CHIUSI – La crisi di governo è conclamata. Questa mattina il presidente del Consiglio Conte andrà dal Presidente della Repubblica Mattarella per rassegnare le dimissioni. Potrebbe ricevere un nuovo incarico per verificare se esiste nei numeri una maggioranza diversa, più larga. Aperta magari ai cosiddetti “centristi”. Difficile la pace con Italia Viva e un ritorno dei renziani nella maggioranza dopo che sia Pd che 5 Stelle e Leu li hanno definiti inaffidabili e irresponsabili. Vedremo, intanto la maggioranza dei commentatori (giornalisti, analisti, politologi, storici) definiscono incomprensibile una crisi in un momento così delicato con la campagna di vaccinazione che rischia di arenarsi alle prime battute e di slittare almeno di qualche mese, con conseguenze gravi, perché il virus circola ancora e muta di continuo; con i soldi del recovery fund che rischiano di non arrivare e un’economia che rischia di naufragare del tutto per la fine del blocco dei licenziamenti fissata al 31 marzo… La possibilità di andare ad elezioni anticipate è dietro l’angolo, le tre forze di governo vorrebbero evitarle (dicono), ma sono anche contro ogni ipotesi di governo tecnico o di governissimo con dentro anche i sovranisti dell’estrema destra. Vedremo cosa dirà Conte a Mattarella e cosa dirà Mattarella a Conte. Ma il clima è tutt’altro che sereno. E a complicare le cose c’è anche l’ultimatum del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) che potrebbe obbligare l’Italia a sfilare alle Olimpiadi di Tokio senza la bandiera nazionale, per non aver rispettato alcune norme sull’autonomia del CONI. Può sembrare una cosa secondaria, ma non lo è… Insomma un bel casino nel bel mezzo di una pandemia che non demorde e di un contenzioso con le case farmaceutiche sulla fornitura dei vaccini… La politica rischia di ritrovarsi ancora una volta lontanissima e contromano rispetto ai problemi e alle esigenze della gente. Sulla questione è intervenuto ieri anche il segretario provinciale del Pd di Siena Andrea Valenti. Che scrive:
“Domani mattina, dopo il Consiglio dei Ministri, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte salirà al quirinale dal Presidente Mattarella per rassegnare le proprie dimissioni. Probabilmente riceverà l’incarico per verificare la presenza di una maggioranza alternativa. La strada è stretta, lo diciamo da giorni.
Continuo a non capire il senso di questa crisi di governo, continuo a non capire perché non si sia voluta seguire la strada di un patto di legislatura, ma le alternative mi sembrano poche. Se non c’è una maggioranza, pensare a governi tecnici, a governi di unità nazionale o simili mi pare assurdo. Se per gestire un governo la soluzione migliore fossero i tecnici non faremmo le elezioni, faremmo dei concorsi pubblici.
Senza maggioranza l’unica strada sono le elezioni. Elezioni che non vorrei e che sarebbe bene evitare in questa fase.
Eppure sono anche convinto che un Partito non debba mai avere paura di misurarsi con il consenso popolare. Se andremo al voto starà a noi presentate proposte credibili che si contrappongono alla destra di stampo nazionalista e anti europea.
Sono certo che il Presidente Mattarella agirà come al solito nell’interesse supremo del paese.
Rimane il profondo sconcerto e la non comprensione del perché dell’apertura di una crisi di governo in un momento così delicato. Per quanto mi sforzi, forse a causa del mio scarso intelletto, proprio non riesco a capire il bene che ne è derivato e che ne può derivare”.
Non ha certo tutti i torti, Valenti. Sono d’accordo con lui: “Rimane il profondo sconcerto e la non comprensione del perché dell’apertura di una crisi di governo in un momento così delicato”.
Ecco, ma allora perché a Chiusi che è una delle città che andranno al voto a primavera, il Pd, che è il partito di Valenti, ha aperto, di fatto, una crisi di governo in un momento così delicato? Perché a Chiusi il Pd ha di fatto dichiarato guerra al sindaco in carica (prima che dichiarasse di non voler rinnovare la tessera del partito)? perché il Pd sta lavorando, in modo confuso e non proprio aderente alle norme statutarie, per cambiare cavallo, in un moento in cui servirebbe la massima coesione e massima concentrazione sulle cose da fare?
