CHIUSI, IL COVID UCCIDE E TORNA A FAR PAURA. IL SINDACO CHIUDE I PARCHI, VIETA I CAPANNELLI E RINUNCIA ALLA VERIFICA DI MAGGIORANZA. CHIESTO LO SCREENING DI MASSA
CHIUSI – E’ di nuovo bufera: 56 persone attualmente positive, più di 50 in 10 giorni, di queste una trentina 37 riconducibili al focolaio dell’asilo Sacro Cuore, più alcuni (4) ad un centro fisioterapico fuori comune, precisamente a Po’ Bandino. Il titolare Massimo Marchettini ha reso noto lui stesso la positività sua e dei suoi tre soci, invitando il sindaco a fare il nome, nella diretta facebook di ieri sera, per facilitare il tracciamento. Auguri di pronta guarigione a Marchettini e ai suoi partners.
Non solo: è di ieri la notizia della morte per covid di una persona molto nota in città: Nellina Quitti Magini, già direttrice delle Poste e presidente dell’associazione Ada. Aveva 71 anni ed era ricoverata in terapia intensiva alle Scotte di Siena. Un decesso che fa capire – se ce ne fosse bisogno – che il virus maledetto non fa sconti e non uccide solo gli ultraottantenni con altre patologie. Condoglianze alla famiglia e all’Associazione Ada.
Il sindaco Bettollini ha parlato di situazioni in cui il virus è fuori controllo ed ha emesso due ordinanze: una riguarda l’asilo Sacro Cuore che resterà chiuso fino a lunedì prossimo (8 febbraio), la seconda invece riguarda la chiusura di tutti i parchi, giardini e aree gioco pubblici e vieta – in qualsiasi orario – il consumo di alimenti e bevande nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, compresi gli spazi all’aperto di bar e ristoranti, con divieto di sostare in piedi sia davanti ai locali che nelle strade, piazze e marciapiedi. Si può consumare solo all’interno dei bar, nei limiti di capienza previsti, e si può camminare, ma non si possono fare capannelli. Questo per evitare assembramenti e contatti ravvicinati tra persone. Il sindaco ha anche chiesto alla Regione Toscana di poter fare uno screening di massa, con tamponi gratuiti a tutta la popolazione, mediante l’operazione Territori Sicuri, come è stato fatto a Sarteano 3 settimane fa.
Insomma Chiusi è tornata in piena emergenza. Con numeri mai raggiunti in precedenza, né durante la prima fase, né durante la seconda. In totale i contagiati da luglio, sono 161, di cui 105 completamente guariti e 56 ancora “attivi”, distribuiti in 33 nuclei familiari. Le persone in quarantena sono 143, 4 in isolamento precauzionale.
La recrudescenza del contagio ha indotto Bettollini ad annullare la seduta del Consiglio comunale che aveva convocato per venerdì 5 febbraio, con un unico punto all’o.d.g. la verifica di maggioranza, dopo che il Pd ha fatto capire che non intende ricandidarlo. Le due ordinanze del 3 febbraio avrebbero potuto essere l’ultimo atto di Bettollini sindaco, in quanto venerdì prossimo avrebbe messo sul tavolo le proprie dimissioni. “In un quadro sanitario di questo genere, non posso aprire una crisi politica, ma solo gestire la situazione nel’unico interesse della salute della nostra comunità”, ha detto Bettollini, sottolineando che ” i problemi politici restano, ma li affronteremo quando saremo nelle condizioni di poterlo fare”.
Insomma Bettollini non si dimette e rimane al pezzo nel momento più difficile. Un gesto di responsabilità, unito alla richiesta dello screening di massa, che sarebbe un gesto di responsabilità e senso civico di tutta la popolazione.
Dal Pd nessuna reazione, né in senso favorevole. né in senso contrario, alla decisione di annullare il Consiglio, che avrebbe potuto, aprire ufficialmente la crisi di governo a livello locale e condizionare la stessa assemblea dell’Unione Comunale del partito, convocata per domenica mattina, in forma telematica…
Adesso davvero Bettollini sembra un uomo solo al comando, il partito di maggioranza non solo ha creato una situazione di guerra per bande permanente, ma è scomparso dalla scena e non riesce a proferire parola su nulla. Il sindaco amareggiato e in guerra con il Pd, aveva deciso di mettere il partito con le spalle al muro, presentando le proprie dimissioni, e chiudendo il mandato con tre mesi di anticipo, ma in questa fase, con l’emergenza che galoppa e fa paura, ha anteposto la necessità di governare la situazione al chiarimento politico. Non c’è stato bisogno insomma che qualcuno gli urlasse “Torna a bordo, cazzo!”
