CHIUSI, AUDITORIUM LA VILLETTA: LA SCUOLA UTILIZZATA PER UNA RIUNIONE POLITICA. E’ NORMALE?
CHIUSI – La questione dell’auditorium “La Villetta” nell’ultima settimana ha tenuto impegnate diverse persone. Si tratta solo della destinazione futura di un locale di proprietà comunale situato all’interno di un complesso scolastico, ma è diventato un “casus belli”, con il sindaco sotto accusa, per aver frettolosamente deciso – secondo alcuni forzando le proprie prerogative – di aver aperto una procedura impropria con l’intento di affidarlo in comodato d’uso ad un soggetto privato che ne aveva fatto richiesta…
L’Amministrazione comunale, però, ha preso il toro per le corna e in data 15 luglio, con delibera di giunta, ha “autocertificato” la regolarità degli atti e il rispetto delle norme e degli accordi pregressi sull’utilizzo e la disponibilità di quel locale e, dopo aver avviato la procedura per la manifestazione di interesse e aver verificato e preso atto che due soggetti hanno manifestato interesse all’uso dell’immobile, ha fissato nella stessa delibera i criteri per il bando e il giorno successivo, 16 luglio, ha emesso l’apposito bando.
I soggetti interessati ad ottenere l’uso dell’auditorium sono il Make Campus della Fondazione Antonio Lombardi che sta svolgendo a Chiusi un corso di formazione post diploma e post laurea nel settore della moda e l’Istituto Superiore Valdichiana, cui fanno capo l’Itc e il Professionale di Chiusi, adiacenti al locale in questione.
Ovviamente, entro i termini di scadenza del bando, cioè entro il 16 agosto, potranno aggiungersi anche altri, non solo coloro che hanno presentato manifestazione di interesse. Il bando è pubblico ed aperto e ci sono 30 giorni di tempo per presentare offerte.
Chi otterrà la struttura in comodato non dovrà pagare un canone, ma avrà l’obbigo del pagamento delle utenze, di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria (finora pagava il Comune), di utilizzare la struttura per fini didattici e di formazione dei giovani per avviarli al mondo del lavoro, secondo progetti con ricadute economiche nel centro storico. Il Comune ha anche già previsto e concesso alle scuole (Istituto Valdichiana e Istituto Comprensivo) la possibilità di utilizzare la Sala San Francesco per riunioni, conferenze e iniziative simili…
Quindi la questione, dal punto di vista dei passaggi formali si è incanalata su un binario istituzionale. E secondo il Comune, verso una valorizzazione dell’immobile “La villetta”.
Sul piano politico invece la storia è tutt’altro che chiusa. E adesso a finire sotto accusa potrebbe essere non più il sindaco, ma la parte avversa.
Sul suo blog “Chiusiblog” Paolo Scattoni il 15 luglio scriveva: “Ieri pomeriggio (14.07.2021, ndr) si è tenuto presso l’Istituto Valdichiana un incontro sulla vicenda della possibile assegnazione dei locali della Villetta alla fondazione Lombardi per un corso di sartoria. Presenti una ventina di persone (consiglieri comunali, esponenti politici, docenti della scuola, semplici cittadini interessati). Un’iniziativa nata quasi per caso su un argomento noto per chi legge questo blog. In pochi giorni si sono susseguiti molti post e anche molti commenti…”.
Può sembrare un’informazine banale, ma non lo è. Innanzitutto: chi ha convocato l’incontro? Essendosi tenuto nei locali dell’Istituto Valdichiana, sembra scontato che l’invito sia partito dal preside Marra. Chi avrebbe potuto invitare e accogliere persone estranee alla scuola all’interno della scuola? Nessun altro.
Il preside avrebbe potuto convocare le istituzioni, ovvero il sindaco, la giunta e i rappresentanti di maggioranza e di opposizione. Oppure avrebbe potuto invitare al bar o a cena chiunque altro. Ma al bar o a cena… Non a scuola.
E’ normale che un funzionario dello Stato, responsabile di una scuola pubblica, convochi all’interno della scuola una riunione politica invitando non le istituzioni, ma alcuni “esponenti politici”, nella fattispecie alcuni segretari di partito? No, non è normale. E’ una cosa grave.
