CHIUSI, IL PD APRE LA CONSULTAZIONE SU BETTOLLINI. E IL COMITATO ARIA ENTRA A GAMBA TESA NEL DIBATTITO PRE ELETTORALE: “TUTTI INADEGUATI!”
CHIUSI – Il Pd chiusino annuncia che finalmente può metter testa e mani alla questione elezioni comunali. E alla questione sindaco, dopo che Bettollini, come è noto, ha lasciato la tessera del Pd. O meglio, ha annunciato, ad agosto, di non volerla rinnovare. E’ vero che a norma di statuto la tessera 2019 che Bettollini ha in tasca vale fino al 31 dicembre 202, ma è indubbio che quell’annuncio fatto di domenica all’ora di pranzo, dopo un post al veleno del segretario provinciale Valenti, ha di fatto posto il sindaco di Chiusi fuori dal partito. E da allora infatti non ha più partecipato a nessuna iniziativa del Pd. E il Pd lo ha incontrato, faccia a faccia, solo in un “summit” convocato dalla segreteria, nel quale gli fu detto “primaleregionali!” poi si vedrà…
Adesso dopo l’assemblea degli iscritti di lunedì scorso, il Pd farà un giro di consultazione nei circoli per raccogliere relazioni scritte, circolo per circolo, sul tema delle alleanze e anche sul giudizio nei confronti del sindaco stesso e dell’amministrazione comunale. In ultima istanza anche sulla opportunità o meno di ricandidare Bettollini o a cambiare cavallo, fissando anche le modalità per la scelta. Non esclusa l’ipotesi delle primarie di partito di coalizione. Meno di due anni fa, quando Bettollini nel gennaio 2019 presentò la relazione di mid term tirava tutta un’altra aria, basta rileggere le cronache di allora per rendersene conto.
Sono stati due mesi difficilissimi, quelli intercorsi tra l’annuncio di Bettollini di non rinnovare la tessera e oggi. Quella dichiarazione fu la sottolineatura politica della sofferenza politica del sindaco, chesi sentì bistrattato, quasi messo alla porta o in secondo piano dal suo stesso partito. Non solo in relazione alle candidature per le regionali, ma anche riguardo alle comunali del 2021 e ad un possibile bis. Le sofferenze però si potevano curare. Il tempo c’era e ci sarebbe ancora, volendo. In Consiglio comunale, la settimana scorsa, Bettolini la sua porta non l’ha chiusa del tutto. Vedremo se lo farà il Pd. Che in un comunicato di ieri scrive:
“Partendo dalla relazione di fine mandato, illustrata dal sindaco e dagli assessori il 29 Luglio in una iniziativa della Festa de L’Unità, il PD attiverà un confronto con gli iscritti di ogni circolo per valutare l’attuazione del Programma Amministrativo e l’operato dell’attuale amministrazione comunale.
Tale valutazione dovrà partire dai risultati positivi raggiunti in primis dal Sindaco, dalla Giunta e dal Gruppo Consiliare, senza nascondere le possibilità di miglioramento e le nuove domande che emergono dalla Società anche a seguito dei cambiamenti socio economici imposti dal covid. A questa dovrà aggiungersi una valutazione politica sull’attuale coalizione di Centro Sinistra, dei rapporti con le altre forze politiche presenti in Consiglio Comunale e delle novità politiche rappresentate dalla nascita di Italia Viva e della Decisione del Sindaco di dimettersi dalle sue cariche politiche, di lasciare il Partito Democratico e di non rinnovare la tessera 2020 informando il partito stesso attraverso i Social e solo successivamente con comunicazioni interne”.
Insomma al gruppo dirigente del partito di maggioranza quell’uscita non è piaciuta per niente e questo si era capito. Ma dal tono sembrano essere pochi e ristretti i margini di manovra: “Tali verifiche sono imprescindibili da un elemento fondamentale: un rapporto proficuo fra gruppo dirigente del PD, Giunta e Gruppo Consiliare, che in questo momento ha permesso di ottenere Risultati Politici Importanti, quali l’esenzione della TARI per le attività produttive rimaste inattive nei mesi di lockdown, misura resa possibile grazie anche al lavoro certosino degli uffici comunali. Dovremo confrontarci e decidere circa l’uso delle risorse assegnate dal Mes e dal Recovery Found in un’ottica più ampia dei nostri ambiti territoriali quali: la zona Valdichiana, la Provincia e la Regione”…
Da questa nota si capisce che il Pd guarda anche a possibili nuovi alleati, prima fa tutti Italia Viva (che però già ha rotto con Giani sulla formazione della Giunta Regionale e con il Pd al Comune di Cascina dove non appoggerà il candidato del centro sinistra Betti), ma forse anche Podemos e 5 Stelle… Nessuna indicazione chiara però fino ad ora e nemmeno nel comunicato. Spetterà ai circoli fornirla… Ma ne avranno la forza? E se la base dovesse dare un giudizio positivo dell’azione amministrativa della giunta Bettollini, la ricandidatura del sindaco attuale sarebbe scontata? Oppure la sua uscita di fatto dal Pd sarà considerata una pietra tombale, nonostante il giudizio positivo? Non è una posizione comoda quella di Bettolini, ma non lo è nemmeno quella del Pd.
