CHIUSI, COALIZIONE DI MAGGIORANZA DISCIOLTA, PROGETTO POLITICO FALLITO. IL PD ACCUSA GLI EX ALLEATI E NON FA AUTOCRITICA

martedì 23rd, maggio 2023 / 16:06
CHIUSI, COALIZIONE DI MAGGIORANZA DISCIOLTA, PROGETTO POLITICO FALLITO. IL PD ACCUSA GLI EX ALLEATI E NON FA AUTOCRITICA
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CHIUSI –  Due giorni fa l’uscita dalla maggioranza del M5S, ultima di una lunga serie. Oggi la replica stizzita del Partito Democratico, che adesso è rimasto sostanzialmente solo. Sinistra Civica ed Ecologista in realtà non è  ancora uscita dalla coalizione ma il suo referente Marco Nasorri è stato il primo ad aprire la falla, dimettendosi da coordinatore della coalizione e  più volte ha preso posizioni diverse dal Pd: sulla guerra per esempio, sull’invio di armi, sulla stazione in linea. Adesso fa parte anche lui del comitato Pro Stazione di Chiusi, per dire…
Non a caso il Pd nel suo comunicato, che fa seguito alla “diaspora” dei 5 Stelle, parla da partito che “avrebbe potuto fare da solo “correndo in autonomia” e accusa gli alleati di aver privilegiato “la ricerca di visibilità e di un proprio spazio dentro la giunta comunale rispetto al bene del nostro paese e sugli interessi dei cittadini”.
Eccolo il testo diffuso dal Pd:
PENSAVAMO FOSSE PASSIONE INVECE ERA INTERESSE
La costruzione di una coalizione larga che accogliesse il maggior numero di forze del centro sinistra e che appoggiasse Gianluca Sonnini alle ultime elezioni comunali è stata una scelta voluta e sostenuta dal PD di Chiusi, un partito che pur avendo la forza e le capacità di poter correre in autonomia, ha cercato e voluto tenere insieme quelle forze che hanno contribuito alla stesura e poi condiviso un programma elettorale per amministrare il nostro paese.
Tutela del lago, rilancio economico, sviluppo culturale, valorizzazione delle associazioni, risoluzione di questioni annali come SDM, Acea, difesa del pubblico, qualità della vita erano e rimangono per noi i principi su cui si basa il nostro totale appoggio all’attività dell’amministrazione comunale. Per il PD nulla è cambiato e in ogni occasione abbiamo dimostrato lealtà e rispetto per gli impegni presi.
Dalla seduta di insediamento dell’attuale amministrazione, si era capito che non sarebbe stato facile tenere insieme tutta la coalizione. Qualcuno, in modo più o meno diretto, difronte alla insoddisfazione delle proprie richieste personali aveva affermato che il progetto era già naufragato minacciando che avrebbe minato in tutti i modi il percorso dell’attuale amministrazione comunale. Come PD non ci siamo fatti intimidire o condizionare da certi atteggiamenti e così la nuova amministrazione ha potuto lavorare sin sa subito in maniera responsabile.
Nonostante ciò apprendiamo con sorpresa e dispiacere la scelta dell’uscita dalla coalizione del M5S in un momento in cui sarebbe importante rimanere uniti e compatti soprattutto considerando lo scenario politico cambiato a livello nazionale e senza dimenticare l’ascesa della destra che in certe occasioni si dimostra sempre compatta. Le differenze sugli approcci e sulle motivazioni ci hanno tenuto distanti e divisi, una distanza che in alcuni casi non è stato possibile colmare.
Gli sforzi fatti dal Partito Democratico nel trovare forme di coinvolgimento che potessero dare soddisfazione anche alle forze politiche che non hanno avuto la forza di eleggere un consigliere comunale, evidentemente sono stati inutili perché la ricerca di visibilità e di un proprio spazio dentro la giunta comunale ha avuto la meglio sul bene del nostro paese e sugli interessi dei cittadini, ignorando che gli assessori indipendenti sono a garanzia di tutti, forze politiche e cittadini.
Non si può confondere la politica con l’amministrazione: la prima dà gli indirizzi, la seconda si adopera per realizzarli.