Ma è altrettanto grave che i segretari di partito ci siano andati. E non abbiano pubblicamente preso le distanze da tale iniziativa.
Per la cronaca all’incontro del 14 luglio di cui parla Scattoni su Chiusiblog, erano presenti i consiglieri di minoranza Bruna Cippitelli (M5s) e Luca Scaramelli (Possiamo), la segretaria del Pd Simona Cardaioli, più Stefano Paolucci, docente, ma anche Responsabile provinciale organizzazione del Pd senese e – come scrive Scattoni – “semplici cittadini interessati”, tra i quali lo stesso Scattoni, presumiamo, dato che ne ha riferito. E anche qui viene spontanea un’altra domanda: chi ha deciso quali fossero i semplici cittadini interessati da invitare? Come sono stati selezionati? Noi ci siamo occupati della vicenda quindi potevamo essere potenzialmente interessati, nessuno ci ha invitati, per dire.
Luca Scaramelli e altri esponenti delle opposizioni hanno spesso definito il sindaco Bettollini un arrogante e un “analfabeta politico”. Verrebbe da dire che se anche lo fosse, sarebbe di certo in buona e nutrita compagnia quanto ad analfabetismo politico.
In questo caso qualcuno ha utilizzato il proprio ruolo e la propria funzione, nonché i locali di una scuola non per chiarire un problema, ma per una azione politica di parte e ha cercato di coinvolgere direttamente i partiti per perorare la propria causa e creare un “frente amplio” contro il sindaco e la Giunta. Sì, anche la giunta perché gli atti non li ha prodotti Bettolini da solo. E tutto ciò all’interno di una scuola. Non a casa propria.
Se gli esponenti politici e i consiglieri comunali non si sono resi conto di aver compiuto loro una forzatura o di essersi prestati ad una forzatura da parte del preside, vuol dire che a molti mancano come si suol dire i fondamentali, l’abc della politica.
Pare che la segretaria del Pd Simona Cardaioli, richiamata anche dai suoi stessi compagni di partito (da quelli della sua cordata, non dai bettolliniani), abbia esternato qualche imbarazzo e si sia chiamata fuori, ma ad oggi – sono già passati 4 giorni – una dichiarazione pubblica di presa di distanze non l’ha fatta.
L’impressione è che qualcuno abbia pensato e provato a ricostituire il fronte che si creò due anni fa – maggio 2019 – sulla questione della “settimana corta” alle scuole elementari e media, quando sindaco e preside Marra arrivarono ai ferri corti e lo stesso Marra fu trasferito dall’Istituto Comprensivo Graziano da Chiusi, alle superiori… Adesso la guerra Marra-Bettollini si è riproposta sulla vicenda “La villetta”, ma chi ha derogato dalle proprie prerogative non è stato Bettollini o solo Bettollini.
Fa specie che non se ne siano resi conto i politici, ma soprattutto stupisce che lo scivolone non lo abbiamo notato personaggi sempre attenti ai regolamenti e ai cavilli come Scattoni. Quasi che le forzature vadano segnalate solo quando le fanno gli altri, i propri avversari… Non è così che funziona e che può funzionare.
La storia dell’Auditorium La Villetta da tempesta in un bicchier d’acqua rischia adesso di trasformarsi in cartina di tornasole di un modo di far politica sempre più barbarico, nello specchio impietoso dell’inadeguatezza di certi esponenti politici…
Le elezioni comunali si avvicinano inesorabilmente e Chiusi sembra avviarsi altrettanto inesorabilmente verso un crash senza precedenti. Mai, in passato, il livello è stato così basso e il terreno di gioco così fangoso…
m.l.
Nella foto: l’auditorium La Villetta, in via della Villetta 3 a Chiusi Città (foto Centritalianews)
Io c’ero a quell’incontro e ciò che hai scritto non è per niente vero.
Ci dici chi è la tua fonte, dato che, neppure tu, eri presente?
