MISSILI DI HAMAS E ASSEDIO TOTALE ISRAELIANO A GAZA. COSI’ PERCOSSA E ATTONITA LA TERRA AL NUNZIO STA…
Qualche mese fa, visto che della guerra in Ucraina non ne parlava più nessuno, anche se lassù si continuava a morire e a produrre macerie, con Alessandro Lanzani, i Dudes e altri tre o quattro amici (Fabrizio, Daniele, Sergio…) decidemmo di portare la guerra in teatro. Prendendola larga, parlando di una guerra del 1500. Ma per molti versi identica a quelle di oggi. Uno spettacolo in cui si parla di un assedio, della notte prima dell’assedio. E che finisce (lo spettacolo) con una considerazione amara: “con le armi di oggi, tutto il mondo è sotto assedio. E ogni notte è la notte prima dell’assedio”. Ogni riferimento all’Ucraina tutt’altro che casuale.
Ma con ciò che sta succedendo a Gaza, in Palestina in questi giorni, quella frase sembra quasi profetica. Ma non ci voleva di essere profeti, né teatranti di prim’ordine per capirlo. Oggi a Gaza, il governo Israeliano parla di “assedio totale” e sta lanciando una controffensiva che può cancellare i palestinesi, per sempre. Controffensiva, perché stavolta sono stat quelli di Hamas, gli estremisti islamici palestinesi a sferrare l’attacco di sorpresa. “La guerra non è più una questione d’onore, caro Ascanio, è anche una questione di sorpresa, di ferocia”… E Davide a volte può essere molto più feroce di Golia. E i civili arruolati e armati per difendere la propria terra possono mostrarsi più feroci dei mercenari di professione… Anche questo si dice in quello spettacolo. Ed è esattamente ciò che sta succedendo in terra santa. Quelli di Hamas non sono “tutti i palestinesi”, sono un movimento estremista e terrorista che la stessa Israele ha finanziato e armato in funzione anti OLP e ANP negli anni passati. Solo nel 2019, non un secolo fa, il premier Nethanyau teorizzava il sostegno ad Hamas, per dividere i palestinesi. Lo scrivono i giornali “liberal” e progressisti di Israele. L’attacco di due giorni fa da parte di Hamas è un atto di guerra vero e proprio, non un attentato, ma è il prodotto avariato della politica miope e militaresca di Israele e dell’Occidente. Perché se il popolo palestinese, uno dei popoli più giovani del pianeta e più laici, in 30 anni è passato dalle speranze di pace alla disperazione terroristica e al fondamentalismo jihadista, ciò non è avvenuto per caso.
Oggi tutti gridano al sacrosanto diritto di Israele a difendersi, pochi lo hanno fatto per i palestinesi, quando Israele bombardava sistematicamente Gaza e i territori palestinesi, quando ha alzato muri e filo spinato, quando occupava militarmente o con azioni dei coloni villaggi e campi dei palestinesi… quando Israele, con il placet delle “grandi democrazie” ha creato per le popolazioni palestinesi una condizione di apartheid, senza acqua, senza luce, senza gas, quando Israele ha sistematicamente ignorato e disatteso le risoluzioni dell’ONU sulla convivenza con i palestinesi.
Hamas per anni è stato il braccio armato non dei palestinesi, ma contro le autorità palestinesi che volevano il dialogo e la pace. Il braccio armato dai Paesi già in mano al fondamentalismo islamico.
Rabin, il premier israeliano che strinse la mano ad Arafat, davanti a Bill Clinton, è stato assassinato da un estremista sionista. E anche sulla morte di Arafat, nel 2004, c’è il sospetto che non sia stata del tutto naturale…
In 30 anni l’Occidente democratico non ha fatto niente, se non appoggiare acriticamente ogni mossa di Israele, per impedire la deriva estremista e Jihadista di Hamas, che molti giovani palestinesi, nati e cresciuti sotto le bombe e nei “campi profughi” simili alle riserve in cui gli Stati Uniti chiusero gli indiani prima sterminati e cacciati dalle loro terre, ormai vedono come unica alternativa, come unica possibilità di riscatto. Adesso il rischio è la guerra totale a Gaza, nel Medio Oriente. Ma anche in Europa. Perché abbiamo già visto di cosa sono capaci i terroristi di matrice islamica fondamentalista. Abbiamo già sperimentato anche il terrorismo palestinese. A Monaco, a Fiumicino…
L’attacco di questi giorni da parte di Hamas presenta tra l’altro molte analogie con l’attacco alle Torri Gemelle del 2001 e anche – diciamolo – con altri fatti che hanno cambiato il corso della storia e della politica. Vedi il rapimento e poi l’uccisione di Aldo Moro. Il fatto che i servizi segreti israeliani, notoriamente i più efficienti al mondo, si siano fatti sorprendere senza intercettare nemmeno qualche “sentore” dell’azione che Hamas stava per compiere è alquanto strano. Che neanche Usa, Gran Bretagna e Francia abbiano captato qualcosa è altrettanto strano. Chi voleva la guerra e la soluzione finale nei confronti dei palestinesi, adesso ha la motivazione per farlo. Ma il “buco” dell’Intelligence israeliana forse non è solo un “buco”.
