ROMA E TORINO, L’ALLEANZA PD-M5S SI ARENA SUL NASCERE… ANCHE A CHIUSI LA MARMELLATA PUO’ ANDARE A MALE PRIMA DI FINIRE IN TAVOLA

“Dunque se ho capito bene (ma non ne dubito) il Pd al Comune di Roma rinuncia a vincere o comunque a schierare il candidato più competitivo, per paura di urtare il M5S che minaccerebbe ritorsioni alla Regione (ce li vedo proprio che lasciano una poltrona!). Siamo ad una politica non solo incomprensibile e degradata, ma ai confini della realtà. Una rinuncia che, mi pare, non ha precedenti. Il Pd si fa scegliere il suo candidato da un alleato o presunto tale. Inoltre, al fine di rendere meno evidente il contrasto, combina coi 5S di tenere elezioni comunali e regionali in due date diverse a breve distanza. Non mi si venga a dire che nella prima repubblica succedeva lo stesso, perché a quell’epoca i partiti si spartivano le amministrazioni, ma non decidevano i nomi dei rispettivi candidati. Io credo che si tratti di una manovra tutta sballata che non ha rispetto per gli elettori che, dopo anni di grida alla democrazia diretta, piega agli accordacci di vertice, che è lesiva dell’autonomia e della sovranità dei partiti ma che, da parte del Pd, è basata su una incredibile sopravvalutazione del consenso elettorale che sarà in grado di portare il M5S cui i sondaggi, col 40% di indecisi, continuano ad attribuire cifre irrealistiche. Questo vale per tutte le amministrazioni dove si vota perché il Pd, per avere qualche minima chance, deve sperare solo sulle liste personali dei candidati e su una destra che sbaglia i suoi. Invece di questa masochistica politique politcienne il Pd dovrebbe riflettere sulla crisi, già prima di cominciare, della sua alleanza con i 5S, rendendosi conto che, per mettere insieme forze fino a ieri nemiche, non basta il richiamo del potere e delle poltrone”.
Così scrive sul suo profilo facebook Leonardo Caponi, ex senatore e esponente storico della sinistra umbra. Il suo è il punto di vista, scettico, di un uomo di sinistra, di fronte alla linea scelta dal Pd in vista delle amministrative d’autunno. Solo che l’accordo strategico e organico o almeno la “non belligeranza” tra Pd e Movimento non sono ancora fatti del tutto scontati. Non a Roma, dove il Pd ha deciso di candidare l’ex ministro Gualtieri, in contrapposizione a Virginia Raggi e alla destra, con la speranza di andare almeno al ballottaggio per poi attrarre anche i voti 5 stelle al secondo turno. E se al ballottaggio con la destra ci andasse la sindaca uscente, il Pd l’appoggerebbe? Forse sì. Ufficialmente sì. Ma… nel segreto dell’urna? Insomma nella capitale il tacito accordo di vertice potrebbe anche non tradursi nella realtà del voto, sia che al ballottaggio vada Guatieri, sia che ci vada Virginia Raggi. Tutti e due, con la destra fuori, sembra ipotesi meno plausibile. Roma è la roccaforte di Giorgia Meloni, che vola nei sondaggi
A Torino, intanto il sindaco 5 Stelle del capoluogo piemontese, Chiara Appendino, ha annunciato via Facebook, che “l’unico scenario che mi sento di escludere al 100% è che noi appoggiamo il Pd al ballottaggio”. Secondo Chiara Appendino “i matrimoni combinati non funzionano. O costruisci un progetto politico prima in cui tutti credono e che crea coinvolgimento, oppure non funzionano. Non funzionano certamente in dieci giorni tra il primo e il secondo turno”. Si chiama Chiara. Più chiara di così si muore.
E i casi di Roma e Torino (non proprio due città qualunque) rischiano di causare un effetto domino su tutti gli altri comuni che andranno al voto tra settembre e ottobre.
