CHIUSI, ANCHE MACCIANO E’ PER RICUCIRE LO STRAPPO SINDACO-PARTITO. MANIFESTO POSSIAMO-5 STELLE CONTRO BETTOLLINI. IL PD CHE FA?
CHIUSI – Anche l’ultima tappa del “Tour” di consultazioni nei circoli Pd, a Macciano, ha confermato il trend. La base vorrebbe ricucire lo strappo tra partito e sindaco e vedere se è possibile ripartire insieme.
Come negli altri circoli, non è mancato il rammarico per una situazione che nessuno avrebbe voluto. “Era meglio se non usciva dal partito”, questo l’appunto più frequente rivolto all’indirizzo del sindaco-convitato di pietra, perché assente, ma evocato più della madonna e altri santi che da queste parti vengono evocati spesso, non sempre per assoluta devozione…
A Macciano lo ha detto Vasco Mucciarelli, che da 50 anni, è il volto e la figura di riferimento del partito di maggioranza: Pci, poi Pds, poi Ds, poi Pd… Uno di quelli “fedeli alla linea”, ma anche di quelli rimasti sempre al pezzo, mai in fuga o in disparte. Sulla stessa linea, più o meno Paolo Giglioni, ex capogruppo, ex segretario del partito, che è rimasto sempre più chiancianese che chiusino, ma da anni anche lui sulla breccia. Giudizio positivo sull’amministrazione e sostegno del sindaco è stato espresso dal segretario Ernesto Avenia. Ancora più “bettolliniano” l’intervento del più giovane Andrea Biagi, addetto stampa del Comune.
In sostanza, alla fine del giro nei circoli, la sintesi è che una parte molto larga, e maggioritaria, del corpo attivo del partito vorrebbe una ricucitura sindaco-partito e vorrebbe anche Bettollini candidato a sindaco. Ma la consultazione dice che c’è anche una parte (minoritaria) che la pensa in maniera diversa.
Emerge, dalla consultazione interna, un giudizio largamente positivo sull’operato dell’amministrazione, mentre sul sindaco pesa fortemente la sua uscita dal partito. C’è chi chiede che la frattura venga utilizzata per chiarire le posizioni e ripartire, con il rientro di Bettolini nel Pd, e chi invece trova nel mancato rinnovo della tessera da parte del sindaco il primo motivo per cambiare cavallo…
Ma la base del Pd, nel suo complesso, non taglia i ponti con la sua amministrazione e su Bettollini chiede uno sforzo di comprensione e di “umiltà” sia a lui, che alla segreteria del partito. “Rimettetevi intorno ad un tavolo e parlatevi”… Questo il senso di ciò che hanno detto i circoli. La segretaria del Pd Simona Cardaioli ha già fatto sapere al partito che entro venerdì prossimo uscirà un comunicato ufficiale con la sintesi della consultazione, e che Bettollini sarà invitato ad un incontro con la segreteria e con il Gruppo Consiliare. Lì si scozzeranno le carte, definitivamente.
In quella sede Bettolini potrebbe, forte del consenso ricevuto dai circoli, quindi sulla spinta e per rispetto della volontà della base, chiedere il rinnovo della tessera, potrebbe insomma rimettersi a disposizione del partito per un secondo mandato, magari chiedendo scusa per aver alzato i toni, per aver contribuito, con l’annuncio dell’uscita dal Pd, a creare un clima di divisione e di sospetto… Potrebbe insomma proporre un armistizio, per ricominciare insieme. Con il Pd a fianco del sindaco e non solo nelle retrovie…
Oppure, prendendo atto di una latente sfiducia nei suoi confronti, non della base, ma del gruppo dirigente, potrebbe salutare baracca e burattini e intraprendere strade diverse: dall’abbandono della scena politica alla lista civica personale nel 2021. Magari portandosi appresso mezzo Pd…
La palla ce l’hanno in mano in due: Bettollini e il Pd. Perché il partito potrebbe dire che il giudizio sull’amministrazione è positivo, ma il sindaco ha fatto qualche passo falso e quindi non può essere lui il candidato per il 2021. O quantomeno non solo lui… La partita è aperta. Vedremo cosa scriverà il Pd nella “relazione di sintesi” del dibattito nei circoli.