Intanto un altro “soggetto politico” esce allo scoperto e lo fa con una entrata a gamba tesa nell’agone politico pre-elettorale. Un “takle scivolato a far male”, sui partiti chiusini e soprattutto sui gruppi consiliari. Si tratta del Comitato Aria (quello della battaglia contro il progetto Acea) che con un post sulla propria pagina facebook, scrive:
“Assistere, in momenti istituzionali, alle (a dir poco) incoerenti dichiarazioni del Sindaco che smentiscono quanto dallo stesso dichiarato peraltro per iscritto circa le sue dimissioni dal Partito Democratico e, nel contempo, assistere alla insufficiente capacità confutante delle controdeduzioni espresse da tutti i consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, costituisce indice di una ridotta adeguatezza strutturale dell’intero Consiglio Comunale che, di fatto, si traduce in una crisi istituzionale senza precedenti per la nostra comunità. Nel contempo questo stesso scenario paventa, nella migliore delle ipotesi, una contestuale ridotta capacità a gestire la nostra comunità”.
Insomma un attacco missilistico al sindaco, alla maggioranza e anche alle opposizioni, tutti accomunati nel termine “inadeguati”.
Per il Comitato Aria “la profonda crisi economica sociale e ambientale che stiamo attraversando impone che in Consiglio Comunale siedano persone con ben altra levatura e di ben altre capacità. I partiti si attrezzino adeguatamente per le prossime scadenze elettorali perché i cittadini questo l’hanno capito e si regoleranno di conseguenza”.
Fin qui nulla di strano, anche i Comitati fanno politica e si mettono sul mercato. Sulla carta sono pacchetti di voti importanti.
Che i cittadini abbiano capito ciò che afferma il comitato è da vedere. Intanto, noi, nei panni del Comitato cominceremmo ad interrogarci su quei 2.500 firmatari della petizione anti Acea, che nelle urne, alle regionali si sono volatilizzati. O si si sono riposizionati dove stavano prima… A meno che il Comitato non voglia intestarsi quel 34% di “non voto”. Ma non vi è alcuna certezza, né alcun elemento che faccia pensare che le due cose siano sovrapponibili.
Non solo, ma il documento del Comitato Aria contraddice e cozza con la linea di uno dei suoi leader, Paolo Scattoni, che invece da settimane dentro e fuori del Pd, propugna la necessità di un confronto tra Pd e le altre forze dell’area progressista, a cominciare da quelle presenti in consiglio, ovvero Podemos e 5 Stelle. Ma allora sono inadeguati o no? O lo sono a giorni alterni? E poi le due forze di opposizione come prenderanno l’attacco duro del Comitato nei loro confronti? Il fuoco amico fa male…
La consigliera del M5S Bonella Martinozzi, sentendosi chiamata in causa dal Comitato fa finta di niente e replica così: “talvolta non rispondere agli sproloqui di Bettollini è il miglior metodo per sottolineare le sue contraddizioni. I bulletti di paese si arginano non facendo polemiche direttamente con loro ma facendo vedere ai concittadini il loro vero lato”.
Su che basi il Pd possa aprire un confronto serio sul futuro della città con chi definisce “bulletto di paese” il sindaco in carica, sostenuto dal Pd per 5 anni è un mistero. Anche in questo caso, a meno che la segreteria Pd pur di liberarsi di Bettollini non sia disposta ad allearsi anche con il diavolo e con chi per anni gli ha tirato addosso palate di merda e non perde occasione per farlo anche adesso…
m.l.
Ovviamente,visto da non addetti ai lavori, sembra tutto semplice..ma forse il PD locale dovrebbe essere saggio e ricucire cio’ che unisce e non cio’ che divide ,altrimenti potrebbe ammalarsi di quella che qualcuno ha definito “sindrome pievese”..
