L’INCONTRO CON GLI AMMINISTRATORI ALLA FESTA DE L’UNITA’: UNA PARTITA A FARI SPENTI
CHIUSI – Il Pd ha un problema. Grosso. Non è più un partito con capacità di iniziativa politica, di mobilitazione. Sembra aver smarrito non solo la voglia di stupire, di affermare la propria egemonia culturale, ma anche il senso semplice delle cose. La riprova è una festa de l’Unità povera, triste come un film felliniano. Dieci giorni di liscio trash con quelle orchestrine da balera che fanno finta di suonare e cercano di far ballare qualcuno e niente altro e poco, pochissimo altro. Quattro dibattiti di cui tre “fuori programma” (perché nel manifesto non figurano). E tutti alle 18,00. Il confronto con le feste de l’Unità del passato e anche con il Lars Rock Fest della settimana precedente, stessa location, è impietoso.
Ieri sera, lunedì c’è stato il tradizionale incontro con il sindaco, la giunta e i consiglieri comunali. Il povero Sonnini e la sua squadra si son trovati a parlare in una festa chiusa. Come una squadra di calcio costretta a giocare in notturna in uno stadio a fari spenti.
Di gente ce n’era abbastanza, più di 100 persone e di questi tempi è oro colato, ma il contesto trasmetteva una certa tristezza. Di aperto c’era solo il bar. Senza avventori. Come quelli dei quadri di Hopper.
Anche in platea non una persona under 50, non un esponente delle opposizioni o di altri partiti, neanche i segretari di circolo erano tutti presenti. E a dire il vero c’è stato anche un discreto gap tra le cose dette dal sindaco e dai vari assessori e consiglieri e il mood “quanto siamo bravi, quanto siamo belli” della segretaria Cardaioli che ha condotto l’iniziativa. I primi, soprattutto Sonnini, ma anche il giovane assessore alla cultura Bischeri e i consiglieri Cottini e Del Re non hanno nascosto o dissimulato difficoltà, criticità e pure qualche ritardo su alcune questioni, Simona Cardaioli invece ha dispensato ottimismo a piene mani, quasi a negare un’evidenza che racconta tutt’altro. Anche e soprattutto in casa Pd.
Quanto ai temi affrontati ed esposti dagli amministratori, queste i più salienti: 1) il trasferimento temporaneo della Casa della Salute dall’ex ospedale ad altri locali sia a Chiusi scalo ce a Chiusi città, per consentire dei lavori importanti; 2) il progetto per il lago; 3) la questione stazione di Chiusi-Frecciarossa-stazione in linea; 4) la riapertura al pubblico delle tombe etrusche chiuse dal 2020.
Punto 1): l’immobile oggi Casa della Salute sarà interessato da importanti lavori di ristrutturazione, finanziati con il PNRR, necessari per la nascita della futura Casa di Comunità HUB, dove ci sarà un presenza medica h24 7 giorni su 7, infermieri h12 7 giorni su 7, punto prelievi, programmi di screening, servizi diagnostici, infermieristici, CUP, assistenza domiciliare. Durante il tempo dei avori, le varie attività adesso presenti nell’ex ospedale verranno svolte in tre diverse “location”: l’EX OSPEDALE continuerà ad ospitare la RESIDENZA PER ANZIANI gestita dalla ASP di Cetona, CENTRO DIURNO la cui riapertura è prevista nei prossimi mesi, CENTRO ARCOBALENO e FISIOTERAPIA;
la EX FILIALE MONTE DEI PASCHI DI SIENA (P.zza XX SETTEMBRE) a Chiusi Città ospiterà i MEDICI DI FAMIGLIA con infermieri e collaboratori di studio, l’ANAGRAFE SANITARIA e gli ASSISTENTI SOCIALI;
Un immobile in Via Boncia Bassa a Chiusi Scalo (ex armeria), ospiterà GUARDIA MEDICA, CONSULTORIO, PRELIEVI, VISITE SPECIALISTICHE e CUP.
Punto 2) Va avanti lo studio condotto con il Politecnico di Milano e l’Università di Siena per quanto riguarda lo stato di salute del lago, che è buono sotto il profilo del livello dell’acqua, ma è molto critico invece sotto il profilo ambientale. Prosegue il fenomeno dell’interramento e ormai il punto di massima profondità è di soli 5 metri. E’ in corso un campionamento per capire la natura e la composizione del sedimento, questo per capire se sarà possibile dragare o aspirare i fanghi e ripristinare una maggiore profondità al bacino. Insomma al momento non si sa come si potrà procedere. Nel frattempo procederà invece la realizzazione di un campo di regata per il canottaggio per gare nazionali e internazionali, la realizzazione di un’area camper e di un bagno pubblico nella zona “sbarchino” (quella del ristorante Il Pesce d’oro). L’arrivo dell’acqua di Montedoglio direttamente nell’acquedotto dovrebbe risolvere buona parte del problema. E anche questa pare opera in vista del traguardo.