La fonte è scritta nell’articolo. Citata tra virgolette. Ed è Chiusiblog. Che credo sia attendibile. Quanto ai nomi, la fonte è altrettanto attendibile.E i giornalisti non debbono mai rivelare le proprie fonti, per deontologia professionale. Nessuno credo possa smentire che l’incontro ci sia stato. Su cosa è stato detto nella riunione nell’articolo non c’è scritta una parola, quindi non c’è nulla da smentire. Il problema è l’incontro svoltosi all’interno della scuola, su convocazione del preside, cui hanno partecipato esponenti politici ed altri cittadini estranei alla scuola. A che titolo erano presenti? Questo è il secondo nodo.
C’ero anche io alla riunione, come libera cittadina, e come me altre persone. Non è stata assolutamente una riunione politica. Quando si smetterà di scagliarsi contro il Dirigente Marra, persone competente, conoscitore delle regole e rispettoso delle stesse. Insieme a tutto il corpo docente è riuscito ad incrementare le iscrizioni,ha ottenuto nuovi indirizzi professionali e continua a lavorare affinché la scuola possa essere sempre più competitiva. Scagliandosi contro di lui, ci si scaglia contro la nostra scuola, contro il paese e si creano divisioni tra i cittadini con conseguenti tensioni che andando avanti potrebbero essere non più sanabili.Non ti ho visto alla riunione e penso anche che sia da parecchio tempo che non vai a visitare l’istituto. Come dice la Gisella, forse hai una talpa e facendo 2+2, penso di sapere anche chi è. Diamo più spazi dove poter fare cultura, informazione e aggregazione, non togliamolo. Il Comune avrà sicuramente altri spazi da concedere alla fondazione Lombardi che svolge nel nostro territorio un importante lavoro che però non deve cambiare gli equilibri già presenti e che fino ad ora hanno funzionato molto bene.
Fiamma, scusa, ma tu a che titolo ha partecipato? e come te a che titolo hanno partecipato gli “esponenti politici” di cui parla Paolo Scattoni su Chiusiblog? Una riunione alla quale partecipano segretari di partito e consiglieri comunali (capigruppo) è una riunione politica. E non può essere altrimenti.
Come sicuramente ricorderai, ho insegnato per 40 anni anni alla secondaria di primo grado devenuta poi comprensivo quando le scuole materne e le elementari ne sono entrate a far parte, acquisendo conoscenze anche sulla logistica e l’organizzazione, sicuramente migliorabili. Puoi capire come per me sia difficile distaccarsi dall’ambiente scolastico, soprattutto se si tratta di trovare quale sia la soluzione migliore per far sentire gli studenti, all’interno dell’edificio scolastico, come a casa con tutte le strutture che facilitano il loro apprendimento. Evitare chiacchiere e mettere a disposizione di tutti la propria esperienza ami pare il modo migliore. Sono stata un insegnante del Comprensivo “Graziano” ed in questi giorni ho avuto la notizia degli interventi del Sindaco, invitato, all’interno del C.d.I., circostanza che mi è parsa strana. Non per questo però ho spostato la mia attenzione sui contenuti dell’intervento del Sindaco ma ho cercato informazioni per poter trovare la soluzione migliore. Come saprai, non posso negare che i rapporti con quello che è stato il mio Dirigente ed il Sindaco, sono stati contrassegnati da ben diversa caratterialità e formazione scolastica, per questo è importante comprendere. Infine, tanto perché le informazioni vengano diffuse con la dovuta correttezza, ritengo doveroso ricordare che il Dirigente Marra non è stato trasferito dal Comprensivo al Valdichiana, il Dirigente Marra era titolare al Valdichiana e reggente al Comprensivo, per cui il Dirigente ha mantenuto l’incarico per cui era stato nominato e chiesto la reggenza dell’Istituto Artusi di Chianciano. Richiesta che è stata soddisfatta. Del resto, come credo ne sarai al corrente, ci sono state numerose lotte affinché fosse aumentato il numero dei dirigenti scolastici, in modo che non si sovrapponessero troppe incombenze su una sola figura, soprattutto quando si tratta di scuole di ordini completamente diversi.O non lo sai! …….poi….sarò sincera….considerata la bellezza e la funzionalità dell’Istituto, non mi dispiaceva che nel mio paese ci fosse una scuola di tipo anglosassone, dove oltre i laboratori, la palestra, le aule speciali, ci fosse anche un auditorium che la rendesse moderna ed all’avanguardia. Per una volta che gli studenti di Chiusi avevano una scuola così…….