….X Remo: oppure di quella che ci mancava che la ” sindome democristiana” pensando alle caratteristiche di rimaneggiamento poloitico per far apparire utile quel che convenga fare…quanto al ”post al veleno del segretario valenti” mi sembra oggettivamente che abbia detto papale papale quella che è la verità.Verità oggettiva e non soggettiva mi sembra , no ? Perchè, c’è un altra verità forse? E quanto a ciò che ha espresso Bonella Martinozzi mi sembra che tanto fuori dalle righe non sia andata.Cosa c’entra ”sostenuto dal PD in questi 5 anni”?.Vogliamo ritornare ancora sugli argomenti fritti e rifritti che in questi mesi sono stati sciorinati fino alla noia? Sono stati fatti degli scivoloni MADORNALI oppure no, con tutta la vicenda Acea? Si è tenuto duro fino alla fine come fanno i bleffatori quando giuocano al poker per poi scoprire le carte e vedere che si possedeva ”coppia” invece che ” Poker” oppure ”colore” ma fino all’ultimo si è tentato di sostenere una linea che è stata smentita dai fatti. Allora ,tutto questo è insignificante oppure si è affrontata la problematica a testa bassa sbagliando e non avendo un comportamento a cui la politica insegnasse qualcosa? Le investiture sono questioni di fiducia e nessuno a questo mondo è indispensabile.saltano ministri, saltano capi di stato, figuriamoci quelli definiti da Bonella Martinozzi in tal modo.
In definitiva la ”minestra troppo allungata” nuoce alla trattoria e a chi la deve mangiare, ed è difficile e sconveniente curare il mal di stomaco col Plasil se si insiste a rimangiare la stessa minestra stantia.Si avrebbe un notevole consumo d’acqua perchè lo sciacquone ogni volta che si tira la catena, di acqua ne consuma e la minestra riscaldata e stantia fa avere brutti effetti all’organismo.Ma dico, alla fine,brucia proprio tanto prendersi carico dei propri limiti, fare autocritica e non dare segni di insofferenza e di ritorno sui propri passi ? Eppure anche il Papa l’altro ieri ha celebrato San Francesco d’Assisi che è stato un antesignano del concetto di umiltà, figuriamoci se non debba appartenere ad uno come l’ha definito Bonella Martinozzi ( e forse tutto sommato è proprio questo che non è quadrato a Valenti che si è espresso come si è espresso ) perchè siamo persone e tutti sbagliamo ma talvolta ci vorrebbero altre qualità che potessero seguire gli errori e non volare alti, perchè è da quel volare alti che poi si rischia di fare come successe ad Icaro.Oggi il paracadute l’hanno inventato ed al tempo di Icaro non esisteva, e si applica sempre più spesso specialmente alla politica sostenuta dall’apparato mediatico amico e prezzolato,ma è sempre un paracadute e tutti lo sanno e se ne accorgono.E’ tempo di cambiare !
Personalmente non ho mai risparmiato critiche ai consiglieri, di maggioranza e di opposizione quando lo ritenevo necessario. La nota del Comitato ARIA la interpreto come una critica al comportamento tenuto in aula dai consiglieri. Poteva essere sicuramente più forte, magari abbandonando la sala consiliare perché la cosa era stata stataorganizzata strumentalmente da Bettollini. Dopo le 11 apre il dibattito da la parola ai consiglieri e successivamente LEGGE un intervento sul quale non è stata data la possibilità di discutere. Io me ne sarei andato, ma ognuno ha i suoi metodi.
Ma visto che mi si cita, ebbene si credo che in questo momento ci siano potenzialità per i confronti. I gruppi di opposizione hanno dato la loro disponibilità così come il PD anche se per ora solo con una posizione di principio perché deve prioritariamente fare alcuni passaggi interni. Per me ci sono possibilità di sviluppi positivi.
In relazione all’articolo ricordo che le 2500 firme raccolte dal Comitato non implicavano un’adesione a questo o quel partito, bensì una richiesta di trasparenza e partecipazione. In quella richiesta ci stavano cittadini elettori di tutti i tipi, sinistra, centro, destra o senza schieramento.
Eh no Paolo, il Comitato Aria definisce “inadeguati” i consiglieri di maggioranza e di opposizione, non solo in relazione a quanto avvenuto nell’ultima seduta, tanto che alla fine del suo comunicato chiede ai partiti di “attrezzarsi adeguatamente” affinché in consiglio “siedano persone con ben altra levatura e di ben altre capacità”. Quindi tu proponi un confronto tra partiti e movimenti che il Comitato Aria ritiene non all’altezza. Questo è. Mi verrebbe da chiederti: ma tu fai sempre parte del Comitato? E a dirla tutta aspetto i commenti dei consiglieri Podemos, che spesso si risentono per le critiche, ben più lievi, che questo giornale ogni tanto rivolge loro…. Su primapagina nessuno ha mai dato dell’inadeguato a Scaramelli e Lottarini e nemmeno alle 2 consigliere 5 Stelle. In un articolo recente abbiamo definito “muti” gli assessori pievesi che finora non hanno mai proferito parola, ma non è stato usato il termine inadeguati. Che non ammette congetture e chiude qualsiasi possibilità di confronto. Se uno è “inadeguato” che ci parli a fare?
