CHIUSI, IL PRESIDENTE GIANI BENEDICE LO SCREENING DI MASSA E ANNUNCIA LA RIPRESA DELLA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE

CHIUSI – Ieri sera il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani era a Chiusi per presenziare all’allestimento del “campo base” per lo screening di massa che prende avvio questa mattina, in piazza XXVI Giugno. Una presenza importante che segnala l’attenzione della Regione al “caso Chiusi”, unico comune zona  rossa in tutta a Toscana e primo comune a mettere in campo una risposta rapida e di comunità al nuovo allarme determinato da un aumento esponenziale di casi, ma soprattutto dalle varianti brasiliana e sudafricana del virus. Nell’occasione Giani ha sottolineato la sensibilità dimostrata da Chiusi, con già quasi 5.000 cittadini già prenotati per il tampone e ha fatto sapere di avere avuto l’ok del ministro della salute Speranza alla zona rozza comunale e allo screening di massa immediato, questo anche “come modello e segnale nei confronti di altre aree e regioni, anche confinanti, come l’Umbria”.

Non solo: Giani ha anche annunciato l’avvio della fase 2 della campagna di vaccinazione a partire da mercoledì 10, con 4 giorni di anticipo sulla data prevista del 14 febbraio. Ciò grazie all’arrivo delle dosi del vaccino AstraZeneca destinato in particolare a persone sotto i 55 anni. Per la precisione si tratta di specifiche categorie:  gli insegnanti, anche quelli universitari, e il personale non docente della scuola, le forze armate, la polizia, la guardia di finanza, la capitaneria di porto, i vigili del fuoco, la polizia municipale, la polizia penitenziaria, il personale carcerario, i detenuti, il personale addetto ai luoghi di comunità civili e religiosi (e dunque per esempio sacerdoti e suore). In più anche i lavoratori dei servizi essenziali circa 16 mila persone. Nel dettaglio 2.800 addetti al servizio idrico, 400 personale delle case popolari, 800 del gas, 400 dei parcheggi, 5.300 che lavorano nei servizi legati alla raccolta di rifiuti, 5.500 nel trasporto, mille circa nelle farmacie pubbliche. Il vaccino verrà somministrato in appositi “punti vaccinali” allestiti nei capoluoghi e nei vari territori. Per la Valdichiana è previsto a Montepulciano, sala ex Macelli.

A ruota partirà anche la vaccinazione delle persone over 80, in questo caso però il vaccino non sarà quello prodotto da AstraZenica, ma quello di Pfizer o Moderna e potrà essere somministrato anche dai medici di famiglia, in ambulatorio, oppure a domicilio, nel caso le condizioni del paziente non consentano l’uscita di casa.

Le prenotazioni partiranno il 12 febbraio e il 15 inizieranno le somministrazioni. Il paziente può rivolgersi direttamente al proprio medico per avere la somministrazione. E in ogni caso saranno anche i medici a contattare i propri pazienti che ne hanno diritto perché la Regione ha inviato a tutti i dottori gli elenchi con i nomi.

Dopo gli ultraottantenni, sarà predisposta la vaccinazione per le persone che hanno patologie importanti (divise in 15 aree) e che sono altamente vulnerabili, i cosiddetti pazienti superfragili. In ogni caso, però, la calendarizzazione delle somministrazioni in questa fascia ancora non è stata definita.

Intanto Chiusi si avvia alla grande prova dello screening Territori Sicuri e incrocia le dita. L’impennata di contagi registrata negli ultimi giorni (siamo a 88 casi positivi in corso) dimostra che il virus circola con una certa facilità, per cui il tracciamento più ampio possibile e l’individuazione di eventuali soggetti asintomatici resta il primo step da fare per arginare l’epidemia, ovviamente insieme ad una maggiore attenzione e alla riduzione al minimo dei contatti interpersonali. C’è attesa e apprensione, naturalmente, per i risultati, che potrebbero evidenziare una situazione ancora più complicata di quella attuale, ma era l’unica cosa da fare. E va fatta bene. Senza farsi abbagliare o accecare dai riflettori puntati addosso da tutta Italia.