Il sito di informazione Ynet ha infatti rilanciato la notizia che “lo Stato di Israele era stato avvertito dall’intelligence egiziana che Hamas stava preparando qualcosa di grosso, ma ha ignorato gli avvertimenti”. Le autorità di Israele, secondo la fonte, avrebbero preferito concentrarsi sulla minaccia proveniente dalla Cisgiordania ignorando quella dalla Striscia di Gaza. “Li abbiamo avvertiti che stava per esplodere la situazione e anche molto presto. Hanno sottovalutato queste informazioni”, avrebbe detto un funzionario egiziano. Il quotidiano israeliano Haaretz si è scagliato duramente contro la gestione politica del primo ministro Netanyahu in uno dei suoi editoriali: “Il disastro che si è abbattuto su Israele durante la festività di Simchat Torah è chiaramente responsabilità di una sola persona: Benjamin Netanyahu. Il premier, che si è vantato della sua vasta esperienza politica e della sua insostituibile saggezza in materia di sicurezza, ha completamente omesso di identificare i pericoli a cui stava consapevolmente conducendo Israele quando ha istituito un governo di annessione ed espropriazione, quando ha nominato Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir a posizioni chiave, mentre ha abbracciato una politica estera che ignorava apertamente l’esistenza e i diritti dei palestinesi”. Haaretz è una prestigiosa testata israeliana, non un foglietto di propaganda filo Hamas.
“Settantacinque anni di occupazione israeliana e di una politica occidentale piena di doppi standard che ha lasciato incancrenire la situazione, uccidendo ogni possibile orizzonte politico per una mediazione israelo-palestinese, sono alla base dell’orrore odierno. Lo capirebbe uno studente liceale”, dice senza mezzi termini la scrittrice ed ex ambasciatrice italiana Elena Basile sul Fatto Quotidiano. Ed è così: 70 anni di politiche sbagliate e sorde, risoluzioni non applicate e disattese, occupazioni che sono continuate anche dopo il riconoscimento dello Stato palestinese.
Intanto adesso a Gaza si combatterà casa per casa, e combattere casa per casa in una kasbah immensa, con una densità di popolazione tra le più alte al mondo sarà un massacro.
Noi, da qui, osserviamo attoniti. E stupiti anche di fronte al silenzio della politica nostrana. Sono lontani i tempi in cui anche la nostra Chiesa si faceva interprete delle speranze di pace e di convivenza. In questa foto dei primi anni 2000, pescata nell’archivio di primapagina, l’allora vescovo di Montepulciano, Chiusi e Pienza Mons. Rodolfo Cetoloni, con il parroco di Chiusi Scalo Don Antonio Canestri e padre Ibrahim Faltas custode della Chiesa della Natività a Betlemme, insieme a Yasser Arafat, leader dell’OLP.
Adesso sono rimasti in campo solo i peggiori, gli estremisti. I fondamentalisti di una parte e dell’altra. La notte prima dell’assedio è già passata. Siamo già all’assedio conclamato. E come sempre a rimetterci saranno i civili innocenti. Sarà la speranza, non la protervia.
m.l.
Una domanda, quanti di questi terroristi islamici,sono arrivati coi barconi ?
Quanti sono sfuggiti alle maglie della giustizia ,quanti,la stessa giustizia fatta di giudici estremisti hanno dispersi nel nostro paese ?
Speriamo bene !