Ma l”l’autocertificazione ” che Tu indichi è avvenuta ai sensi della formula “ consapevole delle responsabilità penali e degli effetti amministrativi derivanti dalla falsità in atti e dalle dichiarazioni mendaci (così come previsto dagli artt. 75 e 76 del D.P.R. n. 445 del 28.12.2000), ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 46 e 47 del medesimo D.P.R. n. 445 del 28.12.2000“ o in altro modo ?
Se la giunta ha deliberato, immagino che abbia ben chiare le responsabilità che l’atto comporta. E lo avrà fatto con il parere tecnico-giuridico degli uffici preposti e che sono lì apposta per fornire certi pareri.
DIRITTO DI REPLICA
Egregio Sig. Lorenzoni,
per la prima volta in tre anni (e anche l’ultima) sento il dovere di dover esercitare il mio diritto di replica come previsto dalle leggi sulla informazione che sembra Lei non conosca come non conosce la Carta dei Doveri del Giornalista, approvato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti che Lei puntualmente disattende nei miei confronti e della Istituzione Scolastica che rappresento, nella quale molti sono i cittadini di Chiusi che lavorano e che intendo salvaguardare dalle continue notizie senza alcun fondamento che negli anni lei ha espresso, senza peraltro mai aver avuto il piacere di conoscerla e sentirla, cosa che invece molti altri suoi colleghi, di testate peraltro di diffusione nazionale, hanno fatto e puntualmente fanno.
IN PRIMIS SMENTISCO E CONTESTO QUANTO DA LEI SCRITTO NELL’ULTIMO ARTICOLO E CHE, PER LE PREROGATIVE E IL POTERE DI RAPPRESENTANZA CHE MI VENGONO DATE DAL MIO RUOLO, QUALORA LA SV DOVESSE CONTINUARE AD UTILIZZARE I MEZZI DI INFORMAZIONE PER DIFFAMARE L’OPERATO DEL SOTTOSCRITTO NELL’ESERCIZIO DELLE SUE FUNZIONI, PERALTRO SENZA APPLICARE IL DIRITTO DI REPLICA E LA VERITA’ DI INFORMAZIONE CHE CONTRADDISTINGUE TUTTE LE TESTATE GIORNALISTICHE (E CHE LEI NON HA MAI APPLICATO NEI CONFRONTI DELLE QUESTIONI RIGUARDANTI LE SCUOLE DA ME DIRETTE), MI VEDRO’ COSTRETTO AD ADIRE L’AUTORITA’ GIUDIZIARIA A CONFERMA DELLA MIA CORRETTEZZA E OPERATO E CONTRO LA SUA OPERA DIFFAMATORIA, SVOLTA PERALTRO DALLA SUA PERSONA NELL’ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI DIRETTORE EDITORIALE. FUNZIONE CHE LA OBBLIGA AD ATTENERSI ALLE LEGGI SULL’EDITORIA, CON IN PRIMIS, IL DIRITTO DI REPLICA E LA CERTEZZA DELLE FONTI, COSA CHE LEI, RELATIVAMENTE ALL’ESERCIZIO SCOLASTICO, HA SEMPRE DISATTESO, SVILENDO IL CONCETTO DI LIBERTA DI STAMPA, PROPRIO DELL’ART. 21 DELLA COSTITUZIONE, TRASFORMANDOLO IN LIBERTINAGGIO INFORMATIVO E ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE TRAMITE MEZZI DI COMUNICAZIONE GIORNALISTICI.
