PD-M5S: DA ALLEANZA STRATEGICA A… DISTANZA STRATEGICA. A CHIUSI SONNINI GIA’ IN AMBASCE PER FARE LA NUOVA GIUNTA. NASCERA’ UN “DIRETTORIO”?
“Adesso non bisogna fare i gradassi, guai a trasferire il giudizio amministrativo sul voto politico nel Paese però c’è una vitalità del centrosinistra che quando si presenta unito, largo e civico può battere chiunque. Adesso abbiamo tutto il tempo da una parte per far ripartire l’Italia sostenendo Draghi e dall’altra per costruire un nuovo centrosinistra che la prossima volta avrà tutte le carte in regola per battere questa destra che sembrava imbattibile”. Così ha commentato il voto nei ballottaggi di domenica e lunedì scorso Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna. Che non nasconde la soddisfazione per la vittoria del centro sinistra, ma invita a non farsi prendere dai facili trionfalismi. Perché c’è poco da “fare i gradassi” anche in casa Pd nonostante il partito di Letta sia tornato alla guida di molte grandi città che aveva perso.
L’ESITO DEI BALLOTTAGGI
Con le eccezioni di Trieste e Benevento, il centrosinistra ha vinto infatti il secondo turno in 8 dei 10 capoluoghi al voto. Se allarghiamo il bilancio a tutti i 119 comuni con più di 15.000 abitanti che hanno votato il 3-4 ottobre (con 62 di essi andati poi al ballottaggio), all’indomani del voto la maggior parte di essi avrà un sindaco che sarà espressione del centrosinistra (42) o della coalizione tra centrosinistra e Movimento 5 Stelle (16). Dei 103 comuni in cui PD e M5S si sono presentati divisi 42 sono stati vinti dal PD, 6 dal M5S, e 55 sono andati agli avversari; nei 27 comuni in cui M5S e PD si sono presentati in coalizione 16 volte hanno vinto e 11 hanno perso. Numeri alla mano divisi i due partiti vincono nel 46% dei casi, il PD in coalizione senza M5S nel 40%, i 5S nel 6% dei casi. Coalizzati vincono nel 60% dei casi. Che è poco più della metà.
PD-M5S: ALLEANZA STRATEGICA O… DISTANZA STRATEGICA?
L’alleanza strategica che nelle intenzioni dovrebbe consentire al centro sinistra allargato di vincere anche le Politiche del 2023, non solo le amministrative, e cioè l’asse Pd-M5S ha funzionato solo a metà. E’ vero che alle politiche i 5 Stelle di solito vanno molto meglio che alle amministrative, ma il vento che tira tra i grillini non è un buon vento. Il Movimento si è praticamente dissolto e mantiene pochissimi comuni. Il voto nelle maggiori città è emblematico: a Milano Sala ha vinto addirittura al primo turno, senza bisogno dei 5 Stelle. A Roma Virgina Raggi non è andata neanche al ballottaggio, poi vinto da Gualtieri (Pd) che un po’ di voti dai 5 Stelle probabilmente al ballottaggio li ha presi, ma senza fare alleanze strutturali. A Torino ha vinto Stefano Lo Russo che era il capogruppo uscente del Pd e per 5 anni è stato il principale oppositore della giunta Appendino. Quindi l’elettorato torinese ha premiato non l’alleanza strategica, ma, al contrario, la distanza strategica dai 5 Stelle.
VOTO DELLE GRANDI CITTA’ IN LINEA CON QUELLO DI CHIUSI
Chiusi ha votato solo il 3-4 ottobre, senza ballottaggio, e certamente non è Roma, né Torino, né Milano. Ma anche nella città di Porsenna le avvisaglie che l’alleanza Pd-M5S non fosse graditissima alla base elettorale delle due formazioni, si sono palesate chiaramente. Il M5S per la prima volta alleato del Pd in una larga coalizione comprendente anche Psi e altre formazioni di sinistra, ha apportato uno scarso contributo alla vittoria di Gianluca Sonnini e in termini di preferenze ha fatto una pessima figura: l’ex capogruppo Bruna Cippitelli ha totalizzato solo 27 voti personali. Un decimo dei voti ottenuti dal Movimento alle regionali del 2020. Un nulla che disegna un Movimento dissolto come neve al sole e ormai inesistente. L’analisi del voto seggio per seggio, con raffronto con le elezioni precedenti dal 2016 al 2020, pur non avendo la certezza matematica, lascia intendere che l’elettorato 5 Stelle si sia diviso tra non voto e voto alla lista Chiusi Futura di Massimo Tiezzi, nella quale molti degli stessi candidati (almeno 6 su 12) avevano votato 5 Stelle alle Politiche… A Chiusi se il Movimento con i suoi vertici sta con il Pd, la base grillina sta altrove. Ma a giudicare dalle Suppletive, anche la base Pd dà segnali di forte disagio e disaffezione (i 1.000 voti che sono mancati a Letta, qualcuno prima o poi li dovrà spiegare).