Punto 3): Il sindaco Sonnini ha riferito degli incontri avuti insieme al sindaco di Chianciano Marchetti con RFI e Trenitalia e ha detto chiaramente che per ripristinare la fermata del Frecciarossa a Chiusi il gestore chiede soldi, come succede in altre Regioni (Umbria, Calabria, Lazio…), perché il Frecciarossa è un “servizio a mercato”, non un servizio e basta. Se è remunerativo si fa, altrimenti no. Quanto vuole Trenitalia? non si sa. Trenitalia ha detto che dalla fermata a Chiusi non vuole guadagnare, ma neanche perderci. E in caso di perdita, la differenza per arrivare al pareggio, dovrebbe mettercela la Regione. La Regione Toscana con l’assessore Baccelli sta valutando. Il presidente Giani nel 2021 di disse disponibile a prendere in considerazione tale ipotesi. Poi però se ne è dimenticato.
Ma Siccome di Frecce nel territorio di Chiusi ne passano più di 100 in su e più di 100 in giù ogni giorno, farne fermare una o due, come è successo dal 2019 al 2022 è uno scandalo? Certamente no. E’ un servizio che in parte risarcisce il territorio che ha con cesso suolo subito disagi per far passare la Direttissima ed è anche un territorio ad alta vocazione turistica, con un turismo peraltro di fascia medio alta, utenza privilegiata dei treni Av. E francamente – come abbiamo scritto più volte – non si capisce come faccia il gestore a parlare di “mercato” dopo aver mantenuto la fermata negli anni del Covid con tutte le restrizioni, per cancellarla nell’anno della ripresa, con un grande evento come la mostra sul Perugino a Città della Pieve e con la scoperta di San Casciano Bagni che ha fato parlare tutto il mondo di questa zona. E nel 2019 il Frecciarossa non era un servizio a mercato?
Quanto alla Stazione in linea Sonnini ha ribadito che la sua idea è che non serva a niente, che sia sufficiente e più giusto puntare sulla valorizzazione della stazione di Chiusi (e su quella di Arezzo), che i soldi si possono e si dovrebbero spendere per la Chiusi-Siena, per la strada Perugia-Chiusi, per aumentare gli intercity. Ma ha anche continuato a dire che parlare dell’ipotesi Tre Berte-Salcheto serve a non farsi tagliare fuori dal ragionamento, serve a stare al tavolo delle decisioni, serve, in ultima analisi, a ottenere qualche contropartita nel caso andasse male…
In sostanza il sindaco di Chiusi ieri sera alla festa de l’Unità, salvo questo “dettaglio”, ha detto le stesse identiche cose che su queste colonne diciamo da anni e che adesso sostiene anche il Comitato pro stazione. Ha detto Sonnini che il 19 luglio ci sarà un altro incontro con Trenitalia e il 1 agosto la riunione del tavolo tecnico.
E se il tavolo tecnico ha deciso di riunirsi il 1 agosto, forse non è un caso. D’agosto un tempo nascevano i governi balneari, in questo caso può nascere una stazione volante inutile e dannosa. Magari mentre tutti sono sdraiati al sole e nessuno ha voglia di fare una sudata per protestare.
Punto 4): Sulla riapertura al pubblico delle tombe etrusche (la cui chiusura dal 2020 ha causato un danno di immagine ed economico pesante alla città di Chiusi ed essendo le tombe a gestione ministeriale quindi pubblica, si configura come interruzione di pubblico servizio) pare sia stata trovata finalmente una soluzione. Il Ministero assicurerà il personale necessario, il Comune metterà a disposizione un servizio navetta Museo-Tombe, che finora non c’era e che invece è assolutamente necessario. Tutto ciò probabilmente da settembre. Peccato che a settembre la stagione turistica sarà già agli sgoccioli.
Ovviamente nell’incontro alla festa de l’Unità (chiusa) si è parlato anche d’altro: di servizi sociali, scuola, lavori pubblici, di turismo e di gestione del verde, di associazionismo, di politiche di area. Qualcuno dal pubblico ha posto domande e chiesto interventi che diano un’immagine migliore della città.
Tutti gli amministratori sono apparsi più determinati di altre volte, meno “dimessi” e questo è un buon segno. Forse hanno provato a dare una scossa al proprio “popolo”, si saranno resi conto anche loro che un partito così serve a poco e lavorare con un partito malmesso alle spalle rende tutto più complicato. Un’amministrazione comunale senza politica rischia di appiattirsi sull’ordinario, quando invece servirebbe un progetto, un pensiero lungo… Il giovane assessore Bischeri, che di mestiere fa l’archeologo, ha spiegato bene come una città come Chiusi, con il passato, la storia e i giacimenti e sedimenti culturali che ha Chiusi, può trarre dal passato molte lezioni, ma se non guarda avanti con lungimiranza e occhio critico va poco lontano…
M.L.
