CHIUSI: SUL MANIFESTO POSSIAMO-M5S IL PD TACE E ACCONSENTE? INTANTO BETTOLLINI MANDA SEGNALI
CHIUSI – Sono passati tre giorni dall’ultima assemblea nei circoli e il Pd chiusino non ha ancora reso nota la relazione di sintesi, promessa per questo week end. Si sa, il Pd ha la digestione lenta.E tempi di reazione molto dilatati. Infatti non ha nemmeno replicato o commentato altri due fatti rilevanti:
1) l’addio di Pier Carlo Padoan al Parlamento per diventare presidente di Unicredit, il che significa anche addio al collegio senese nel quale Padoan fu eletto nel 2018. Una fuga dal territorio e la riprova che anche i collegi sicuri vengono usati come taxi da cui si sale e si scende a piacimento. Con buona pace degli elettori. Possibile che il Pd di Chiusi non abbia niente da dire a Padoan e a chi ne avallò, a livello provinciale, la candidatura? Silenzio anche da parte delle opposizioni che con una notizia del genere dovrebbero andarci a nozze. Strano.
2) Il duro manifesto firmato Possiamo-M5S contro Bettollini, ma in sostanza anche contro il Pd, perché le opposizioni fanno riferimento a due “incongruenze” che riguardano proprio il rapporto sindaco-Pd. In questo caso viene il dubbio che dietro il silenzio e l’assenza di reazioni da parte del partito di maggioranza ci sia quella che abbiamo definito una sorta di “convergenza parallela” tra le opposizioni e la parte del Pd che vuole far fuori Bettollini. Del resto, il detto “chi tace acconsente” non lo abbiamo inventato noi e qui sembra calzare a pennello.
Solo il segretario del circolo di Chiusi Scalo Enzo Gaudiano, commentando un commento del leader dei podemos Luca Scaramelli, ha preso le distanze sia dal manifesto che dalle “avances” delle opposizioni per una futura alleanza. Sul manifesto Gaudiano scrive: “Sarebbe opportuno che ognuno guardi all’ interno del proprio partito. Se si vuol parlare di politica possiamo sviscerare qualsiasi tematica, ma cortesemente smettetela di giocare al fare i negazionisti, qualcuno sta abbracciando l’anti-politica”. Sulle avance invece mette in guardia i suoi: “Quando il diavolo ti accarezza, vuole l’anima”, quasi a dire occhio alle mani tese da parte di chi ti ha sparato addosso fino ad ora.
Sulla diatriba in atto nel Pd e sul suo rapporto con il partito è tornato a parlare invece il sindaco Bettollini in una intervista rilasciata a Gianni Fanfano, sul Corriere Pievese: “Attenderemo il pronunciamento della segretaria e dell’unione comunale. Per il momento un’ampia maggioranza di iscritti desidera un mio rientro nel pd ed un mio secondo mandato. Alcuni invece hanno un giudizio diametralmente opposto, che naturalmente non condivido ma che rispetto. Per adesso posso dire comunque grazie a ciascuno di loro perché anche i più critici mi offrono spunti di riflessione. Vedremo il da farsi. Non nego forti pressioni da parte della cosi detta società civile che mi chiede un impegno civico continuando a fare il Sindaco superando la logica dei partiti. Alcuni invece mi consigliano di lasciar perdere tutto e dopo 10 anni di onorato servizio, salutare, ringraziare la Città per l’opportunità e riprendermi la mia vita. Ancora è presto, Vedremo più avanti il da farsi”.
Quindi Bettollini conferma la lettura dell’esito delle assemblee di circolo Pd data da questo giornale. E anche i possibili scenari futuri ai quali in vari articoli abbiamo accennato: dal possibile rientro nel Pd alla rottura definitiva, con sbocco in una lista civica personale, senza escludere un ritiro dalla scena politica.