Le considerazioni che fa Leonardo Caponi somigliano molto a quelle che facevamo ieri, su queste colonne, a proposito di Chiusi dove non c’è il doppio turno e dove il Pd auspica una coalizione coi 5 Stelle e l’altra opposizione di sinistra, basata solo sulla “colla antiBetto”, cioè sulla presa di distanze dal sindaco uscente, nonostante posizioni divergenti praticamente su tutto il resto. Caponi parla di richiamo del potere e delle poltrone per tenere insieme forze fino a ieri nemiche, noi abbiamo parlato del collante costituito dall’antibettollinismo e di assenza totale di progetto politico, così come del resto afferma la stessa sindaca d Torino in relazione alla sua città. Tutto il mondo è paese evidentemente.
Insomma la nuova “Santa alleanza” scricchiola prima ancora di nascere e fa acqua da tutte le parti. Cioè sia sul versante Pd, sia su quello dei 5 Stelle, dove gli scettici sono almeno pari ai favorevoli… Staremo a vedere cosa succederà, ma l’impressione è che molte cose potrebbero tornare in alto mare.
Sarebbe interessante per esempio sapere cosa pensano, a Chiusi, i Podemos e i 5 Stelle dell’iniziativa civica lanciata da Bologni, Cioncoloni, Gliatta ecc… Sarebbe interessante sapere se mentre stilavano documenti comuni hanno mai preso in considerazione l’ipotesi di una loro coalizione alternativa alla destra, ma anche al Pd. Cioè quella di una lista delle attuali opposizioni unite (cosa che potrebbe essere la naturale evoluzione di ciò che è successo in questi 5 anni in consiglio comunale) e infine se si ritengono incompatibili o meno con Scaramelli e Italia Viva in una eventuale alleanza con il Pd e se ritengono il Pd soggetto indispensable o meno per una aggregazione “progressista ed ecologista”..
Noi da mesi chiediamo che sia il Pd a fare la prima mossa, che sia il Pd a dire cosa vuol fare, perché è il partito di maggioranza, ma a questo punto anche tutti gli altri devono fornire spiegazioni e chiarimenti. Il quadro è ancora troppo nebuloso e magmatico. Sullo scaffale chiusino per ora solo barattoli di marmellate informi di frutta mista, con etichette confuse, nessuna delle quali marmellate ha una struttura solida, un amalgama consolidato, una tradizione pregressa tramandatasi negli anni in quanto retaggio della cultura materiale specifica del luogo. Tutta roba da supermercato per ora, roba che scimmiotta situazioni nazionali, senza un’anima locale: il “civismo” che si fa antipolitica in nome di una società civile migliore che non è mai esistita e una politica che prova a scopiazzare le coalizioni nazionali solo per mostrarsi allineata e coperta, fedele alla linea dei rispettivi schieramenti.
Il covid ha reso tutto più difficile, ma in una situazione così, complicata dalla pandemia e dalla crisi ad essa conseguente, Chiusi, come ogni altra città, avrebbe bisogno di una politica riconoscibile a cui ognuno possa aggrapparsi secondo le proprie convinzioni. Aggrapparsi alle marmellate non è uno port facile. E’ come arrampicarsi sugli specchi.
m.l.
Nella cabala napoletana il numero 90 in confronto a cotale situazione non è nulla…per rintracciare una situazione simile a memoria d’uomo ci vorrebbe quel periodo che nella Vandea insorta contro la rivoluzione francese nel 1793-1794 fu chiamato ”Il terrore”. Anche il bassotto del fù Burroni- nonno di Paolo Scattoni- si chiamava con tale nome ,ma ad aver paura erano le volpi mica le persone.Un cane da caccia alla volpe formidabile come pochi. Ricordo che stava anche dieci ore dentro la tana della volpe col suo padrone ad attenderlo fuori, ma alla fine dopo tutto quel tempo usciva sempre con la volpe in bocca… ed era un vero terrore di nome e di fatto per le volpi..Qui mi sembra che ”Il terrore” lo si spinga ad impossessarsi anche degli uomini…e non è proprio detto che talvolta siano questi migliori delle volpi lo si sà…..mah, forse è per tale motivo ormai risaputo ( ma per fortuna sempre con minori risultati ..) che l’insistenza prende forma, sperando che il terrore possa spingere verso quella che ci si intingni a definire la via maestra ma che nel caso di Chiusi credo che possa portare alla palude Stige e non ci vogliono grossi discorsi per rendersene conto,basta guardarsi intorno, come disse il Presidente Mattarella poco tempo fa: ”la farina è quella che è… quindi il pane è quello che è…”. Ma se lo si capisce umanamente che si tenti di tutto, d’altra parte esistono condizioni e situazioni dove ” tale tutto” palesemente stona. Ma se non lo si comprende si rischia di assistere ad una di quelle situazioni dove a proposito di volpi di cui si parlava , si dovrebbe ricordare la battuta rimasta negli annali chiusini che un giuocatore di carte negli anni ’70 disse apostrofando pesantemente il suo compagno di briscola al Bar Italia,il quale evidentemente aveva fatto un grande errore a quel giuoco : ”Nana, se eri furbo ti chiamavano volpe”.
Ho la vaga impressione che anche stavolta tu c’abbia capito poco. E abbia poco chiari i contorni della questione. Tu lasci intendere che io abbia il “terrore” di cambiare… e quindi sotto sotto inviti al solito voto utile. Ma in questo caso cambiare cosa? Qui si parla dell’ipotetica alleanza (proposta e sperata dalla segretaria del Pd che l’ha propugnata in una intervista due giorni fa) tra Pd e M5S. Cioè di un partito di opposizione (il tuo) con l’attuale partito di maggioranza, che ha sì scaricato Bettollini, ma in 5 anni non gli si è mai messo di traverso, ha avallato e sostenuto tutte le opere e tutte le posizioni dell’amministrazione ed è il partito che ha sostenuto il vituperato Giani alle regionali. L’ho scritto più volte che tale eventuale coalizione non mi convince, perché mi sembra tenuta in piedi con lo spago, anzi dalla “colla antiBetto” e non da altro. Idem per i Podemos, che potrebbero anch’essi farne parte. Sono i 5 Stelle (e i podemos) in questo caso che “difendono e si candidano a sostenere lo status quo” e la “vecchia via” cioè chi ha governato fino ad ora e a costrastare una eventuale aggregazione civica alternativa. Ma siccome altrove (vedi Roma e Torino) i 5 Stelle e il Pd l’accordo non lo trovano, il rischio è che l’alleanza salti anche a Chiusi. E questo ho scritto. Se vogliamo parlare di questo bene, altrimenti stiamo entrambi a perdere tempo.
Quanto tempo sprecato in discorsi inutili, non sapendo o non volendo sapere come stanno veramente le cose.
…e quindi siccome c’ho capito ben poco come dici, ne consegue che il cambiamento sarebbe Bettollini e la parte del suo partito che tifa per lui e della quale parte tu hai difeso le istanze criticando aspramente i ritardi della segreteria PD dal momento che si è messa contro lo stesso Bettollini per una sua probabile e possibile continuazione ad essere sindaco. ritardi che pur ci sono stati…. No Marco, fammi capire, di pesci in barile mi sembrerebbe che non ce ne sia bisogno… o no ? Poi può darsi che come dici tu del cambiamento non ce ne sia bisogno ed allora sia le opposizioni sia una parte di quella famosa lista delle 2500 firme abbiano evocato cazzate e preso abbagli madornali ….così tanto per sapere.Non ti puoi basare sul tuo ragionamento su cardini che sai quanto me che sono cardini che non esistono come quello del riconoscimento in tempi non sospetti che l’operato era positivo. Ma credo che i tempi sosospetti venissero da molto prima ed allora come vedi qualcosa di incongruente c’è ed esiste e se si vuole metterci una toppa che non sia più grande del buco, l’unica direzione è quella che a te non piace, perchè tante altre non ce ne sono, ed il periodo del ”terrore” della Vandea che ho evocato prima è inutile offuscarlo, c’è ed esiste…ma perchè occorre giuocare sempre a nascondino anche intorno a questioni importanti ? Queste questioni sono rappresentate da interessi o sono aria fritta? Dimmelo te visto che come dici non centro mai il problema.
Scusa, ma chi ha mai scritto che Bettollini sarebbe il cambiamento? Al massimo sarebbe la continuità (che a me non dispiacerebbe, visti i risultati, l’impegno e viste anche le alternative, che non vedo per la verità). Ma Bettollini è fuori gioco, per scelta del Pd che ha deciso di non ricandidarlo e poi anche per scelta sua. Dichiarata. Quindi se si parla di Bettollini in funzione delle elezioni, ad oggi si sta parlando del nulla.E infatti l’articolo parla d’altro: del Pd e dei 5 Stelle e della loro possibile alleanza. Insieme ai Podemos. A te piacerebbe? a me no, perché non ci vedo alcun progetto, nessun disegno strategico, solo una “furberia tattica” per non sparire. In altri articoli ho scritto di altre eventualità e altri soggetti, tipo una eventuale lista civica con l’appoggio della destra o con dentro figure chiaramente riconducibili alla destra, insieme ad altre che di liste civiche ne hanno promosse diverse da 35 anni a questa parte, sempre in funzione diciamo così di un’alternativa al potere costituito. Ma in altri articoli, Qui mi piacerebbe discutere, se possibile dell’eventuale accordo Pd-m5S. A mio avviso più che un’ancora di salvezza, può essere la tomba per entrambi.
Si, sarebbe la continuità che a te non dispiacerebbe (libero di pensarlo e di favorirlo ci mancherebbe) ma questo a casa mia vorrebbe dire che non si riconosca la necessità di cambiamento. O sbaglio ? Comunque se Bettollini in parte lo ha defenestrato il suo stesso partito ed in parte si è defenestrato da solo,personalmente credo che in qualche modo si abbia a ripresentare,non sò sotto quale forma ma che abbandoni il tutto nemmeno se ce lo vedessi….Non sò fare previsioni e non ho la tua stessa visione nè la tua stessa speranza quando dici del Mov.5 Stelle e di Possiamo che l’alleanza sarebbe la fine di tutti e due. Forse ti piace esorcizzare il pericolo prevedendolo poichè tutti sappiamo che non si goerna da soli, e questo lo sanno sia il mov.5 Stelle, sia Possiamo, sia la lega, sia tutti, ma con un alleanza che abbia dei programmi comuni e dei punti in comune finalizzati allo sfratto dell’inquilino,sarebbe possibile che Chiusi potesse anche cambiare aria. E dall’ossigeno nuovo traggono forza ed intenti coloro che accettano tale battaglia, che è sui fatti, sui programmi e sulla battaglia delle idee.Le liste civiche nascono con cotali intenti ed attraverso mille difficoltà senz’altro, vedi che per esempio Città della Pieve dove dovevano emergere le differenze scardinanti che avevi prennunciato mi sembra che abbia trovato abbastanza pace proprio sul terreno delle differenziazioni e che queste non abbiano fatto esplodere la santabarbara che tu dicevi che avrebbe deflagrato. Come vedi, spesso basta poco ed anche un minimo di intelligenza politica che faccia si che coloro che a seconda delle convenienze si arrovellano la testa a ricavare interpretazioni basate sulle esplosive differenze,ma tutto come vedi parte dalla fondamentalità della visione positiva e/o negativa del passato.Tu in qualche modo invochi la continuità, io come altri la fine di detta continuità.
Carlo, quando dico sarebbe la tomba di tutti e due” intendo i 5s e il pd. E della posdibile alleanza con il pd, non tra m5s e Possiamo. È di questo che si parla. Quello sarebbe il cambiamento?
Ho fatto uno svarione scrivendo su quanto avevi detto certamente, ma la tua riflessione tende manifestatamente a togliere tutte quelle casistiche ed eventualità per le quali non pesi nel risultato elettorale l’alleanza fra 5 Stelle- Possiamo insieme alla confluenza in una Lista Civica formata dalle persone che aderiscono al comitato civico spontaneo che finalmente stà prendendo piede.A tale lista che diciamocelo francamente è quella che disturba più di ogni altra, chiamiamolo ”il potere costituito” da decenni(perchè se rimanessero da soli i 5 Stelle e Possiamo la situazione non cambierebbe dal momento che la somma dei voti sarebbe insufficiente a cambiare aria) e che potrebbe dare il segno di un cambiamento, aderiscono come sai cittadini sensibili alle problematiche che non sono state risolte dalle amministrazioni che si sono succedute da decenni le une dopo le altre o che almeno a fatti alla mano quest’ultime non hanno dato il segno di poterle risolvere. E tale lista può benissimo- e me lo auguro -comprendere anche i cittadini simpatizanti del PD che hanno assistito alle diatribe interne del loro partito che votavano e che hanno sempre votato. I numeri sono quelli che sono e non è un lavoro facile ma di fronte a tali panorami credo che una scelta di civismo sia doverosa, doverosa verso il raggruppamento che possa pesare per strappare la conduzione che ha portato Chiusi alla situazione attuale. Daltronde in paesi come Città della Pieve ,Pienza ed altri cosa è stato fatto ? Perchè allora non si debbano rompere le incrostazioni decennali apparenti anche in altri luoghi e debbono essere frapposti a tale divenire tutte i disegni minacciosi dei baratri, delle alleanze con i diavoli, della scomparsa dei partiti piccoli o grandi,dei pensieri di come verranno gestite le istituzioni in un prossimo futuro ? Nella lista di adesione a tale progetto civico personalmente ho dato la mia adesione perchè ritengo che possa essere l’unico assemblaggio possibile per cambiare aria.Dal momento che la politica cosi come ci appare non è adeguata a compiere tale cambiamento,dimmi per quale recondito motivo non possa essere una coalizione civica a farlo? Ed è inutile che a tale scopo si possa frapporre il pensiero di chi scomparirà e di chi si rimpicciolerà o di chi potra sempre inevitabilmente stare all’opposizione senza poter determinare nulla. Porsi tale domanda è funzionale oggi a creare gli steccati perchè l’uso della politica faccia il percorso di sempre: cose risolte a metà e quindi risolte male come vediamo nel territorio e carriere politiche individuali schizzate verso l’alto all’improvviso perchè sarebbe stato ” limitativo non poter approfittare salendo sui treni che passavano”;parole tue queste e da me da sempre contestate. Ma perchè tale modo di operare e d’intendere la politica a cosa ha portato se non al degrado del tessuto economico cittadino con nulla di sostanziale che possa contenere la speranza della spinta in avanti del livello economico dei cittadini, e quindi fare di Chiusi il contraro di come si presenta oggi ? Ma ce li ricordiamo le declamazioni sul centro commerciale naturale quale erano? Vogliamo guardarlo oggi e dirlo a chi lo abita ed ai pochi e sparuti commercianti che ci lavorano come è ridotto e quali speranze vicine di cambiamento abbia ?Eppure parecchi di questi son passati in poco tempo dall’assumere contrarietà verso le istituzioni cittadine ad una specie di limbo dove non si sà da quale parte possa arrivare la spinta a farla finita di questa dimensione di modo di procedere destinato a morire.E destinato a morire anche per la sovrapposizione a questi spazi di utenza di aziende di più grandi dimensioni che se il loro insediamento sul territorio consente alla struttura pubblica di trarne benefici economici per tasse e gabelle dall’altro lato non consente a tante famiglie di vivere e svilupparsi con il loro lavoro poichè in effetti tutto questo attua una concorrenza che non ha fine e non è vincente a lungo andare. Difatti osserviamo quante chiusure di esercizi vi siano. E mentre -covid a parte- in luoghi come Città della Pieve i negozi crescono di numero , si abbelliscono, si ammodernano, a Chiusi Scalo e Chiusi Città languono in una stagnazione con un aria intorno da paese dismesso, vuoto, del tipo radicofani quando aprirono la nuova Via Cassia. Personalmente ho dato la mia adesione a tale lista per compiere tutti quegli atti che individualmente credo di saper compiere in maniera umile e forse un po’ soddisfacente nel campo relativo a quanto da me amministrato e che concerne il mio interesse e credo sia bene sin d’ora chiarire i limiti delle azioni delle persone che seriamente s’impegnano per uno scopo preciso.Il mio scopo-e lo dico sin d’ora come lo ho già detto possa essere per Città della Pieve al tempo stesso, è la valorizzazione culturale che possa partire dal mio archivio usato in maniera mirata per dare il segno( uno dei tanti spero che potranno apparire tangibili) allo sviluppo culturale di Chiusi e della cittadina Umbra. Credo che sia bene che ognuno di fronte a tutto questo si possa impegnare responsabilmente sulle cose che crede di saper fare, e non in quelle dove possa improvvisare, e questo credo debba essere un metro di attuazione. In questi ultimi anni abbiamo assistito a molte discrasie su questo lato di impegno e conoscenza delle persone preposte ad essere impiegate nei settori della pubblica amministrazione,che hanno segnato la loro asfittica presenza nell’attività pubblica e politica svolta. E’ proprio un segno di questi tempi che viviamo la manifestazione tipica delle immaginate e sedicenti professionalità lavorative degli individui che passano indistintamente da tipologie di lavoro ad altre di altra natura che nulla hanno a spartire con quelle precedenti con una naturalezza ed una disinvoltura inimmaginabili, come se avessero da sempre appreso tale nuovo mestiere e/o professione e fossero in grado di svolgere la nuova professione con ogni crisma e carisma.Conosco un imbianchino- tanto per rendere l’idea- che da sempre ha lavorato egregiamente ed oggi per tanti motivi che non stò ad elencare si è messo a fare il cuoco.Naturalmente quando vado a mangiar fuori non vado nella trattoria dove lavora, questo è poco ma sicuro. Allora se questi sono i tempi, anche dal lato della serietà delle persone ma anche da quello che il settore pubblico richiede specialmente nel settore culturale. io credo che i Comuni debbano tener presente tali principi e non chiudere i rubinetti soprattutto alla qualità della cultura, perchè oggi di questa si parla tanto, ma spesso soprattutto in periferia viene contrabbandato lo stesso concetto e si rischia di assorbire risorse che se usate per il verso giusto potrebbero in poco tyempo far risalire la china, il turismo, la partecipazione dei cittadini. Ho parlato prima di Chiusi e di Città della Pieve ma nel loro piccolo fra questi due comuni non credo ci sia paragone del substrato culturale e partecipativo esistente nella popolazione che dà sempre una risposta continua e costante alle iniziative che vengono intraprese. E’ un altro orto di coltura Città della Pieve e non ha di certo il possesso del patrimonio di antichità che spetta a Chiusi, purtuttavia come presenze turistiche fin’ora ha segnato una priorità.E mentre d’estate specialmente dopo cena la maggior parte dei pochi bar a Chiusi sono come il participio passato del verbo chiudere, a Città della Pieve si aprono nuovi locali e sono spesso pieni. Allora questo in qualche modo oltre che dalla capoccia dei cittadini non si pensa che possa dipendere da quella del modo di vedere o di non vedere della Pubblica Amministrazione? Si dice che la cultura sia prioritaria per la ripresa e credo che possa essere così, ma mi spiegate allora perchè nonostante la diversa e scarna tipologia delle manifestazioni(attenzione non parlo della qualità di queste) culturali Chiusi non decolla ? Ma mica ci vorrà tanto a capirlo che ci si dibatta in un complesso insufficiente di iniziative culturali e che mancano anche persone di una certa levatura a dare un taglio di contenuto culturale-moderno-conoscitivo ed il modo di concepirle è un modo che risente da un passato politico incentrato su un pauperismo atavico e sovrastante tutto e tutti ? Se non iniziamo a valorizzare le nostre forze ed a contare proprio sulle nostre forze non andremo lontano, saremo sempre paesi di serie C mentre il mondo intorno vola,covid o non covid….e chi ha paura e tira i freni secondo me indipendentemente da come andranno le cose e le elezio9ni di ottobre si mette in una gabbia in cui altri hanno la chiave del lucchetto.
ad oggi, non mi pare in agenda l’appoggio di Possiamo e M5S alla eventuale lista civica. In agenda – secondo quanto dichiarato dalla segretaria del Pd – c’è una alleanza tra Pd, M5S e Possiamo. Le due forze di opposizione hanno pubblicato due settimane fa un documento comune in cui si parla di “campo progressista ed ecologista” il che mi pare escluda ogni rapporto con la destra, che invece nella lista civica ci sarebbe a pieno titolo. Non solo: la consigliera 5S Martinozzi, commentando un articolo di questo giornale sull’intervista di Simona Cardaioli, ne ha preso le difese accusando primapagina di aver travisato alcune frasi, segno che i “contatti” sono in fase piuttosto avanzata. Poi che tutto possa saltare, magari perché l’alleanza Pd-M5S salta a Roma o a Torino o altrove non si può escludere. Ma allo stato dei fatti questo è il quadro. Non c’è assolutamente sul tavolo una “grande alleanza anti-Pd”, ci sono al contrario due forze di opposizione pronte a fare un patto con il partito di maggioranza. E una destra che dopo essere rimasta per due volte fuori dal consiglio, stavolta tenterà la carta della lista civica per rientrare in gioco (come del resto ha fatto a Città della Pieve nel 2019).
Visto che le sfere di cristallo albergano molto dove scrivi ti faccio una domanda per sentire il tuo parere, spassionato e senz’altro autorevole: ma secondo te, dopo le esperienze fatte con la Primavera e con tutta l’acqua che è passata sotto i ponti,se passasse l’indirizzo ai due partiti di opposizione,compreso una parte del PD e compresa la costituenda Lista Civica, tu ne vedi o no strategicamente la possibilità di poter far confluire i voti su tale lista civica ? Visto che sembri tanto preoccupato te lo chiedo perchè a seconda di come dici non lo dovresti essere.Forse fai così per esorcizzare gli eventi ma la sfera di cristallo non potrebbe registrare anche tale possibilità? Te lo dico perchè ricordi come andavi sicuro tu su Città della Pieve che sarebbe stata la riconferma del Pd poi quando ti accorgesti in base alle dichiarazioni che lega ed altri avrebbero votato per la lista Civica di Risini mi sembra di ricordare che ti crollò un mondo, anche perchè non ci voleva proprio tanto a capire come sarebbero andate le cose.Altra domanda succedanea: ma come credi che avvenga la formazione ed il successo (quando c’è) di una lista civica? Vorrei sapere il tuo parere anche su questo,anche perche credo che sempre quando avviene questo che si ipotizza qualcosa di inaspettato possa prendere forma e svelarsi. Tu che ne dici….