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Le solite chiacchiere, la solita gestione del quotidiano e poco più. Idee zero. Se non si ha voglia di muoversi oggi c’è la possibilità di aggiornarsi o prendere qualche idea in rete, non è più possibile far finta di niente,ignorano quale sia lo stato del paese che amministrano? Veramente si pensa che amministrare un comune, immaginare il suo futuro sia riferire su dove saranno I medici di base nei prossimi mesi o parlare di un infinito studio sul lago, per non dire poi dell’insistenza sulla stazione in linea a Salcheto che è stata scartata anche dal loro padrone Giani. I nostri amministratori forse sono contenti così,navigano a vista e sperano di non imbattetsi in grossi problemi, chissà forse ragionano così anche gli ormai rassegnati cittadini di Chiusi. Chi immagina qualcosa di diverso si metta l’anima in pace.
Scusa, ma eri presente?
Ma che c’entra se ero presente,la mia è una critica generale sul modo di amministrare, dell’iniziativa specifica mi interessa relativamente. Mi fino in ogni casa di quanto riportato da chi ha scritto l’articolo e secondo me non sono quelli I temi che fanno la qualità di un’amministrazione o per lo meno sono una piccolissima parte.
Parli delle “solite chiacchiere” senza averle sentite. Direi che c’entra eccome. Si è parlato anche di diversi temi, progetti, bandi e lavori che non riguardavano affatto la “gestione del quotidiano”.
Il solito modo di criticare “a prescindere” e per sentito dire. Chi immagina qualcosa di diverso si metta l’anima in pace (cit.).
Tanto per rimanere in tema: https://www.primapaginachiusi.it/2023/07/le-firme-del-comitato-pro-stazione-quelle-di-4-anni-fa-sul-carbonizzatore-due-pesi-due-misure-del-pd-chiusino/?fbclid=IwAR0arGpUAbJRk13VMSTtqL3SZ56usrjSTWUxCA541xFsgf8JLkiwbfHa9S4
Culicchi l’anima in pace mettitela te, o vuoi che si pensi tutti come pensi te. Ho espresso un giudizio che va al di là della serata di cui si parla. Ho l’abitudine di pensare con la mia testa, e non è certo qualche bando a cui partecipa il comune che mi fa cambiare idea sulla scarse capacità di chi amministra. Opinioni diverse, il ballo della democrazia.
Che arte quella di girare la frittata… da cosa ne deduci che io voglia che la si pensi come me? Mica sono io ad aver commentato un evento al quale non ho partecipato, chiosando poi con una esortazione rivolta a tutti.
Vedi Culicchi, è normale che qualcuno faccia commenti e valutazioni politiche su qualcosa senza essere presente, ma “fidandosi” della stampa. I giornali a questo servono: far sapere delle cose e consentire così a chi legge di fare delle valutazioni. Non è necessario essere presenti a un evento per poterne parlare. Se no chi potrebbe parlare dell’Ucraina, solo chi ci è andato? Io per esempio ieri ho parlato, su queste colonne, di un altro evento della festa de l’Unità, senza essere presente. Ho parlato dell’incontro con Emanuele Fiano e ho riportato le domande che avrei fatto a Fiano, dicendomi convinto che gliele abbiano fatte i dirigenti PD che erano presenti. Domande obbligatorie a mio avviso. Da quanto mi risulta invece nessuno dei dirigenti PD le ha poste a Fiano. E quindi il PD ha gettato via un’occasione e non ci ha fatto una gran figura. Sì può dire o bisognava essere presenti per dirlo? Comunque le domande erano queste: https://www.primapaginachiusi.it/2023/07/essere-ebrei-oggi-israele-palestina-zelensky-bandera-le-domande-che-avrei-fatto-ad-emanuele-fiano/#comment-76288
Vedi Lorenzoni, ognuno che conosce il “giornale” in questione farà le proprie debite considerazioni riguardo all’affidabilità delle informazioni riportate.
perché cosa ci sarebbe scritto di poco attendibile o affidabile? Per sapere… P.S. Primapagina è un giornale iscritto al registro nazionale della stampa dal 1990. Non è un “giornale” tra virgolette. Quelli se mai sono altri…Ma che te lo dico a fa?
Marco per fare quelle domande bisogna aver letto libri, consultato siti dove si fa informazione vera, parlato con chi a Gaza ha provato a lavorare come collaboratore di ong e spesso non è riuscito perché ostacolato dai soldati israeliani, in sostanza aver voglia di andare oltre le “verità” del tg1. Ma del resto per il PD il genocidio del popolo palestinese non è mai stato un problema, di cosa vogliamo parlare.
Ricordo una fsta de l’Unità, fine anni ’70-primi anni ’80, alla quale invitammo il rappresentante in Italia dell’OLP… Dietro al palco centrale c’era un murale (disegnato dal sottoscritto, Carmelo Spadea e altri) sulla strage di Tell Al Zatar,,,
Altri tempi, altra voglia di impegnarsi e di ragionare sulle cose.
Sono andato a ricercare il nome. Il rappresentante dell’Olp in Italia si chiamava Nemer Hammad. Per quasi 30 anni è stato il referente palestinese nel nostro Paese. Aveva rapporti stretti con molti esponenti politici italiani, non solo del PCI, anche con Craxi, Andreotti e i nostri ministri degli esteri, all’epoca quasi sempre Dc