, ma alla sinistra in genere fino al pds (che in caso di vittoria elettorale con i progressisti su Forza Italia avrebbe creato seri problemi in ambito Nato). Sul discorso Islam, vero è che la Costituzione tutela la dignità delle minoranze religiose, ma a condizione checla libertà personale sia inviolabile. Cosa che, per le donne di quella gente là, non avviene, quindi la contraddizione c’è eccome. L’ imbarazzo delle femministe sinistroidi è palese ogniqualvolta (per non dire quasi sempre) un episodio di violenza verso una donna è commesso da un maschio maghrebino. E fanno benissimo in tali circostanze testate cone Libero e Il Giornale a rigirare il coltello nella piaga. Perché per quella gente là, se non si adegua ai nostri valori, da noi non ci deve essere posto, senza se e senza ma.
Comunque, tornando in tema, ribadisco che se la sinistra (non quel partito là) per avere qualche seguito si deve aggrappare al tema polveroso e consunto dell’ antifascismo, è arrivata al capolinea. E me ne dolgo, perché quando nel gioco delle parti una delle due domina incontrastata, non c’è più dialettica, confronto e crescita : per citare giusto due episodi, le sconfitte alle regionali di Lombardia e Lazio sono state una roba imbarazzante, da nascondersi 20 metri sotto terra, che se avessero potuto assistere Togliatti e Berlinguer, bontà loro…
Il Pd è in Italia il partito più filo americano che ci sia. Non a caso ha scelto il nome Partito Democratico, di chiara derivazione americana, non a caso è l’unico partito che fa le primarie, come gli americani. Non solo, quanto alla Nato vale la pena ricordare che già con la guerra in Ucraina in corso, si faceva il nome di Enrico Letta (già segretario Pd) per la guida della Nato… Parlare di antiamericanismo viscerale mi sembra francamente una forzatura. Che poi a dirla tutta di un po’ di “senso critico” verso la politica bellicista degli Usa ci sarebbe anche bisogno… Ma il Pd non ce l’ha e non lo dimostra.
Come risposto a Carlo, parlando di antiamericanismo mi riferivo naturalmente non al PD ma ai predecessori del passato.
Le libertà democratiche non si perdono solo attraverso colpi di stato ma anche e sopratutto attraverso la lenta erosione, l’accettazione abitudinaria per i soprusi e le molestie quotidiane, di una minoranza che è maggioranza politica solo per la poltrite e l’intellettualismo snob di critica ad oltranza; ma non ci rendiamo conto che dobbiamo fermare questa deriva con un contesto sociale totalmente individualizzato in ogni forma espressiva e di sopravvivenza? Forse è il caso di iniziare a non vedere come principale avversario chi più ti è vicino, ma cercare punti d’accordo e non continuare a tirare stracci.
X Roberto Pacchieri. Caro Roberto tu dici che occorra cercare una forma di convivenza basata sull’accettazione sociale individualizzata, ma questo si capisce che faccia parte dell’educazione di ognuno e che tale educazione non la dia solo la famiglia ma oggi più di ieri il contesto sociale dove si vive! Quando tu dici che occorra da parte di visioni parallele e di chi è più vicino di non continuare di tirare stracci, ti chiedo come si faccia a raggiungere tale status se proprio una di quelle entità politica-la più numerosa ed organizzata nella sedicente sinistra- sia proprio la parte che ha accettato di far entrare nel recinto dove vengono educate le persone al rispetto reciproco e dei sessi la politica devastante, strisciante e sottile a cui tu ti riferivi ? Viviamo in un mondo che per prassi ormai consueta faccia ” definire snob” e forse anche intendendolo devastante per la stessa sinistra anche l’intellettualismo che pure esiste di certo e che critica ad oltranza come dici i fatti politico-sociali, ma ti domando se stiamo perdendo come comportamento di massa l’idea che esista la possibilità di critica per acquisire di contempo quella di una presenza acritica strisciante delle prerogative del consumismo e consideriamo queste normalità di tutti i giorni che hanno fatto fare alla sinistra l’involuzione che vediamo, cosa si fà, si rinuncia a lottare e ci si accoda come il sistema vorrebbe ? Troppo difficile a capire questo bollandolo invece come comportamento snobistico ed elitario ? Credi che la società capitalistica e soprattutto il consumismo allettante verso le classi subalterne non eroda i principi morali una volta enunciati quando si vive in una tipologia di società che dipende dall’avere tali pensieri per i quali ti salvi solo se possiedi soldi ? E’ fondamentalismo politico estremista il fatto di dire che uno riesca a pensare a seconda del modo in cui si procura da vivere ? Perchè invece non si esamina i fondamenti politici di quella lenta ed inesorabile ”erosione” a cui tu ti riferivi ed a cosa questo possa portare ? Il ”tirare stracci” fra correnti di pensiero parallele o vicine alla fin fine è il risultato del quale si avvale proprio quella forma di società che la sinistra vorrebbe cambiare ma invece