L’UCRAINA ELIMINA GLI “AZOV” PRIGIONIERI DEI RUSSI. BOMBARDATO IL CARCERE DOVE ERANO DETENUTI: 50 MORTI
Se uno dice la parola “estrazione” la prima cosa che viene in mente è il dentista. Poi il petrolio o i minerali di qualche miniera.
Invece quando in primavera il Battaglione Azov era asserragliato nei sotterranei bunker dell’acciaieria Azovstal a Mariupol, assediata dai russi, “estrazione” era la parola usata dai comandi e dal governo Ucraino, per dire che quelli dell’Azov li avrebbero tirati fuori. “Estrazione” è ciò che chiedevano a gran voce, con cartelli e comparsate in Tv, le mogli dei soldati preoccupate per la loro sorte… Che poi insieme ai soldati e volontari del Battaglione Azov, nel bunker di Azovstal ci fossero anche centinaia di civili usati come scudi umani è un dettaglio. Non ininfluente e non secondario, ma un dettaglio, Un’altra parte della storia. Chiedevano “l’estrazione” e qualcuno a Kiev la prometteva e la millantava. Poi la realtà è andata diversamente: i militari Azov arresi e prigionieri, gli scudi umani liberi. La mobilitazione in mondovisione delle mogli dei soldati asserragliati per 86 giorni nei sotterranei dell’acciaieria assediata è stata un fatto mediatico dirompente, perché spostava il sentimento comune verso quei poveretti bloccati lì sotto, con l’esaltazione dell’aspetto umano, dell’amore di copia in una situazione drammatica. Da operazione di guerra vera a soap opera che ha cancellato i simboli nazisti e le svastiche impresse sulle divise del battaglione Azov o li ha fatti passare in secondo e terzo piano.
Poi quando, dopo la resa, gli ucronazi del battaglione hanno cominciato ad uscire a mani alzate dall’acciaieria, quei simboli sono riaffiorati, “abbiamo visto tutti un concentrato di tatuaggi fatto di croci uncinate, svastiche con varianti, sole nero delle SS, effigi di Hitler e del nazista ucraino Stepan Bandera su braccia e petti nudi… Dopo di che i prigionieri Azov sono stati internati: i feriti in ospedali militari e i sani, in buona parte nel centro di detenzione di Evanovka nella Repubblica del Donetsk riconquistata dai Russi.
Sono cominciati gli interrogatori e i processi. Chi meglio degli Azov sa cosa è successo a Mariupol, con i civili, con gli scudi umani, con i morti freddati alle spalle mente cercavano di scappare? Per i russi i militari del battaglione Azov valgono molto più da vivi che da morti, perché possono fornire informazioni importanti. Il contrario per Zelensky and friends, per coloro che ne promettevano l’estrazione da Azovstal” scrive in un post su Fb il nostro collaboratore e amico Alessandro Lanzani. E così è.
Ieri notte il campo di Elenovka è stato bombardato: una cinquantina gli Azov prigionieri rimasti uccisi, 75 i feriti, incluse le guardie carcerarie russe, otto per la precisione. Che i russi si mettano a sparare missili su un loro carcere con dentro prigionieri preziosi come fonte di informazione appare quantomeno improbabile. E poco sensato.
Molto più probabile è che – come molti media anche occidentali hanno riportato, compresa l’Ansa – siano state le forze ucraine a bombardare Elenovka. Per quale motivo? Per eliminare testimoni scomodi, soldati che hanno fatto i lavori sporchi e che – adesso che sono in mano al nemico – possono fornire informazioni e dettagli utili ad esso.
