CHIUSI, LE STAZIONI DI RICARICA DELLE E-BIKE MAI ENTRATE IN FUNZIONE. IL TURISMO DOLCE PUO’ ATTENDERE. MA QUANTO PUO’ ATTENDERE?

mercoledì 15th, giugno 2022 / 11:17
CHIUSI, LE STAZIONI DI RICARICA DELLE E-BIKE MAI ENTRATE IN FUNZIONE. IL TURISMO DOLCE PUO’ ATTENDERE. MA QUANTO PUO’ ATTENDERE?
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CHIUSI – Fu l’ultimissimo atto dell’allora sindaco Bettollini, compiuto proprio sul filo di lana del mandato amministrativo. Bettollini infatti le inaugurò il 4 ottobre 2021, giorno delle elezioni comunali. Dal giorno dopo il sindaco sarebbe stato Sonnini, non più lui. Parliamo delle stazioni per la ricarica delle e-bike (le biciclette elettriche a pedalata assistita) posizionate nei pressi della stazione ferroviaria, a Chiusi Città nell’area della ex Pesa vicina alle scuole medie e al Lago, in località “Sbarchino”. Tutto ciò nell’ambito di un progetto dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, denominato “Il turismo sostenibile nella Valdichiana Senese”, finanziato con risorse comunali per l’importo di 67.000 euro. Come primo step. Poi avrebbe dovuto seguire il secondo, ovvero l’acquisto di 6 biciclette elettriche per ogni postazione. Altri 70 mila euro, “già disponibili attingendo all’avanzo di bilancio”. Così disse allora Bettollini illustrando il progetto ai tre candidati a sindaco Sonnini, Barbanera e Tiezzi  incontrati proprio nell’imminenza delle elezioni, per “lasciare le consegne”.
Ad oggi però, dopo 8 mesi e mezzo, le stazioni di ricarica delle e-bikes non sono ancora entrate in funzione e le bici nessuno le ha viste. Pare non funzioni neanche la colonnina per la ricarica delle auto elettriche posta nel posteggio di via Mazzini installata in precedenza (ma questa è un’altra storia: simile, ma diversa).
E’ un peccato che le stazioni di ricarica non funzionino e che non sia ancora possibile noleggiare una bici. La bella stagione è cominciata, il turismo lento, soprattutto quello sui pedali, rappresenta una bella fetta del turismo che transita per Chiusi. Chiedere a bar e ristoranti di Chiusi Scalo, del centro storico e del lago.
Avere la possibilità di prendere una bici elettrica davanti alla stazione e magari fare una pedalata (assistita, quindi senza fatica) per fare un salto nel centro storico a vedere la Cattedrale, a visitare il Museo o per andare a fare colazione, pranzo o cena, potrebbe essere una “molla” in più, una opportunità di fruizione della città anche per chi arriva con il treno e magari ha due-tre ore di sosta. Con una e-bike da Chiusi Scalo si va al lago, tramite il Sentiero della Bonifica, in mezz’ora, a Chiusi città in dieci minuti… Poter noleggiare una e-bike consentirebbe di “provarne l’ebbrezza” anche a chi non ce l’ha o non se la può permettere, magari per una escursione domenicale.
Insomma, le stazioni di ricarica e noleggio e-bike potrebbero non solo dare una spintarella al turismo, ma anche alla qualità della vita dei residenti. E dato che sono state installate (le colonnine) e c’era un impegno ad acquistare anche le bici, non si capisce davvero il motivo del ritardo nella messa in funzione di un servizio che oltre tutto sarebbe anche un segnale preciso in direzione della famosa “transizione ecologica”, con benefici sia sul portafoglio (con benzina e gasolio a 2 euro la bici sta diventando una necessità, non solo un piacere), sia sulla salute, perché pedalare, anche se con la pedivella assistita, fa bene alla salute e alla mente.  In bici, tanto più se senza faticare, si possono scoprire angoli e scorci poco noti della città e del suo territorio, si può andare a fare la spesa o a trovare un amico, a fare un certificato in Comune… E non c’è neanche l’assillo del posteggio.
Qualche esponente delle opposizioni in questi giorni sui social ha sollevato il problema delle stazioni di ricarica ancora inutilizzate. Non si capisce il ritardo, ma neanche il perché l’Amministrazione comunale voglia rischiare di farsi mettere alla gogna per una cosa praticamente già fatta e finanziata.
Quelle colonnine desolatamente orfane delle bici, nuove di zecca, ma che nessuno può utilizzare non danno una bella immagine della città. La darebbero una molto migliore se fossero in funzione. Ha anche poco senso parlare di transizione ecologica, di idee green e poi farsi degli autogol così…
Sindaco Sonnini, assessore Bischeri, metteteci una toppa, prima possibile. L’estate sta arrivando, mancano 6 giorni…
m.l.
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