CHIUSI, PD E PODEMOS APRONO DEI FORUM E CHIEDONO AIUTO SUI PROGRAMMI. ECCO UN NOSTRO PRIMO CONTRIBUTO

mercoledì 03rd, marzo 2021 / 19:05
CHIUSI, PD E PODEMOS APRONO DEI FORUM E CHIEDONO AIUTO SUI PROGRAMMI. ECCO UN NOSTRO PRIMO CONTRIBUTO
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CHIUSI – La politica al tempo del Covid è complicata. Non si può fare con le vecchie modalità, ne servono altre, per non rischiare il contagio per rispettare le restrizioni di sicurezza. Lo dice anche il Pd: “In tempo di covid anche la campagna elettorale e il confronto per capire le aspettative dei cittadini devono trovare una modalità di partecipazione diversa rispetto ai metodi tradizionali, soprattutto considerato che le riunioni nei circoli e le iniziative pubbliche sono vietate dalle norme anticontagio”, ed è così che ill partito di maggioranza ha deciso di lanciare “una campagna di raccolta idee con l’obiettivo di dare la possibilità a tutti i cittadini, informatizzati e non, di poter dare il loro contributo alla stesura del programma elettorale delle prossime elezioni amministrative“. Poi, dice ancora il Pd “saranno altresì costituiti dei gruppi di lavoro tematici online per raccogliere tutti i contributi e renderli operativi anche alla luce di una società in cui esigenze e necessità sono completamente cambiate rispetto ad un anno fa”.
Identica iniziativa l’hanno lanciata i Podemos aprendo la piattaforma con tavoli tematici, ChiusiForum, rilanciata anche  su facebook …
Insomma a sinistra qualcosa si muove. Ma… male. E’ singolare ad esempio che il partito di maggioranza apra un canale di raccolta idee e di confronto, senza aver fatto sapere prima, quali sono le sue idee e senza aver indicato, neanche lontanamente, chi dovrebbe essere il candidato a rappresentare quelle idee e a portarle avanti. Nella politica attuale e con la legge elettorale che vige per i comuni, la figura de sindaco non è quella di un mero “passacarte”, di un ragioniere ratificatore. E’ al contrario il frontman (o frontwoman) la figura di riferimento, il primo garante del programma del suo schieramento e quindi deve necessariamente partecipare e condividere quel programma. Un partito, qualunque esso sia, non può presentargliene uno fatto e finito, per poi dirgli “Ora pensaci tu”. Chi lo farebbe?
Parte male, dunque il Pd, che dimostra la volontà di aprirsi e di accogliere contributi esterni (cosa questa encomiabile), ma di averne poche di idee e pure confuse su come portarle avanti (e questa invece è cosa assai preoccupante, essendo il Pd il partito di maggioranza, non un partito qualunque).
Il discorso è un po’ diverso per quanto riguarda i podemos. Loro sono stati finora all’opposizione e lì sono tutt’ora. E’ nell’ordine delle cose ed è giusto che cerchino di proporre dei temi e degli argomenti e provino su questi ad allargare il cerchio. Anche in funzione di eventuali “trattative” e tavoli di confronto, con la maggioranza.
L’iniziativa del Pd somiglia al “tema libero” che le maestra davano alle elementari. Di solito lo faceva la supplente, che trovandosi lì quasi per caso, se la cavava con il minimo dello sforzo… D’altra parte non sapeva niente della classe, che cosa poteva proporre? Il Pd però non è una… supplente. E’ il maestro di ruolo. Quello cui spetta formazione dei ragazzi e la “fantasia creativa” nella gestione della classe. Se si limita a dare il tema libero, qualcosa non funziona.
Comunque i cittadini, le associazioni, i gruppi di interesse (non facciamo finta che non ci siano) hanno l’occasione per proporre al Pd (ma anche all’opposizione di sinistra) delle idee, degli argomenti, delle intuizioni, con l’obiettivo di farle diventare linee programmatiche di chi si presenterà alle elezioni. Un po’ come è successo per la Piazzetta Garibaldi di Chiusi Scalo…
Qualche giorno fa anche noi, da queste colonne avevamo lanciato due idee (peraltro già lanciate in precedenza) proprio come “integrazione” dei lavori in Piazza Garibaldi E il restyling del centro dello Scalo: le piste ciclabili urbane e la “street art” sulle facciate libere degli edifici pubblici e privati per creare un motivo di attrazione in più e un elemento di creatività e per dare una nuova immagine alla cittadina (di originalità no, perché ormai la street art è un must in tantissime città, grandi e piccole).