Nell’intervista Bettollini ammette anche i suoi errori sulla vicenda Acea: “Pur avendo fatto tutti gli atti necessari che sostanzialmente garantivano il mio comune vietando tali investimenti se non fosse stata dimostrata, sopra ogni ragionevole dubbio, la tutela della salute pubblica, ma nella comunicazione ho dato per scontato che ciò avvenisse e sostenevo il progetto avanzato dal privato. Invece Dovevo stare al fianco della popolazione che aveva timore di questo investimento e farmi carico delle loro giuste preoccupazioni garantendogli che tutte le istituzioni avrebbero lavorato ed analizzato il progetto nell’esclusivo ed unico interesse dei cittadini. Invece, pur avendo posto tutti i paletti, difendendo l’opera prima della valutazione degli enti, ho tenuto un atteggiamento ed una comunicazione sbagliata”.
Ma su questo tema il sindaco rivendica anche la Variante al Prg che vieta insediamenti per il trattamento di rifiuti, unico comune in Toscana ad avere tale normativa (approvata da 32 enti sovracomunali, comprese Regione, Asl e Arpat): “Alla fine bisogna sempre reagire di fronte alle difficoltà e mettere in campo una soluzione per ogni problema che si incontra. E questa soluzione sgombera il campo da ogni illazione, dubbio o riproposizione del tema”. Come a sottolineare che se Acea riproporrà il carbonizzatore cozzerà contro un muro.
Quanto alla possibilità che possa rientrare nel Pd e possa essere lui il candidato a sindaco del centro sinistra, Bettolini se la cava con una frase interlocutoria che lascia aperta la porta, senza però nascondere le difficoltà: “Per fare il sindaco servono tanti ingredienti. Se ci saranno tutti andremo avanti. Altrimenti ci saluteremo senza rimpianti”. Qui si potrebbe obiettare che “per fare il sindaco” bisogna anche vincere le elezioni. Bettolini avrebbe fatto meglio, qui, a dire, “per fare il candidato…” . Ma lui è un tipo ottimista. Lo dice anche nell’intervista: “sono una persona che vede sempre il bicchiere mezzo pieno e non tutto il male viene per nuocere”.
Così come la vicenda Acea ha portato alla Variante, così la guerra fredda che si è scatenata all’interno del Pd chiusino, può portare ad un rapporto diverso amministrazione-partito e ad una “nuova stagione di concordia”. Che è la stessa cosa che auspicano (e scrivono) Podemos e 5 Stelle strizzando l’occhiolino al Pd. Con la differenza che loro pensano ad una concordia senza Bettollini, e Bettollini ad una concordia senza di loro. Da tenere a mente che la Concordia più famosa finì su uno scoglio facendo 32 morti e 110 feriti. E a Chiusi non si è sentito nessun ammiraglio urlare a Bettollini “Torna a bordo, cazzo!” Lo ha fatto buona parte della ciurma, a dire il vero. Ma hanno sempre comandato di più gli ammiragli.
m.l.
Nell’intervista c’è anche un passaggio molto interessante dove Bettollini dice che due assi a Scaramelli li ha dati lui con le sue dimissioni dal PD. In pratica si vanta del fatto di aver fatto perdere voti al PD a favore di Italia Viva. Mi chiedo con che coraggio possa ancora pensare di essere il candidato del pd.
Luca, con lo stesso coraggio con il quale il Pd potrebbe stringere una alleanza con chi gli ha sparato addosso per 5 anni. E con quale coraggio il Pd può sbolognare Bettollini dopo che per 5 anni lo ha sempre difeso e mai contraddetto? Se il Pd assumesse una posizione in linea con la tua, sconfessando il suo passato e il suo presente, che partito sarebbe? Che credibilità potrebbe avere nei confronti della sua stessa base? Non fare l’ingenuo, dai…
La politica non è mai cristallizzata come pensi. Altrimenti non cambierebbe mai niente. La coerenza non è restare fermi sempre sulle proprie posizioni. Bensì, io credo, confrontarsi per costruire sintesi politiche sempre migliori anche partendo da situazioni molto distanti. L’importante è rimanere se stessi nei principi fondamentali. Se non si mettono al centro questi intendimenti non arriveremo mai a ricostruire una sinistra unita. Possiamo e il PD hanno molte diversità e differente visione delle cose, ma hanno anche un bagaglio identitario e di valori comuni che risiedono nel campo della sinistra italiana e della nostra realtà. Tutto questo per qualcuno potrebbe sembrare un armamentario obsoleto, ma non credo che sia così. Anzi, rappresenta la base essenziale per superare la frammentazione e la divisione che ha impedito di trovare una sintesi innovativa tra le posizioni più radicali e riformiste all’interno della sinistra italiana. Questo, tra l’altro è stato il limite del PD che lo ha portato alla deriva liberista e della sinistra più estrema che si è frantumata. Oggi, dopo la sbornia renziana, credo che sia necessario avviare una difficile ricomposizione, ricercando attraverso il confronto soluzioni politiche e programmatiche nuove. Sarà un percorso complicato, ma Chiusi ha sempre anticipato e sperimentato processi importanti.