se acriticamente accetta e consideri come normalità la penetrazione nel proprio mondo di idee proprie di cui si è avvalso costantemente nel passato ed ancorpiù oggi l’assetto valoriale del capitalismo e della società dei consumi mi sembra che ci si vesta proprio di quei panni con i quali si vestivano i democristiani dalla fine della guerra in poi e magari poi poi oggi ci fossero anche loro, almeno qualche aspetto valoriale ce l’avevano nei progetti dell’organizzazione della società e dello stato, perchè oggi grazie a quei processi lenti e sottili a cui ti riferivi la società diventa automaticamente e naturalmente reattiva e qualunquista nell’accettazione di tali valori,che poi sono proprio quelli che determinano il disfacimento e l’affermazione di quei criteri di solidarietà ed umanistici-lasciamelo dire- dei quali ci sarebbe più bisogno per invertire la rotta. Ma non lo vedi che la stessa sedicente sinistra accetta irrazionalmente e rifutando ogni visione onnicomprensiva per esempio sulla guerra che ti pone di fronte alla definizione di ” aggressore ed aggredito ”rifiutando aprioristicamente il fatto di esaminare e considerare quali siano le condizioni pregresse per le quali si possa arrivare alla stessa guerra? Oggi c’è un film che ci considera tutti succubi dell’interese dell’aggressore cattivo non prendendo nemmeno per un momento in considerazoone l’analisi per la quale se uno stato occupi militarmente un pezzo di suolo di un altro stato ci si rifiuti di considerare quello che sia avvenuto prima di tale fatto ed infatti è dal 2014 che in quell’area corre il sangue e del sangue fatto correre pagato a suon di dollari ci si stanca presto. E tutto funziona così in tali termini accecanti ed aberranti che ci permettono a noi di assistere alle orchestrine di Khiev in piazza con i reparti militari STATALI -ripeto espressione della costituzione statale -che fanno riferimento ai vari Bandera che suonano ”Bella Ciao” in piazza per affermare la loro libertà.Dove va a finire l’aspetto critico da parte di chi in occidente è imbeccato con la libertà diffusa se non conosce la natura delle forze che producono tutto questo ? Si rimane tutti vittime della propaganda mentre l’Occidente ”difensore delle libertà” aiuta una parte chi interessa a lui per farlo marciare per delega contro l’orso cattivo.E questa è una produzione di fatti e di film che invece di terminare continua proprio per la debolezza culturale della sinistra che ormai è preda di quello che tu stesso hai evidenziato del ”tirare gli stracci” al vicino. Allora,credo che non ci vorrebbe molto ad immaginare su chi sia ” il nostro agente all’Avana” che venga usato da forze sottili ma penetranti oltre ogni limite per fare arrivare ai punti autodistruttivi di non ritorno chi gli possa dare fastidio anche in futuro. La strategia è quella di affermare piano piano il film della ”rana bollita”, e quando la rana è bollita come sembra a me che sia la maggior parte del popolo italiano i giuochi sono fatti mentre ti dicono che sia alla fine il bene che trionfi sul male.Ciao Roberto.
Caro Carlo, intanto è un piacere sentirti.
Quando parlo di società individualizzata, di esasperazione
dei bisogni individuali (posso aggiungere scollamento storico, disgregazioni delle classi sociali, ignoranza profonda) non è la descrizione della mia società ideale, ma semplicemente la fotografia della realtà, che difficilmente trovo rappresentata nelle discussioni o nei commenti che leggo od ascolto. Se l’ intellettuale, come me l’arte, ha il dovere della provocazione dovuta al dubbio il politico ha il dovere della sintesi tra le pulsioni che la società manifesta indirizzandole verso un percorso di crescita economica,culturale socialmente equa.
Quindi la politica deve obbligatoriamente fare i conti con la realtà. La realtà politica che abbiamo oggi la conosciamo oramai bene: occupare e stravolgere i cardini alle base del patto di convivenza sancito dalla Costituzione. Rapporto potere politico Magistratura, stato di polizia permanente cn aumento di tutte le pene solo per i voti dei forcaioli senza uno straccio di tentativo per scavare sotto il fenomeno, legge elettorale dittatoriale, riscrivere la storia,privatizzazioni dell’assistenza sociale, privatizzazione della scuola, delle pensioni il tutto per accontentare lobby che lavorano nell’ombra. Se vogliamo provare ad invertire questa tendenza bisogna fare i conti con questa realtà ed il percorso sarà lungo e pieno di contraddizioni in un contesto di crisi globali a cui siamo chiamati a rispondere pena l’estinzione dell’essere umano.
Quando invitavo a cercare un terreno comune in cui menti e culture attente e responsabili possano confrontarsi in maniera costruttiva (era questo il senso della vicinanza), era l’invito a porsi in quest’ottica. Poi quando vogliamo parlare dei massimi sistemi possiamo anche farlo… a cena…con un buon bicchiere di vino.
Un saluto Carlo e spero d’incontrarti presto.
