CHIUSI, OGGI SI APRE LA MOSTRA CON LE FOTO DEL SOLDATO OREST: ANCHE I PODEMOS CHIEDONO UNA SPIEGAZIONE DA PARTE DI COMUNE E FONDAZIONE

CHIUSI – A proposito della mostra fotografica, inserita nel programma del festival Orizzonti, con le immagini de fotografo soldato “Orest” del Battagline Azov, sugli 86 giorni nei sotterranei bunker di Azovstal a Mariupol, da giorni su queste colonne andiamo chiedendo che l’iniziativa (sulla quale siamo d’accordo, siamo sempre d’accordo a pubblicare e diffondere immagini che siano documento e informazione, anche quando sono sconvenienti, crude o controverse) venga spiegata, non solo e non tanto dal cinefotoclub i Flashati che l’ha proposta, quanto dai partner pubblici del festival: Comune e Fondazione Orizzonti. Ieri nell’articolo riguardante il bombardamento di una prigione russa in cui erano detenuti molti militari del battaglione Azov (lo stesso di cui faceva parte il fotografo Orest, anch’egli prigioniero dei russi) lamentavamo il silenzio delle politica sia su quel fatto che, per le connessioni, sulla mostra. Bene, sempre ieri, in tarda serata qualcuno il silenzio lo ha rotto. Si tratta del gruppo Possiamo, che fa parte della maggioranza che sostiene Sonnini al Comune di Chiusi.
In un post su facebook i Podedmos scrivono:
“Domani, domenica 31 luglio (oggi per chi legge, ndr) sarà presentata in conferenza stampa la mostra fotografica “Questo è tutto – 86 giorni nell’acciaieria azovstal” di Dmytro Kozatsk, nome di battaglia “Orest” organizzata dal Cinefotoclub i Flashati, in collaborazione con Comune della Città di Chiusi, Fondazione Orizzonti d’Arte e Pro Loco di Chiusi. Sono giorni che se ne parla attraverso mezzi stampa, ma anche per le vie del paese: le perplessità sono legate all’autore della mostra, personaggio sicuramente controverso, appartenente ad un’organizzazione prima paramilitare, poi integrata nella guardia nazionale, dichiaratamente nazista, responsabile di crimini verso i russofoni. Il club i Flashati ha fornito spiegazioni relative all’aspetto artistico e tecnico dell’opera e questo non può essere messo in discussione. Ma c’è tutta una parte relativa all’aspetto politico, contestuale e storico che vale la pena approfondire e dovrà essere chiarito dagli organizzatori e ospiti dell’intervento: Fondazione, Pro Loco e Amministrazione Comunale. Dmytro Kozatsk sarà anche un bravo fotografo e, come ribadito dai Flashati, “il focus dell’iniziativa tende a concentrarsi sulla componente umana”, ma, come detto, non è una persona qualunque e la sua connotazione politica e l’ appartenenza al battaglione Azov, pongono alcuni problemi. Il nostro gruppo è assolutamente lontano da certe posizioni e chiede fortemente che la scelta della mostra venga chiarita, spiegata, contestualizzandone in modo opportuno il significato e la natura dell’autore. Tutto questo per permettere di non confondere il valore di un’opera artistica rispetto all’eventuale connotazione politica della stessa, per evitare la propaganda di valori antidemocratici o comunque dissonanti rispetto a quelli in cui ci riconosciamo”.
Come primapagina ci fa piacere che la prima forza politica locale a prendere posizione sia la componente di sinistra della maggioranza, ci fa anche piacere che Possiamo abbia assunto, praticamente in toto, la posizione espressa in questi giorni da questo giornale, chiedendo con le stesse motivazioni ciò che chiede primapagina, ovvero una spiegazione da parte dei soggetti pubblici partners dei Flashati nell’iniziativa. Dopo qualche anno in cui ce le siamo dette e scritte di tutti i colori, da un po’ di tempo, soprattutto sulle questioni legate alla guerra in Ucraina, ma non solo, si registra una convergenza marcata tra i Podemos e questo giornale. La cosa dimostra che si possono trovare punti comuni e unità di intenti anche tra soggetti e persone che hanno avuto momenti di frizione politica. Ne prendiamo atto, come detto, con piacere e con soddisfazione. Sperando che serva da esempio…
Quanto alla questione Mostra, adesso, con una forza della maggioranza che chiede, come noi, il chiarimento, Amministrazione Comunale e Fondazione non potranno glissare. Che poi la presa di posizione dei Podemos sia l’ennesimo “distinguo” rispetto alla coalizione di cui fanno parte, anche questo è un fatto. Fatto del quale la coalizione stessa dovrà tener conto…
m.l.