Il difficile passaggio che sta attraversando il PD merita rispetto e attenzione. L’esito determinerà lo sviluppo degli scenari politici futuri della nostra città. Se il confronto interno, che ha annunciato la segretaria comunale, si indirizzerà solo verso una sorta di referendum sul sindaco, perdendo di vista l’urgenza di un cambiamento vero, non solo segnerà una spaccatura, ma non darà le risposte necessarie. In discussione c’è un decennio politico che ha portato il PD Locale in questa situazione.
E’ giunto il momento di fare i conti con la recente storia, con il fallimento del presunto rinnovamento che lo ha portato al 33,4%, con il senso di una stagione che è andata avanti tra rottamazione e derisione verso chi non si allineava, con lo strapotere di un decisionismo privo di visione politica che ha condotto a tante scelte sbagliate. Se non affronta una riflessione seria su coloro che hanno le vere responsabilità di tutto questo e che hanno utilizzato il partito come un treno per raggiungere i propri scopi, il coinvolgimento degli iscritti servirà a ben poco e non cambierà la modalità di intendere e fare politica.
Ancora c’è una sinistra ampia e diffusa, fatta di gente appassionata disposta a partecipare alla ricostruzione di un partito e di un progetto per il paese. Al PD spetta dimostrare di avere la forza e la volontà di costruire un percorso per riunire rinnovare la sinistra a Chiusi. La nostra realtà ha spesso avuto il coraggio di anticipare e sperimentare processi che poi sono avvenuti a livello nazionale. Ora servirebbe un po’ di determinazione.
Faccio ancora parte del Comitato che non è una caserma e dove tutti possono esprimersi. Sono stato il primo a proporlo nel lontano gennaio del 2018 (allora si chiamava Comitato sul carbonizzatore). Credo che quell’iniziativa abbia avuto successo, mettendo a nudo nel tempo l’inadeguatezza degli amministratori su cui mi sono espresso senza problemi sia in sede di PD che pubblicamente. Basta digitare ACEA nel motore di ricerca di di chiusiblog.it.
I consiglieri che oggi siedono in Consiglio non sono il PD, ne sono un’espressione, ammesso che siano da considerare un gruppo compatto. Che il PD ancora non si sia espresso su quello che si muove sull’area delle Biffe (carbonizzatore, depuratore, Cascina Pulita e chissà che altro) lo trovo una carenza evidente e grave. Lo posso dire o è incompatibile con la tessera?
Può darsi che mi sbagli ed è proprio per questo ritengo utile il confronto. Per fortuna il PD a Chiusi sta provando a cambiare e si dice aperto al confronto. Il PD come entità politica. Ci sarà chi crede che sia necessario e si predispone a interloquire.
Quello di cui sono sicuro perché ho osservato l’azione dell’attuale sindaco degli ultimi dieci anni (quindi amministrazioni Scaramelli Bettollini) è che non ci sia possibilità di “ricucitura”, come invece raccomandano gli opinionisti ossequienti.