Il Pd è stato un partito passivo perchè questa è la realtà di questi ultimi 5 anni e con esso specialmente il suo organigramma chiusino ed ora si avrebbe forse timore di essere incoerenti riconoscendo tale realtà oggettiva? Ma cosa vorrebbe dire che ”ogni partito debba pensare a se stesso,ai propri limiti ed a quanto ha al suo interno ?” Vorrebbe dire che non si possano muovere critiche e che non si possa guardare in casa dell’altro ? Penserei di no, e siccome le critiche sono state mosse e la realtà è sempre una realtà in evoluzione come vediamo , se si formano nuovi fronti certamente è vero il fatto che si possa criticare, vorrei vedere il contrario…. In base a quanto dici cosa sconfesserebbe il PD il suo passato? E qual’è il suo passato se prima i loro esponenti hanno abbracciato il renzismo e poi lo hanno abiurato per esempio? Cosa c’è da sconfessare tanto da restare legati a tali impostazioni? E’ questa la ricerca del nuovo od è questa la conservazione ?Se i nuovi fronti possibili nasceranno, nasceranno su idee un po’ diverse da quelle che sono state espresse dall’attuale maggioranza,mentre se abortiranno vorrà dire credo che la politica ancora non sia matura per darsi un impegno di fronte alle diverse basi di una volontà di cambiamento. Semprechè questo non si preferisca dirlo a parole come sempre e nei fatti non realizzarlo. Non nascono da tutto questo tante divergenze? Se il renzismo fosse stato meno arrogante ed avesse prodotto qualcosa di positivo credo che ci sarebbero delle maggioranze compatte ma ricordo che i suoi dirigenti che oggi fanno parte di Italia Viva e che sono con una gamba dentro al PD,dissero(Renzi) che se avessero perso il referendum sarebbero andati a casa…o no? Anche solo tale incongruenza sarebbe sufficiente a non votarli e a non votare chi prima era dei loro,perchè- e non faccio di tutta un erba un fascio- ma la natura vera di tutto questo che si verifica è che la base non esiste più e quelle che noi vediamo in ciò che ancora chiamano ”confronto” sono tutte istanze e spinte che vengono prese a pretesto per tracciare percorsi di carriere ad altri che pensano di meritare certi scranni.Spesso il tanto richiamato ”confronto” non è stato mai fatto ed ogni volta che si possa rifuggire da questo tale tendenza la si mette in pratica.Lo si vede anche dalle ultime mosse.Quindi cosa ci sia da riconoscere in modo marcato per cui si abbia timore di smentire il proprio passato non l’ho capito. Come non ho capito il tuo accostamento di chi ha sempre criticato il PD che non sarebbe coerente con il passato delle opposizioni. Ma non eri tu che hai sempre detto che la politica era un complesso di relazioni in continuo divenire ed anche il tentativo di produrre novità,anche talvolta inaspettate ? Adesso hai timore di tale divenire e che possa produrre ciò che a te non stà bene perchè il re è nudo e cerca di farsi catapultare dentro la cittadella che occupava prima una volta che ne sia uscito perchè furioso che non gli sia toccato il coscio più grosso ? Ma secondo te tali accostamenti sono accostamenti seri di una politica seria alla quale seguono idee serie? Ma osserva in disparte,da osservatore quale ti sei sempre proclamato e scrivi pure le tue idee,ma quando queste vengono contestate usa argomenti convincenti per affermarle e non portare paragoni o