Si Gian Giacomo per la verità l’avevo capito anche io che il riferimento era ai precedenti partiti della sinistra sul tema dell’antiamericanismo ma dal momento che occorra contestualizzare tutto quando si parla di politica e soprattutto quando si parla di principi non possiamo dimenticare che ai tempi ormai di metà degli anni ’70 si parlava di guerra del Vietnam come si parlava di guerre in Libano,come si parlava di guerre in Libia e di terrorismo libico, di guerre in Siria contro Israele,di guerre della decolonizzazione in Sud Africa, di caduta dello Scià Reza Palahavi in iran,guerre in Angola e Mozambico,Guinea Bissau,come le guerriglie negli stati del Sud America e dell’America centrale,Cile, come Nicaragua.,e neho detto so0lo una minima parte che hanno compreso l’arco di tempo di una trentina di anni. E chiaramente cosa doveva fare il maggior partito della sinistra europea davanti a tutto questo, accodarsi alla politica atlantica di Washington ? Per questo bastava ed avanzava la DC anche se devo dire su tale argomento era piuttost restia ad entrare nelle discussioni della carta stampata perchè veniva fuori l’aspetto di dominio imperialista che contrastava con l’etica cristiana e religiosa di tante popolazioni che si ribellavano ai satrapi locali imposti da Washington,e tutti i partiti di governo dovevano essere trascinati per i capelli prima di dire la propria su tali argomenti.E quando la dicevano la dicevano a denti stretti.oggi forse è cambiato qualcosa nei confronti di tale argomento ? Quando Castro accettò di mettere i missili a Cuba rivolti verso Washington l’america insorse ed obbligò l’Unione Sovietica a fare marcia indietro, oggi lì’allargamento della Nato deciso in pochi anni serve da piattaforma dei missili puntati verso Mosca e l’Unione Sovietica è da 30 anni che non esite più quindi non esiste il pericolo del Comunismo e vediamo chi ci sia con tutta la propria potenza militare dietro ai Governi dell’Ucraina il cui esercito statale è anche pervaso da formazioni naziste.Mah, pensa davvero che possa reggere la definizione di aggressore ed aggredito sbandierata da chi non vedrebbe l’ora di metere le mano sulle riserve energetiche di un paese di 8 fusi orari avendo così le risorse a buon mercato minimo minimo per altri 500 anni ?
Se lei “accusa” più partiti di sinistra di essersi passivamente accodati alle direttive dello Zio Sam, converrà con me che fare diversamente non era semplice, dal momento che dalla fine della guerra (che abbiamo PERSO) siamo di fatto un paese a sovranità limitata. I vari leader comunisti, da Togliatti fino a Occhetto, se anche avessero vinto le elezioni non avrebbero potuto fare molto di più : pensa che i leader Usa avrebbero detto loro “tranquillo, non c’è problema, vai pure con quelli là”? Io non penso proprio. Non è certo il caso suo, ma molti a sinistra hanno le idee confuse sulla fine della guerra, credendo che il 25 aprile sia in tutto e per tutto simile al “Den’ pobedy” sovietico. Purtroppo non è esattamente così.
Sul conflitto in corso e la retorica dell’ aggressore e aggredito, non condivido la narrazione mainstream a senso unico, ma nemmeno trovo accettabile far assurgere a giustificazione una serie di circostanze pregresse. Altrimenti equivale a giustificare il “lui mi ha provocato, allora gli meno. Lei mi ha tradito, allora la ammazzo”. E non condivido nemmeno l’idea di fondo tesa a smembrare la Russia allo scopo di accaparrarsi le sue ingenti risorse: potrebbe filare ma c’è un dettaglio. Ovvero che qualche migliaio di testate nucleari potrebbe finire in mano a qualche testa calda che se può le usa.
XGiangiacomo Rossi. Onestamente trovo un po”’ sui generis” questo modo di ragionare liquidando in due balletti il passato e le contraddizioni(guerre, scontri e pulizie etniche e chi più ne ha più ne metta) sul confronto militare Russia-Ucraina perchè lei lo sà bene che era dal 2014 che nelle repubbliche che confinavano con la Russia c’era uno scontro armato permanente che negli anni di cui si parla ha fatto ben 14000 morti e non due fucilate fatte da gente che voleva rapinare una banca, e fra l’altro in tale zona lei sà bene che operavano le milizie naziste che si rifacevano alle etiche di Bandera che poi sono state incorporate nelle fila dell’esercito ufficiale Ucraino(qualcosa questo le dice da quale etica sia animato e tutt’oggi quella nazione ?) poi catturate nell’ Azovstal e successivamente- una parte- liberate dall’esercito russo. Ma mica potrà pensare che dal 2014 la Russia avesse assistito impotente al divenire che si stava formando ai suoi confini che sarebbe sfociato-guarda caso-sia alla continuazione dell’imposizione di avere la lingua nelle scuole eliminata e non solo dalle scuole ma dall’uso comune della maggioranza di quelle popolazioni che avevano sopportato anche i bombardamenti e le dico di più anche la sicurezza del puntamento dei missili verso i propri territori una volta ristabilita la Pax Americana da parte della Nato ?Forse non si è compreso questo ed è il fatto che le grandi potenze sia Russia,chè Stati Uniti non tollerano ai loro confini missili puntati verso i loro territori.Si ricordi il fatto di Cuba quando Kruschev fu costretto a fare marcia indietro durate la crisi dei missili poichè probabilmente sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale e quindi immagini se per caso uno stato come è oggi il Messico decidesse di puntare i missili verso il Texas cosa succederebbe…starebbe fermo Washington ? Io credo che ammasserebbe truppe e cercherebbe di dare un colpo a quel governo e se non riuscisse questo, tale ”provocazione” sarebbe di certo quella di mandare il suo esercito a risentire le tabelline a coloro che se pur dal loro territorio ma non nella loro autonomia avessero puntato i missili in direzione degli stati uniti.Quante volte abbiamo assistito dagli anni ’60 in poi e durante la guerra alle guerre per delega ? Anche la Russia e la Cina certamente non scherzavano nei confronti dei paesi del Sud Est asiatico per dare supporto ai regimi da loro sostenuti ma siccome si parla- diciamolo francamente- di ”imposizione di modelli” le ricordo che Reagan poco prima che cadesse il muro di Berlino si impegnò quando l’Unione DSovietica ritirò i suoi eserciti da germania est, Romania,bulgaria ecc. ecc. si impegno a non avanzare di un passo con il dispositivo Nato in quei paesi,anche perchè la incipiente distensione dell’epoca pareva destinata a raggiungere un periodo di ragionevolezza. Lei Giangiacomo mi insegna che la politica e le politiche sono un fatto per il quale si possono estendere o diminuire le volontà politiche di stati e nazioni anche in maniera larvata e subdola e rimanendo allo stesso dentro la configuarazione dei trattati,oggi dando spazio a quell’assembramento politico oppure a quel partito ed a quell’altro ancora. Bene,cosa è successo con L’Ucraina , terreno molto fertile da tempo per implementare il percorso di lento ma sicuro ”accerchiamento” promettendole e facendole intravedere i valori occidentali sul consumo soprattutto nelle grandi città ?Le campagne le abbiamo viste anche oggi in quali condizioni versano…Venti miliardi di dollari agli arancioni della Tymosenko per sviluppo energetico ed armi,elezioni pompate e perse a favore di Janukovich poi perse ancora una volta a favore di Porosenko.Si p’arla di orbita americana a non finire e continua a cui il popolo ucraino che non viene fatto mai vedere nè sentire nel comparto mediatico internazionale non ha nessuno spazio.Questo lo direi a coloro che trattano Putin come un despota e nel contempo innalzano un comico la cui carriera politica è stata proposta da un magnate televisivo fra i più ricchi dell’Ucraina.Questo tanto per chiarire,ma credo che amnche lei queste cose le sappia e le abbia anche valutate.Il dualismo di cui lei parla e dice di avere qualche dubbio esiste certamente ed è reale perchè si tratta di una vera e propria invasione di un paese ma un paese guarda caso che ha messo in atto nel SUO ESSERE DOMINATO DA ALTRI anche una serie di azioni comandate sia dalla nato che aveva ed ha attualmente e costantemente i propri consiglieri militari in Ucraina. Saremmo illusi che non ce li avesse dopo i miliardi di dollari di armi ricevuti e pagati da noi occidentali. Allora per finire non crede che sarebbe l’ora da parte nostra di porre fine a tale manfrina che ha visto le tasche degli italiani impoverirsi ulteriormente mentre la nostra presedente del consiglio non perde un attimo per ripetere il giuramento di fedeltà eterna a Khiev dopo aver partecipato alle sanzioni di Draghi ( ” Putin deve perdere” se lo ricorda ?) e dell’europa della Nato. Di contempo è accaduto che Svezia, Finlandia e Norvegia impaurite dall’orso cattivo entrano nella Nato a seguito dell’insistenza usa ppoichè è stato detto senza mezzi termini che la russia in caso di belligeranza invaderà anche loro. Debbono trovare un nemico a tutti i costi perchè lo stato di pacificazione che regnava precedentemente fra i paesi scandinavi e la Russia non permette la politica americana che è tesa a far deflagrare dall’interno Putin e conseguentemente fare accordi per usare l’energia che ha nel sottosuolo con tutte le altre risorse naturali. E lei mi dice che non fa questo per paura che teste atomiche siano prese da qualche pazzo furioso che la mattina si sveglia e possa tirarle nella direzione che creda lui ? Io invece credo che mano a mano che andiamo avanti con questa politica di subordinazione gli italiani capiscano quale sia la via più conveniente sia per non essere impauriti da altri (USA) sia per avere politiche più autonome e redditizie sul piano dei rapporti internazionali.Ho i miei dubbi però che questa sinistra handicappata di oggi sia all’altezza del compito se il buongiorno lo si veda dal mattino….anche perchè il PD è il maggior sostenitore della politica dei democratici americani facendo finta e silenziando il fatto che i finanziamenti a Biden come prima ad Obama e come prima alla Clinton li dessero le maggiori multinazionali.Crede Giangiacomo che che le Corporations abitino in un convento per suore benettine e non influiscano su chi debba diventare il Presidente degli Stat Uniti ? E allora dal momento che nemmeno Putin è un Don Milani io credo che la prima politica da mettere in atto in Italia sia quella di dire che non ci stiamo a fornire armi ad un paese che di libertà ne ha vista poca, sia prima che durante sia ancorpiù adesso che le nostre televisioni ci fanno vedere solo eroi in difesa della patria e non facciamoci impietosire dalle lacrime di Zelensky quando fà la questua delle armi a Washington perchè dietro quelle lacrime si celano quelle del coccodrillo non del Nilo ma Atlantico che sà bene dove vuole arrivare come è arrivato dalla fine della guerra mondiale a conquistare il mondo e che per fortuna sul suo cammino qualche osso duro l’ha trovato ed ancorpiù lo troverà in futuro anche se parla a 360 gradi di libertà riferendosi più propriamente a quella sua che non è altro quella di poter continuare in tutta libertà a fare le politiche del cosiddetto ” scambio ineguale”.Per sincerarsi di tutto questo basterebbe dare uno sguardo alla cartina geografica.