Intanto oggi è uscito su fb un manifesto firmato Possiamo-5 stelle che dice testualmente “Chiusi merita un altro sindaco”. Un attacco frontale a Bettollini, basato su due “incongruenze” (dal punto di vista di chi lo ha scritto), sul rapporto Bettollini-Pd, che si conclude con questa frase: “per una stagione nuova di concordia e di unità, in cui tentare un rilancio economico e sociale”. Potrebbe sembrare un tentativo delle due forze di opposizione di riaccreditarsi con il comitato Aria, che le aveva definite “inadeguate”. Ma ad occhio e croce appare più come un messaggio al Pd: “se sbolognate Bettollini siamo pronti a sederci al tavolo con voi”. Come se Bettolini fosse la fonte della discordia e tutto il resto no. Come se alle sedute dell’Inchiesta Pubblica sul caso Acea al Mascagni le opposizioni avessero fatto “azione di concordia” e non il tiro al piccione.
Ma le opposizioni fanno legittimamente e giustamente il proprio mestiere. Nulla di nuovo sotto il sole. E neanche sotto le nuvole di questo ottobre anomalo. Podemos e 5 Stelle hanno sparato su Bettolini e sull’amministrazione Pd-Psi per 5 anni, come era normale che fosse… Adesso sparano solo su Bettollini, diventato bersaglio unico.
I tempi e l’argomento citato nel manifesto, però sono alquanto sospetti: sembrano un tentativo ad orologeria di influenzare il gruppo dirigente del Pd, nel momento della scelta. Un incitamento ad uccidere il re, mettendo sul piatto una possibile futura alleanza.
E anche su questo novità zero. Questi giochi stanno dentro le logiche politiche e partitiche da sempre. La domanda che sorge spontanea, però, a questo punto è un’altra: che farà adesso il Pd? Rimarrà in silenzio?
Si è capito dalle assemblee nei circoli che una parte del partito è più in linea con le opposizioni che hanno gettato palate di merda sull’amministrazione e sulla maggioranza, che non con il sindaco. Una “convergenza parallela” (per dirla con Alo Moro), magari non voluta, ma evidente. E nei fatti. A parte Bettollini, ma… gli assessori, il capogruppo, i consiglieri comunali, possono accettare a cuor leggero una cosa del genere?
Dal punto di vista delle opposizioni potrebbero esserci mille motivi per attaccare Bettollini, quello del suo rapporto “incrinato” e “incongruo” con il Pd è però, oggettivamente il più debole, perché non le riguarda. E infine: la base del Pd che nelle assemblee di circolo si è espressa a maggioranza (larga) per la ricucitura, potrebbe accettare a cuor leggero il “niet” alla ricandidatura di Bettollini per fare una alleanza elettorale coi 5 Stelle e coi Podemos? Cioè con gli avversari degli ultimi 5 anni? E quale sarebbe il costo, se la segreteria Pd decidesse di andare in tale direzione?
Ai posteri l’ardua sentenza…
m.l.
Appare incredibile come l’addetto stampa del comune abbia espresso parere favorevole all’operato dell’amministrazione, così come è incredibile che stesso parere favorevole lo abbia espresso una che fa l’assessore, a Montallese addirittura parere favorevole lo ha espresso un consigliere comunale di maggioranza, lo stesso che ha presentato la richiesta di dimissioni della segretaria Cardaioli. Lorenzo se l’argomento non fosse così serio ti direi che fai più ridere delle barzellette su Totti.
Sul manifesto, Lorenzo mi sembra che hai bisogno di una spiegazione: niente di quello che scrivi è esatto, è semplicemente un promemoria per i cittadini e una domanda, se un sindaco che si contraddice nel giro di poche settimane, su una questione così importante, è giusto che sia ricandidato, tutto il resto sono illazioni tue.
*chiaramente nei due commenti Lorenzo c’è finito per errore della tastiera, leggi Lorenzoni.