similitudini dalle quali traspare una idea fissa destinata a considerare solo la realtà che a te preme,perchè sarebbe opportuno che tu capissi che vi sono anche altre realtà nel modo di pensare delle persone,anche persone che spesso fanno parte di un comune filone di idee e che qalche volta tali persone non hanno la volontà di vendicarsi come hai detto ma esprimono un modo e delle volontà secondo il mio giudizio molto più scevre di altri dello stesso partito da quello che comunemente viene chiamato ”clientelismo politico” e che a Chiusi abbiamo conosciuto da anni .Se fai questo sei credibile altrimenti no,specialmente anche quando critichi ciò che cerchi di non far realizzare.Vorrò sbagliarmi ma di gente in tale percorso credo che tu ne debba convincere sempre un numero più crescente.E secondo me questo è un buon segno,che potrebbe-dico potrebbe senza sbilanciarmi molto-far sperare.D’altra parte, vedi un momento di fronte a tale tema chi sia che questo lo speri e chi sia che desideri venga battuto tale fronte di cui parlavo.Li conosci tu molto meglio di me…a Chiusi qualcuno negli anni 50 diceva sarcasticamente: ”chi è un lo dico ma stà davanti al Guazzini”….ed a Chiusi tutti sapevano chi era il Guazzini e dove aveva il negozio…
Nel mio commento non ho parlato di possibili alleanze ho solo chiesto se il PD può candidare un personaggio che si vanta di avergli fatto perdere voti.
Anche i 5 Stelle e Leu si sono vantati e si vantano di aver fatto perdere voti al Pd eppure sono alleati nel governo nazionale, e se non lo hai fatto te, nei commenti, Marco Nasorri e la Lista Possiamo in un comunicato di sabato 17 parlano espressamente di nuova stagione politica e di necessità di arrivare ad una “unità della sinistra” anche a Chiusi, il che vuol dire alleanza con il Pd. E proporre o proporsi per una alleanza a patto che il Pd uccida il re, o lo mandi in esilio, mi sembra una posizione piuttosto medievale.
Fortuna che ci sei te ad essere nuovo.
Che poi tanto nuovo non sei perché di figure come te, in passato, ci sono già stati Emilio Fede e la segretaria di Craxi, ultimi soldatini ad abbandonare la difesa del leader.
nessuno qui è nuovo, né senza peccato, ma io valuto le cose per quelle che sono o per come te e gli altri le raccontate. E su questa vicenda la posizione di Possiamo conferma totalmente ciò che ho scritto fino ad ora. Ti dico i più: credo che proporsi per una alleanza con il P a patto che il pd non si ripresenti con Bettollini, sia legittimo, ma allo stesso tempo si anche una posizione che noi aiuta la costruzione di quel percorso. Per una ragione molto semplice: perché il Pd su quell’altare sacrificherebbe se stesso e non solo il sindaco.
A parte il fatto che non c’è rispetto per i morti, ma paragonare Enza Tomaselli a Lorenzoni non lo trovo afferente .
Poi lei è allineato o no con l’ ideologia della DC oppure PCI ?
Ho usato il termine “medievale” perché mi pare che Luca e qualcun altro stiano facendo una “crociata” ad personam…(per la verità contro due persone)
Signor Gaudiano si faccia un amaro che è meglio.
Lei non mi conosce, ma continua a provocarmi.
Visto che le interessa ciò che bevo, al mattino acqua&limone e latte&miele oppure succo d’ arancia ; glielo consiglio.
Vedrá che finirà che faremo sport insieme, visto che di politica non riesco a parlare con lei.
