CHIUSI, IL 3 APRILE TREKKING STORICO NEI LUOGHI DELLA GUERRA E DELLA RESISTENZA
La tenuta di Dolciano è stata anch’essa scenario di fatti e avvenimenti legati alla Seconda Guerra Mondiale. E anche set cinematografico di un film anni ’70, “Nipoti miei diletti”, che è in qualche modo un grido contro l’assurdità della guerra e in particolare contro la guerra che volle Mussolini nel 1940.
La Villa Granducale di Dolciano come la vediamo adesso è il frutto dei lavori iniziati nel 1777 e proseguiti fino all’unificazione d’Italia. E’ dalla fine del ‘700 che l’abitato di Dolciano fu trasformato trasformato in un borgo con villa padronale, splendidi giardini all’italiana, alloggi per i contadini, scuole, scuderie e una chiesa del 1787 intitolata a San Leopoldo… Dal 1864 la tenuta è di proprietà della famiglia Bologna.
Insomma una camminata nella memoria, nei luoghi in cui morirono partigiani, presunti partigiani, ma anche civili inermi, ammazzati barbaramente solo per intimidire il resto della popolazione, o rimasti vittime di schegge, bombardamenti, in qualche caso anche del “fuoco amico”, come le bambine della Gile sfollate nel bosco della Pellegrina (vicino ale tombe etrusche sulla strada per il lago) falciate da un mitragliamento alleato, perché scambiate probabilmente per soldati tedeschi.. C’è una stele che le ricorda nel luogo dell’eccidio, davanti alla tomba della Scimmia.
Una camminata per ricordare che Chiusi è stata come Kiev e Mariupol, una città che uscì dalla guerra con il 90% delle case distrutte o inagibili, con più di 100 morti civili e migliaia di sfollati, con cittadini fucilati perché accusati di far parte della Resistenza e altri morti per sbaglio, perché si trovarono nel posto sbagliato al momento sbagliato (come le vittime del bombardamento della stazione il 21 novembre ’43) o per rappresaglia, perché la guerra è feroce e non guarda in faccia a nessuno. Mai.
Il percorso del trekking storico è di 7 km circa, difficoltà media. Consigliato abbigliamento adeguato, scarponcini da trekking, borraccia con scorta d’acqua, impermeabile…
Quota di partecipazione 10,00 euro per gli adulti, 3,00 euro per i ragazzi da 6 a 13 anni, gratuita per i bambini sotto i 6 anni. Previsto pranzo al sacco e anche un “cestino pic-nic” a 10 euro, con panzanella, panino con frittata, dolce, acqua, bibita o vino, presso la fattoria di Dolciano. Servizio navetta gratuito per il rientro offerto dall’associazione Misericordia di Chiusi.
Solo per curiosità personale: di quale fonte è la foto che hai pubblicato sull’intestazione del post scattata prima del Leon d’Oro ? Grazie.
foto d’archivio… forse fa parte della mostra “Wounds” fatta qualche anno fa da Andrea e Giulia Fuccelli
La fotografia è stata concessa da Alessandro Bologni e fu scattata da suo padre.
Grazie dell’informazione. L’ho chiesto perchè in archivio ne ho un altra simile ma non quella pubblicata, il cui punto di ripresa è un po’ più giu’ verso il bivio della statale con il Rione Carducci e si scorgono le ferite dei bombardamenti ed un sidecar militare inglese che marcia verso Chiusi.Foto-le mie- scattate dai fotografi di guerra inglesi e comperate diversi anni fa al Museo di Storia della Guerra a Londra.
Ovviamente io sto parlando della fotografia usata per pubblicizzare l’evento stesso organizzato dalla Cooperativa Il Labirinto.
Per la fotografia usata dal signor Lorenzoni non ho informazioni utili, mi spiace.