10 APRILE, COMUNE DI CHIUSI E ANPI AD ALFONSINE (RA), PER RENDERE OMAGGIO A MARIO MORGANTINI MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE

sabato 09th, aprile 2022 / 10:47
10 APRILE, COMUNE DI CHIUSI E ANPI AD ALFONSINE (RA), PER RENDERE OMAGGIO A MARIO MORGANTINI MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE
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CHIUSI – Domani, domenica 10 aprile, il Comune di Chiusi, insieme alla sezione ANPI “Tiradritti” si recherà in delegazione ufficiale ad Alfonsine, Ravenna, a rendere omaggio a Mario Morgantini, militare italiano, chiusino, caduto in combattimento nella battaglia del Senio il 10 aprile del ’45.
Nell’anunciare l’iniziativa, il Comune scrive: “L’Amministrazione comunale e l’ANPI sez.Tiradritti di Chiusi saranno presenti ad Alfonsine (RA) in ricordo del sacrificio del partigiano Mario Morgantini e per la ricorrenza del 77° anniversario della Liberazione dall’occupazione nazifascista e della nascita delle Istituzioni democratiche”. Per la verità Mario Morgantni non era esattamente un partigiano. Era un militare, della divisione Cremona, che dopo l’armistizio dell’8 settembre ’43, continuò a combattere, ma a fianco degli alleati, contro l’occupazione tedesca. Faceva il marconista e cadde in battaglia a 25 anni, difendendo eroicamente i propri compagni. Per il suo eroico sacrificio è stato insignito della Medaglia d’oro al valor militare.
Al Museo del Senio di Alfonsine è custodita la pistola con la quale tentò l’estrema difesa, una Enfield a tamburo, di fabbricazione inglese.
Mario Morgantini è sepolto nel cimitero di Chiusi. A lui è intitolata una strada a Chiusi Scalo. 
La decisione di recarsi ad Alfonsine da parte del Comune e dell’Anpi di Chiusi è un bel gesto che si inquadra nel solco della memoria, come lo sono stati, negli anni scorsi le visite ai cimiteri di guerra alleati, fatte ogni anno il 26 giugno, data della Liberazione della città, per rendere omaggio ai “liberators”, a quei giovani soldati, alcuni neanche ventenni, dell’Armata Britannica, ma arrivati per lo più dal Sudafrica e caduti in questo territorio per liberarlo dal nazifascismo.
Dopo i due anni di stop, causa covid, ci auguriamo che anche quella iniziativa venga riproposta. I cimiteri di guerra in cui riposano i soldati alleati che combatterono e morirono a Chiusi e dintorni sono ad Orvieto, Foiano della Chiana, Petrignano di Assisi e Bolsena.
A proposito di Mario Morgantini, dei partigiani e dei caduti per la libertà, da queste colonne avanzammo, 6 anni fa, una proposta, gatta propria dall’ANPI di Chiusi nel 2017:

 quella di raggruppare in unico luogo, con unica stele a ricordo,  i garibaldini sepolti nel cimitero di Chiusi e insieme a loro anche i partigiani morti in battaglia. I garibaldini chiusini furono una trentina, ma le tombe ancora riconoscibili sono solo 4, quelle di Giuseppe Fei, Lepoldo Guazzini, Leopoldo Fanciulli e Felice Toppi. I partigiani o militari caduti in combattimento sono Mario Morgantini (medaglia d’oro) 25 anni; Ermanno Baldetti (medaglia di bronzo) 21 anni, Pietro Guazzini 22 anni, Dino Morelli, 20 anni.

Secondo la nostra proposta iniziale nella stele avrebbero dovuto trovare posto non solo i nomi dei combattenti caduti in battaglia, ma anche quelli dei fucilati e dei partigiani morti più tardi, ma comunque sepolti a Chiusi (ad esempio Deo Totini, Dino Dell’Agnello, Alberto Laurini, Giacchino Rossi, Roberto Rossi, Pliamo Pennecchi, Joseph Klucinj…), in modo che il monumento fosse facilmente riconoscibile e anche le cerimonie commemorative potessero svolgersi senza dover fare un “pellegrinaggio” alla ricerca delle tombe. Ma anche per dare visivamente al visitatore di oggi il senso che quella pagina di storia fu un fatto collettivo che coinvolse la meglio gioventù e non una somma di scelte individuali.

Nella nostra idea non c’era la traslazione di tutte le tombe in un unico luogo, ma solo la realizzazione di una stele ricordo, collettiva, appunto.

L’amministrazione comunale precedente così come istituzionalizzò le visite ai war cemeteries del Commonwealth e  nel 2018 fece apporre un cippo con targa ricordo in memoria delle bambine del collegio morte per un mitragliamento alleato nei pressi delle tombe etrusche, dove erano nascoste per sfuggire ai bombardamenti, si disse disponibile a prendere in esame il progetto. Che però è rimasto lettera morta.

Proprio alla vigilia della visita ad Alfonsine e della commemorazione di Mario Morgantini, noi la proposta la avanziamo di nuovo alla Giunta Sonnini e a tutto il Consiglio Comunale chiusino. E attendiamo pazientemente risposta.

M.L.

 

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