Credo che in questo momento serve unità di intenti tra tutte le forze politiche e sociali e questo vale sia a livello Nazionale ma anche e soprattutto a livello locale. Dobbiamo far fronte ad un’emergenza prima sanitaria, poi economica e, volendosi spingere un po’ più avanti ma non meno importante, ecologica. Se non riusciamo a trovare unità d’intenti a livello Locale figuriamoci cosa succede a livello Nazionale. Quindi, politicamente parlando, ogni apertura di dialogo deve essere salutata con attenzione e rispetto, senza battute ironiche: esistono già personaggi politici che, per guadagnare un pugno di voti, vivono di questo e stanno facendo danni inenarrabili a tutta la collettività.
Sono anni, forse decenni, che personalmente predico la necessità dell’unità della sinistra sia a livello nazionale che locale, ma dichiararsi favorevoli al dialogo e pure ad una possibile alleanza elettorale, a patto che il partito maggiore decapiti il re e ne esponga la testa sulla piazza principale, sacrificandolo sull’altare della presunta unità, mi sembra una posizione un tantino pretenziosa e, come ho già detto, piuttosto medievale, tipica di chi fa le crociate, non politica… Ma è opinione mia..
”No, perche la politica che intendi tu invece l’ha fatta il re….
I contenuti, gli accordi si fanno sui contenuti, era quello che intendevo dire, non sulla lesa maestà . Le persone contano, certo che contano perché devono realizzare i programmi concordati dalle forze che le sostengono vagliati dal corpo elettorale, altrimenti saremmo in Repubblica Presidenziale. Detto questo non ho detto di volere la testa di nessuno, ma solo un appello per trovare un accordo su punti qualificanti di un programma unitario tra le varie forze politiche per far fronte ad una evidente e drammatica criticità che sta mettendo a dura prova la già fragile economia del nostro Paese e del nostro Territorio. Qualcuno in tempi passati diceva le stesse cose….. un certo Enrico Berlinguer.
Per Roberto Pacchieri. Ciao Roberto, la mia risposta era diretta a Marco Lorenzoni non a te(credo si capisse).. Concordo con quanto hai detto or ora sul tema delle convergenze e dei programmi su quanto possa servire ad un territorio come il nostro ma il tuo giusto appello ad unire le forze come puoi sentire non è che suoni bene alle orecchie di una parte poichè viene frapposto al suo realizzarsi il fatto della decapitazione di quello che è inteso sia ”il Re”.Come in tutte le azioni umane gli uomini nella loro politica compiono cose giuste e cose errate ed il giusto o l’errato può apparire tale a seconda delle impostazioni e della luce che illuminano le azioni.Io credo che in politica soprattutto per mettere al centro il benessere della gente e dei cittadini ci si debba sempre riferire a questioni oggettive e non ad interpretazioni soggettive che possono portare la coperta ad essere spostata dove ci sia un interesse.In questo caso si parla fra le righe ma in maniera anche visibilmente esplicita, di ostacolare la formazione di un nuovo modo di intendere di cui credo abbia bisogno la città di Chiusi, un rinovamento che le amministrazioni precedenti e quella attuale non hanno dato per molti motivi, soprattutto quelli legati alle lotte all’interno del partito di maggioranza,spesso pensato come trampolino di lancio a lidi migliori di quelli intesi dalla politica paesana.Come vedi l’orizzonte è un po’ corto e c’è chi questo lo comprende ma c’è anche chi non lo vuole comprendere e pensa che sia meglio rimanere legati al carro di sempre.