IL CASTELLO CARDAIOLI
Insomma l’esito del voto amministrativo chiusino che poteva apparire determinato da dinamiche e problematiche tutte locali, si è rivelato in linea con quanto avvenuto in altre realtà, anche molto diverse, per dimensioni e caratteristiche, vedi le grandi città. Ma se a Roma, a Milano a Torino il Pd ha scelto di tenersi alla larga dai 5 Stelle e i 5 Stelle dal Pd, a Chiusi (nel suo piccolo) è stato il voto a far saltare sul nascere il nuovo asse voluto dalle segreterie. Asse che poi era uno dei pilastri del “castello” strategico costruito e sbandierato sia dalla segretaria del Pd Cardaioli, sia da alcune forze alleate come i Podemos.
ADESSO VIA AI RIPESCAGGI?
E ora per recuperare un rapporto messo fortemente in discussione dagli elettori, lo stesso neo sindaco Sonnini dovrà fare i salti mortali carpiati con avvitamento multiplo e qualche supercazzola… Perché portare per esempio in giunta un esponente dei 5 Stelle (in primis l’ex capogruppo Cippitelli, bocciata dalle urne) non sarà cosa facile da spiegare, senza far incazzare il proprio elettorato, ma anche gli altri comparenti della coalizione, che a quel punto potrebbero giustamente e legittimamente rivendicare anche loro (tutti) una propria rappresentanza nell’esecutivo. Ma i partiti della coalizione sono 5 e i posti da assessore solo 4. La situazione è ingarbugliata.
SONNINI E LA GIUNTA CHE NON C’E’
Tant’è che a 5 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione della giunta in Consiglio Comunale, Sonnini non ha ancora deciso a chi assegnare le deleghe. L’alleanza è talmente “solida e coesa” (parole di Sonnini e Cardaioli che l’hanno definita un modello da esportare a livello regionale e nazionale) che ancora non riesce a partorire la squadra di governo della città. Contrariamente a quanto fece Bettollini che nel 2016 nominò solo 3 assessori (tutti a tempo pieno, come lui, facendo risparmiare al Comune circa 20 mila euro l’anno, per 5 anni), Sonnini sembra intenzionato a tornare ai 4 previsti dalla legge. Di sicuro un posto in giunta lo otterranno i Podemos, rimasti la seconda gamba della coalizione. Potrebbe toccare a Daria Lottarini. Per il resto nulla trapela. Sembra lontana e improbabile la possibilità che Sonnini “richiami” in servizio Chiara Lanari o Andrea Micheletti. I due nomi sono circolati (uno dei due, se mai, non entrambi) per avere una sorta di continuità operativa con il passato, ma sia Lanari che Micheletti sono stati assessori con Scaramelli e con Bettollini e sia Possiamo che una parte del Pd sono per la rottura totale con la precedente gestione. Hanno insomma alzato il muro, come a pallavolo. I due candidati più votati Mattia Bischeri e Valentina Frullini sembra abbiano declinato l’invito ad entrare nell’esecutivo per motivi di lavoro. Ma il pressing continua. Tra i “papabili” anche Maura Talozzi, anche lei appena eletta in consiglio. Si è sentito ventilare inoltre il nome di Marco Nasorri, leader provinciale di Sinistra Civica ed Ecologista, ma è dipendente comunale. Dovrebbe dimettersi o prendere l’aspettativa. Gli conviene? M5S e Psi sono rimasti fuori dal consiglio, il ripescaggio appare difficile. Qualcuno ha fatto il nome del segretario del Psi Massimiliano Minotti, ma anche lui ha un problemino: è consigliere comunale a Ficulle (opposizione) quindi incompatibile, salvo dimissioni nel paese ternano.
GIUNTA O “DIRETTORIO”?