Premetto che in tre anni che lavoro a Chiusi come Dirigente Scolastico non ho mai usato canali giornalistici, e lei lo sa visto che è la prima volta (e anche l’ultima) che le scrivo e rispondo, se non per informazioni precise, circostanziate, tese unicamente alla valorizzazione dell’Istituto CHE MI PREGIO DI DIRIGERE: L’Istituto di Istruzione Superiore Valdichiana, con nomina del Direttore Generale dell’USR Toscana dal 1 settembre 2018.
Nello stesso anno inoltre, vista la mancanza di Dirigenti scolastici, accettavo la nomina annuale “in reggenza”, per l’anno scolastico 2018/2019 dell’Istituto Comprensivo “Graziano da Chiusi”, che scadeva il 31 agosto 2019. A supporto di quato dico sono pronto ad esibirle l’opportuna documentazione ufficiale del MIUR.
LEI PERTANTO HA IGNORATO E FUORVIATO QUESTA INFORMAZIONE, PER CUI LA INVITO QUINDI A CORREGGERE E SMENTIRE LA SUA FALSA E SCORRETTA AFFERMAZIONE RIGUARDANTE UN MIO TRASFERIMENTO AL VALDICHIANA COME CONSEGUENZA DELLE QUESTIONI DEL”GRAZIANO DA CHIUSI”.
IL SOTTOSCRITTO NON E’ MAI STATO TRASFERITO D’UFFICIO ALL’ISTITUTO VALDICHIANA, HA SOLO TERMINATO IL SUO MANDATO AL 31 AGOSTO 2019 SENZA RICHIEDERLO ULTERIORMENTE.
Farebbe invece bene ad approfondire e spiegare ai cittadini come mail l’Istituto “Graziano da Chiusi” ha cambiato 4 Dirigenti negli ultimi 4 anni!
Tengo inoltre a precisarLe quanto segue:
Compito della Scuola è fare cultura e non politica per la qual cosa lasci fuori la Scuola da tutte le vicende politiche di Chiusi.
La Scuola ha norme e regolamenti che il Dirigente è tenuto ad applicare e in quanto Ente Pubblico con autonomia didattica ed amministrativa, ha una precisa organizzazione che vede nel Dirigente colui il quale applica tali norme e regolamenti. Il Dirigente ha potere di convocazione solo sul suo personale dipendente. Pertanto invito ad esibire pubblicamente la “convocazione” di cui tanto parla, se ne è capace.
Forse non conosce neanche che la Direttiva 133/1996 del Ministero dell’Istruzione indica “le istituzioni scolastiche devono caratterizzarsi come centri permanenti di vita culturale e sociale aperti al territorio”.
Peraltro lei mi da un ruolo che non ho qui a Chiusi: organizzare e convocare una riunione politica. Per sua conoscenza le comunico che io svolgo sicuramente attività politica, ma a Napoli, dove risiedo ed opero. Quì faccio il Dirigente scolastico!
Peraltro lei ribalta con poca abilità ed avvedutezza un concetto. Quello della accoglienza e ascolto.
Nell’esercizio delle mie funzioni ogni giorno incontro, anche in questo periodo, cittadini ed Amministratori che mi chiedono pareri, che vogliono partecipare in forma personale e aggregata alle attività dell’Istituto, proponendo progetti ed iniziative che vengono valutati del Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto . E il mio ruolo mi impone di accogliere ed ascoltare, ama lei non può saperlo perchè in tre anni non ho mai avuto il piacere di incontrarla e vedere scritto qualcosa di positivo sull’Istiutuzione Scolastica che dirigo, e questo la dice lunga sulla sua imparzialità giornalistica, a differenza di accreditate testate ed emittenti.
Questa Dirigenza non ha interesse e tantomeno volontà ad entrare in diatribe relative a situazioni che non la riguardano, per la qual cosa La invito a produrre notizie utili ad informare, in maniera corretta e precisa, quanto il pregiato Istituto Chiusino pone in essere anche in questi difficili periodi.