Le novità sono sempre in qualche modo scardinanti ma non per questo se si riconosce che esistono necessità si debba tappare il buco attraverso il quale tali novità debbano passare.Secondo me il PD dovrebbe guardare un po’ più lontano e capire il discorso che hai fatto,anche quello relativo ad Enrico Berlinguer ed alla sua politica, considerare che nel tempo tante sono le cose che sono cambiate certamente,ma che nella vita e nei comportamenti umani vi sono dei riferimenti e valori che non cambiano perchè comprendono visioni più larghe, più progressiste di quelle che sono state attuate fino ad ora dove invece si è galleggiato amministrando in maniera non soddisfacente la quotidianità ingrandita artificialmente dal complesso mediatico per farla passare attiva, propositiva, rivolta al futuro. Poi come vedi arrivano i momenti dove ci si trova a fronteggiare diatribe che s’intersecano o con il rampantismo al quale se non viene dato spazio si reagisce in certi modi oppure cercando di attuare politiche che vengono presentate come ” vittoriose” all’interno di tale partito,cosa che invece non è tale e c’è anche chi si pone giustamente alla difesa del futuro di quel partito perchè crede nelle politiche e nella politica ed un po’ meno nelle persone nonostante gli allori innalzati.Questa è la fotografia della situazione e credo che ci voglia più politica e meno personalismi.Invece sembra che la visione dell’unione che dicevi anche te venga contrastata frapponendo personalismi con discorsi come” la testa del Re in piazza” con la gente che ci balli intorno del tipo ”sanculotti alla presa della Bastiglia”.Ma come vedi il tempo aggiusta tutto bene o male ed oggi al posto della Bastiglia c’è Place de la Republique, dove il popolo celebra le sue conquiste nazionali e laiche ed anche i suoi momenti più nefasti come la presenza del terrorismo, raccogliendosi intorno a quell’obelisco che è l’unità nazionale.Tutti sanno che Luigi XVI e relativa consorte furono ghigliottinati ma ancor oggi ce ne sono parecchi di coloro che se potessero invertire la macchina del tempo li vorrebbero salvare ignorando volutamente e pur sapendolo il sangue che quel popolo ha versato per le angherie e le ingiustizie durante il loro regno.Come vedi ,spesso alle bisogna, il personalismo prende forza e cerca di prevalere come principio contro quello dell’interesse generale,che si crede non possa esistere o se esiste è cosa vacua,fumosa ed evanescente.La coscenza sociale ed anche politica degli italiani ancora deve essere secondo me ben sgrossata,affinata e prendere la direzione degna di un paese civile. Chi dice che” la testa del Re non deve essere messa in piazza”,consapevolmente fà l’interesse del Re non della gente.Aggiunge inoltre anche che sia pretenzioso pretenderlo da parte di altri che non siano del partito del Re e posso essere d’accordo su questo,ma se non si decide a farlo e chiarire quali siano gli interessi sia del proprio partito sia dei territori non credo che si faccia un buon servizio a quei cittadini che credono in tale partito.O gli interessi sono scomparsi dalla politica come concezione e come prassi di loro identificazione ? Potrebbe anche essere questa la visione che si ha, ma confermerebbe che ci si muova in un lago in tempesta e che sia solo questione di tempo che la barca possa affondare quando non ci sono più nè rematori nè chi tenga il timone e soprattutto chi ha costruito la barca che l’ha costruita con il compensato facendolo passare invece come legno vero.Ed infatti è la storia che vediamo.Personalmente ne ho preso atto da parecchio e sono tutt’altro che soddisfatto.Ecco perchè spero che un coacervo di forze possa aiutare ad uscire almeno dalle secche in cui ci troviamo ma come vedo siamo ancora al ” caro babbo ti scrivo”…..e questo non perchè gli inquilini di quella casa non capiscono ma perchè dipendono con profondità diversa gli uni dagli altri da cconcezioni legate o all’utilitarismo personalizzato che sconfina quasi in un tifo e non in politica, oppure ad una visione non completa della situazione che hanno via via nel tempo accettato sapendo anche che ne sarebbero divenuti subalterni e rinunciando a criticare il pasto che veniva servito.Questa credo che sia la situazione, posso sbagliarmi, ma credo che tanto di fuori non l’abbia data….
Lorenzoni non alzare inutili polveroni inventando ciò che non è, nessuno ha chiesto la testa di qualcuno tantomeno per esporla in piazza, alcune forze politiche locali hanno fatto delle democratiche considerazioni politiche sull’agire di questa amministrazione, di fatto gestita da un uomo solo al comando, credo che ancora si possa avere il diritto ad esprimere giudizi su chi ci governa, così come più volte te ne hai tessuto le lodi. Fa parte del democratico dibattito politico, fattene una ragione.