CHIUSI, LAVORI PER 680 MILA EURO SULL’ARGINE DEL MONTELUNGO

lunedì 15th, novembre 2021 / 14:54
CHIUSI, LAVORI PER 680 MILA EURO SULL’ARGINE DEL MONTELUNGO
0 Flares 0 Flares ×

CHIUSI – Chiunque si sia trovato a passare sul Sentiero della Bonifica in questi giorni, avrà certamente notato dei containers di cantiere, ruspe e altre macchine operatrici sulla  strada che costeggia la “rive droite”  del canale Montelungo. Alcune anche sull’argine del canale stesso. Il Sentiero è la “rive gauche”. 

A cosa servano e cosa stiano facendo quei macchinari lo spiega un cartello posto all’inizio del Sentiero, all’altezza dell’ingresso alla Lodovichi Spa, la fabbrica delle traverse ferroviarie. “Lavori di rinforzo argine Torrente Montelungo” Committente Regione Toscana. Inizio lavori 25.10.2021, fine lavori 25.05.2022. Sette mesi. Un lavoro grosso. Per una realtà come Chiusi una “grande opera”, anche dal punto di vista dell’impegno di spesa. Il cartello dice: 680.325 Euro. Tutt’altro che bruscolini. 

Al momento c’è un macchinario che sta facendo delle “iniezioni” all’argine, appunto per rafforzarlo laddove presenta delle criticità. Una di queste criticità è rappresentata dalle gallerie scavate dale nutrie che in caso di piena possono riempirsi d’acqua e far saltare l’argine stesso, causando esondazioni. Nel 2018 in seguito a forti piogge rischiò di andare completamente sott’acqua una parte del Vivaio della ditta Margheriti (una delle più importanti d’Italia e d’Europa) e in seguito a quell’evento e alle alluvioni precedenti del 2006, 2009 e 2012 che misero in ginocchio anche aree di Chiusi Scalo e Po’ Bandino, la Regione Toscana in accordo con il Comune di Chiusi decise di intervenire. C’era ancora Enrico Rossi come presidente. Adesso i lavori hanno preso inizio e dureranno fino alla primavera prossima.

Come per la vasca di decantazione realizzata alle Biffe (zona nuovo Palasport) e come la piccola “diga” sul Torrente Montelungo a monte della zona Fornace-Boncia Bassa, due interventi necessari per la messa in sicurezza idraulica di comparti rilevanti di Chiusi Scalo realizzarti dal Comune, come la vasca di espansione realizzata sul torrente Gragnano nei pressi di Montallese realizzata dalla Provincia, anche in questo caso si tratta di un’opera importante per la tutela del territorio e per mitigare il rischio di alluvioni ed esondazioni. Stesso discorso vale per la cassa di espansione realizzata sul torrente Tresa nei pressi di Moiano, in Umbria. Il Tresa e il Montelungo confluiscono nello stesso punto prima di finire nel lago di Chiusi

I lavori sull’argine del Montelungo,  a fianco del Sentiero della Bonifica, sono a valle dell’abitato e servono a salvaguardare la strada di servizio che corre sotto l’argine, ma anche la ferrovia che corre poco distante e, come già detto, alcune attività. Poco distante c’è anche un parco fotovoltaico.

Una volta completato il consolidamento dell’argine sarebbe forse il caso, da parte del Comune di Chiusi e, se necessario, anche del Comune di Città della Pieve, prendere in esame la possibilità di trasformare l’attale strada vicinale di servizio, in una strada normale, che consenta l’accesso dei mezzi pesanti alla Lodovichi Spa senza più passare in mezzo all’abitato, come avviene adesso. Si parla di una media di 70-80 Tir al giorno in entrata e uscita dalla fabbrica delle traverse. Di recente è stata presentata una petizione da parte degli abitanti di Via Cassia Aurelia, via Manzoni a Chiusi Scalo, per sollecitare una soluzione alternativa.

L’amministrazione precedente si è adoperata molto per ridurre il rischio idraulico e ha messo in cantiere e realizzato opere importanti sotto questo aspetto; l’amministrazione attuale, che questo problema se lo trova risolto, potrebbe forse cominciare a valutare cosa fare per risolvere anche il problema del traffico di mezzi pesanti in entrata ed uscita dalla Lodovichi. Ché anche quello è un problema ambientale e di sicurezza non da poco.

m.l.

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube