IO LI CHIAMEREI “BRONZI DEL BAGNO SACRO”. E LA STAZIONE AV LA LASCEREI A CHIUSI. SI FACCIA UN COMITATO
I Bronzi del bagno sacro. La scoperta dei Bronzi a San Casciano dei Bagni sta cambiando l’assetto gravitazionale del turismo italiano. Meglio accorgersene subito. Il nome innanzitutto il nome i Bronzi del bagno grande va bene forse ci sarebbe la possibilità di dare ancora un nome più evocativo, epico, storico, ancestrale, mitologico e moderno: i Bronzi del bagno sacro. Perché sacro? Perché questa scoperta che affonda le radici nel passato misterioso degli Etruschi le riporta alla ribalta in un luogo dedicato sì al benessere, ma in un tempio votivo, sacro, dove i Bronzi venivano offerti o alle divinità Ctonie. Questo è sicuramente un evento sacro ora per allora.
Per questo li chiamerei “i Bronzi del bagno sacro” la sacralità del rispetto di ora verso quei gesti di allora che ebbero un senso proprio perché riscoperti ora. A giudicare dall’impatto mediatico internazionale dell’evento questa scoperta ha un ordine di grandezza di magnitudo pari a quello dei Bronzi di Riace; il che genererà delle conseguenze come se fosse nata una Supernova. È nato un centro gravitazionale di prima grandezza ai piedi della montagna di Cetona in un luogo spartiacque tra la Val d’Orcia e la Valdichiana che aumenterà a dismisura il flusso turistico rinforzando la rete dei luoghi di passaggio: Montalcino, Montepulciano, Pienza e poi in Val di Chiana con Cortona Castiglione del Lago, Chiusi per puntare a nord verso Arezzo e a sud verso Orvieto, inclusi i nomi non citati per brevità. Il flusso turistico aumenterà nell’ordine delle centinaia di migliaia di persone in una rete saldata ora dai bronzi del bagno sacro.
È fondamentale che si costituisca un comitato, una rete civica, che spinga la politica istituzionale, in fortissima crisi di identità, per implementare le strutture di logistica di accoglienza, di trasporti, di servizi legati a questa rete di turismo culturale, enogastronomico, ambientale, paesaggistico, unico al mondo.
Perché scrivo di questo? Perché lo spettacolo imbelle cui stiamo assistendo intorno alla Stazione ferroviaria per alta velocità dimostra che la politica istituzionale, quella degli amministratori locali toscani e nazionali, non è assolutamente in grado di gestire coerentemente questo fenomeno. Esiste già una stazione ristrutturata per l’alta velocità, in una posizione logistica eccezionale, con tutta la logistica esterna alla stazione già pronta e funzionante (poste, taxi, alberghi di prossimità, connessioni treni e bus, farmacie, ecc.) Tutto. Questa Stazione si chiama Chiusi-Chianciano Terme. Tutto il resto è spreco di denaro, gioco di potere, intreccio di interessi che nulla hanno a che vedere con il territorio ora impreziosito dai bronzi del Bagno sacro.
Nel territorio c’è un unica persona che sarebbe in grado di gestire con forza e risolutezza questo comitato che dovrebbe essere costituito da cittadini, associazioni di categoria e culturali. Sappiamo tutti chi è, bisognerebbe solo cambiare atteggiamento, un po’ di umiltà da parte di tutti e coinvolgerlo e “costringerlo” ad accettare. C’è un alternativa, certo, come sempre: non fare nulla e perdere questa occasione irripetibile e farsi gestire da una mandria di politicanti in conflitto tra di loro piuttosto che provare a gestirlo nell’interesse della comunità. I bronzi del bagno sacro ce lo chiedono.
Alessandro Lanzani*
*Medico milanese noto per iniziative volontarie anticovid, candidato per Unione Popolare alle recenti elezioni politiche, collaboratore esterno di Primapagina.