Niccolò, bisogna farla finita con questa storia dei barconi e dei terroristi che arrivano da lì.Ti rendi conto che la cosa è più ampia?Molto più ampia ed investe un mondo molto più grande del nostro orizzonte di osservazione ? Ridurre il terrorismo al popolo dei barconi è una operazione insulsa, che non dà risultato alcuno, non risolve nè il problema del terrorismo nè quello dei barconi che sbarcano sulle nostre coste. il problema è quello degli equilibri internazionali ed è l’unico che possa parzialmente risolvere la situazione.Vediamo un attimo allora: chi è stato che ha fatto fallire la politica dei” due stati e due popoli” che stava per essere raggiunta nel tempo dall’accordo fra Arafat e Rabin e poi da Abu Mazen una volta che Arafat -lo sanno tutti- che è stato avvelenato- in primis la moglie. Ma si pensa davvero che siamo tutti rincoglioniti ?Oggi la situazione che co si presenta è quella del tentativo di allontanarte il consenso dei paesi importanti come l’Arabia Saudita ed il Qatar dall’appoggio ai palestinesi.Questi due paesi da sempre alleati degli americani hanno ricevuto armi per 200 miliardi di dollari(Arabia Saudita in funzione anti iraniana) e Qatar sovvenzionante il terrorismo, il giuoco sporco per confondere le acque dicendo che sono dalla parte dei palestinesi ma ch ein effetti rinfocolano l’astio e l’odio antiamericano come sempre hanno fatto in modo da lasciare che gli USA attuino una politica di intervento diretto ed indiretto sostenendo isreale.Tale politica tale varco creato ha portato a considerare Hamas una forza terroristica come pretendevano da subito gli istraeliani e gli americani e poi ogni paese importante dell’occidente,sorvolando al fatto che Hamas sia stato il partito regolarmente eletto fra il popolo palestinese.La spaccatura quindi tentata dall’occidente è riuscita ed il popolo palestinese se l’è preso ancora una volta sotto la coda per intercessione diretta di israele e degli Sstati Uniti in barba agli accordi dei due paesi in due stati etutto si è arrestato. L’opinione pubblica italiana mi dovresti spiegare come mai sia passata dal ritenere il popolo palestinese degno di vivere entro il proprio stato ad un altro tipo di considerazione per la quale le esigenze di tale popolo si siano attenuate fino a produrre la considerazione che i palestinesi siano dei terroristi. Penso che non negherai le repressioni di Israele verso i profughi a Gaza, la ghettizzazione di milioni di persone che vivono in una enclave fra le più popolate al mondo, prive dei bisogni essenziali e spesso bombardate con vittime civili donne, vecchi e bambini che periscono sotto le bombe. ma la nostra TV tutto questo lo sorvola e lo dice una volta ogni tanto perchè l’aria in Italia è cambiata e le lodi ad Israele sono aumentate e non si parla nemmeno più o raramente dei palestinesi, accodandosi alla visione americana dove una grande forza economica nell’apparato finanziario dell’establishment statunitense è rappresentata dalla compattezza dei cittadini ebrei, che rappresentano direttamente ed indirettamente gli interessi geopolitici americani. E’ la verità questa oppure ho esagerato ? E mentre il fronte islamico è diviso poichè adesso l’Arabia Saudita ed il Qatar sono per la via definitiva di sposare la parte israeliana ed i loro interessi, stiamo accorgendoci che c’è un ribaltamento di posizioni che marcia a spron battuto contro gli interessi del popolo palestinese, più volte anche difeso dalla stessa ONU che condanna Isreaele per la politica di allargamento dei suoi territori e gli insediamenti permessi di attuare ai coloni.Ma tutto questo secondo il mio modesto avviso che non pretende di essere la verità sciorinata è che la politica egemonica statunitense ed occidentale al seguito abbia prodotto tutto questo oltre alla già evidenziata destabilizzazione della Libia, della Siria e del Corno d’Africa come anche la destabilizzazione stessa avviene nel Ciad e nel Niger con i colpi di stato e contro la Francia succhiatrice di risorse. Allora, se il vaso si comprime e se si impedisce ai popoli di essere padroni in casa loro e si influenzano i governi con politiche sovvenzionate dalle elemosine occidentali ed anche europee tutto questo che vediamo scorrere sotto i nostri occhi c’è o non c’è da aspettarselo ? La nostra TV ed i nostri cronisti apertamente schierati con la politica di Washington ci fanno vedere le belve islamiche che uccidono i ragazzi israeliani inermi e questo è certamente condannabile, bestiale e i capi militari di tali efferatezze debbono portare la responsabilità ed essere giudicati da corti marziali ma la stessa responsabilità la porta anche Israele che qui in italia si dice tanto che non infierisca sui civili.Vuoi un elenco dei morti civili nei bombardamenti a Gaza e fuori Gaza che sono stati compiuti ? Vuoi l’elenco di chi si ricorda i cambi di Sabra e