A terra, ad Elenovka sono stati trovati spezzoni dei missili Himars forniti dagli americani, notoriamente non in uso ai russi. I russi raccolgono in diretta gli spezzoni davanti alle telecamere, fanno video, ma gli ucraini di Kiev negano. Ma anche nel gioco di tradimenti di cui ogni guerra è piena, l’impressione è che i soldati del battaglione Azov, prigionieri dei russi, siano stati non solo abbandonati al proprio destino, ma siano stati “sacrificati” per non farli parlare. Per non scoperchiare pentole che potrebbero rivelarsi imbarazzanti. L’estrazione che chiedevano le loro mogli è stata eseguita, ma non nel modo che esse speravano. Adesso i corpi dei loro mariti saranno estratti sì, ma dalle macerie e senza vita o mutilati da bombe americane sparate dagli Ucraini…
Siamo consapevoli della sofferenza del popolo ucraino, siamo solidali con esso, ma non abbiamo nessuna simpatia, nemmeno un briciolo, per chi ostenta simboli nazisti come i soldati del battaglione Azov. E che a Chiusi si faccia una mostra fotografica con le foto di uno di loro, senza spiegare bene di chi e cosa si tratta, ci lascia perplessi. Ma questo fatto di Elenovka, con i prigionieri ucraini bombardati dal fuoco amico (e probabilmente non per errore, ma per calcolo) ci smuove dentro un sentimento di pietà e di solidarietà umana anche verso di loro, perché vittime di un tradimento. La voce del verbo tradire non esce mai dal vocabolario. Ci auguriamo – lo abbiamo già scritto – che il soldato “Orest”, autore delle foto che saranno esposte a Chiusi non sia tra le vittime.
Così come non nutriamo alcuna simpatia per gli ucronazi del battaglione Azov non ne abbiamo neanche nei confronti della Russia di Putin che in Ucraina, anche se provocata (lo ha detto il Papa), ha comunque perpetrato e sta portando avanti una aggressione militare imperialista, non una azione di legittima difesa.
E per questo siamo sempre più convinti che la guerra – ogni guerra – sia una montagna di merda e l’unica cosa da fare non sia mandare ancora e ancora armi all’Ucraina, armi che peraltro non si sa nemmeno dove finiscano (vedi quelle destinate al Bangladesh andate distrutte con l’aereo ucraino precipitato in Grecia), ma sia lavorare per il cessate il fuoco e per l’apertura di un negoziato vero. Continuare a giocare ai buoni e cattivi, mentre in Ucraina si muore è un gioco cinico, sporco e pericoloso. La politica silente è una fotografia impietosa.
m.l.
Nella foto: La resa degli Azov a Mariupol (foto Sky Tg 24, maggio 2022)
È noi, insieme all’ Europa,stiamo vivendo questa situazione di pre-stento,di crisi,di incerto futuro,forse di scarsità di cibo,di rialzo dei costi ( per la maggior parte ingiustificati ) ,dovremo rinunciare a scaldarci questo inverno per che cosa ? Per le bizze di un drogato nazista aizzato dagli Stati Uniti, da Soros e amichetti della parrocchietta !
Il risultato : la Russia di Putin ne doveva buscare come un pugile suonata,Putin doveva essere mandato via a furor di popolo ! Invece,la Russia ne esce più forte di prima,con nuovi mercati per le sue ricchezze !
Noi Italiani siamo costretti a comprare gas e petrolio ( di Putin ) arricchendo un DITTATORE come ERDOGAN! Siamo costretti,molto gentilmente,a comprare gas dagli Stati Uniti che,per estrarlo ,dalle pietre ,inquinano e provocano movimenti telleruci reinserendo ,sotto terra, l’ acqua di risulta,di tale lavorazione. Il trasporto dagli Stati Uniti all’ Europa è carissimo e inquinantissimo. La rigassificazione è inquinante e pericolosa ! Praticamente uno stupro continuato per l ‘inutile ” fregnotta pilotata ” Gretina!!
Siamo stati, tutti, dalla parte di un drogato nazista,gli abbiamo inviato armi e soldi,( il problema più grande per il ministro degli esteri era come continuare a aiutare Zelensky con la crisi di governo ),tutto questo ,forse, per facilitare la corsa di un arrivista verso la segreteria generale della NATO ?….noi Italiani siamo veramente dei ” boccaloni ” !