Sinceramente anche io come Luca Scaramelli se non fosse che la Cosa è seria, mi verrebbe da ridere. Anche la mia definizione di un Chiancianese che dopo 27 anni a Chiusi rimane tale, è veramente da racconti che si fanno al bar in compagnia per fare 4 risate! È veramente pittoresco il tuo racconto! Io parlo per me, perché c’ero e non per sentito dire, gli interventi fatti sono stati costruttivi e di prospettiva sui temi più importanti per il futuro di Chiusi, quali le infrastrutture, lo stato sociale e la Sanità post covid. Si è parlato del Freccia Rossa che deve essere inserito in un contesto più ampio che deve essere quello provinciale e dei Territori limitrofi umbri. Si è parlato di Chiusi e della Frazione, dove ho posto dei quesiti sulla sicurezza e sulle reti fognarie. Ho detto anche come ti ho scritto in altre occasioni che il PD non è il più un uomo solo al comando ma un soggetto collettivo ed ieri sera gli Amministratori presenti, hanno risposto ai quesiti posti e quando si parla di valutazione dell’amministrazione non si parla solo del Sindaco ma dell’operato di tutti. È stato ribadito da parte mia un concetto chiaro che nessuno ha mandato via nessuno. Quindi trai le Scrivere in questo modo così manicheo è tipico di chi ti riferisce! Oltretutto questo enunciare le posizioni di alcuni di noi, lede il diritto di potersi confrontarsi all’interno di un partito fatto di iscritti. Questa spettacolarizzazione del racconto per me è sbagliata! Non l’accetto!
Ma sulla questione sul tappeto, ovvero valutazione sull’amministrazione e sul sindaco, a Macciano son state dette cose diverse da quelle che sono scritte in questo articolo? Il concetto chiaro che qui richiami nel tuo intervento, è stato riferito chiaramente, mi pare… Quindi la spettacolarizzazione non sono io a farla… Cerco solo di rendere più leggibile e comprensibile ciò che state facendo nel Pd, perché tanto comprensibile – se mi permetti – non è. E a dirla tutta mi pare che la “saldatura” o “convergenza parallela” tra una parte di Pd e le opposizioni sia confermata da questo tuo commento. Grazie.
Si può essere chiusino anche solo un pochettino 🙂
Di certo la questione aperta con “gli organismi regionali del partito” e non solo….non sarà risolta con il pacchetto consenso che si porta dietro….
C’è una linea nazionale del PD, espressa dal segretario Zingaretti, che conferma la necessità di aperture al confronto, che non necessariamente implicano alleanze elettorali, ma che comunque sono auspicate. Sulla base di cosa? Sui contenuti ovviamente.
Mi pare che anche a Chiusi la segretaria dell’Unione comunale si muova su quella linea.
Se Bettollini vorrà ricucire dopo aver clamorosamente rotto con l’uscita dal partito faccia domanda di riammissione. Per casi come questo ci sono procedure precise.
Su quanto successo negli incontri credo che ci sarà una relazione conclusiva da parte della segreteria dell’Unione.
Due considerazioni:
la prima è che il commento di Paolo Giglioni, che era presente all’iniziativa di Macciano, e dunque non parla per sentito dire, spiega bene come questo giornale renda conto in maniera parziale e di parte su incontri che fanno parte dei lavori di un partito e che non richiedevano certo un articolo per ogni sezione, scrivendo per sentito dire;
la seconda considerazione è sul rapporto tra Bettolini e il suo ex Partito, o forse non ex perché dopo un paio di mesi in Consiglio Comunale, ci ha detto che avevamo capito male tutti e che ci dovevamo informare meglio. In ogni caso, in un intervista al giornale pieve nostra c’è un passaggio dove Bettolini afferma, tra l’altro parlando come i grandi della terra in terza persona, che un paio di assi buoni a Stefano Scaramelli, per il buon risultato di Italia Viva alle regionali, glieli ha passati lui con le sue dimissioni. Mi chiedo perché mai un partito dovrebbe ricandidare un signore che dopo le dimissioni/non dimissioni dal partito si vanta di aver agevolato un’altra formazione politica.
p.s. il mistero rimane perché appunto in questo passaggio dell’intervista Bettolini riafferma che si è dimesso dal PD. O siamo noi oppositori duri come il sasso oppure lui si dimentica o ricorda a corrente alternata se si è dimesso o no dal partito.