Da tre anni, e mi appresto al quarto, questa Scuola ha prodotto innovazione e miglioramenti, come testimoniato anche dai giornali nazionali che hanno anche pubblicato notizie ultimamente dei due 100 e lode conseguiti proprio da studentesse della sede di Chiusi, e dove anche una signora di 73 anni si è diplomata, in rispetto della grande capacità di inclusione del nostro Istituto, dove 80 persone tra docenti, tecnici, collaboratori e personale di segreteria operano con impegno, dignità, professionalità e che meritano anche da Lei e la sua testata il dovuto rispetto, cosa che finora Lei non ha mai fatto.
Pertanto, lasci fuori l’Istituto Valdichiana dalle sue guerre! La Scuola non fa guerre e tantomeno il suo Dirigente. Quelle se le faccia da solo…
LA SCUOLA E’ UNA ISTITUZIONE DEL TERRITORIO E TALE DEVE ESSERE, CON TANTI CITTADINI CHE LO HANNO FREQUENTATO ED HANNO AVUTO CULTURA ED ISTRUZIONE. E se ha qualcosa da esprimere lo faccia come fanno tutti i suoi colleghi, con misura e rispetto, colloquiando in modo diretto anche con il Dirigente che l’accoglierà e discuterà, come sempre ho fatto in questi casi con gli organi di informazione che promuovono, con approfondimenti, verità ed equità, le notizie.
Sappia però che sono pronto a difendere il mio operato e quello dei miei collaboratori e dipendenti, come già avvenuto, anche con azioni legali, contro le falsità e calunnie gratuite e insulse, senza alcun supporto concreto, anche nell’esercizio dell’art. 331 del Codice di Procedura Penale a cui sono tenuto.
Ciò specie dovessi vedere ancora notizie false e diffamatorie, redatte da Lei o da chiunque altro, per la qual cosa sarò costretto, come già detto, a sporgere denuncia all’Autorità Giudiziaria e all’Ordine dei Giornalisti, a salvaguardia in primis del mio operato, della mia correttezza e dell’Istituzione Scolastica che rappresento, in qualità di Pubblico Ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni.
Desidero chiudere ricordandole, stemperando i toni, una citazione scritta da una sua collega forse un po più conosciuta ed apprezzata: NATALIA ASPESI:
“Ignoranti i giornalisti? Se eravamo gente di cultura mica facevamo questo mestiere.”
Distinti saluti.
PROF. SERGIO MARRA
Prendiamo atto delle Sue precisazioni, sig. Preside, circa le prerogative e le funzioni professionali. Quanto però alla riunione in questione, che ci sia stata è fuori di dubbio. D’altra parte prima del sottoscritto lo aveva scritto (come riportato nell’articolo) il prof. Paolo Scattoni sul suo blog Chiusiblog. E siccome la riunione si è svolta – sempre secondo quanto scritto da Scattoni – presso l’Istituto Valdichiana, e qualcuno l’avrà convocata, le chiediamo: chi può convocare una riunione presso l’Istituto Valdichiana? Lei stesso, in questa precisazione non spiega come è avvenuta la convocazione. Siccome alla riunione (ancora secondo la cronaca di Scattoni) hanno partecipato “esponenti politici e consiglieri comunali”, il termine “riunione politica” da noi usato non è confutabile e neanche improprio, anche se l’intento era – come Lei afferma – solo di ascolto e rientrante nelle sue prerogative di dirigente scolastico che ogni giorno incontra persone e amministratori. Qualunque incontro o riunione non conviviale cui partecipino esponenti politici è una riunione politica. Nel caso specifico (ancora secondo la cronaca di Scattoni) nell’incontro si è parlato non delle attività scolastiche o del rapporto della scuola con l’esterno, ma di un atto amministrativo (e dunque politico) riguardante la concessione in comodato di un locale di proprietà comunale, ma inserito nel complesso scolastico. Parlare di un atto politico-amministrativo è azione politica a tutti gli effetti. A ns avviso impropria in quella sede. Noi l’avremmo fatta altrove, insomma. Proprio per evitare polemiche e fraintendimenti… Ma questa è solo una nostra convinzione, crediamo del tutto legittima, come è legittimo dare giudizi sprezzanti sul ns lavoro e sulla ns professionalità da parte sua. Legittimo ovviamente non significa giusto, vero, non perseguibile. Qui, in entrambi i casi, siamo sul piano del “giudizio politico”. Poi c’è il piano dei fatti (chi come, quando, dove e perché) e i fatti per definizione non sono confutabili.
