CHIUSI, L’AMAREZZA DEL POPOLO PD. MARIO COTTINI, IL POMPIERE CHE VORREBBE SPEGNERE L’INCENDIO

mercoledì 03rd, febbraio 2021 / 16:59
CHIUSI, L’AMAREZZA DEL POPOLO PD.  MARIO COTTINI, IL POMPIERE CHE VORREBBE SPEGNERE L’INCENDIO
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CHIUSI – Di lavoro faceva il pompiere, adesso è in pensione ed è pure consigliere comunale. E da buon pompiere vorrebbe spegnere il fuoco che è divampato all’interno del Pd chiusino e rimettere la baracca in sicurezza… “Sono iscritto al partito dal ’75, ancora si chiamava Pci… Dal 1978 ho dato una mano a tutte le feste de l’Unità”, dice con una punta di orgoglio e allo stesso tempo di amarezza, perché “questo casino non me lo aspettavo… Sono amareggiato, scoraggiato… vorrei che si ricucisse lo strappo tra partito e sindaco e penso che si possa ancora fare… lo spero… Ci si chiarisce e poi si riparte e si ricostruisce un progetto per i prossimi 5 anni”. 

A parlare è Mario Cottini, vigile del fuoco in quiescenza e consigliere comunale di maggioranza. Militante Pd storico e “fedele” nonostante i cambi di nome, simbolo e bandiera, in questo momento disorientato dalla “guerra interna” che sta dilaniando il partito.  Sulla vicenda Pd-Bettolini è quasi incredulo:

“Spero che il sindaco Bettollini continui a fare i sindaco. In questi 5 anni abbiamo lavorato bene e portato a casa risultati. Bettolini è un tipo operativo, un po’ come me, più tecnico che politico, ma lavora a testa bassa e ha capacità di sintesi, è uomo di grande concretezza… Personalmente vorrei che fosse il candidato del Pd e del centro sinistra… ma se il partito dovesse fare altre scelte, allora penso che potrebbe prendere in considerazione l’idea di una lista civica personale. Purché non con la destra, sarebbe lui in tal caso a fare una figuraccia…”.  E qui la conversazione diventa un’intervista:

In caso di lista civica Cottini l’appoggerebbe?

“Io sono iscritto al Pd e sono fedele al partito; spero che si ricomponga il quadro… perché altrimenti il rischio di perdere il comune diventa concreto. Spero che il partito rifletta su questo”… 

E sulla coalizione Mario Cottini come la vede?

Penso che si debba ripartire dalla alleanza storica e consolidata con i socialisti e poi insieme provare ad allargare. Personalmente vedrei meglio una intesa con Possiamo che con Italia Viva, per intenderci. Coi 5 Stelle la vedo più complicata… Ma vista la situazione che si è determinata a livello nazionale sul governo Conte, credo che laddove possibile, nei comuni sia meglio fare da soli: le coalizioni ibride sono sempre un rischio che io eviterei di correre. Certo per noi militanti ed elettori Pd trovarsi alleati con chi ci ha fatto opposizione e contro il nostro sindaco sarebbe uno scenario poco comprensibile… Ma ho fiducia nel buon senso.

Al sindaco non rimproveri niente?