Se devo dare uno straccio di giudizio essendo al di fuori delle questioni, qui mi sembra che si stia giuocando con le parole e chi ne sopporta le spese è proprio quella politica che non c’è, non c’è stata e si prefigura per il futuro di continuare a non esserci.Gli aggettivi che si usano come Inadeguato, insufficiente, giuocante d’azzardo, risentito,
e chi più ne ha più ne metta da ogni parte, sono termini che contrassegnano la politica di oggi il cui significato alla fine è quello di essere posti come cittadini di fronte ad una scelta: fiducia rinnovata oppure sfiducia.Dietro a questi due termini- e senza andare a menare il can per l’aia- ci sono due status essenziali della politica per i quali ognuna delle parti in causa si deve assumere le proprie responsabilità. Per alcuni occorrerebbe una ricucitura, per altri invece la pezza è peggiore del buco. Questo è il punto di dirimenza e tutti-dico tutti- proprio perchè eletti dalla gente- devono tenere conto di quello che andranno a scegliere e che darà i suoi effetti nel futuro del nostro paese.Questa responsabilità debbono assumersela tutti nessuno escluso.Ciò non vuol dire che per responsabilità si debba intendere una riconferma di ciò che si sia mostrato negativo come non vuol dire che una scelta diversa porti positività.E’ alla fine non solo una questione di immagine ma di vera e propria sostanza.Ci sono elementi che porteranno ad una diversificazione sostanziale nel vicino futuro sia se si sposi una parte e si ripudi un altra, sia se si scelga una parte e si possa portare avanti il percorso con una nuova veste.Continuando su questi toni è la politica ad essere frammentata.Quindi, questione Bettollini-PD a parte, mi sembra che quello che emerga e che si possa scorgere da subito a lume di naso sia il silenzio assordante della Giunta e del partito locale di maggioranza, che chissà quali attese abbia in mente e come se le possa prefigurare. Fatto stà che decidere di non decidere è di persè una decisione, che rivela non solo gli imbarazzi e le incertezze ma anche la sostanza di cultura politica che ci sia dietro.Quindi mi sembra che in tali questioni di difendibile vi sia proprio poco….invece di dire come quasi sempre che Bettollini ”aggiungeva altre pedine al pallottoliere” sarebbe forse stato meglio che
sulla questione centrale ed oggetto dell’attività di contrasto del comitato,si fosse ascoltato la gente e forse non saremmo stati a questi punti,perchè il grande diniego di chi ha firmato quei 2500 spazi(che per Chiusi sono moltissimi) se tutto questo abbia portato ad una spallata o quantomeno ad un manifestarsi di una tendenza importante da parte dell’elettorato lo si deve proprio a questa improba partenza.Credo che si pretenda un po’ troppo se si pensa che il PD provinciale non dovesse valutare tale questione e prendere decisioni.Infatti le ha prese, dopodichè la mossa di Bettollini è stata la ghigliottina definitiva della quale lui stesso ha tirato la corda.Ora la testa si è separata dal busto ed a riattaccarla nemmeno il Dr.Barnard se fosse vivo…E’ possibile che non si capisca questo e si debba spingere ”il Fatebenefratelli” a tentare l’intervento anche se la politica ne sconsiglia il caso ?
Guarda Carlo che il Pd provinciale e quello comnuale non hanno mai detto mezza parola sulla vicenda Acea che non fosse di sostegno alla linea Bettollini, non lo hanno fatto né prima, né durante la bagarre, né dopo. Non è stata certo quella la goccia che ha fatto traboccare il vaso. A mio avviso nel Pd chiusino è in atto un duello western non tra due “visioni politiche” diverse o antitetiche, ma semplicemente tra due persone: il sindaco che ha chiesto (credo legittimamente) se il Pd intendeva ricandidarlo alle prossime comunali, ma è uscito dal partito e la Segretaria del partito che, essendo stata protagonista e partecipe della stagione precedente a Bettollini (e anche a Scaramelli) sta provando a ottenere una rivincita sulla “rottamazione” fatta a suo tempo dai renziani. Tutto qui. Non mi pare di aver letto, neanche nel comunicato di ieri, critiche nel merito dell’azione amministrativa, quanto piuttosto solo malumore per l’uscita del sindaco dal Pd e le modalità con cui l’ha comunicata. Il che equivale, se vogliamo parlare di politica, sostanzialmente al nulla.
Sinceramente non so che film guardi…e non dico altro
Sono in piena sintonia con il commento di Marco Nasorri, per salvare Chiusi dalla deriva imboccata negli ultimi dieci anni la necessità impellente è quella di uscire subito dalla politica fatta di personalismo o di tifo per uno o per l’altro.
Con grandi limiti miei e del nostro gruppo, con la lista Possiamo abbiamo cercato di dare un contributo alla nostra realtà, tanto all’interno del Consiglio Comunale quanto al di fuori, lo abbiamo fatto con senso civico non certamente per chissà quali ambizioni. Giunti quasi alla fine del mandato abbiamo pensato di non mandare disperso il piccolo patrimonio di esperienze raccolte in questi anni, anni nei quali, i fatti ci danno ragione, siamo stati molte volte dalla parte giusta. Per questo motivo abbiamo iniziato una serie di incontri per poter arrivare a fare delle proposte concrete per il governo del nostro paese nei prossimi anni, siamo pronti ad incontrare tutti coloro i quali pensano, con il nostro stesso spirito di poter dare una mano a chi avrà la responsabilità di guidare Chiusi nei prossimi anni.