M i ero ripromesso di non commentare più su Primapagina. Questa volta faccio un’eccezione perché, come si suol dire, ci sono tirato per i capelli. Condivido quello che ha scritto il Preside Marra e gli esprimo la mia solidarietà. Visto che Lorenzoni insiste voglio spiegare. Quando nel totale disinteresse dei giornali locali è scoppiata la vicenda Villetta (4 luglio) con un articolo della consigliera Martinozzi su chiusiblog, visto il numero considerevole di accessi alla pagina, contattai il Preside (lo confesso!!!) per avere informazioni. Lui mi disse che non era in grado di dire nulla perché non aveva ricevuto alcuna comunicazione né ufficiale nè ufficiosa. Mi disse anche che altri gli avevano chiesto. Gli consigliai allora (sono il colpevole) di poterne parlare con gli interessati. Tutto qui. Se c’erano in quella riunione esponenti politici non vedo onestamente il problema perché i consiglieri comunali fanno bene ad informarsi. Soddisfatto il direttore di Primapagina? Se non lo è mi dispiace perché anch’io come il Preside non intendo ritornare sulla questione perché, forse per il caldo, qualcuno scambia un’iniziativa informativa con una riunione volta a chissà quale congiura.
Magari non ho capito io, ma dire che discutere di un atto amministrativo è discussione politica è ridicolo. Fra poche settimane inizia il nuovo anno scolastico e la suola non può usufruire di uno spazio importante perché utilizzato come sala di sgombero da altri. Autorizzati da chi?
So poco di diritto amministrativo ma a mio modestissimo parere quello che che sta succedendo è viziato da illegittimità. IL giornalista si informi su questo.
Ho avuto l’opportunità alcuni anni addietro di seguire il progetto Laboratorio Ambiente, che ha avuto risonanza nazionale e internazionale, ignorato dalla stampa locale. Invece di gingillarsi con congiure che non esistono i giornalisti locali si interessino di questa realtà
Intanto i miei auguri al Preside e a tutta la scuola.
Ma. Io la chiuderei qui la questione perché la risposta se l’è data da solo in uno dei commenti : “ Io immagino …. “ oppure “ suppongo che ci sia …. chissà …..” . Un consiglio : rivedere attentamente Fortapasc
La questione riguarda se mai gli amministratori, che avranno fatto i loro conti, non certo me… Io ho solo riportato il fatto che è stato emesso un atto amministrativo che “autocertifica” (da parte della giunta) la regolarità dei passaggi precedenti e la legittimità di quell’atto. E questo è scritto nelle carte. Il resto sono considerazioni personali. Se ci sono irregolarità o illegittimità saranno gli organi di controllo e, nel caso, anche le opposizioni a portarle a galla… Sempre che siano dimostrabili e dimostrate. Intanto mi pare che tutti i commenti confermino ciò che è scritto nell’articolo e cioè che una riunione c’è stata, che si è svolta presso l’Istituto Valdichiana e che vi hanno partecipato esponenti politici e consiglieri comunali… La differenza tra questo giornale e chi ha convocato quella riunione è semplice: su questo giornale tutti trovano spazio e cittadinanza, anche chi dà giudizi sprezzanti sul ns lavoro. A quella riunione noi, invece, pur essendoci interessati della questione non siamo stati invitati. E anche questo è un fatto incontrovertibile. Ognuno poi può fare le valutazioni che ritiene più opportune.
Beh, se tanto mi dà tanto, se ci dovesse essere un nuovo principato (stando alle voci in arrivo da Siena sembrerebbe possibile, anche se non probabile) chi vorrà entrare a scuola dovrà munirsi di “Green Politic Pass”( GPS, certificato che attesti la non appartenenza a partiti e movimenti politici), sia un genitore, sia una qualunque altra persona che per qualche motivo debba entrare nell’edificio scolastico?
