CENTRALE IN VAL DI PAGLIA: CHICCO TESTA ATTACCA LA SOPRINTENDENZA. IL COMITATO: “ORA GIANI PARLI CON NOI!”

mercoledì 03rd, marzo 2021 / 10:11
CENTRALE IN VAL DI PAGLIA: CHICCO TESTA ATTACCA LA SOPRINTENDENZA. IL COMITATO: “ORA GIANI PARLI CON NOI!”
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SAN QUIRICO D’ORCIA – Non si placa la polemica sulla presentazione del libro di Chicco Testa e la presenza del governatore Giani alla diretta streaming, anzi si arricchisce di un novo capitolo, perché l’ex presidente Sorgenia c’è andato giù pesante con i comitati, ma anche con la Soprintendenza. In sostanza Testa ha attaccato le istituzioni dello Stato che sono preposte alla tutela del territorio e questo, per i comitati stessi è un attacco che non può lasciare indifferenti i rappresentanti delle istituzioni stesse. Giani in testa. Che invece non ha replicato. Il Comitato NO Centrale scrive: 
“LE GRAVI ACCUSE DI CHICCO TESTA ALLA SOPRINTENDENZA E I SILENZI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONEgli attacchi allo Stato di chi promuove centrali da milioni di euro possono lasciare silenti i rappresentanti delle istituzioni?
Lascia a dir poco sbalorditi quello che è accaduto ieri alla presentazione del libro di Chicco Testa sulla “crescita felice” contro “l’integralismo ecologico”, presentazione cui ha partecipato il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Particolarmente grave risulta la dichiarazione esposta dall’ex manager di Sorgenia riguardo al reiterato parere negativo espresso dalla Soprintendenza (ente, lo ricordiamo, sovra-ordinato alla Regione), rispetto al progetto di centrale geotermica proposto dall’azienda in Val di Paglia.
Dopo aver incensato le magnifiche sorti e progressive del progetto, le mirabilia proposte dell’archistar Boeri da lui coinvolto, le testuali parole di Testa, che alludono a una mancanza di autonomia dell’ente del Ministero per i Beni e le attività culturali sono le seguenti: “E il risultato qual è? Una sollevazione… Non popolare perché non è vero che c’è stata una sollevazione popolare, ma una sollevazione di comitati che fanno un gran rumore, che riescono a condizionare la Soprintendenza, al punto tale che la Soprintendenza non autorizza la realizzazione dell’impianto”.
Se può forse non sorprendere che chi è stato manager di un’azienda privata coinvolta nel progetto porti avanti simili spropositi, si resta però francamente sconcertati dal silenzio del Presidente della Regione, che ha lasciato correre queste gravi accuse come se fossero legittime, senza intervenire in alcun modo.
Anche perché, nonostante le dubbie strategie retoriche di Testa, chiunque abbia letto il parere in questione sa bene che la Soprintendenza si è mossa in punta di diritto, seguendo alla lettera leggi nazionali e codici. E questo il Presidente Giani non può non saperlo.
Avevamo già rivolto una riflessione pubblica al Presidente Giani sull’opportunità della sua presenza a questa presentazione, considerando che la Regione Toscana tra pochi giorni dovrà esprimere un parere riguardante l’autorizzazione o meno alla centrale. Evidentemente, però, non siamo stati ascoltati.
In più, a questo grave attacco all’autonomia del Ministero, si affianca l’altro costante tentativo di delegittimare, sminuire e ridicolizzare l’azione dal basso, dai territori, che vede coinvolte associazioni per la tutela ambientale e culturale, amministrazioni comunali, imprenditori, cittadini, tutti presentati in modo semplicistico e caricaturale da Testa come un “ambientalista collettivo, quello che mette nel mazzo tutto e dice sempre di no”. Anche qui: Testa parla da privato cittadino, difendendo interessi e visioni private. Ma da un rappresentante delle istituzioni pubbliche è legittimo aspettarsi un approccio più consapevole e rispettoso. Anche perché, nonostante i desideri dell’ex manager, convinto evidentemente di poter dispensare le sue verità agli incolti, occorre per lo meno ricordare che la Convenzione europea del paesaggio è molto chiara sulla paternità ‘dal basso’ del tema: “Paesaggio designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni”, non come imposta dall’alto dai manager.
Infine, nel ribadire il nostro sconcerto per quanto è avvenuto ieri, rivolgiamo ancora una volta un invito ai nostri rappresentanti in Regione: non possono esserci dubbi circa la terzietà dell’amministrazione pubblica, tanto più quando si è in presenza di così delicati processi amministrativi, che coinvolgono da vicino soggetti istituzionali, amministrazioni, società civile, cittadini. Questo deve avvenire sempre, ma ancor più adesso che i fondi del Recovery Plan e delle linee di finanziamento europee stanno per arrivare sui territori. La “svolta verde” deve avere come guida il bene pubblico, non l’interesse privato. Se il Presidente Giani vorrà confrontarsi con noi sul tema, saremo senz’altro felici di poterlo fare: il tempo degli amministratori, lo sappiamo, oggi più che mai è prezioso; ma se si trova il tempo per presenziare alle intemerate di un Testa, si potrà forse trovarlo anche per ascoltare i territori.
Quindi, il Comitato Ecosistema Valdorcia chiama in causa Eugenio Giani e lo invita ad un confronto. E alza dunque il livello dello scontro (come si diceva un tempo) sulla controversa questione della centrale Sorgenia in Val di Paglia e sull’atteggiamento degli enti che poi in sostanza la dovranno autorizzare o meno. Se la presenza del presidente della Toscana alla presentazione del libro di Chicco testa è stata solo n atto di cortesia istituzionale, adesso il presidente faccia lo stesso con i Comitati e ci vada a parlare. Come dicono loro, un ‘oretta per farlo la troverà…
m.l.
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