A Chiusi, nel suo piccolo, la situazione è complicata quanto a livello nazionale, la curva dei contagi dopo essere scesa a meno di 5 unità, ha cominciato a risalire, soprattutto per contagi contratti nelle scuole e nelle strutture sanitarie. E questo apre oggettivamente un fronte di riflessione. A Chiusi c’è una situazione economica complicata, con il commercio messo in ginocchio e molte attività che procedono a scartamento ridotto, con il turismo che già non brillava, ma dava segnali di crescita, azzerato dalle misure restrittive e dal blocco della mobilità tra regioni. In una zona di confine questo fa più danni che altrove. A Chiusi ci sono alle viste progetti rilevanti, come quello per l’area ex Fornace, che in caso di cambio dell’amministrazione potrebbero subire ulteriori rallentamenti, se non altro per questione di rodaggio…
So bene che alla base dell’uscita di Bettolini dal Pd (anche se formalmente risulta ancora iscritto) ci fu anche uno “scazzo” duro proprio con il segretario senese Valenti, so benissimo che Valenti non apprezza Bettolini e Bettollini non apprezza Valenti, ma al di là delle antipatie personali e divergenze politiche su specifiche questioni, il problema generale è sempre lo stesso che Valenti pone rispetto al governo nazionale: è opportuno in un momento così, aprire una crisi, cambiare il front man e magari andare alle elezioni amministrative con un clima da guerra fratricida che potrebbe oggettivamente favorire la destra o liste raffazzonate e improvvisate a danno dello stesso Pd?
Andrea Valenti mi sembra una persona riflessiva e animata da buoni propositi e pure da sani principi e valori (quelli della sinistra amiatina, per esempio) e vorrei rivolgergli una domanda diretta. Vorrei dirgli, citando Lucio Dalla, vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico: Perché per te è incomprensibile la crisi di governo nazionale, e invece è comprensibile e auspicabile una crisi a Chiusi, con cambio del candidato a sindaco e una guerra tra componenti Pd che potrebbe arrivare alle estreme conseguenze di presentarsi al voto con due liste separate.
Come dici tu, “Per quanto mi sforzi, forse a causa del mio scarso intelletto, proprio non riesco a capire il bene che ne è derivato e che ne può derivare”.
Marco Lorenzoni
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Ridurre a tale ragionamento il discorso di Valenti prendendo certe affermazioni per parificare le due situazioni mi sembra un discorso che stia proprio sulla Luna e che venga fatto per privilegiare una istanza di parte,sia nel merito sia con gli esempi portati.L’affidabilità o la non affidabilità di una persona che viene valutata dagli organi del partito è un motivo sovrano e su tale terreno mi sembra che Valenti si sia espresso anche con parole precise,e con comportamenti precisi ne è derivato il fatto che Bettollini abbia fatto la mossa che ha fatto.Se Bettollini si sia dichiarato disposto a riprendere la tessera ed a rientrare nel partito questo non ti dice nulla o ti fà sottolineare sul fatto di chi sia che abbia prodotto i colpi di mano di cui parli ? Valenti- se mi ricordo bene- ha riferito che sono stati i territori a non candidarlo per le Regionali ed a non confermare le aspettative, o sbaglio ? E questo è successo più volte? Mi ricordo male ? Ed allora paragonare le situazione del Governo dell’italia che probabilmente allargherà la maggioranza a questa situazione di Chiusi e come elemento di forza portare il fatto del Covid mi sembra politicamente inopportuno perchè dà di se l’immagine che ci si appoggi ” sul moribondo per portarlo prima all’ospedale” poi prima dell’ospedale fargli prendere la via che si vuole che possa scegliere.Daltra parte è stato lui che ha detto basta,questo a te non fa venire nulla alla mente sulla affidabilità politica del personaggio? E difficoltà del PD a parte, non ti sembra che il risultato di tutta questa operazione sia anche e soprattutto stato determinato dalla stessa metodologia di considerare da parte del PD e prendere a riferimento bettollini e non il partito ? Cosa è questo se non un limite, sia dello stesso partito sia anche della stessa persona che si è rivestita di tale veste? Ti sembra normale che il partito abbia identificato nel sindaco il proprio referente politico ed che oggi si insorga contro chi ha prodotto tale situazione facendo si che lo stesso partito sia un soggetto debole ? Debole il Partito ma nello stesso momento debole anche il Sindaco e non ti sembra giusto che gli organismi valutino questo come condizione di inattendibilità ? Se si voglia uscire da tale situazione le cose dovrebbero cambiare e si dovrebbe aver la forza di cambiare, ma una forza mostrata ed espressa con chiarezza che non possa passare per la ricandidatura del ”dejà vu”.Il Covid nulla c’entra e non deve essere preso a pretesto per deviare l’acqua del fiume, perchè sennò si falsano le carte e si dà una visione di parte ed anche subdola delle condizioni da cui siamo attornati.La situazione del Governo Conte se ti devo dire la verità di quello che penso è una situazione che si è