Capisco bene ciò che intende, ma non posso condividere. La guerra civile del Donbass, come pure le elezioni in Ucraina, sono fatti interni ai confini di uno stato sovrano, che in nessun caso possono legittimare un’ invasione dall’ esterno. Sarebbe come se ci fosse una guerra simile dl donbass in alto adige, e allora arrivassero gli austriaci. Ciò non toglie che le circostanze da lei riportate abbiano avuto sul piano storico un’ inferenza causale, ma da qui a legittimare ce ne corre. Altrimenti è come dire, su una donna vittima di stupro, “Eh ma aveva la minigonna, era pure ubriaca, se l’è cercata”. Ne’ più ne’ meno.
Che poi questa guerra vada fatta finire, invece di protrarla all’ infinito con continui invii di armi e munizioni, nella speranza di logorare la Russia, su quello condivido. Se non altro perché noi in Europa occidentale una guerra economica con la Russia,a colpi di sanzioni ed embarghi, non la possiamo sostenere.
Beh Giangiacomo, stavolta non sono proprio d’accordo con l’esempio che porta poichè è ben cosa diversa il fatto dello stupro di una donna che porta la minigonna e quanto ne possa conseguire ed il paragonarlo al caso Ucraina-Russia non mi sembra azzeccato valorialmente.Ma lei davvero pensa che come dice ”essendo queste” cose che riguardino la politica interna di un paese non vi sia stata interferenza con l’aiuto militare e soprattutto POLITICO di accordi con gli Stati Uniti che non sono intervenuti direttamente ma che hanno creato quelle condizioni per le quali vi sia stata e sia in corso la guerra per delega ? Via, la politica è questa, è influenza,tentativi di instradamento a realizzare politiche che si spera tornino da conto a chi le promana e le fabbrica per propria utilità. Perchè la politica si fà in tanti modi ed il fatto che nessun paese al mondo ne sia esente dai condizionamenti procura alla fin fine quello che vediamo.Ma perchè dove le potenze più grandi nel periodo della decolonizzazione non istituivano nelle fasi iniziali la guerra per delega ? E come lo si faceva ? Guardi la storia per esempio del Vietnam( io insisto sempre su quella perchè quella è stata quella più vicina e moderna a noi dove si è mostrata l’influenza degli USA, della Cina e della Russia, ma mai un Russo od un Cinese hanno pigiato il grilletto verso un americano ma hanno fornito ciò che era necessario ai Nord Vietnamiti mentre il regme creato nel sud Vietnam era sostenuto solo sulle armi e sui dollari americani.La stessa cosa è stata per la Guerra in Corea del 1952…quindi la politica la si fà in tanti modi e spesso si costringe un popolo pagando le elites politiche che lo comandano e che sono al governo,quindi credo che sia chiaro abbastanza che la guerra Russia – Ucraina sia una guerra indotta da una superpotenza che risiede a 15000 KM di distanza ed un altra superpotenza che confina con l’Ucraina e quando si parla di guerra io credo che le respondabilità stiano da entrambe le parti e mai da una parte sola, ma in molti casi c’è una parte che ne ha di più ed un altra che ne abbia di meno anche se ne viene trascinata per i capelli ma entra in guerra- nel caso in cui si parla- per far si che non le vengano puntati missili dai confini,come ho detto nell’altro intervento,altro che per ricreare l’impero zarista e nazionalista russo di Nicola secondo…..In tutti i casi la cosa che mi premeva dire è quella che le interferenze ci sono e sono quelle provocate e messe in atto indirettamente ormai da anni.Quando c’era la guerra fredda era la guerra contro il Comunismo che prendeva tutta la cosiddetta ”cortina di ferro’ ma anche in Asia ugualmente che si cercava da parte degli USA di ostacolare la penetrazione del comunismo nell’Asia Sud-Orientale.Il guaio è che anche quando il comunismo è caduto e caduti i suoi fortini si è dovuto continuamente trovare sempre un nemico globale che minacciasse l’Europa.Vorrei ricordare che se non erro ci fu un momento dopo la caduta dell’Unione Sovietica di grande espansione delle possibilità collaborative di quei paesi con in testa la stessa Russia perchè quest’ultima potesse entrare a far parte dell’Europa.Ci furono in Europa personaggi politici di primo piano che si attivarono perchè questa possibilità si realizzasse nel tempo.Tale visione oggi sarebbe impossibile anche pensarla e tutto questo la dice lunga su chi sia il burattinaio che tira le corde delle marionette.Questa che ho detto -ma non perchè l’abbia ricordata io- ma è verità oggettiva sul fatto che fosse iniziato un progetto che avesse portato a far partecipare nazioni immense e ricche di materie prime collaboranti con quella che era l’Europa. Probabilmente oggi non ci sarebbe stata nè la Russia di Putin(cosa forse più difficile dato lo spiccato senso del nazionalismo russo duro a finire) nè la Nato poichè da cosa ci saremmo dovuti difendere ? Dalla Cina che era all’estremo opposto del globo ? Comunque anche un altro fattore che chiamasi ”globalizzazione” ha portato indirettamente ad influenzare intere nazioni e territori da parte di politiche estranee a quei territori stessi ed alle loro culture.Il metro di vita occidentale costituisce un forte richiamo per le popolazioni che hanno affrontato da poco il cammino verso la democrazia e facenti parte prima del blocco Sovietico. Forme di democrazia realizzate sono state in quelle nazioni anche superiori alle nostre od almeno hanno prodotto e sviluppato per esempio possiblità di accessibilità agli studi da parte dei cittadini che l’Occidente se le sognava e se le sogna anche tutt’ora ma il limite certamente di queste nazioni è stata la non ammissibilità del pluripartitismo e quando un paese cresce dal punto di vista della tecnologia e riesce a sfamare tutti i suoi cittadini (vedi Cina per esempio) ma rimane guidato da un partito unico e non liberalizza la politica alla fine rischia di deflagrare dall’interno ed è solo questione di tempo.In questo caso ricordo che l’apertura al libero mercato ha segnato una poderosa spinta in avanti ma nello stesso tempo la Cina è stata oggetto anche di movimenti di ribellione molto presenti di natura rivendicativa liberalistica,diversi anche indotti dall’esterno dai dollari americani durante la crisi di Tien an Men e successivamente con le proteste di Hong Kong relative alla legislazione autonomistica della ex colonia inglese.Questo è il risultato della politica che anzichè intervenire militarmente prepara le condizioni perchè si affermino libertà che a noi sembrano date con il contagocce ma che del resto obbediscono a logiche di mantenimento del potere,spesso anche lontane da quelle in uso in occidente, ma a tal proposito insisto sul fatto che il nostro si chiama ”mondo libero” mentre questo è solo uno slogan perchè porto ad esempio il concetto nostro di libertà che si fonda solo sul possesso dei soldi che se si posseggono si è liberi diversamenti non si è liberi. talvolta sarebbe opportuno cercare di sforzarsi per vedere il mondo anche con gli occhi degli altri.Gli scontri nel Donbass e limitrofi riguardavano gli interessi autonomi della popolazione russofona schiacciata e repressa dal governo centrale dell’Ucraina in questo caso dal 2014. Esisteva una teoria una volta che diceva che l’indipendenza vera non doveva essere oggetto di elargizione da parte di un altro e quindi donata su un piatto d’argento, ma doveva essere conquistata.Solo così le popolazioni che lottavano per tale indipendenza si sarebbero fortificate e rese invincibili perchè avrebbero provato il sacrificio e lo sforzo che era costata quell’indipendenza che avrebbero difeso sempre ad ogni costo ed era questa la più grande sicurezza della loro invincibilità.Noi purtroppo in occidente tale forza l’abbiamo dimenticata,buttandoci dietro le spalle quello che per altri permane come sentimento nazionale ed i modelli economici e politici che abbracciamo sono quelli che hanno origine all’infuori di noi,spesso lontani dalle nostre vere esigenze,dalle globalizzazioni dalla continua creazione mediatica di livelli di vita fatui e lontani dalla ragione.Avremmo bisogno di essere rieducati ma in questo caso il maestro mi sembra che sia peggiore dell’alunno, anzi le patologie dell’alunno provengono dal maestro.Quello di sempre che ci fà pensare al titolo di quel libro che si addice proprio al complesso di relazioni all’interno del nostro emisfero : ”Niente di nuovo sul fronte occidentale”…
Quindi per lei, dato che “qualcuno” ha lavorato nell’ ombra, e anche al sole, dalle parti di Kiev e dintorni, allora l’ iniziativa di Putin è totalmente legittima, oppure, semplicemente quel qualcuno è stato poco avveduto e qualche conseguenza se la sarebbe dovuta aspettare? Non è irrilevante la differenza. Posso condividere che in certi aspetti la politica occidentale, con la linea dettata dagli Usa, è stata miope e poco accorta, si pensi che il primo Putin avrebbe addirittura voluto far entrare la Russia nella Nato ma gli è stata chiusa la porta in faccia. E pure quello da lei ricordato, ovvero il tentativo di ingresso UE ostacolato, è stato un tragico errore in ambito economico. Ma da qui a legittimare un’ invasione, o meglio, tentativo di invasione su larga scala, ce ne corre. E nemmeno sta in piedi la storiella dei missili puntati ai confini, intanto perchè il confine Russia – Nato è lunghissimo e se davvero si volessero puntare missili verso Mosca lo si potrebbe fare anche senza utilizzare il suolo ucraino, ma poi con gli ICBM moderni si possono facilmente colpire bersagli a 3-4-5000 km di distanza. Del resto, l’ adesione di Svezia e Finlandia alla Nato è stata accolta solo con qualche mugugno. La verità è che il revanscismo sovietico è duro a morire, tant’è che Putin in persona, nel periodo pre invasione, ha scritto un saggio storico sulla presunta identità culturale tra Russi e Ucraini che a suo dire sarebbero un solo popolo (quando poi numerose evidenze lo sconfessano e inoltre i primi chiamano i secondi con una parola marcatamente spregiativa, “Kohol'”, traducibile con il nostro “terrone”). Tale “opera” è stata ovviamente scritta per prepararsi il terreno con l’obiettivo di far sparire lo stato ucraino, altro che amenità come la “denazificazione” e la “liberazione del Donetsk e Lugansk”. Ma figuriamoci se valeva la pena di suscitare le ire dello Zio Sam per quei quattro gatti che vivono in due fazzoletti di terra, la posta in gioco era molto più alta : oggi l’ Ucraina, domani la Moldavia e la Georgia, poi chissà, se nessuno reagisce.