Cari Marco, stavolta sono d’accordo con te…
Ho riconosciuto ”senza se e senza ma” l’importanza della scoperta ed anche che tutto questo sia un rafforzativo non da poco per il quale possa venir preferita la Stazione di Chiusi.Credo che qualsiasi mente chiamata ”normale” possa addivenire a riconoscere la giustezza di tale soluzione che fra l’altro includerebbe un bel risparmio di soldi pubblici,degli allestimenti la cui concretizzazione non sia lontana nel tempo per la loro realizzazione e il soddisfacimento di interessi del territorio. Detto questo- e già basterebbe- credo però che occorra essere più realisti del re e considerare che oggi la politica drena risorse per alimentarsi e conservare le proprie strutture che chiameremmo vene, attraverso le quali il sangue-in altre parole il vile denaro- si ossigena e prende la direzione dal cuore verso tutto il corpo ed anche del cervello,quindi se commissioni elette ad hoc dove sono concentrati interessi più grandi di interi paesi e che passerebbero sopra questi senza alcun indugio decidendone la vita o la morte per asfissia, vedremo di certo che tali istanze decisionali vedranno la luce seguendo le logiche che la stessa politica ha decretato.Tali decisioni si pensa forse che saranno prese in base a come i cittadini richiedano solo perchè i partiti hanno ricevuto un mandato preciso dalla gente e lavorino per la gente ? Nemmeno se li vedessi….i partiti si muovono secondo dei precisi interessi di clan e di correnti e dietro questi ultimi vi sono le categorie sociali e le promesse del soddisfacimento dei loro interessi.Tutto il resto che poteva ieri esistere oggi non esiste.Questo non dovremmo mai dimenticarlo ed allora forse vedremmo un po’ ridimensionati i nostri slanci e le nostre immaginazioni, anche perchè immaginare non costa nulla…..ma poi quando siamo al cospetto delle decisioni, passano spiegazioni che giuste o sbagliate che siano quelle sono e restano e producono il male od il bene dei territori e della gente. E’ inutile perfino ripeterlo.Quindi ciò che si auspica credo che sia bene non sottoporlo a voli pindarici almeno per due motivi e preciso che lo scrivente è tutt’altro che un esperto d’arte ma con una conoscenza di certo limitatissima e direi nulla di ciò che possa essere il cespite diciamo ” sfruttabile” affinchè si possa addivenire a quella tipologia di sviluppo che crediamo si possa realizzare e che vedrebbe secondo i discorsi che vengono fatti ”folle enormi” affluire a Chiusi e limitrofi alla scoperta dei ” Bronzi del Bagno Sacro”.Fra l’altro tale aggettivazione mi stimolerebbe anche una battuta che per decenza mi astengo dal proferire, ma ”Bronzi del bagno sacro” mi ricorda tanto una battuta che è poi quella ” dell’osso sacro” , perchè in tale battuta ci si chiedeva il motivo per il quale si chiamasse così in medicina e veniva risposto che veniva cosi definito perchè era quello che assisteva alla …….( e mi astengo per pubblica decenza e rispetto dei credenti…).Naturalmente non vorrei che dopo tante idee le tante speranze venissero frustrate, ma il passato mi chiede soltanto di ricordare che nella storia delle scoperte archeologiche vi sono state illusioni e rientri talmente ridimensionanti di queste, la cui grandezza era pari a quella che li aveva visti nascere e svilupparsi e solo il tempo quindi potrà verificarne la grandezza e l’importanza,non senz’altro i voli pindarici perchè non credo che si stia parlando nè della Lapide di Rosetta nè del tesoro di Troia. Schliemann e Champollion e nemmeno Belzoni non hanno assistito in vita ai Gran Tour che oggi si auspicano e si proclamano che possano riformarsi così come per incanto.Ma via, nemmeno fosse il tesoro di Tutankamon ….Anche perchè,- e dovremmo ricordarcelo