Abbiamo elaborato un programma elettorale ambizioso a cui l’amministrazione comunale sta lavorando. Occorrono una progettazione, la ricerca di finanziamenti, intessere relazioni e accordi, servono studio e tempo per poter attuare soluzioni adeguate. La visibilità, il coinvolgimento va cercato con proposte concrete e realizzabili ed il consenso arriva nel tempo.
L’attuale amministrazione ha garantito stabilità, capacità di elaborazione e soprattutto ferma volontà di portare soluzioni ai problemi reali della comunità senza cercare responsabilità altrove e forse questo non ha trovato il favore di chi voleva solo denunciare.
Non era mai successo in passato, almeno a Chiusi, che le forze politiche di coalizione fossero invitate alle riunioni del gruppo consigliare non solo per prendere atto delle delibere all’ordine del giorno del consiglio comunale ma anche per essere aggiornati sull’attività amministrativa ed essere consultati; qualcuno non ha saputo approfittare di questa opportunità ma anzi alcune riunioni sono state disertate per non creare contraddittorio, salvo poi ritornare sopra a decisioni prese contestando le scelte fatte e senza aver profuso alcun impegno per cercare soluzioni alternative e prendersi delle responsabilità.
Non è mai emerso da parte delle altre forze politiche uscite dalla coalizione una contestazione sulla mancata applicazione dei punti del programma elettorale; lo appendiamo ora dalla stampa. Le verifiche all’interno della coalizione si sono fermate alla richiesta di un maggiore coinvolgimento della popolazione, ignorando le iniziative promosse dall’amministrazione con i cittadini stessi e con i sindacati.
Fino ad oggi non abbiamo trovato questioni dirimenti tali da creare contestazioni in termini programmatici seppur esistano alcune differenze fra le varie posizioni. Nessuno può sopperire alla mancanza di iniziativa degli altri.
Chi fa Politica seria e chi Amministra con coscienza non lo fa per attestarsi meriti personali ma risultati per una comunità intera.
Il Partito Democratico resta il partito di maggioranza e anche le recenti elezioni lo hanno confermato; ha la forza, le risorse e le capacità per organizzare iniziative, incontri ed azioni incisive rimanendo aperto al dialogo, chiedendo impegno e proposte concrete
Partito Democratico di Chiusi
Un documento chilometrico che denota un tangibile nervosismo.
Lo abbiamo scritto anche noi che alcune delle forze che sono uscite dalla maggioranza, lo hanno fatto perché non sono state accontentate con un assessorato o altri incarichi che dessero visibilità e peso politico, ma il fatto che il Pd di fronte al fallimento totale del progetto politico sbandierato e messo in campo alle elezioni del2021, di fronte alla disintegrazione della coalizione, di fronte al proprio isolamento, non faccia nemmeno un minimo cenno di autocritica, lascia perplessi.
Se tutti gli alleati con cui ha condiviso il programma elettorale se ne sono andati, uno dopo l’altro, possibile che il Pd non abbia qualche domandina da farsi? Magari erano sbagliate le premesse (forse anche le”promesse”), magari il cemento e il collante usati per metter su la coalizione non erano proprio dei migliori. E se le forze minori non si sono adattate al ruolo di governo, allo stesso modo il Pd ha mostrato difficoltà palesi a interagire con altri in una logica di coalizione e non da partito unico. Su questo ci sono pochi dubbi.
Ed è singolare che il partito di maggioranza spenda 50 righe per stigmatizzare le scelte degli ex alleati e non ne scriva nemmeno una per intervenire su temi importanti che hanno visto in queste settimane anche una certa mobilitazione: c’è stata per esempio la staffetta per la pace, adesso si è costituito il Comitato pro-Stazione e contro la stazione in linea (dovunque)… Due iniziative che hanno visto e vedono la partecipazione di diverse forze politiche locali e di tanti cittadini… Il Pd far finta di niente e fermarsi a bacchettare i 5 Stelle e gli altri con cui aveva stretto un patto elettorale che è saltato dopo solo un anno?
Noi, per esempio, da queste colonne  abbiamo invitato il Pd ad aderire al Comitato Pro-Stazione (e secondo noi dovrebbe farlo anche l’Amministrazione Comunale). Su questo la vuole dare una risposta il Pd oppure no, al di là delle “bizze” dei 5 Stelle o di qualcun altro? La parola alla difesa.
m.l.
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