Si parla con una certa insistenza di Claudio Del Re, che preferirebbe però fare il capogruppo e anche della segretaria Pd Simona Cardaioli, che tornerebbe in giunta dopo averne fatto parte ai tempi di Ceccobao. E sarebbe però anche una presenza piuttosto ingombrante. Tale da far sembrare la nuova giunta una sorta di “direttorio”, un polit buro di tipo sovietico, con il segretario del partito messo a fianco del sindaco, come in marcatura a uomo… Sonnini non è nato ieri e nemmeno sotto un cavolo. Ha fatto il vicesindaco con Scaramelli, in questa fase può essere un po’ ingolfato, deve riprendere il ritmo partita, come si suol dire. Il ritardo può essere dovuto anche a questo. Se fosse dovuto alle beghe di coalizione e alla difficoltà di trovare la quadra su 4 poltrone, sarebbe una partenza con il freno a mano tirato e triste assai, anche per lui. E sarebbe pure una doccia gelata per tutti quelli che hanno salutato la vittoria del nuovo centro sinistra “largo e unito” come un segnale di novità.
Magari sono tutte voci di corridoio incontrollate. E magari il nuovo sindaco di Chiusi sorprenderà tutti con nomine di grande spessore o comunque di “innovazione”. Ma il fatto è che ad oggi, 20 ottobre, né Sonnini, né il Pd, né le forze alleate hanno detto una parola sulla squadra di governo. Dall’insediamento di Gianluca Sonnini sono passati 15 giorni. Il silenzio è d’oro, dice il proverbio. Ma mica sempre. A volte sarebbe più utile parlare. In questo caso “zitti e mosca” suona male… sa di salsa brezneviana.
m.l.
La solita marea di illazioni senza conoscere minimamente le cose, forse qualche spiffero delle solite talpe, stavolta malinformate.
L’unica cosa giusta di questo articolo è che ancora non c’è la giunta, ma di questo credo se ne sono accorti tutti i cittadini senza la sua preziosa informazione.
Dal corriere dei piccoli di 65 anni or sono, ovvero le avventure del signor Bonaventura :”la canicola oggi è troppa ed il can soffre l’arsura, ma dei piccoli la coppa porta lui Bonaventura”. Morale : scalpitare serve a poco, sappi attendere e vedrai.
La domanda è: come mai un sindaco che ha vinto largamente le elezioni è ha una coalizione forte e coesa alle spalle aspetta l’ultimo minuto utile per annunciare e mettere al lavoro la sua squadra di governo? Non credo che abbia interesse a perdere tempo. Quindi, questa domandina fatevela. P.s. quelle dell’articolo se mai sono indiscrezioni, non illazioni. E le indiscrezioni in un mare di silenzio, sono l’unica informazione possibile. Dopo il voto la politica chiusura si è chiusa nel mutismo. Vi sembra normale?
Spero che si apra un’intera stagione di “mutismo” perché di sindaci che sparano “cazzate” a raffica e di pubblicisti che le amplificano non se ne poteva più.
Parlare sì, ma solo quando ci sono argomenti veramente importanti e soprattutto per dire la verità, non per ostentare il proprio narcisisimo.
E’ giusto che per la nomina degli assessori il sindaco si prenda tutto il tempo necessario, specialmente nel caso di una coalizione inedita e ancora in fase di rodaggio.
L’importante è che vengano scelte persone in linea con l’indirizzo politico innovativo dato in fase di presentazione della lista.
Per quanto riguarda il tempo pieno di Bettollini e dei suoi assessori è una solenne bufala, che è scorretto divulgare, così come il demagogico risparmio del quarto assessore che speriamo compensi gli oltre centomila euro che il comune dovrà sborsare per risarcire l’Accademia Makecampus, in caso di annullamento del contratto per l’utilizzo dei locali della Villetta.
Spero almeno che, nel caso ciò avvenga, ci sia la possibilità di rivalersi su chi ha redatto l’atto, e cioè il sindaco e il segretario comunale, e far pagare finalmente chi sbaglia e non, come al solito, i cittadini incolpevoli.
Giorgio, se c’è coesione e condivisione negli intenti, non dovrebbe essere difficile mettersi d’accordo. E poi della giunta avranno parlato anche prima delle elezioni e subito dopo l’esito del voto… mica avranno giocato tutti al buio… via… Quanto al risparmio sul 4° assessore quello c’è stato. Poi se hanno speso male i soldi è un altro discorso. Personalmente, dato che la legge prevede 4 assessori, non mi scandalizzerebbe certo se Sonnini ne nominasse 4 e non 3… Ribadisco però che il silenzio della politica (in questo caso sia della maggioranza che delle opposizioni) già alla partenza, mi sembra strano e non molto incoraggiante. Vedremo
Aridateci Juri
Ne indovinava poche ma almeno lo faceva alla luce del giorno.