Leggendo il contenuto del Post che non posso non approvare, mi ritorna in mente uno di quei pensieri di Mao degli anni ’60 dal titolo :
” come Yu Kung- il vecchio sciocco delle montagne del Nord- rimosse le montagne” che in sostanza recitava su come le montagne fossero composte da sassi e che tali sassi ad ogni colpo di pala sarebbero diminuiti fino a spianare la montagna”.Pensiero tipico della cultura cinese che progetta a lunga scadenza, che non si cura del tempo che possa passare ma che invece si prende cura di come le generazioni potranno eliminare gli ostacoli strada facendo.E credo che possa essere una tattica vincente e che si affermi su tutto e per convalidare questo osserviamo la loro politica odierna, quella tanto per dirla francamente che ci impaurisce a noi occidentali che finora abbiamo fatto i conti senza l’oste.Ho timore però-questo tutto mio pensiero personale- che le differenze di opinione e di vista su tali argomenti siano solo sufficienti a dare la sensazione ma solo la sensazione di smuovere le acque ma che nulla producano quando le acque ritornerano nell’alveo del fiume proprio per l’etica naturale del loro fluire”. E chi comanda la chiusa di tali acque è colui che ha in mano la manovella che alza ed abbassa le paratie della diga.Non penso sia difficile ad intendere politicamente tutto questo. E se oggi questa visione di quanto si possa produrre possa venier osservata come un piccolo passo anche politicamente futuro e dissociativo da una alleanza, ho timore che la reazione-sempre stando ai pensieri di Mao- possa anche quella far riferimento ad un altro dei suoi pensieri che erano chiariti da una barzelletta che suonava così ”…se il nemico te lo mette ”sotto la coda”(parlando bene per non dire altro) non muoverti, potresti fare il suo giuoco”. Pensiamo veramente che su tale strada il PD tanto per parlar chiaro possa dare una risposta esaustiva al quesito che viene chiesto come sua presa di posizione ? Scordatevelo se pensaste questo ! Attuerà la tattica del secondo pensiero che ho espresso e cioè quella di non esporsi più di tanto sul terreno della politica ed insisterà solo sulla separazione delle immagini dai concetti di appartenenza che voi gli chiedete di assumere per il semplice fatto che non ripasserà di certo sopra tutto ciò che ha messo politicamente nel calderone per il quale ha deciso di appoggiare le decisioni a livello centrale sia delle armi all’Ucraina, sia di seguire fedelmente il diktat americano, fino al fatto umanitario di ospitare i profughi, sia di dire espressamente per bocca dell’ex Presidente del Consiglio ”Putin deve perdere” che detto dal capo del governo non mi sembra una cosa che possa suonare in maniera tanto consona poichè nei partiti che lo sostenevano c’era anche gente che la pensava addirittura al contrario ! O no ? Ed allora di certo si glisserà sulla cosa e si andrà a perorare gli aspetti ”umanitari e pietistici dell’operazione”, fermo restando ciò che personalmente ho già espresso sugli interventi nei post precedenti nei quali ho cercato di spiegare la necessità dei perchè e delle ragioni della mostra che credo vada fatta ed anche che vada discussa. Di fronte a tali tragedie credo che non ci si possa più rifugiare nei tatticismi e giuocare a nascondino ed è bene che vengano fuori le discussioni che servano alla gente per inquadrare i problemi, e la mostra spero che di tutto questo ne darà adito e che possa essere il pungolo. Solo così potrà essere culturalmente produttiva, altrimenti rischierebbe di essere solo una presentazione asettica di valore fotografico e d’immagine fine a se stessa,ma invece dovrebbero essere le immagini a far muovere il cervello affrontando anche il tema e soprattutto che ho già detto e scritto fatto dell’aspetto della ” PIETA’ CHE PARALIZZA IL PENSIERO”.Io non potrò esserci alla presentazione e me ne dispiace per impegni precedentemente già presi, ma seguirò con la dovuta attenzione ciò che spero si possa dipanare a seguito di tale mostra.
Carocarlo ,sono d’ accordo con te ! Un presidente del consiglio non si può permettere di dire ” Putin deve perdere ” !
L’ appoggio incondizionato di Draghi agli Americani, a SOROS, al N.O.M.,ci costerà caro !
Ma a lui che gli frega ! Sicuramente gli sarà assegnato un posto di prestigio che placherà le sue grandi ambizioni !
Noi Italiani ci leccheremo le ferite e, intanto, ciucceremo i chiodi !
Questi Americani sono soltanto dei guerrafondai,degli attacca brighe sotterranei,fanno come il cancro in un malato ,lavora sotto,senza farsene accorgere per poi scoppiare e portarti alla morte !
Non c’è guerra nel mondo che non sia sovvenzionata da loro ! NON c’è COLPO di stato che non sia organizzato da loro !
HANNO destabilizzato il mondo , a loro una guerra non costa nulla,la pianificano,organizzano la ricostruzione prima di scatenarla, per guadagnare con la ricostruzione di quello che hanno distrutto !
Prima usavano i Roll-program,che in poche parole funzionavano stampando moneta senza riserva aurea, ma basandola sui loro debiti contratti con terzi !
Era un giochino che rendeva il 100% al mese ! Ci vorrebbe un pò di tempo per spiegare il meccanismo al quale hanno aderito anche diversi imprenditori Italiani. Un imprenditore di Perugia 30 anni fà,fu ammesso ad usufruirne ma si impaurì per i metodi usati dalla Fed !
Io l’ ho sempre detto ci ritroviamo coinvolti in una guerra mediatica,voluta e in8ziata dagli USA, che, già ora,vorrebbero fare retromarcia !
Staremo a vedere ! Ormai ,purtroppo, siamo diventati spettatori paganti !!
Non capisco cosa si debba chiarire: è evidente che le foto sono state prese come momento significativo della gloriosa resistenza ucraina (con tanto di moncherini e illuminazioni da Gott mit Uns). Va chiarito il criterio che ha portato all’eventuale selezione delle immagini (se selezione c’è stata). C’è un aspetto divertente che rasenta il comico e che nessuno ha sottolineato: tra Wolfsangeln e crani accompagnati da ossa (tipici anche degli aderenti alla X Mas italiana, per dire), i nazi ucraini si sono dimenticati di essere prima di tutto SLAVI, cioè componenti di quei popoli considerati inferiori dai nazi veri, popoli che Hitler aveva in progetto di sterminare una volta conclusa la campagna Judenrein nel quadro della politica di conquista del Lebensraum. Mi ricordano le mucche che si vestono da macellaio.