Forse non ce ne stiamo rendendo conto ma,stiamo giustificando un neo-nazista e le persone dei quali un drogato neo-nazista si è servito !
Oggi tutti odiano Putin,la sinistra in special modo ma si sono scordati di quando gli stringevano la mano ,tutti,nessuno escluso,LETTA in primis !
Il problema e la domanda sorge spontanea : quanti Ucraini dovranno ancora morire per le bizze di un drogato e di chi lo sostiene ?
Altra domanda : stiamo forse dando una certa giustificazione ai Nazisti di Zelensky e ai Nazisti di quel delinquente di Adolfo ?
Volevo scrivere un commento a questo articolo ma quello che avrei voluto dire lo ha già scritto Niccolò nel suo. Sottoscrivo totalmente. E anche questa è notizia non dà poco.
…….sono tornato da PESCARE!!
X Niccolò. A codesti interrogativi dovranno rispondere tutti i partiti,compreso anche quello dell’opposizione a livello nazionale.Si stà costruendo rapidamente ed in pochi giorni una tendenza che mette gli uomini contro gli uomini per la paura di perdere, al grido ”o con noi o con i fascisti”, ”o con noi o con la Meloni”(parole di Letta) e qui c’è tutta la visione della potenzialità dello schieramento impersonificato dalla Democrazia Cristiana che ha cambiato nome e che tenta il tutto per tutto per mantenere l’establishment perchè i suoi uomini a livello nazionale sono dappertutto da anni ed anni , nelle istituzioni, nei tribunali, negli organi decisionali dello Stato, perfino nello sport. Ed allora un appello da chi pensa veramente a sinistra andrebbe fatto e portato avanti anche soprattutto localmente da quelle forze che sostengono tutto questo architrave il cui centro è il PD e non farci le alleanze che si rivoltano poi contro di loro, poichè le sue prerogative sono essenzialmente quelle di apparire ”sinistra” mentre chi lo vota lo sà bene cosa vota e non ci sono più coloro che hanno la sveglia al collo e l’anello sotto il naso, di qualunque categoria sociale. Io dico che sarà una battaglia difficile da parte del popolo italiano,ma si stanno profilando dopo il crollo del Governo Draghi i limiti culturalmente e politicamente operativi degli schieramenti.Hanno tirato fuori dal sacco ”la grande paura” senza pensare che fra qualche mese potrà essere la piazza a decretare le sorti della Repubblica e questo dicono che non debba avvenire diversamente sarà imposto lo stato autoritario.E’ la fotografia del 1922 ! Ma seppur che dal 1922 al 2022 ci corre un secolo ed in questo secolo qualcosina è avvenuta nel mondo ,occorrerebbe ricordare che il prezzo fu pagato dalla gente comune, da intere masse popolari ed allora chi è che conduce e che ha condotto l’autobus a queste fermate se non un sistema subdolo capitanato dai soliti noti per quasi 80 anni che si sono pienati la bocca negli ultimi 40 anni di benessere, di sviluppo, di partecipazione, di ecologia e di difesa di interessi che sono quelli estranei all’Europa dando a che vedere al popolo che l’amministratore agisse per il bene della gente? Mi è bastato sentire Letta al TG2 ieri sera -perchè non ci vuole una cultura politica superiore- per capire su quale tasto stanno premendo. E’ proprio vera la battuta che recita ” GUARDATE CHE STIAMO VIVENDO UNA FAVOLA,PRIMA UN CAVALIERE,POI UN CONTE,ALLA FINE UN DRAGO.MANCA SOLO LA STREGA MA STA’ ARRIVANDO”. E chiariamo una cosa, che la strega non è tanto la Meloni ma è quel complesso di situazioni e condizioni che sono state imposte dai veri nemici che sono i SERVI ATLANTICI degli Stati Uniti d’America che hanno prodotto ogni guerra(tutte nemmeno una che non abbia registrato il loro intervento) per delega anche con il coinvolgimento dell’Europa. Ed allora -è una battuta di certo- ma è sufficiente a spiegare l’aria che tira, ma