Forse apparirò polemico oltre ogni dire, ma una cosa sono le indiscrezioni ed una cosa è discutere politicamente sulla realtà, ma solo quando questa si manifesta e non fare di tutto come fosse una lotteria ad estrazione.Ecco perchè prima ho detto che scalpitare serve a poco.Ma perchè non è così ? Fra l’altro seguendo lo schema che metti sotto osservazione non fai che attirarti anche le critiche negative quando invece ci sarebbe bisogno di allargare una generale comprensione.La stampa ed i media a questo dovrebbero servire, ma ti sembra poco ? Dico così perchè- e correggimi se sbaglio- dalle tue parole traspare l’astio verso chi non ha permesso-secondo te- il rinnovo della carica a Bettollini e quindi una gran parte delle conseguenze che adesso sempre secondo te si siano meritati sono da addossare a tale politica.Secondo il mio sentire,questa non è una analisi asatta bensì è fuorviante,tesa solamente ad essere partigiana, perchè esula da ammettere gli errori di valutazione che sia da parte tua sia da parte del ”conductor” al tempo ci sono stati, anche permessi dalla miopia generale della segreteria e da una sorta di comportamento inconcludente che ha fatto formare gli schieramenti contrapposti,manifestatasi temporalmente e venuta semprepiù in superficie dopo il diniego del deus ex machina a rinunciare pubblicamente all’iscrizione perchè così credeva di punire e condannare le segreterie alla frantumazione.Tutto ha concorso ad arrivare al punto odierno ed a gettare nelle spalle dell’attuale amministrazione Sonnini il fardello che però consapevolmente si sono caricati per reggere la baracca per il semplice motico che glielo ha imposto il partito a seguito alle decisioni degli storici reggenti che hanno audio in Provincia ed oltre.E allora se l’hanno fatto consapevolmente ed anche perchè instradati da ”forze superiori”che hanno sempre dettato la linea(famiglie e connessioni ma anche dal sistema di relazioni di cui si sono serviti per rimanere a galla e quindi uno strumento loro non dimentichiamolo poichè il partito non esisteva),tutto questo e soprattutto tutto quanto verrà a chi dovrebbe essere imputato alla ”mamma della pora schifosa” come dicono a Chiusi ? Mi sembra che sia un modo per sottrarsi alle responsabilità politiche e soprattutto un modo che per lunghissimo tempo è andato in auge a Chiusi,dove la base non ha deciso nulla di quello che la riguardasse.Tutti immersi nel frastuono dei silenzi, poi quasi all’improvviso i conti arrivano.Ma ci sarà o no una responsabilità dei vertici che non è solo personale di chi ha guidato ma anche della base avvezza a prendere ogni decisione a voto unanime come pecore abituate dai vertici a non esprimersi, poi quando il conto arriva, perchè quello ”politico” arriva sempre ci si scanna, e le responsabilità politiche e soprattutto materiali alla fine sono di colui che è stato messo da parte consapevolmente al tempo da altri(Sonnini) che hanno ben manifestato le proprie mire che avevano e l’appartenenza ? E’ un giudizio il mio tagliato con l’accetta e poco verosimile ? E’ un giudizio il mio che nel quale non è bene che non debba essere tenuto conto dell’appoggio fornito dalle opposizioni ,cosa questa che personalmente non ho approvato indipendentemente dai risultati ? TUTTO QUESTO PER ANDARE DOVE ? QUESTO E’ IL VERO DILEMMA DI CHIUSI.MA LA RISPOSTA CREDO CHE PRESTO VERRA’.E non lo dico con astio poichè ho dato la mia fiducia alla lista Chiusi Futura , ed allora i cittadini di Chiusi in qualsiasi modo vada,si meriteranno ciò che verrà,dal momento che soprattuitto hanno assistito impotenti alle manovre sia superficiali ed evidenti ma anche a quelle sotterranee della politica del partito che li ha guidati e che li guida e che per reggere la baracca ha imbarcato tutti senza parlare in campagna elettorale di ciò che era successo a Chiusi precendentemente soprattutto nel confronto con il carbonizzatore e nemmeno Sonnini ne ha voluto parlare. 2500 Firme depositate contro e che hanno fatto venir giù il loggione del teatro dai fischi e dalle contestazioni, poi dopo il covid coloro che fischiavano o si sono defilati senza nulla dire ed altri che prima fischiavano e che oggi hanno applaudito ai ”successi” di tale unione elettorale.Auguro a tutti comunque prossimamente di non doversi chiudere il naso,anche perchè l’attuale assembramento comunale non mi sembrerebbe che abbia le facoltà di opporsi in qualche modo alle decisioni che verranno dall’alto ma avranno credo solo quelle dell’accettazione imbelle. Poi allora per spargimento del fumo, che i cittadini ma soprattutto i più giovani si divertano con i Ruzzi della Conca…..decisi poi da chi è bene che resti a futura memoria… questa è Chiusi.
La giunta domani (venerdì 22) sarà nota, per le ore 11,00 è convocata una conferenza stampa presso la sala consiliare per la presentazione. Quindi ormai sarà fatta. C’è da aspettare poco. La cosa buffa è che fino a qualche anno fa tutti facevano a gara a dichiarare la squadra prima del voto (lo fece anche la Primavera)… Ora non si riesce a sapere neanche 15 giorni dopo il voto. La politica che gioca a nascondino è buona politica? E a dire il vero il gioco del silenzio sembra piacere parecchio anche alle due forze di opposizione, che dal 4 ottobre non hanno proferito parola su niente di niente. Qualcuno è stato cancellato dagli elettori, ma gli altri? quelli che qualche voto lo hanno comunque preso, che fine hanno fatto? L’impressione è che se la coalizione di centro sinistra ha i suoi problemi per far quadrare i conti (e i posti), anche le altre due aggregazioni abbiano i loro. Sempre che esistano ancora.
Come minoranza, la lista Chiusi Futura ha due consiglieri che stanno aspettando le decisioni di chi ha vinto le elezioni. Non mi pare il caso di mettersi a pitinicchio con loro. Chi ha vinto si assume le proprie responsabilità nei confronti del proprio elettorato (e di tutta la città). Se, poi, si evidenzieranno delle manchevolezze, daremo il nostro parere come minoranza. Adesso non ci sembra il caso di soffiare sul fuoco.
Saggia e corretta visione Gisella.L’operato della gente si giudica a seconda di come ci si comporti ed è bene che questo principio i cittadini lo tengano presente e non se ne dimentichino.
L’opposizione può anche dire la sua su molte cose, può avanzare proposte, può indicare delle prospettive, non è che deve solo aspettare di vedere ciò che decide la maggioranza e poi dire sì o no…
X Lorenzoni. Forse ho la memoria fallace ma codesto che dici tu quando sarebbe successo nella passata gestione specialmente dal momento che per alzata di mano durante il Consiglio quando c’era da approvare una qualsiasi cosa,la maggioranza per alzata di mano ha fatto prevalere i propri numeri ? Sempre mi sembra! E allora anche se teoricamente e sulla carta è vero ciò che dici e di come dovrebbe essere condotta la politica ,com’è che poi nella manifestazione delle risoluzioni i fatti dicono il contrario ?Tutto questo diventa quasi un diversivo per frastornare le menti, fargli intravedere le possibilità che la democrazia mette a disposizione, ma quando siamo al dunque chi decide è sempre la maggioranza.Ma è mai possibile che le opposizioni presentino tutte idee sbagliate nei confronti dello stesso problema e che la gente deleghi a questi le decisioni che la riguardano senza curarsi di dove si dovrà andare aparare? E non è soprattutto questa la responsabilità della maggioranza per la quale anche come maggioranza debba essa stessa ricercare una condizione di equilibrio senza fare incazzare la gente.Tutto questo si chiama ”politica” ma di certo mi è sembrato che nulla di questo sia stato presente durante la passata amministrazione,anzi, che mi ricordi io, c’è stata la convergenza dei 5 stelle sulle posizioni del PD, che poi col tempo è poi passata nella stanza del” deprecabile”, e della quale in parte gli stessi 5 stelle ne hanno fatto le spese.Ed in tali cose oggi si pretenderebbe che le cambiali politiche poi non avessero più peso, ma è sbagliato perchè il notaio fa l’accesso anche dopo diverso tempo ed i risultati si raccolgono sempre, ed il fatto di dire”nulla devo” è inverosimile poichè invece si deve eccome ed anche se non lo si voglia il conto arriva.