prodotta grazie ai bachi che erodevano dall’interno il PD ma se fossi stato Conte avrei fatto a questo punto come i giocatori di Poker:”avrei detto vedo” e saremmo andati al voto.Dov’è scritto che vincerebbe il centro destra? Per me sarebbe stato un fatto di riproposizione e di riconoscimento della chiarezza, soprattutto per il fatto della figura dello stesso Conte, giunta di fronte a tutti gli italiani in una maniera veramente inaspettata e che si è guadagnato la stima in tutta Europa ed in gran parte dell’Italia che è quella finalmente di aver avuto un Presidente del Consiglio che ha assolto egregiamente alle aspettative in un momento buio come questo che l’italia stà passando.L’alternativa sarebbe stata un Salvini ? Dimmelo francamente, od un Draghi tanto sollecitato dalla destra ? Lo sai cosa è quello che nessuno dice e che neppure dicono dentro al PD? E’ la malcelata volontà di sbarazzarsi del vincolo dei 5 stelle, aboliti quelli hanno tutti una prateria per scorazzare e spartirsi le risorse in arrivo come hanno da sempre fatto in italia.Figurati se di fronte ad una tale prospettiva il PD non ci vada a nozze, solo che i numeri non ce li ha ed ha bisogno di loro….con italia Viva e con Forza Italia tutto è possibile e quindi figurati se una forza che ha regnato per i primi 40 anni della repubblica come ha regnato la DC e poi nelle veste che ha assunto da quando è stato creato il PD se non ci posssa andare a nozze in una situazione simile, sarebbe il cacio sui maccheroni, e l’erosione dall’interno da parte del renzismo lo dimostra questo,perchè troppo spesso ci dimentichiamo che una buon 45-50% del PD è renziano se non ancora di più,nonostante il patetico Zingaretti che dice oggi no a Renzi e che sembra schifato. Anche lui è destinato a perdere e se non è per adesso lo sarà fra poco, perchè la fine è quella e Renzi non perdona. E come non perdona Renzi non perdona nemmeno la lista dei nuovi possibili imbarcati che renderà il governo meno stabile ed allora forse sarebbe meglio non traccheggiare ed andare alle elezioni adesso, dove da un certo punto di vista Il sig. Conte goda di una ragguardevole stima anche da quella parte di Italiani non legata ai partiti.A Chiusi adesso credo che la situazione si sia in un certo qualmodo definita ed anche a certi osservatori esterni forse-lasciamelo dire- sarebbe stato meglio che il PD avesse risolto in casa propria i propri drammi senza far dichiarare quanto è stato dichiarato per bocca dagli organi dirigenti che Bettollini sia fuori.Non sò se hanno fatto fare il lavoro sporco a quelli più lontano e meno con le mani in pasta nel localismo partitico ma stà di fatto che la debolezza che il partito ha mostrato sia sotto gli occhi di tutti.Ed ora? Dal momento che sembri molto scaltro a fare previsioni ed esaminare possibilità(le stesse possibilità e la stessa fotografia della situazione c’era anche prima e non le volevi riconoscere perchè bene non ti stavano avendo sposato la causa Bettollini) ora vedremo come ti riposizionerai se italia Viva appoggerà la probabile lista Bettollini( cosa che credo abbastanza probabile che avvenga) oppure se la destra a Chiusi appoggerà Bettollini.Non ci sarebbe da meravigliarsi di questo se avvenisse, od anche chi possa correre in soccorso dello stesso.E’ avvenuto in passato e non mi meraviglierebbe avvenisse adesso.Lo dici anche te e lo sottolinei che rispuntino fuori i vecchi amministratori che sono stati sempre legati alla macchina del partito dominante.Ecco perchè da parte dell’opposizione attuale la mia ristretta visuale sarebbe quella di formare una lista civica comprendente la quantità di forze possibili per avere la sicurezza-che attualmente non c’è- di togliere il Comune e la sua amministrazione a questi signori.Guarda che caso strano la vita, se parli con una quantità innumerevole di persone tutti sono critici ed anche ferocemente critici verso l’attuale amministrazione,ma quando si va alla conta la gente tende a riversare il proprio consenso su coloro che ha fortemente criticato, e questo succede in maniera tutta trasversale nell’arco politico, dalla destra,al centro, alla sinistra.Io credo con tutta modestia che la situazione che in un certo qualmodo abbia fatto scuola sia quella che abbiamo visto affermarsi a Città della Pieve.Senza questa, l’acqua ritorna sempre al mare,con magno gaudio di coloro che criticano e che non hanno in cuor loro il coraggio di cambiare,ma che comunque fanno parte dell’ingranaggio, perchè è dall’ingranaggio che ricavano la linfa per la loro vita e per la loro appartenenza.Tutt’altro che liberi direi…. Ed allora non vengano a fare i discorsi sul decadimento di Chiusi,perchè poi quando si manifesta l’occasione del cambiamento si rivoga sempre nel solito mastello.Io spero che questo pensiero possa essere condiviso e rappresentare una istanza di cambiamento e di far andare le cose nel verso per respirare un aria un pochino migliore, ma mi rendo conto che è tutt’altro che facile quando si hanno le braci spente che emettono fumo e che ammorbano l’aria e non si ha il coraggio di essere diversi.