Su Chiusiblog un signore che non ha avuto nemmeno il coraggio di firmarsi, dopo un mio commento, ha scritto che vorrei fare l’assessore, a quel signore ho risposto che la mia massima aspirazione in futuro è ricominciare a giocare a bocce, sport che mi piace tantissimo, vorrei anche avere un po’ più tempo per me, perché forse molti non lo sanno ma anche il piccolo incarico di consigliere comunale richiede molto tempo e impegno, è molto più comodo scrivere critiche dietro una tastiera. Fatta chiarezza sulle mie ambizioni future, vorrei comunque continuare a dedicare quel poco di capacità che ho alla mia comunità sono quindi disponibile ad incontrare chiunque abbia qualcosa da dire per aiutare il nostro progetto di confronto, con serenità, anche chi mi ritiene inadeguato e lo dico con grande sincerità, senza nessuno spirito polemico.
Sono un partecipante “latitante” del Comitato Aria, nel senso che, pur appoggiandolo, non ho mai preso parte attiva alle sue riunioni. Proprio in quanto comitato non personalistico né leaderistico, mi ha un po’ sorpreso l’uscita che è stata pubblicata perché rimane tutta interna a una logica personalistica della politica. Che significa “inadeguati”? Chi potrebbe mai essere un “persona adeguata”? Non entro nel merito di un giudizio così pesante (ed ingiusto) su persone che conosco (maggioranza e opposizione) e che, pur tra mille errori, hanno speso tempo, competenze e passione per un’attività che spesso è frustrante e deludente. Però vorrei sottolineare come, ancora una volta, si punti al “nome” e non alla sostanza di quanto c’è da fare: le persone sono sempre adeguate quando hanno obiettivi e strategie chiare da perseguire e raggiungere. E’ la democrazia, bellezza.
La tua spiegazione anche se in parte veritiera non contiene la spiegazione principale che non è quella che tu dici,che se pur esiste,non è quella che ha portato alle discrasie attuali che tu pensi che debbano ”passare”.Certo che i risentimenti della rottamazione hanno prodotto i loro effetti duraturi ma nello stesso tempo sono avvenuti diversi fatti che tu conosci ma non gli dai peso.Ed i fatti sono quelli ad iniziare dall’appartenenza renziana del PD e dall’allontanemento di quella fliebile tendenza all’ascolto della base.In pratica dalla scalata esterna non senza conseguenze del renzismo e di quanto ha prodotto in periferia dove abbiamo visto uno Scaramelli che non ha sorpreso nessuno col suo salto verso Italia Viva.E dove si pensava che volesse andare? I tentennamenti opportunamenti messi in campo e costruiti artificialmente di un sindaco che in 15 giorni passa dal renzismo allo zingarettismo, dalla sua reazione ed iniziale noncuranza di quanto si formava nell’opinione pubblica sempre più disprezzata e tenuta lontano dalla partecipazione e decisioni sul carbonizzatore mentre assistevamo al coinvolgimento crescente di un buon 30-35% di popolazione che era convinta della volontà di dover reagire.E non è vero che da dentro le stanze della provincia ci sia stata scena muta ma anche lì il contrasto era fra le due linee del renzismo e dell’affermarsi e prevalere della linea-lasciami dire- forse a sinistra di Zingaretti stesso con l’elezione di andrea valenti. Sicchè non è vero quello che dici di ricostruire che vi sia stato silenzio tombale ma si stava preparando quella che era da tempo in sosospeso e cioè la campagna per le regionali che avrebbe visto i territori esprimersi per altri nominativi, supportati dagli insuccessi bettoliniani. Quindo la ricostruzione che fai,soprattutto temporale, non mi sembra che possa essere puntuale e veritiera, ma contiene solo delle allusioni che tu fai pesare nelle considerazioni, quasi staccate dalle altre che precedevano e da quelle che ne sarebbero seguite. Nello stesso tempo abbiamo assistito-,questo si- al ”silenzio assenso” dei peones della Giunta che mai avrebbero speso una parola riguardante le impostazioni del loro sergente.Tutto questo non ha fatto altro che aggiungere un peso forte alle decisioni prese dal provinciale ed inizialmente magari passate in sordina dove poche cose e pochi sussurri si sono uditi,ma che fosse stato in preparazione una ”multa” era di sicuro cosa vera.Alla fine la busta verde è arrivata, è stata aperta e la multa ha sorpreso il guidatore che pensava che il rilevatorte di velocità non l’avesse beccato.Quindi ha reagito-forse un po’ mettendoci del suo di carattere, un po’ con la violenza di chi si crede immune dalle multe ed ha avuto la reazione che sappiamo,che sarà stata anche umana,ma senz’altro ha aggiunto un errore politico al momento che veniva prendendo piede,segno di una