Tornando alla questione inviti, te, direttore, io che, ad esempio, ho invitato la madre di uno studente diplomatosi questo giugno, non ci avrei pensato a chiamarti perché non mi sei sembrato, nel corso di tanti anni, interessato a quanto di positivo sia avvenuto dentro la nostra scuola. Non ricordo un comunicato stampa o una richiesta di pubblicazione che tu abbia accolto, o una notizia positiva, anche letta su Chiusi Blog, come in questo caso, che tu abbia rilanciato e come puoi vedere ce ne sarebbero state diverse…
Che c’entra? in questo caso specifico primapagina ha parlato della questione, ma non siamo stati invitati lo stesso. Questo significa solo una cosa: ognuno invita chi gli pare, e chi è più funzionale ai suoi obiettivi, poi però nessuno si lamenti se qualcun’altro esprime giudizi diversi o pone dei problemi. Chi è che decide chi è interessato e chi no ad una questione pubblica, se di questione pubblica si tratta? E questa caro Carlo è una questione di metodo, non di merito…
Faccio un altro esempio: ieri a Città della Pieve si è tenuta la presentazione di un mio libro. C’erano un centinaio di persone. Io e gli organizzatori avevamo invitato tutti, pubblicamente, non solo quelli che avevano letto il libro e avevano espresso in precedenza giudizi interessati e favorevoli. E il dibattito è stato completamente libero. Ci sarà stato pure qualcuno che ritiene il libro una cazzata. Che non lo ha comprato e non lo consiglierà a nessuno… Chi può escluderlo?
Ciò che mi meraviglia è proprio il fatto di come Tu riesca a scrivere testi come “Tradire” e poi a polemizzare in merito “alla politica nella scuola ” . Tu stesso dici che trattasi di una questione pubblica e proprio la parola “politica” dovrebbe permettere di ricordare che è l’arte del governare quando la polis era la città Stato dove ognuno trovava la propria realizzazione nella partecipazione alla vita collettiva ed alla realizzazione del bene comune in contrapposizione a quella che sarà poi la sofistica. Bene cosa Ti impedisce in certi frangenti di analizzare le situazioni in base ad una documentazione obiettiva come viene fatto in Tradire invece di buttarla in polemica dannosa rispetto al concetto di tutela di beni ed interessi pubblici, indipendentemente dal fatto di esser stato inviato o non invitato ? E’ questo che non riesco a comprendere.
Un locale destinato ad uso scolastico è oggi magazzino, in attesa che si chiuda la manifestazione d’interessi, dei materiali di un’azienda privata, se in maniera illegittima lo stabilirà chi di dovere, credo cge ogni ulteriore parola sia superflua.
Rossella, la mia “polemica” se così si può definire non è sul merito della questione (l’uso del locale comunale all’interno del plesso scolastico e la sua futura destinazione), quanto su una riunione con esponenti politici, consiglieri comunali e cittadini (non si sa a che titolo convocati) tenutasi nei locali della scuola. Se quella riunione si fosse tenuta in un ristorante, in una sede di partito o a casa di qualcuno non avrei scritto mezza riga a tal proposito.
Marco Tu da buon scrittore intorno a due parole ci costruisci un mondo formato da m’immagino e presuppongo . Questi si chiamano romanzi perché poi ciò che non approfondisci e’ la realtà dei fatti ed il supporto documentale dei medesimi E questo si chiama giornalismo . Poi ci sono i vertici del giornalismo e si chiamano Sigfrido Ranucci e Milena Gabbanelli .
Stiamo al tema: se una riunione con segretari di partito e consiglieri comunali dentro una scuola è ritenuta una cosa normale, auguri! Tra meno di 3 mesi a Chiusi si voterà, ognuno potrà giudicare con il voto o il non voto chi ha agito bene e chi meno. Potrà premiare o bocciare… Per fortuna ancora si può votare… Quanto ai giornali, ognuno può leggere quelli che più gli aggradano. Oggi è anche più semplice di un tempo: la maggior parte sono on line e gratuiti, come primapagina. Un tempo bisognava andare in edicola e comprarne una copia. Solo che – mi sia concesso – nessuno può dire agli altri come si fa…
Appunto