TAVERNELLE: NEL RICORDO DELLA STRAGE DI CAPACI GLI STUDENTI IN MARCIA PER LEGALITA’ E COSTITUZIONE

mercoledì 24th, maggio 2023 / 10:54
TAVERNELLE: NEL RICORDO DELLA STRAGE DI CAPACI GLI STUDENTI IN MARCIA PER LEGALITA’ E COSTITUZIONE
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TAVRNELLE – Tanta gioia ed emozione, quella che ha caratterizzato la giornata per la legalità, nella ricorrenza del 31esimo anniversario della strage di Capaci in cui morirono il Giudice Falcone, sua moglie e gli agenti della scorta. Protagonisti i giovanissimi studenti dall’Istituto Comprensivo Panicale Piegaro e Paciano in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Trasimeno. La Marcia per la legalità partita dalla scuola primaria e secondaria di Tavernelle, dopo aver attraversato tutto il centro della cittadina, è arrivata al Centro polifunzionale L’Occhio. Ma la giornata della memoria ha avuto anche un altro protagonista assoluto: il Dettato Costituzionale che sta alla base della nostra Repubblica, “democratica fondata sul lavoro”. Sì i giovani studenti, hanno fortemente e sapientemente intrecciato il ricordo di Capaci e la Costituzione, convinti che questo serva per combattere con più efficacia la criminalità mafiosa, ma anche la prepotenza diffusa, il bullismo, la corruzione.

Insomma bisogna – questo il messaggio che hanno voluto trasmettere – che la Costituzione sia messa in pratica in tutta la sua carica rivoluzionaria. A fare da cornice all’evento, il libro di Walter Veltroni con il quale ha voluto raccontare a ragazze e ragazzi la Costituzione Italiana: “La più bella del mondo”, così l’ha definita. L’ex sindaco di Roma, collegato in video conferenza, ha precisato subito: «Ai ragazzi che leggeranno questo libro vorrei dire che la nostra Costituzione non è solo un elenco di regole, ma è soprattutto un affascinante racconto di una vita possibile.»

E ancora: “La nostra Costituzione nasce dalla sofferenza, dalla fine di un incubo, da venti anni di dittatura, di leggi razziali, di ebrei ma non solo loro, discriminati, incarcerati. Un ventennio durante il quale – ha ricordato Veltroni rivolgendosi ai giovani – a molti bambini come voi, venne negato il Diritto allo studio, solo perché ebrei”.

Subito dopo le tante narrazioni dei ragazzi, attraverso le quali raccontavano dei pericoli che la libertà, la democrazia corrono tutti i giorni. Una studentessa raccontava di come due ragazze che si baciavano fossero state redarguite brutalmente da un signore anziano: “Ognuno è libero di amare chi gli pare”, così con questa esclamazione, ha concluso il suo racconto. Per fortuna nn erano presenti apremier Meloni, il ministro Salvini e gli altri fautori della “famiglia tradizionale” (quasi tutti conviventi e con prole, ma non sposati), se no magari ci scappava pure qualche alterco…

Uno studente ha raccontato invece la dura vita del bambino siciliano figlio di contadini poveri. Quel bambino era Pio La Torre, che andava a scuola senza scarpe, ma con la volontà ferrea di imparare, perché aveva capito che la prima libertà è il sapere. Tante ore sopra i libri fino a divenire un importante Senatore della Repubblica, ucciso dalla Mafia perché aveva insieme ad un altro senatore, Rognoni, scritto una legge grazie alla quale, si erano potuti sequestrare molti beni e terreni, appartenenti alla malavita e ridistribuirli a tanti giovani che vi hanno impiantato aziende, quindi un’economia sana. Come a dire che la criminalità, ben inserita in molti casi anche dentro le Istituzioni, può essere battuta.

L’iniziativa di Tavernelle si è svolta nelle stesse ore in cui il Governo ha imposto alla Commissione Parlamentare Antimafia Chiara Colosimo, esponente di Fratelli d’Italia nota per i suoi rapporti con il criminale stragista e nefascista Ciavardini, condannato all’ergastolo come uno degli esecutori materiali della strage alla stazione di Bologna. Qualcuno ha notato il contrasto stridente di questa nomina proprio nel giorno del ricordo di Giovanni Falcone.

Alcuni giovani hanno parlato dell’anima della Costituzione, che si traduce nel “Rispetto verso tutti e nell’amore per la libertà”. Altri hanno ricordato che la nostra Costituzione è bella perché a scriverla furono diverse persone dagli orientamenti diversi, ma uniti nel credere nella libertà, nei Diritti e nei Doveri…

Infine tutti con la mano sul cuore a cantare l’inno nazionale. E anche il fatto che la strofa iniziale “Fratelli d’Italia…” qalcuno l’abbia voluta usare come denominazione di un partito,un po’ stride… Berlusconi, nel ’94, ci era andato più cauto: si era limitato ad usare a suo vantaggio il grido dei tifosi degli azzurri ai mondiali di calcio…

Renato Casaoli

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