insofferenza di carattere politico tutt’altro che profondo ma che ha anche mostrato una costituzione infantile e bizzosa.Tutte queste condizioni come volevi che fossero recepite dagli organi del partito dal momento che ormai la frittata era stata fatta,soprattutto dallo stesso adetto al pollaio ? Ed ora tu dici che siccome non si sono mai espressi vorresti far passare la linea del silenzio- assenso? Ma si ragiona di politica o di caramelle? Daccordo che molto si è perso da quando noicome generazione facevamo politica attiva ma un limite a tutto credo che ci dovrebbe essere o no ? Ecco perchè alla fin fine mi son sentito di dire la mia idea che non sia un danno per nessuno se Bettollini sbatte la porta e fa come il Baglioni.Certo, i sui afficionados soprattutto quelli che fanno come le tre scimmiette indiane che si tappano i tre sensi:occhi,orecchie e bocca e cioè non vedo, non sento e non parlo,non fanno che aggiungere un bell’aumento di pochezza sia personale sia di qualità politica alla vicenda,ma daltronde cosa ci si aspettava da questi che hanno sempre alzato la manina a comando? Ci si aspettava qualcosa di diverso ? Qualche mugugno c’è stato, ma è rimasto solo un mugugno ma non era diffile immaginarlo e poi sembra ancora che l’aspettativa sia materia vigente.Una volta- e di storie ne abbiamo viste-tu certamente più di me perchè non abitavo a Chiusi ma un minimo ne ero informato dell’acqua che passava- ma le questioni si risolvevano in altro modo e con altri metodi e non davvero aspettando l’ok od il diniego da Siena.Allora, ma dove si vuole mettere l’accento su cose parziali e trascurando quelle più evidenti e pesanti che concernono elementi come la fiducia e l’affidabilità ? Ecco perchè nell’intervento precedente ho fatto anche riferimento a San Francesco d’Assisi non solo per il concetto di umiltà ma anche per quella che sembra essere una questione di vita o di morte e che di vita o di morte non è davvero. E’ solo una questione di una figura che ha tagliato con un colpo di forbici la lama della ghigliottina avendo sempre ancora la testa infilata nei ceppi di legno a causa della sua reattività ed al ribellismo di non essere stato considerato dai territori. Ma secondo te Marco, tutto questo è casuale oppure ci sono delle spiegazioni sul perchè sia andata così la storia ?
Oppure è solo un contrasto fra due linee la renziana e quelli rottamati ?
Via, per piacere,sennò si deve dire come diceva Totò: ”accà nisciuno è fesso”. Forse pensavi di aver investito su un purosangue ed invece hai avuto sorprese,quindi anche tu, il pensare perchè sia andata così, di materia ce ne hai diversa che ti possa far riflettere.
Enzo (Sorbera), hai sintetizzato con parole migliori quello che era lo spirito del mio commento precedente. Per quel poco che posso continuerò, nei modi che saranno possibili, a dare il mio contributo, a lavorare “sulla sostanza di quanto c’è da fare” il resto sono chiacchiere.
Se l’intento del Comitato è dividere il fronte che si oppone al carbonizzatore ci stanno riuscendo
Non credo ci sia la volontà di dividere. Dalle note pubblicate, emerge una delusione abbastanza palpabile: il Comitato prova a interrogarsi ma non trova rappresentanza politica adeguata. E’ un processo fisiologico, e le diverse componenti del Comitato (ricordo che c’era anche una “tentazione” leghista) cercano di imprimere un’accelerazione alle forze politiche che, in questo momento, sono invece “distratte” dai problemi di prospettiva sul 2021. Occorre far tesoro anche di questa indicazione: alla sollecitazione del Comitato, i vari organismi politici non hanno la forza di rispondere perché non hanno persone che possano occuparsene. Anche su questa desertificazione del personale politico bisognerà fare il punto.
Sinceramente ho sempre cercato di volgere l’impegno politico per cercare risposte concrete per il bene comune, e in questa azione prioritario è sempre stato il confronto e la consapevolezza che le scelte debbano essere il frutto di ragionamenti collettivo. Questo è stato lo spirito che credo abbia mosso le azioni del gruppo Possiamo, lavorare appunto sulla “sostanza di quel che c’è da fare”, ovviamente i risultati e le capacità di ognuno sono lasciati al giudizio altrui.
Per questo l’uscita del Comitato mi sembra una forzatura e una fuga in avanti, più che un richiamo alle forze politiche, ci leggo una chiara volontà di posizionarsi sulla scena politica, proposito del tutto legittimo, ma che difficilmente si può mascherare da richiamo a migliori capacità intellettuali sparando a zero contro tutti ed erigendosi a supremi difensori del bene comune.
Sono pienamente d’accordo con il primo commento di Marco Nasorri avendo condiviso con lui il turbolento periodo dei “16” ,all’interno del PD, circa dieci anni fa. Come diceva Bartali ” gli è tutto da rifare”. I circoli sono chiamati a dare un contributo scritto valutando l’operato del sindaco ? Troppo comodo buttare la patata bollente nelle mani
degli iscritti quando il vero problema è ai vertici locali del partito! Per me non c’è niente di chiaro. Chi vuole fare fuori chi? Ma è questo l’obbiettivo della politica? Farsi fuori a vicenda? Occhio per occhio dente per dente? Per me Bettollini può finire il suo mandato ma ,
dopo, saranno cavoli amari per il PD locale convincermi che è diventato un partito pronto al confronto, al dialogo, a rinnegare un passato fatto solo di personalismi autoreferenziali che hanno portato all’allontanamento di iscritti ed elettori.
Gisella, Bettollini è stato il maggior protagonista di quello che tu chiami personalismo autoreferenziale. Ho cercato di partecipare alla vita del partito e non credo di sbagliarmi. Le dichiarazioni di disponibilità al confronto sono secondo me un passo positivo. Vanno messe ala prova, ma non credo sia corretto al momento a pensare a chissà quale cospirazione. Una parte degli attuali dirigenti in passato sono stati oggetto di emarginazione. Io credo che vadano messi alla prova.
” (…) si è voluto di nuovo un congresso competitivo, una prova muscolare degli uni contro gli altri, dei buoni contro i cattivi o non so cosa, contro non so cos’altro. Purtroppo, come da troppo tempo ci capita, anche in questa occasione non stiamo dando una grande immagine di noi. Noi crediamo che tutto continui a ruotarci attorno ma purtroppo sono molti anni che la nostra gente non si riconosce più in noi. In dodici anni, come PD abbiamo avuto quattro scissioni, cambiato sette segretari e due di essi hanno creato due nuovi partiti. Cosa deve ancora accadere per capire che dobbiamo cambiare verso?! Una comunità composita come la nostra, ha bisogno di un lavoro di continua cucitura, non di strappi, non di divisioni. L’idea della leadership imposta, se pur a maggioranza, in un partito, non funziona proprio”.
Da una lettera aperta di Alessandro Torrini (uno dei candidati alla segreteria regionale in Umbria) al segretario nazionale Pd Zingaretti… Mi pare che questa riflessione di Torrini possa tornare utile anche al Pd chiusino, in questa fase non facile.
” solo malumore per l’uscita del sindaco dal Pd e le modalità con cui l’ha comunicata. Il che equivale, se vogliamo parlare di politica, sostanzialmente al nulla.”
Lorenzoni ma te rifletti quando scrivi?
Sarebbe “nulla” un Sindaco che si dimette dal partito che lo ha eletto perché non lo candida alle regionali, che durante la campagna elettorale per le regionali dice che voterà il candidato presidente ma non il partito, poi chiede a quel partito stesso se vuole ricandidarlo e si dichiara disposto a rientrare nel partito? Altro che tripli salti mortali.
ma te, da parte del Pd hai letto o sentito altro? (lascia stare ciò che ha detto o fatto Bettollini). Parliamo del Pd…Perché è il Pd che decide, non Bettollini
In genere un qualsiasi partito prima di decidere si basa su questioni e come non secondaria quella che si chiama affidabilità.Ma è diventata una febbre la tua, come mai ? Sembrerebbe che a forza di dedicarti a questo caso in maniera tanto assidua che ti entrasse qualcosa….scusa se mi permetto ma non lo comprendo.E’ solo per il bene di Chiusi che
erigi muri pro Bettollini ? Mi sembrerebbe che le parole di Luca Scaramelli evidenzino dei fatti oggettivi oppure sono io che ho bevuto troppo o che non dò tanta importanza alla cosa come la dai te fino al punto che sembra che sia questione di vita o di morte..? Un po’ va bene ma oltre è deleterio.Sbaglio?Cosa c’è di strano se Bettollini finisca il periodo di carica che ha attualmente e vengano riproposti altri nominativi? Sul fatto di Torrini mi sembra che adesso si esageri nel citarlo come esempio e si dilati la cosa fino ad investirte ogni parte che non ci piaccia…dimmi una cosa Marco, ma questi che parlano così prima come si comportavano rispetto a tali problemi? Non erano ossequiosi e osservanti quasi totali verso le direttive delle dirigenze provinciali ed anche regionali del loro partito? Vengono a fare le lezioni adesso ? Ma per piacere…..vedi che quando parlo-e l’ho sempre fatto- di credibilità e di cultura politica che mancano i conti alla fine tornano per tutti ?