INCHIESTA ANTI ‘NDRANGHETA IN TOSCANA, INDAGATI ANCHE UN CONSIGLIERE PD E DUE FUNZIONARI DELLA REGIONE
E ANCHE IN UMBRIA FUNZIONARIO IN MANETTE PER CORRUZIONE: FACILITAVA AUTORIZZAZIONI SULLE CAVE
FIRENZE – L’affare si ingrossa… C’i sono anche tre figure di rilievo della Regione Toscana tra gli indagati nell’inchiesta della Dda di Firenze su presunti reati ambientali che coinvolge anche imprenditori considerati contigui alle cosce di ‘Ndranghetae che ieri ha portato all’arresto di 23 persone.
Si tratta di Ledo Gori, capo di gabinetto del presidente Eugenio Giani; di Edo Bernini, direttore del settore Ambiente e energia e del consigliere Pd Andrea Pieroni.
A Gori viene contestato il reato di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Per la procura, Gori si sarebbe reso disponibile a soddisfare le richieste del gruppo criminale, composto tra l’altro dai vertici dell’Associazione conciatori di Santa Croce sull’Arno, in cambio dell’impegno da parte degli imprenditori di chiedere esplicitamente al candidato a presidente della Regione Eugenio Giani – estraneo alle indagini -, e poi allo stesso Giani come presidente eletto, di confermarlo nel suo incarico come capo di gabinetto. Nell’inchiesta Gori non è accusato del reato di associazione per delinquere. Andrea Pieroni, è accusato sempre di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, mentre per Bernini il capo di imputazione sarebbe quello di abuso d’ufficio.
Nell’inchiesta Gori, Pieroni e Bernini non sono accusati del reato di associazione per delinquere. E figurano solo tra gli indagati e non tra gli arrestati.
La vicenda però è comunque una “tegola” sulla Regione Toscana e sul Pd, tegola che segue di pochi giorni quella relativa all’ex presidente Enrico Rossi accusato e rinviato a giudizio per presunta dichiarazione mendace sui fondi elettorali per la campagna elettorale del 2015.
Sono cose diverse e le stesse accuse rivolte ai due funzionari e al consigliere Pieroni sono diverse da quella di contiguità con le cosche che in tanti casi simili si è verificata. E’ indubbio però che si tratti della conferma da un lato che i costi (entrate e uscite) della politica sono spesso poco tracciabili e fuori controllo (il caso Rossi), dall’altro che il sistema delle verifiche e delle autorizzazioni in capo alle Regioni sulle materie ambientali è sottoposto a pressioni indicibili e troppo frequentemente anch’esso può sfuggire di mano o presentare delle crepe nelle quali certi interessi non fanno fatica ad incunearsi.
E dell’inizio di aprile un caso abbastanza simile scoperto dalla DIA e dai Carabinieri Forestali di Ancona, riguardanti lo smaltimento di rifiuti illegali e le autorizzazioni e i controlli sulle cave vincolate, in Umbria. L’inchiesta ha postato prima all’iscrizione nel registro degli indagati, poi all’arresto di un funzionario della Regione Umbria per corruzione: avrebbe preso soldi in cambio di facilitazioni appunto in alcune autorizzazioni ambientali.
La Toscana è a guida Pd, l’Umbria a trazione leghista. Ma le “crepe” sono le stesse. Ovviamente vale per tutti la presunzione di innocenza, fino a prova contraria.
I partiti, però, sia di centro destra che di centro sinistra dovranno interrogarsi e cercare vie d’uscita, perché fatti come questi fanno aumentare la sfiducia dei cittadini, la convinzione che “sono tutti uguali” e anche la sensazione che basta trovarsi vicino al barattolo della marmellata per sporcarsi e dita…
Il consigliere Pd alla Regione Toscana Pieroni, per esempio è dato come uno molto vicino al neo segretario nazionale del partito Enrico Letta, il quale non bestemmierà perché è cattolico, ma qualche “madonna” per la testa ce l’avrà di sicuro.
M.L.
”….e anche la sensazione di trovarsi vicino al barattolo della marmellata…..SENZAZIONE ? Questi sono fatti no sensazioni ! Ma come è per questo lo è per tanti altri casi. Una volta ci fu qualcuno detto ”Il migliore” che disse che anche nella criniera di un purosangue si potevano trovare delle zecche, ma qui si non si tratta di purosangue e nemmeno di puledri, qui si tratta di vecchi ronzini,che sanno bene che lo stalliere alla tale ora porti la biada. Ed allora, siccome è invalso negli ultimi anni soprattutto dal complesso mediatico che sceglie appositamente all’occasione di fare i confronti, fare i paragoni ed accostare i vari partiti per misurare loro la febbre legati tutti al capezzale della disonestà, il tanto vituperato movimento 5 Stelle -che ha senz’altro una grande confusione dentro se stesso dovuta a fattori di crescita e di improvvisazione come dicono i loro avversari calcando sull’inattendibilità di tale improvvisazione alla gestione di governo-di fronte a questi fatti che tu descroivi come ne escono? Quanti dei cinque stelle hanno rubato denaro pubblico o sono stati l’obiettivo di mafie e bande di malaffare? Ecco chiarito dai fatti, solo anche da questo di cosa abbia bisogno sia l’italia sia gli Italiani, e purtuttavia ancora i centri di interesse legati ai partiti vengno coltivati e non abbandonati,non si fa mai una sana autocritica di ciò che hanno prodotto dopo anni che hanno contribuito ad affossare l’italia. Se le prendi persona per persona ,sono tutte ”persone irreprensibili ed oneste” ma se vai a vedere la farina che producono non è farina ma crusca. Ed allora il mugnaio Letta in questo caso penso che se vuole ricavare farina dal macinato debba mettere sotto la macina spighe di altro valore non tenendo presente la pressione di ambienti e di volontà contigue soprattutto al suo partito senza guardare gli interessi di cui gli ambienti si fanno portatori.Ma se il partito continua a nicchiare come fa anche in periferia(vedi anche Chiusi),attendendo che arrivi il vento da chissadove per lasciarsi trasportare,il partito già dilaniato per conto proprio,soccombe e cade in ,mano al qualunquismo,al tifo corale da sottosviluppo, ed alla fine soccombe,sgretolandosi.E allora sarebbe l’ora di dire basta ed affrontare un percorso di rigenerazione impostato su ben altre basi costitutive,che nulla hanno a che vedere con quelle odierne e con la inconsistenza della gente che ha dato credito poggiando sui ricordi di momenti lontani.Ecco perchè non è sinistra questo partito, e se continua così sara sempre di meno,e quel livore che trasuda dalle sue crepe oggi è destinato ad andare ad ingrossare anche la strada della destra, che non aspetta altro.La politica si fa guardando al futuro e non ci si deve esimere dal predisporsi ad accettare le diversità che stanno intorno a noi avendone timore perchè se siamo onesti sappiamo distinguere, pesare e distinguere le cose giuste da quelle sbagliate, e non incancrenirci su questioni di tifo dovute all’appartenenza.Mi sembra di essere stato chiaro e che il messaggio possa risultare chiaro.
Carlo anche tra 5 S qualcuno è stato pizzicato con le dita nella marmellata, molti candidati e poi eletti hanno fatto salti della, qualcuno è finito sotto inchiesta per “connessioni” con il malaffare anche dalle ns parti (vedi tale Caiata, eletto coi 5S e poi passato a Fratelli d’Italia)… Nessuno è senza peccato, ma io inviterei a stare attenti, a distinguere sempre tra “corruzione”, “abuso d’ufficio” e “impicci con le mafie”, perché sono cose diverse. Tutte deprecabili, ma diverse. E inviterei anche a tener presente che in Italia vige la presunzione di innocenza, fino a prova contraria. E questa vale per tutti.
Che poi il sistema di potere e soprattutto quello delle Regioni (tutte) sia pieno di falle e di crepe dove è facile insinuarsi anche per la malavita è un fatto appurato e generalizzato. Calma però: oggi ho sentito gente che parlava in piazza di “tre esponenti della Regione Toscana indagati per mafia”. Non è così. Nessuno dei tre è indagato per mafia o per rapporti con le cosche o associazione per delinquere. La politica deve interrogarsi e darsi delle risposte. Deve cambiare registro. Ma le semplificazioni non fanno bene alla verità. I fatti vanno raccontati (e noi cerchiamo di farlo), ma anche valutati per quello che sono.
Certamente che i fatti vanno raccontati per quello che sono, e allora? Non si può dare un giudizio politico per quello che sono ? E come sono questi fatti? Pensi che un magistrato visti gli atti che ha in mano non possa giudicare se per tali atti sia giusto o meno emettere un avviso di garanzia a dei politici ed indagarli ? Che lo sappiamo tutti al 100% che non corrisponde ad una sentenza passata in giudicato, ma a giudicare da quanto si legge i fatti sono fatti e sono stati contestati a persone che sono state arrestate dell’Associazione Conciatori che andavano a braccetto con la politica(scrive la stessa repubblica vantando il virtuoso scenario dell’econmia circolare pensa te !). Come saprai tu meglio di me che il complesso mediatico è la chiave per farci ragionare a seconda di quale strada si possa percorrere e che ci formiamo le idee a seconda di ciò che leggiamo.E’ vero ciò che dici te( non parlo delle mani nella marmellata di coloro che sono stati pizzicati ma se dovessimo fare i paragoni quantitativi fra i 5 stelle e coloro degli altri partiti il problema nemmeno si pone al confronto parlando appunto della martmellata e sui casi che hai citato) e se fai-come specifichi- doverosamente il garantista, lo dovresti fare anche doverosamente anche per coloro che sono negli schieramente politici che non gradisci,ma che a memoria mia -ma posso ricordar male- c’è stato solo uno che abbia avuto a che fare con l’essere pizzicato con le mano nella marmellata; coloro che sono passati ad altri schieramenti non mi mi sembra di ricordare che l’abbiano fatto per essere stati pizzicati a rubare,quelli che sono passati da F.lli d’Italia ai 5 stelle che dici tu sono stati espulsi dal movimento il giorno dopo e sarebbe sttao meglio che non ci fossero stati acolti questo di certo,e ti prego di non intorbidire le acque già poco chiare,non mi risulta per ora sia sia dimesso qualcuno di tali politici dal partito che rappresentano.Forse lo faranno, ma invocare dicendo che tutti hanno qualcosa adosso,cerchi una giustificazione che nei confronti della realtà vera non regge, e non regge se fai il conto degli appartenenti a ciascun partito; mi dici per favore il totale degli indagati e lo raffronti con il totale degli indigati dei 5 stelle? Questi ultimi avranno tutte le pecche che i giornali interessati organi espressi e non espressi dei partiti gli affibbiano- ma una cosa è certa che non rubano e su questo possono andare a testa alta credo.Ma ti volevo far notare che la politica se teniamo presente la gente,quella che ha meno strumenti di ragionamento e che è portata a ragionare a seconda di cio che legge nei giornali o che ascolta nei telegiornali ufficiali, si osserva che la politica si fa in tanti modi e molti di tali modi coadiuvano anche con un grande peso la stessa politica, quindi non lo dico a te che lo sai benissimo e sai benissimo che una cosa è raccontare un fatto da cronista ed una cosa esporre lo stesso fatto in modo che vengano percepite o meno certe sostanze politiche in esso contenute: quelle che io ti ho sempre detto ”il leggere fra le righje”, cioè come si presenta un fatto, parlando di certe cose e non di altre oppure calcando su un aspetto invece che in un altro.Un capo di gabinetto di Giani è stato indiziato- e attento, prendi per esempio La Repubblica- e spiegami perchè tale notizia non è stata reputata idonea di metterla in prima pagina.L’hanno messa in 22 esima pagina tanto per esempio, e più estesamente ne hanno parlato nella cronaca locale di Firenze… Vediamo secondo te come te la spieghi dal momento che sei un giornalista questa cosa e non mi rispondere che queste cose facciano parte delle decisioni della redazione,perchè ti dico io che non sono fatti che descrivono il pensionato che è inciampato sul marciapiede rotto e che si è fratturato il femore….. Vediamo secondo te se sia lecito pensare che se tale indizio avesse toccato uno dei 5 stelle quale risonanza avrebbe avuto una cosa del genere e se non fosse stato sbattuto in prima pagina… e si parla di un capo gabinetto della Presidenza della Regione,non del primo netturbino….Vediamo come si spiegano queste cose dal momento che si dice che siamo una nazione libera dove chiaramente esiste la stampa libera.Poi certo che sulla legge presentata dall’ex Ministro della Giustizia alla quale si sono opposti pari pari tutti coloro che hanno occupato lo stato e che hanno più da perdere di tutti se non si iperrealizzino tutte le garanzie costituzionali fino al terzo grado di giudizio e che forse questi la maggior parte delle volte si vedo prescritti i reati contestati,allora di fronte a tutto questo quando serve ed a seconda di chi, si diventa tutti garantisti.Nel giornalismo guarda caso” tutti cronisti” diventano nel riportare sommessamente i fatti… Caro Marco è difficile campare se non ci si vuole rendere conto nemmeno dell’evidenza.Oggi Draghi ha ceduto ai partiti che rappresentano di più le categorie economiche,medie e piccole,ma anche a quelle medio grandi,dicendo che tutti i partiti si sono trovati d’accordo per la prossima riaperura,e stasera su tale argomento la Gruber sulla 7 ha intervistato fra gli altri il Prof.Galli del Sacco di Milano ed il prof. Montanari di Firenze i quali non hanno risparmiato critiche a questo modo di procedere nei confronti della pandemia,sottolineando che il pericolo di riapertura quasi progressivamente totale sia altissimo per il rischio dello scivolare in una terza ondata fra qualche mese.Gli altri interlocutori uno del Sole 24 ore e l’altro un economista proteso a capo basso al seguimento delle ragioni del sacro aziendalismo hanno cercato di minimizzare dicendo che sarebbe l’ora di ricercare un equilibrio far la ripresa economica ed il rischio che si possa ripresentare la pandemia in una forma ancora più totalizzante verso la popolazione affidandosi ai due dati: il primo la discesa della curva che ancora però segna quasi 400 morti al giorno ed l’altro è lo sperato comportamento civile della gente che osservi le precauzioni. Mi dici allora perchè siamo ritornati a combattere la seconda ondata e quali sono state le cause? Ma non mi sembra un problema che non si possa vedere questo delle riaperture a singhiozzo che innesca un altra volta il rinfocolamento che vedremo più avanti.Vedremo fra due o tre mesi allora quali siano state le teorie vincenti se quella ” umanitaria e razionale” o quella ”della moneta”. I favorevoli alle riaperture hanno messo l’accento sul doveroso comportamente della gente come se non sapessero che la gente si comporta a seconda di quello che tu gli puoi comandare e se il governo decide per la riapertura dicendo di avere elementi suggeriti dai comitati scientifici si va alla riapertura. Su questo Galli-che mi appare semprepiù una persona sensata- ha detto senza nascondersi dietro un dito come si nasconde chi insegue i consensi dalle categorie dicendo che la buriana stia passando e che ciò che faccia la differenza sia il comportamento della gente ben sapendo che nel vicino passato abbiamo visto come si sia comportata- si è augurato di sbagliare nel suo giudizio, ma è rimasto molto scettico su quanto è avvenuto.Risiamo alle solite e le solite sono che tale tipo di politica e tale tipo di società che pone in essere chi è chiamato alla sua conduzione che porta necessamente verso l’avvaloramento di tal nature di economia e che non mette in primo luogo la difesa della vita perchè alla fine nelle scelte e quando siamo al fondo delle decisioni, ci si flette davanti alle richieste di chi possa dare il consenso politico e la guerra del consenso sarebbe troppo rovinosa se si perdesse, anche davanti al fatto della tutela della vita e della salute contrapposta a quella dell’economia.Ma appunto Draghi alla fine cosa si credeva che avesse scelto ? Ha scelto la banalità del riferire che in una fase dove la curva è ancora preoccupante e non solo per i 400 morti giornalieri ma anche per la speranza che i contagi possano diminuire, sia più importante dare fiato all’economia del consumo. E quale scelta si pensava che facesse? E l’ha pure dichiarato che oltre alle precauzioni che si debbano prendere ci si affidi al senso di responsabilità della gente.Ma vi sembra che possa aver fatto una cosa sensata ‘ io non dico che sia stato obbligato a dar seguito agli intenti di Salvini che vuol passare a tutti i costi come salvatore della patria,ma in effetti personalmente mi sarei aspettato altro.Purtroppo personalmente sono abbastanza certo che sarebbe finita così, ma come in tutte le cose occorrerebbe aver memoria, perchè poi quando si materializzano i fatti le colpe non sono di nessuno.E dimmi se tutto questo sia in qualche modo difendibile….però come vedi si pone in essere.
ma perché nell’articolo non ci sono giudizi politici? Il problema se mai è scrivere le sentenze prima che lo facciano i tribunali. E’ questo che non va bene (e vale per tutti e dappertutto). Su una certa tendenza atavica e molto radicata all’infedeltà (intesa anche come tradimento di ideali politici o degli interessi che si dice di voler rappresentare) di questa strana “terra di mezzo” ci ho scritto pure un libricino da poco in libreria. Questo per dire che la politica infedele c’è sempre stata, fin dalle guerre puniche (pensa te), passando poi per il medioevo, i liberi comuni, il Rinascimento, i garibaldini e l’Unità d’Italia, e poi il fascismo e perfino nella Resistenza. Fino ai giorni nostri. Ovviamente tutto questo è deprecabile e deprimente, e avviene a tutti i livelli. Non c’è nulla di nuovo sotto il sole. Però, ribadisco: gli avvisi di garanzia e i comunicati stampa delle Procure, talvolta nemmeno gli arresti sono sentenze.