PARTE IL 19 NOVEMBRE LA STAGIONE AUTUNNO-INVERNO DEL MASCAGNI: ECCO IL CARTELLONE
CHIUSI – Dopo quasi un anno di chiusura per i lavori di efficientamento energetico e messa in sicurezza finanziati con fondi PNRR, torna finalmente ad alzarsi il sipario del Teatro Mascagni di Chiusi, per la stagione autunno-inverno. Il cartellone prevede 7 spettacoli di prosa.
Primo appuntamento domenica 19 novembre (ore 21:15, come per tutti gli spettacoli), con un classicone: Zio Vanja di Anton Čechov, per la regia di Leonardo Lidi. Lo spettacolo viene proposto come unica data in Toscana.
Seconda data, sabato 16 dicembre con Piccole donne crescono? di Anna Meacci, Daniela Morozzi e Chiara Riondino, per la regia Matteo Marsan. Si tratta di una rilettura del romanzo di Luisa May Alcott, Piccole donne crescono. Le sorelle March tentano a modo loro di infrangere le secolari leggi che stabilivano quale fosse la condotta appropriata per una donna, rappresentano “un’incessante lotta anche interiore per trasformare la femminilità in qualcosa di meno piccolo”. Esattamente come noi, ancora oggi. L’epistolario e la biografia della Alcott fanno da contrappunto ai dialoghi per disegnare un quadro nuovo e tentare una risposta possibile al punto interrogativo presente nel titolo: “Piccole donne crescono?”
Martedì 16 gennaio, al Teatro Mascagni arrivano Alessandro Haber e Giuliana De Sio con La signora del martedì di Massimo Carlotto. Uno spettacolo intriso di sensualità, ma anche di dolcezza, ironico e tagliente. La signora del martedì ha rivelato il lato inedito di uno dei più grandi scrittori italiani. Carlotto qui è andato oltre il noir, non c’è più solo il lato oscuro e criminale della società: siamo tutti noi a essere interpellati.
Martedì 6 febbraio si torna al classico. con Non è vero, ma ci credo di Peppino De Filippo, con Enzo Decaro, collaudato attore napoletano noto anche al grande pubblico televisivo.
Dal teatro napoletano a qualcosa di più moderno: sabato 17 febbraio, TOMORROW’S PARTIES (versione italiana). Uno spettacolo concepito e ideato da Forced Entertainment. Con due interpreti che si divertono a inventare ipotesi più o memo paradossali: visioni utopiche e distopiche, scenari fantascientifici, incubi politici e fantasie assurde, dando forma ad un affresco sulle speranze e sulle paure di un’epoca. A più di un decennio di distanza dal debutto, Aldes e Forced Entertainment hanno deciso di realizzare non una riedizione, ma una trasposizione fedele di questo lavoro, di grande leggerezza, ma al tempo stesso di grande spessore rendendolo attualissimo.
La stagione prosegue Sabato 2 marzo, con lo spettacolo fuori abbonamento, Ottanta, curato dai Macchiati, Irene Bonzi e Alessandro Manzini con gli allievi del Corso di teatro per adulti della Fondazione Orizzonti. Ottanta è uno spettacolo giocoso sugli anni del ‘900 che hanno visto Chernobyl, la caduta del muro di Berlino, l’impennata del debito pubblico e alcuni cambiamenti alla radice del nostro presente.
Ultimo appuntamento in cartellone domenica 24 marzo: con Drusilla Foer in Venere nemica. Ispirato alla favola di Apuleio Amore e Psiche, Venere Nemica rilegge il Mito in modo divertente e commovente, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare fra uomini e dèi.
Nulla di complicato o sperimentale. Né colpi ad effetto. Un cartellone che va sul sicuro. Con nomi e volti noti e spettacoli di taglio classico (Čechov, Peppino De Filippo, Luisa May Alcott, addirittura Apuleio) seppur con venature e riletture che lo attualizzano. Unica concessione al teatro fatto in casa, la piece dei Macchiati, che è una produzione della Fondazione con quella che è di fatto la sua compagnia residente.
La prima buona notizia, comunque è che il Mascagni riapre i battenti e torna fruibile. Che torna a proporre spettacoli. L’inverno è lungo, il teatro aiuta…