sempre – che quando si tratta di soldi che producono altri soldi, c’è quasi sempre chi se ne cura di introitarli al posto di coloro che ne dovrebbero essere i beneficiati. E questi di cui si parla non è un fantasma di qualche persona ma è colui che in base al nudo e crudo ragionamento designa le priorità scavalcando anche se serve l’utilità sociale e della cultura non sà e non ha saputo mai cosa farsene; si chiama con un nome: ”Politica odierna”. In pratica, ” pochi ,maledetti e subito”-questo è il concetto che occorre oggi sostenere e tener sempre presente purtroppo, perchè si stà parlando non sò se mi sono ben spiegato di ”fame ormai atavica” dei partiti. Penso che mi sia spiegato, e quando alla definizione dei reperti che si vogliano chiamare ”i bronzi del bagno sacro”si chiamino pure in tal modo e va bene comunque il porli davanti alle questioni come punto di forza nei confronti delle scelte che la politica dovrà fare e che possano servire per influenzarla(l’ho già detto all’inizio), ma pregherei parecchi di ”rinsavire” se non altro ridefinendo la loro importanza perchè diversamente si rischia di cadere nel provincialismo più ridicolo. Ma quali Bronzi di Riace ! Ma lo sappiamo quando si parla di questi reperti quante scoperte archeologiche importanti e molto più importanti di queste sono state fatte recentemente in ogni parte del mondo ed oggi purtroppo stanno languendo negli scantinati dei musei mentre avrebbero dovuto essere oggetto di valutazioni che avrebbero aperto altre strade, stimolato traffici, stimolato mostre, conferenze ed attirato persone su persone ? Si parla di centinaia di tali occasioni e fatti ed oggi giacciono muti e sterili e non è dato di sapere quando e se saranno valorizzate come meritano perchè questo dipende dalle scelte politiche e tali scelte oggi tali priorità non le considerano nemmeno.Figuriamoci se la stessa politica si faccia influenzare sul fatto di costruire viabilità o stazioni perchè una scoperta possa assurgere ad un polo attrattivo che possa produrre sviluppo…. il solo sviluppo che vediamo se giriamo lo sguardo intorno nonostante la crisi entro la quale ci dibattiamo sono cespiti del tipo dei prodotti culinari per rappresentare aggregazioni di consumatori della buona tavola, del buon vino, dello sport e del made in italy di grandi firme buono soltanto quest’ultimo a creare ricchezza per chi li produca con indotti che oggi sono ridimensionati dalla crisi, ma altro mi pare proprio che purtroppo non vi sia, soprattutto nella cultura della gente che debba consumare e debba mettere in atto il famoso moltiplicatore. Partire in quarta con ” i bronzi del bagno sacro” e dire che rappresentino ” i nuovi bronzi di Riace e forse anche di più”, secondo me equivale a prendere un solenne abbaglio sia in direzione della scoperta in se stessa della quale nessuno vuole negare l’importanza ed anche la bellezza, ma anche sia come mezzo concettuale per poter pensare di riuscire a piegare la politica verso scelte che sarebbero razionali anche senza i bronzi del bagno sacro. Equivarrebbe proprio a concretizzare la battura ”dell’osso sacro” e del perchè si chiami tale…..che qualcuno dei più anziani conosce sul perchè si chiami così….ma appunto che mi astengo dal pronunciare per rispetto dei credenti.
Io continuerei a chiamarlo ” bagno grande ” come conosciuto da tutti !
Ma certamente ! Poi mi sembra che Sgarbi si sia già pronunciato sul livello e qualità dei bronzi e che abbia detto che non siano paragonabili per raffinatezza, dimensione e fusione a quelli di Riace. In questa materia credo che sia persona attendibilissima.Ecco perchè pur riconoscendo l’importanza del ritrovamento credo sia bene non fare voli pindarici e paragoni fuori luogo.