Chatila, di Tal el Zatar in libano fatte dalle milizie cristiane maronite di Camille Chamun foraggiato da Sharon ? Tempi passati ? Dimenticati ? Non valgono più le vittime e le repressioni inflitte ad un popolo ricnosciuto dall’Onu ? Ma a quanto vedo qui sta prendendo forza la partecipazione anti palestinese e l’Italia è pienamente schierata con Israele.Allora come la mettiamo quando potrei benissimo dire: ma come ? due pesi e due misure ? personalmente non credo proprio al fatto che l’itan non sia dietro ad Hamas, ma voglio concludere con invito a farti pensare che il discorso è quello di sempre: ”Cui prodest” tutto questo ? Pensi che dopo tutti i trascorsi convenga al popolo palestinese questa benzina sul fuoco ? E se non conviene ai palestinesi a chi conviene ? La risposta credo che attualmente sia una sola: conviene a tutti quei paesi della regione che stanno abbandonando la politica pro-palestinesi per riversarla pro-israele e pensare che una volta erano nemici incredibili fra loro. Quindi il fronte medio sud orientale subisce attualmente una egemonia politica di Israele e dell’occidente in barba agli italiani semprepiù orbi del problema palestinese.Così si raggiungono gli scopi di coloro che vogliono nel tempo rafforzare le loro posizioni, ma oggi per questo c’è una differemza che inizia a verificarsi e che non è più l’imbattibilità militare di cui godeva Isreale fino a ieri.Occorre capire che il medio oriente è una polveriera perchè i diritti di tantissime popolazioni prima di tutto quelle dei palestinesi sono stae conculcate dalle politiche di un mondo occidentale che oggi si sveglia e che con voce insufficiente e disorientata grida ai barconi, grida all’estremismo, quando l’estremismo lo ha prdotto pricipalente l’occidente Inghiltera in testa e poi dietro tutti gli altri a cominciare dal 1956 quando albione dovette ritornare su suoi passi ordinando ai suoi paracadutisti che proteggievano gli interessi inglesi a Suez e quindi in casa d’altri, di ritirarsi con la coda fra le gambe. Ma allora il mondo era ben diverso con Krushev, Sukarno e gli anni ’60 che portarono alla decolonizazione. Oggi la colonizzazione si esprime all’interno delle menti dei ” subalterni popolar”i in casa nostra e nelle loro trasmissioni TV ormai prodotte da anni ed anni e non solo oggi che c’è un governo di destra.Questa è la realtà che non fa altro che portare sempre più vicino alla catastrofe globale. Sbaglierò e forse sbaglio ma il rave party ad 8 Km da Gaza nonostante i servizi segreti israeliani fossero stati avvisati dall’Egitto non ti sembra un fatto strano ed un fatto che ha avuto delle conseguenze da far pesare sulla politica e sull’interpretazione ed applicazione di questa in tale vicissitudine? Lo sai l’emerito Presidente Cossiga cosa disse negli ultimi tempi del suo incarico di Ministro dell’Interno prima di diventare Presidente della Repubblica Italiana a proposito della polizia che spesso lamentava feriti nella repressione delle manifestazioni ? Parole sue riportate dai giornali dell’epoca:” per far scattare la repressione poliziesca in maniera più pesante verso gli estremisti bisognava che la polizia fosse picchiata e malmenata violentemete quando fosse stata in presenza di rivoltosi”. Poi in seguito a questi atti sarebbe scattata la repressione giustificata. E’ lo stesso motivo e la stessa storia che stà sucedendo a Gaza, solo che lì tuonano le armi e le mitragliatrici e coinvolgono milioni di persone, quasi per la maggior parte civili inermi la cui vita è messa in pericolo sotto i bombardamenti aerei. I barconi caro Niccolò sono delle belle scuse per non risolvere i problemi e farli incancrenire poichè è nell’incancrenimento che i poveri pagano sempre e si distruggono. E questo lo sanno tutti, anche gli italiani, purtuttavia guarda come reagiscono i main stream nelle nostre TV di stato…non siamo servi dei palestinesi ma di altri, al di là dell’Oceano purtroppo e siccome gli abbiamo giurato fedeltà prodotta da una maggioranza che ha guidato tutti i governi sposando la parte di isreaele ,anche questo di adesso non si è affatto discostato da tale linea.Altro che i barconi ed i terroristi che sbarcano sul nostro territorio. E’ fantasia il pensare che con gli ultimi avvenimenti le prime pietre del fortino occidentale avvisino che il cemento che le lega stia perdendo consistenza e che mostrino che tutti gli appelli alla libertà portata dall’occidente anche sulle canne dei fucili verso il terzo mondo possa essere una realtà che stia cominciando ad esserci e Dio non voglia che possa portare portare il mondo sopra l’abisso ? Perchè di questo parliamo non dei barconi anche se in futuro aumenteranno di certo perchè nessuno li ferma. non li ferma nè l’italia nè l’Europa !
Carocarlo,i terroristi stagisti di Charlie Hebdo, arrivavano dall’italia ed erano arrivati coi barconi !!
…..stragisti….