Oggi che il Pd e i Podemos aprono i  loro canali per raccogliere idee, ne proponiamo qualcun’altra. Sempre già proposta in passato:
1) sono disposti il Pd e i Podemos a sostenere una battaglia affinché Acea o chi per essa, utilizzi l’area ex centro Carni per realizzarvi un grande parco fotovoltaico, come proposto da quest giornale nel 2016 e rilanciato dal sindaco Bettollini durante l’Inchiesta Pubblica sul Carbonizzatore?
2) a Chiusi Scalo manca una sala polivalente e polifunzionale per incontri pubblici, concerti, spettacoli, mostre, prove… L’emergenza covid prima o poi finirà (ci auguriamo), quindi si può sperare che qualcuno la inserisca nel proprio programma elettorale e non se ne dimentichi come successo nel 2016?
3) Che intenzioni hanno Pd e Podemos sul nuovo Palasport? Noi ci auguriamo che nei programmi elettorali figuri un utilizzo serio e remunerativo della struttura, con un chiaro progetto di gestione, non il suo abbandono…
4) Ci sarà un impegno del Pd e di Possiamo per il mantenimento della fermata del Frecciarossa, magari insieme all’impegno per potenziare e migliorare i collegamenti e i servizi normali, non Av (regionali e IC)?
5) Sono disponibili Pd e Possiamo a ragionare su iniziative che possano favorire e alimentare il turismo di prossimità (che date le restrizioni causa covid, sarà ancora per un po’ l’unico turismo possibile), meglio se ecosostenibile e green, utilizzando piste ciclabili, percorsi trekking, integrazione treno-bici? Pensiamo per esempio al proseguimento a sud del Sentiero della Bonifica fino ad Orvieto, con possibilità di arrivare a Roma, ai treni turistici, all’abbinamento gastronomia-agricoltura-cultura, anche mantenendo il rapporto già avviato con Slow Food
6) Altri temi potrebbero essere lo studio di nuovi indirizzi per le scuole superiori, più al passo coi tempi e con le necessità; l’installazione di una cartellonistica promozionale su tutte le rotatorie di accesso e davanti alla stazione e al casello autostradale, in modo da dare immediatamente l’immagine della città a chi arriva da fuori; la bonifica e il ripristino delle aree degradate sia nel centro urbano che nelle periferie e nella zona industriale; l’utilizzo e la fruizione di più luoghi, anche periferici, per le iniziative culturali (una volta che si potranno rifare), per avvicinare il pubblico, anche quello meno abituato e meno incline a carte cose.
In questo senso potrebbero essere ipotizzate e progettate forme di “co-housing” (coabitazione) con servizi centralizzati e comuni per anziani o cittadini single, rimettendo in funzione e recuperando edifici dismessi o inutilizzati… Questo perché dalla crescita culturale e dall’efficienza dei servizi dei cittadini passa anche la coesione sociale e la crescita economica. In questo senso, noi siamo convinti che serva anche un rapporto sempre più stretto e proficuo con i comuni limitrofi, non solo sul versante toscano, ma anche su quello umbro . Anzi per Chiusi il rapporto con l’Umbria è decisamente – per molti motivi – più stringente e determinante.
Qualcuno dirà che in queste proposte manca il lavoro. Certo. E’ vero. Ma non è il comune che può creare posti di lavoro o aziende. Al comune spetta un altro compito: quello di creare delle opportunità per le aziende, di creare le condizioni per le quali sia appetibile investire lì e non altrove, serve creare servizi utili e gestirli con efficienza, serve garantire un’immagine positiva della città, ovvero decoro, vivibilità per chi ci abita e attrattività per gli altri, attraverso iniziative di qualità e strutture all’altezza.
Pd e Podemos possono prendere nota, se vogliono. Noi prenderemo nota delle proposte che usciranno dai loro “forum”. E alla fine tireremo le somme. Da qui alle elezioni, se non ci sarà un rinvìo, di tempo ne manca poco. Bisognerà che anche i partiti si muovano in fretta. Se invece le elezioni dovessero essere rinviate  a ottobre – come pare probabile data l’emergenza Covid –  allora le stesse forze politiche potranno prenderla con più calma.
Marco Lorenzoni
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