A questo punto è il Pd che dovrebbe tornare a bordo…
m.l.
Un plauso al Sindaco per le decisioni.Certo ci vorrebbe una diffusa solidarieta’ in questo momento da parte di tutti e non pensare agli affarucci personali,quando c’e’ in gioco una collettivita’.Basta polemiche in questo grave momento.
Non mi piace parlare con chi preferisce rimanere nell’anonimato, ma mi pare doveroso precisare che non c’è nessun senso di responsabilità da plaudire, la crisi in seno al Consiglio comunale era una forzatura cercata dal sindaco per regolare i conti con il suo ex partito che non vorrebbe ricandidarlo. Anzi l’aver voluto portare la questione in consiglio comunale dimostra ancora una volta l’incapacità di distinguere le questioni istituzionali da quelle personali. La situazione sanitaria è grave e merita attenzione, non le carriere politiche.
Vorrei far riflettere il sig.Remo che la polemica s’innesca soprattutto quando per una ordinaria ed anche straordinaria amministrazione che deve essere condotta secondo certi criteri, si pitturi questa di straordinarietà e la si innalzi al cielo addossando alle persone meriti che riguardano nientemeno che l’espletamento del proprio dovere. Personalmente riguardo a come si è posto il Sindaco nei riguardi di questo problema del Covid ho riconosciuto che è sempre stato scruploso,attento ed immediato e questo l’ho anche scritto.C’è invece chi ha calcato la mano al riguardo di comportamenti che appunto sono doverosi e dovuti.Tale fatto lascia trasparire che una certa editoria(chiamiamola cosi) che spesso ha amato definirsi indipendente,indipendente invece non è.Le polemiche e le polemicucce spesso nascono da tali atteggiamenti.Ci ha mai pensato a questo dal momento che lei stesso dice giustamente:”basta con queste polemiche?”.Questo tanto per ribadire da dove vengono fatte scaturire.
Carlo l’editoria e la stampa non sono indipendenti quando qualcun altro gli paga le bollette. Io le ho sempre pagate da solo. E con questo passo e chiudo. E magari la prossima volta pensaci prima di scrivere cazzate
Ancora una volta il sindaco dimostra di non avere il senso delle istituzioni e, soprattutto, il necessario equilibrio politico per svolgere un ruolo così importante.
Venerdì 29 gennaio ha convocato il Consiglio comunale con all’ordine del giorno – verifica della governabilità del comune fino alla fine del mandato amministrativo. Comunicazioni e discussione-.
A distanza di 5 giorni annulla tutto mandando una lettera ai consiglieri, in cui annuncia la nuova decisione per – sopravvenute esigenze amministrative e per la necessità di acquisire ulteriori elementi di valutazione -.
Nello stesso giorno trasmette una diretta Facebook in cui modifica versione, dicendo che ha annullato il Consiglio per l’aumento dei casi di Covid e ripensato alle possibili dimissioni perché
ha sentito il richiamo di Mattarella e quindi è meglio non discutere. Come se per avere un senso di responsabilità ci fosse voluto il messaggio del presidente della Repubblica e solo ora comprende che siamo in una situazione di pandemia .
Ormai è evidente che il sindaco non ha la lucidità per governare la città , ma passa il tempo tra dirette Facebook in cui sembra più un conduttore televisivo che un amministratore e facendo dichiarazioni di apertura di una crisi, che copiano terminologie e comportamenti che avvengono nel contesto del governo nazionale, in situazioni molto diverse, non paragonabili alla realtà locale che sta provando ad affrontare l’imminente e naturale scadenza amministrativa.
È evidente che il sindaco è in una situazione che lo vede sempre più in difficoltà, ai margini di un confronto che lo esclude da una possibile ricandidatura. Per questo, in totale confusione, minaccia di aprire crisi e poi si smentisce, annuncia dimissioni e poi ci ripensa, vuole la verifica nella sua maggioranza , ma poi ha paura di non averla e torna indietro con scuse risibili e sconcertanti.
Chiusi a causa di questo sindaco sta vivendo una situazione surreale e di una gravità senza precedenti che sta logorando l’intera città e di fatto impedisce un costruttivo confronto.