Di aver lasciato la tessera e non averla rinnovata…

Hai parlato di buoni risultati e di lavoro di squadra in questi 5 anni… 

Sì, la giunta e il gruppo consiliare hanno lavorato in pieno accordo e c’è stata grande condivisione anche con l’apparato comunale e, in alcune circostanze, pure con altre associazioni… Penso alla distribuzione delle mascherine casa per casa  fatta insieme alle associazioni di volontariato; ad alcune emergenze atmosferiche in cui si è lavorato anche la notte fianco a fianco con operai e tecnici del comune… I risultati? l’elenco è lungo, ne cito alcuni: la messa in sicurezza dell’incrocio dei 4 poderi; la sistemazione della rotatoria di via Oslavia-Piazza XXVI con la rotatoria e la realizzazione del posteggio dove adesso si fa il mercato;  la sistemazione di via Piave e via Montegrappa; la Diga a monte della zona artigianale Boncia Bassa; la riqualificazione del Parco dei Forti; i lavori nel quartiere Pozzarelli; la riqualificazione dei campi sportivi;  il Palasport di Pania;  alcuni lavori e i murales a Montallese; l’allaccio al depuratore della frazione di Montevenere;  la fermata dell’alta velocità; il recupero dei lavatoi;  la cura dei parchi giochi;  il rinnovo di alcuni mezzi operativi del Comune; la messa in sicurezza delle scuole anche per l’emergenza Covid… adesso partirà il progetto per il rinnovo dell’illuminazione pubblica, con oltre 2.800 punti luce a led; poi c’è la norma che vieta la costruzione di impianti per trattamento rifiuti che non era scontata. E’ tanta roba e molto c’è ancora da fare… per questo ritengo che sia un errore politico non riproporre il sindaco Bettollini come candidato del centro sinistra. Ha gestito bene anche l’emergenza per la pandemia Covid, l’esperienza maturata in questi anni è un valore aggiunto che non deve andare disperso… C’è del lavoro avviato da portare a termine e ci sono cose da mettere in agenda, ma cominciare da capo con una amministrazione tutta nuova, può essere rischioso, può ritardare i tempi…

A cosa pensi di preciso quando parli di cose da fare?

Penso ad una rotatoria sulla Fondovalle all’incrocio con la bretella che porta a Po’ Bandino e all’uscita dell’A1;  ad una cartellonistica turistica che faccia capire che tipo di città è Chiusi, ad un ufficio turistico anche dentro la stazione ferroviaria come c’era negli anni ’60-70; ad un ripensamento delle due scuole superiori cercando nuovi indirizzi più appetibili e più al passo coi tempi; penso al miglioramento dei collegamenti con l’ospedale di Nottola sia con bus che con il treno; alla navetta per il mare che potrebbe partire da Chiusi e non da Chianciano; penso ad un tempio crematorio intercomunale;  alla strada veloce Chiusi-Perugia; ad una maggiore attenzione al sociale, anche in relazione ad alcune pratiche che oggi si possono fare solo a Siena o ad Arezzo, tipo commissione medica per rinnovo patenti per portatori di handicap;  penso anche ad alcuni interventi sulle sponde del lago (insieme alla Provincia e alla Regione), alla sistemazione di alcune strade che l’attendono da decenni (vedi la strada del Goluzzo tra Chiusi Scalo e Rione Carducci), o il posteggio di via Longobardi… Penso anche ad un rilancio dei rapporti di buon vicinato con gli altri comuni, sia sul versante toscano che su quello umbro, perché Chiusi è e resta un paese di confine… Io parlo di queste cose, perché per me la manutenzione e la cura e la sicurezza del territorio sono fattori essenziali di buona amministrazione.

Venerdì prossimo avrebbe dovuto esserci il consiglio comunale per la verifica di maggioranza convocato dal sindaco, ma il sindaco sembra intenzionato ad annullarlo per la recrudescenza dell’emergenza covid; sabato (o domenica) ci sarà l’assemblea del’Unione Comunale del Pd che è l’organo deputato a decidere. Che cosa succederà?

Sì, l’emergenza covid è una cosa seria. Il contagio cresce in maniera esponenziale e rischia di andare fuori controllo. Se il sindaco annulla il Consiglio fa bene, giusto rimanere al pezzo in un  momento così delicato e difficile. Sarebbe un gesto di responsabilità che io apprezzerei. E credo che lo apprezzerebbero anche i cittadini. Quanto all’assemblea dell’Unione Comunale Pd, avrei preferito farla “in presenza” e non on line… Questa modalità, esclude di fatto chi è meno abituato alla tecnologia. Nonostante le norme di sicurezza, una soluzione per fare l’assemblea in presenza secondo me si poteva e si doveva trovare. Ma ci adegueremo… Sono preoccupato, amareggiato, scoraggiato… alla fine però anche fiducioso, perché conosco il Pd, so che c’è gente con la testa sulle spalle che sa distinguere il grano dalla crusca.

m.l.

 

 

 

 

 

 

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