a Chiusi ho sentito voci che in questa fase di belligeranza ed anche di aspettativa di quello che verrà, qualcuno del popolino vicino alla curia vorrebbe ”finalmente eliminare il cartello di via Lenin”(probabilmente era una battuta solamente detta in maniera sarcastica) ….perchè per quel genere di persone imbevute dalla propaganda storica religiosa- per la quale posso capire che tale cartello sia una trave negli occhi- ma per me proprio tanto bene tale auspicata rimozione non sarebbe, ma se poi poi lo si facesse io proporrei di sostituirlo con un altro cartello: ”Via l’Italia dalla Nato”. Scommettiamo negli stessi ambienti vi sarebbe una crescita di carne pollina ? Siamo come si vede ritornati alle guerre dei Guelfi e dei Ghibellini ma è proprio la cultura che ha dominato le ultime decadi nei nostri territori a partorire quella della gente e dei poveri che quasi si incazzano e che dicono ” come faremo allora senza Draghi ?”,senza pensare che così dicendo siano diventati ormai da anni ” gli arnesi da scasso” contro una sinistra che non esiste più ma esiste solo nelle idee e nel ricordo.E allora pensino bene costoro chi è che stia vincendo la propria battaglia, specialmente chi ha figli, per capire cosa gli si prepari.Ma a quel momento che si renderanno conto-solo se se ne renderanno conto poichè spesso i prezzi si pagano ma non si comprende fino in fondo chi sia l’oste che ha portato il conto- di sicuro sarà tardi, e così il popolo italiano sarà servo delle stesse forze che bene o male sono sempre quelle che obbediscono al quegli intoccabili principi e soprattutto a quegli intoccabili interessi.Dopo il 1922 passarono più di 20 anni per ottenere a prezzo di grandi sacrifici, sangue e lotte civili, una libertà degna di tale nome anche se parziale ma comunque grazie anche ai grandi partiti una libertà dal bisogno,una libertà reale per le grandi masse di popolo, oggi con il rintuzzamento ed il restringimento dei diritti sono gli stessi poveri a lagnarsi che un banchiere sia stato esonerato dalla funzione di Presidente del Consiglio! Capito o no cosa c’è in atto e cosa stia penetrando nella testa delle persone ? Non mi sembra una bella situazione, per i poveri. Io li nomino sempre nei miei interminabili scritti tali poveri,e non intendo tanto coloro che hanno o non hanno un conto in banca od alla posta, ma intendo coloro ai quali è riservata una pensione minima( e sono circa 6 milioni in italia non una cazzata)ed anche chi non ha nulla ed è ricattato nei diritti e nelle sovvenzioni da fame in periferia e nei piccoli paesi, con la speranza di incarichi, di lavori o lavoretti, contestualmente alla quale speranza si sono dovuti comperare una macchinetta da calzolaio per aggiungere diversi buchi alla cintura, ma sono poveri spesso di gnegnero e sottoposti al ricatto del voto. Questo sistema che produce tutto questo è- sia quello di destra sia quello della sedicente sinistra e ne facciano tesoro coloro che non hanno un piatto davanti quando si siedono a tavola- su chi sia l’oste che porterà comunque il conto a loro perchè in quel ”concone” di voti ci hanno zuppato e ci continuano a zuppare le mano tutti e due: da una parte l’uno per storica impostazione di visione di difesa di interessi costituiti e l’altro per ormai anch’essa storica visione di cosmesi sociale che ha portato gli stessi poveri a pensare che in questa società creata dai fruitori dei loro voti non vi siano più interessi e che non si distingua più chi ne fruisca.Ecco da dove viene ”la fottitura” con tutte le conseguenze, ed onde evitare il qualunquismo italiano che impersonificava Totò quando con l’altoparlante diceva ”Vota Antonio La Trippa” ci pensino bene dove metteranno quella croce.