Concludo rispondendo su un tema che lei ha sollevato spesso, ovvero la presunta negazione della libertà a chi non possiede mezzi finanziari, che caratterizzerebbe la civiltà occidentale, con conseguente “superiorità morale” di altre civiltà. Lei confonde volutamente la libertà esistenziale, quella garantita da ogni Costituzione, con quella finanziaria. Vero è che la prima è per lo più astratta, in quanto se si è privi di mezzi, molte delle cose che teoricamente si è liberi di fare, nella realtà non le si può fare, sebbene non ci sia nessuno che le vieti. Al riguardo le posso ribattere, molto semplicemente, che in altri paesi, in particolare Brics, tale disuguaglianza tra chi ha e chi non ha è assai più marcata, con indice di Gini a livelli mostruosi. E oltre a ciò, non esiste nemmeno la libertà “teorica” : provi a scrivere su un blog certe ricorrenti critiche contro la politica e il “sistema” in genere da quelle parti, poi lo vede che fine fa. Io quindi nonostante tutto non ho alcun dubbio, preferisco restare qui.
X Giangiacomo Rossi. Quindi secondo lei il contenuto di ciò che ho scritto sarebbe giustificativo dell’invasione….Mi potrebbe rispondere sul fatto che quando si tratta di ” fare le bucce” agli USA,lei usa sempre appellativi e/o paragoni di ”politica poco accorta”,miope,disavvedutezza che porti al collasso ed altro ? Per me questo significa che dicendo così, sostanzialmente gli USA abbiano fatto e facciano attualmente una politica rivolta a fin di bene verso l’Europa ed il resto del mondo,anche se in quella politica vi siano incongruenze e macchie,quasi dei danneggiamenti involontari poverini….Io Giangiacomo non ho ”leggittimato” l’invasione perchè trattasi di invasione e non di ”operazione speciale” come ha detto Putin che sia,ma ho riportato scrivendolo che lì la guerra non c’è da adesso ma da ben quasi 10 anni e non è una guerra fatta dal 2014 a questa parte con fucili e cartucce da uccellagione perchè nelle file della popolazione russofona ha fatto 14000 morti.Per lei sono due appezzamenti di terreno che lo Zio Sam possa benissimo non considerare ed inoltre sento- e lo ha lasciato ad intendere seguendo il corso mainstream – delle litanie che sentiamo da qualche anno contemporanee alle sanzioni fatte dall’Europa e dagli USA alla Russia e guarda caso dopo i disattesi ”accordi di Minsk” che la Russia vorrebbe ripristinare lo status della ”Grande Russia” e se non ci riuscisse invaderebbe l’Europa e che allora stante tale situazione l’Occidente è bene che si armi e che fornisca armi all’ultimo baluardo di libertà che se cadesse quello ci sia il rischio di una marcia di carri armati verso l’Europa. I russi sarebbero quasi quasi ad invocare Kursk….A tal proposito le dico che i confini di Yalta nè la Russia nè la precedente Unione Sovietica non li hanno mai superati ,l’occidente con la Nato- guarda caso- invece sì, se non altro per aver influito all’interno degli Stati dell’ex Patto di Varsavia con le politiche osteggianti la Russia e piazzando strutture militari ai suoi confini a cominciare dagli stati baltici di Estonia,Lettonia, Lituania e promuovendo l’entrata nella Nato di nazioni che fin’ora erano state indipendenti come Finlandia e Svezia.Romania,Bulgaria,Repubblica Ceca ed altri godono del sostegno e dei dollari americani e sgambettano per entrare nella loro sfera di influenza diretta.Quindi vede che la forza dell’influenza su altri stati da parte del padrone delle ferriere c’è e viene messa in atto in maniera precisa e circostanziata anche e soprattutto per delega,con i finanziamenti in specialmodo diretti alle armi ed all’economia proprio per inglobare entità che prima non erano sue e quando non ci riesce direttamente s’inventa ”le armi di distruzione di massa” come ha fatto per portare la guerra in Irak.Forse non si è capito ancora che a tutti i costi quella politica deve trovare per forza un nemico che la minacci per poter legittimare gli interventi diretti ed indiretti ? Per il tema dei missili a lunga gittata l’esempio che lei porta fà per fortuna riferimento ad una strategia estrema che se fosse usata porterebbe alla constatazione della fine totale del mondo,cosa ben diversa sono I SAM o le katiusce che vediamo impiegati.Cionondimenno sappia che -se le possa dare conforto- personalmente considero Putin come il vertice di un potere mafioso che ha messo le mano sulle ricchezze della Russia dopo la caduta dell’URSS e che si è appropriato in senso nazionalistico ed anche personalistico delle risorse diventatando uno stato autocratico che a mala pena sopporta le opposizioni ma che nello stesso tempo si regge sul nazionalismo che nel popolo russo è molto spiccato ma nello stesso tempo lei sorvola incurante di quello che ho sempre scritto sull’Ucraina al riguardo della la presenza di componenti nazifasciste al proprio interno,per lei mi sembra di capire totalmente