DA GENNAIO DISPONIBILI 200 MILIONI DI DOSI DI VACCINO ANTI COVID. PRIORITA’ A OPERATORI SANITARI, SCUOLE E RSA. MA PARTE ANCHE LA CONTRAEREA

mercoledì 02nd, dicembre 2020 / 13:22
DA GENNAIO DISPONIBILI 200 MILIONI DI DOSI DI VACCINO ANTI COVID. PRIORITA’ A OPERATORI  SANITARI, SCUOLE E RSA. MA PARTE ANCHE LA CONTRAEREA
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Una bella notizia: 202 milioni di dosi di vaccino anti-Covid  saranno disponibili già dal primo trimestre 2021: lo prevede il piano vaccinale che il ministro della Salute Roberto Speranza ha presentato questa mattina.  L’acquisto del vaccino è centralizzato e sarà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani” ha assicurato il ministro. E’ probabile che saranno necessarie due dosi per ogni vaccinazione (da qui il numero di dosi superiore ai 200 milioni).

Anche il consigliere regionale toscano Scaramelli ha subito rilanciato la notizia: “Il Piano Vaccini denominato ‘Cuore’ partirà in Italia a partire da Gennaio. Sarà gratuito per tutti. Verranno impiegati forze armate e neolaureati in medicina. Priorità assoluta verrà riservata al personale sanitario, seguiti da insegnanti, personale scolastico, forze dell’ordine, anziani e ospiti delle RSA”.

Bene che non sia la legge del mercato a dettare priorità e regole ma che a farlo siano le istituzioni pubbliche” scrive Scaramelli, aggiungendo che “la distribuzione avverrà negli ospedali e in unità mobili” e che “in questo momento non è previsto da parte delle autorità sanitarie l’obbligo di vaccinazione”.

Ovvio però che se si vuole uscire dalla pandemia il vaccino va fatto e va fatto da parte di più persone possibile. Perché altra strada non c’è e così è sempre stato anche per altre pandemie o malattie debellate proprio con campagne d vaccinazione di massa. Si pensi al vaiolo, alla poliomielite…

Eppure è bastato che i media o figure come Scaramelli rilanciassero l’annuncio di Speranza (con la S maiuscola) perché sui social cominciassero a fioccare le domande: “Ma tu lo fai? ai tuoi figli glielo fai fare?” insieme al solito coro dei negazionisti e No Vax che senza tentennamenti annunciano perentori “Io non lo farò”.

Siamo stati mesi a dire e scrivere “ma quando arriva ‘sto vaccino?” e adesso che sta per essere consegnato al Servizio Sanitario Nazionale per la somministrazione  parte la contraerea di chi non ci vede chiaro, di chi ha paura, di chi pensa e sostiene che sia tutta una montatura per far guadagnare Big Farma ecc..

Noi, nel nostro piccolo, pensiamo che l’annuncio dato dal Ministro Speranza sia la notizia migliore che abbiamo sentito da diversi mesi a questa parte. Pensiamo che sia giusto dare priorità a chi è più esposto al rischio, cioè a chi opera in prima linea come i sanitari, a chi sta a contatto con molte persone come gli insegnanti, a chi è in condizioni e in ambienti già di per sé sensibili come gli operatori e gli ospiti delle RSA; alla forze dell’ordine. Ma pensiamo che il vaccino lo debbano fare tutti, anche se non è obbligatorio, perché l’effetto gregge si raggiunge solo così. E riteniamo anche che la campagna di vaccinazione debba essere presentata e accompagnata da una campagna di informazione e sensibilizzazione di massa, attraverso i media e le istituzioni pubbliche, come avvenne negli anni ’50 e’60 per il vaccino anti vaiolo e quello anti polio che venivano somministrati nelle scuole.

Senza quei vaccini le generazioni nate in quegli anni sarebbero state decimate, molti di noi che abbiamo superato la sessantina in discreta salute, probabilmente non ci sarebbero arrivati o ci sarebbero arrivati molto peggio.

m.l.

 

 

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