inconsistenti. Nel 2021 al tempo dell’invasione c’erano due ministri del governo dichiaratamente nazisti per loro stessa ammissione e lo stesso esercito statale come ho già detto assorbì le formazioni naziste al proprio interno,soprattutto quelle che avevano operato nel Donbass contro quelle popolazioni.Anche a distanza di decenni il sentimento popolare ucraino probabilmente risente ancora in maniera diversa dalla popolazione europea, del fatto che durante l’invasione tedesca la Wermacht organzzò i governi autoctoni condotti dagli stessi ucraini che si poggiavano sulle baionette hitleriane,perchè il fine era quello di scrivere la parola fine all’ Unione Sovietica.Questa è una cosa che oggi viene totalmente dimenticata; si dimentica consapevolmente il fatto che su 42 milioni di ucraini nessuno abbiamo visto essere contrario alla politica del governo,vediamo che sono tutti eroi nazionali, le sembra possibile che non vi sia opposizione alcuna anche dal momento che a noi non ce la facciano vedere ? Intervistano soldati al fronte, famiglie di poveri contadini straziati e bombardati per alimentare il pietismo in casa nostra e rafforzare lo sdegno verso la Russia facendoci vedere che tutto il popolo sia dalla parte di Zelensky.Ma le sembra possibile Giangiacomo che succeda questo e che venga da noi digerito come verità ? In definitiva quanto ho detto che tutto questo non possa determinare una guerra di invasione come erroneamente lei dice che io giustifichi quando ho portato come peso quelle che sono state le cause di tale conflitto, la discrasia profonda fra la mia interpretazione dei fatti e quella sua stà di certo nel rifiuto di esaminare l’oggettività storica dei fatti avvenuti dal 2014 in poi, anzi anche prima di tale data,quindi parliamo di un metodo.E’ da quella che provengono le sollecitazioni a mettere con le spalle al muro la Russia con la quale l’Europa commerciava normalmente ed in due mesi prima della guerra si è visto che è variato improvvisamente il clima sia per le sanzioni, sia per la chiusura dei crediti, sia per le dislocazioni militari.Che la Russia forse credeva che l’Europa non avesse reagito come ha reagito probabilmente è vero e pensava che in quattro e quattrotto fosse arrivata a Kiev ed avesse imposto un governo ”Quisling” ma anche a furor di logica mica si poteva pensare che per la situazione che si era prodotta da diversi anni ai suoi confini fosse stata ferma ed avesse osservato il compiersi di un accerchiamento che ancor oggi e soprattutto oggi fà della Russia una superpotenza se non militare come era ai tempi dell’URSS una nazione che venga reputata dall’occidente ”un gigante con i piedi d’argilla ?”. Quanto al discorso sulla libertà, lei ha messo in campo col discorso che ha fatto una condizione-mi passi il termine e senza alcuna offesa personale ci mancherebbe altro – ma il valore di quello che sostiene mi appare se lo leggo e rileggo pregnante di quell’ipocrisia all’inglese che fà dire:”si, non sei libero perchè non hai le sostanze sufficienti per vivere ma io tale libertà non te la vieto e tu ce l’hai’…forse si potrebbe intendere la libertà di morire di fame…anche perchè io non ho mai detto nei miei scritti che i popoli del terzo mondo siano portatori di concezioni di vita superiori alle nostre come immagina lei dal momento che lo ha anche scritto. Io ho sempre considerato da umano ad umano e credo non da razzista, un livello eugualitario di diritti e di doveri, ma ho altresì osservato che tale livello nei paesi sottosviluppati è molto difficile ad essere inteso e raggiunto quando ci si confronta con l’occidente proprio per la storia che abbiamo avuto noi e quella diversa che hano avuto loro, anche grazie a noi.Non c’è bisogno che glielo dica io, lo sà benissimo che nel sottosviluppo le possibiloità di riscatto e di concepire una istruzione e quindi un livello di vita degno sia molto più difficile e quasi impossibile per quelle popolazioni ed è chiaro che in tale condizione aumenti la pressione, il ricatto, il relegamento in un angolo dal quale non si esca, il condizionamento della vita per generazioni e generazioni.E se alla fine dopo le tragedie che ho subito,mi organizzo ed imbraccio il fucile e ti butto a mare, faccio quello che è giusto che debba fare. O no ? O continuiamo ad usare quel metro anche erroneo e tragico che ci stà dicendo che sia giusto paragonare 1200 morti israeliani trucidati vigliaccamente e crudelmente da Hamas ai 18000 morti odierni fra cui almeno 5000 bambini uccisi direttamente dall’esercito israeliano ? Vede Giangiacomo, anche questo è un segnale di come l’occidente intenda ed abbia sempre inteso i rapporti fra gli umani,ma nel caso di cui parliamo, stavolta forse qualcuno si è sbagliato nel valutare che 11 milioni di israeliani vivano in mezzo a 450 milioni di mussulmani….perchè queste sono cose che si dimenticano facilmente.