C’è una comunicazione di dimissioni inviata alla segretaria dell’Unione Comunale e al segretario provinciale se non per non specificati motivi politici e personali. O mi sono inventato tutto? Dovrò farmi vedere da uno bravo?
“Quando il diavolo ti accarezza, vuole l’anima”
Paolo Scattoni, ma hai mai letto su questo giornale che il sindaco non si è dimesso dal Pd? O che non “si è messo fuori dal partito”? E infatti non ha partecipato all’assemblea del suo circolo. Né ha chiesto di poterlo fare.
Qui c’ è molta confusione, tanto che alcuni dei commentatori seriali sono stati in grado di farne alcuni contraddittori.
Ognuno crede di avere l’onere di scrivere ciò che gli pare senza considerare che ci sono organi di competenza, il circolo di Chiusi Scalo è aperto a tutti per qualsiasi scambio di opinione.
Sarebbe opportuno che ognuno guardi all’ interno del proprio partito.
Se si vuol parlare di politica possiamo sviscerare qualsiasi tematica, ma cortesemente smettetela di giocare al fare i negazionisti, qualcuno sta abbracciando l’anti-politica.
Ma che tu sappia, si è dimesso o non si è dimesso?
Ho sempre scritto che si è dimesso dal Pd, O che ha annunciato il non rinnovo della tessera, che è uguale. Sempre un abbandono è… Questo non significa però che non possa rientrare. L’ha fatto anche Enrico Rossi…
Si certo può fare domanda. Enrico Rossi è rientrato dopo due anni così come Monaci a Siena. C’è una procedura che passa per la Commissione di Garanzia.
Signor Gaudiano lei appartiene alla corrente degli ermetici o io non ci arrivo, può spiegare meglio le sue ragioni e soprattutto chi fa antipolitica?
L’antipolitica comprende una serie di atteggiamenti e dichiarazioni improntati su qualsiasi critica di attività politiche oppure contro tutto ciò che viene considerato politico.
Credo ognuno abbia la maturità di definire il proprio atteggiamento.
Se desideri altri chiarimenti ci si vede per un amaro.
La politica è qualcosa di meraviglioso, e crea in chi se ne impossessa una fame perenne di conoscenza. A prescindere dalla propria appartenenza politica, questa conoscenza acquisita bisogna donarla alla comunità per il suo bene.
Buon lavoro.
L’anima Sig. Gaudiano c’è chi l’ha venduta al diavolo da un bel pezzo…..e non parlo tanto delle persone(quelle sono una conseguenza) ma degli intenti e delle idee.
In ogni situazione esiste il negativo, ma per considerare qualcosa di negativo l’ avrai sicuramente confrontato con il positivo.
Se lei non trova le idee e gli intenti positivi, può chiudere aiuto a LOLLA.
L’amaro fa malissimo sig. Gaudiano. Seriamente non ne abusi, soprattutto quelli da supermercato.
Ma veramente così lei chiude questa conversazione. Vista la sua provocazione la invito a confrontare le mie analisi del sangue ed urine con le sue !!!
Dal giorno dopo aver compiuto 18 anni, dono sangue con costanza !
Poi sarei io che “appartengo alla corrente degli ermetici? “
X il Sig.Gaudiano.Seguirò umilmente il suo consiglio di chiedere aiuto a Lolla Sig.Gaudiano e lo sa’ anche perché? Perché ho provato da me stesso a scorgere un qualsiasi lato positivo nella politica del suo partito specialmente a Chiusi ,ma mi resta difficile e probabilmente sono io che non riesco in tale intento.Comunque,come recitava il titolo di una vecchia trasmissione televisiva “non è mai troppo tardi”,chissà ’ se attraverso una coriacea insistenza-dal momento che giustamente lei dice che “il negativo perché sia negativo occorre confrontarlo col positivo” e viceversa, potro’-specialmente dopo gli ultimi avvenimenti
e vicissitudini locali-assumere un altra idea da quella che ho avuto sin dagli inizi di creazione di quel partito, per le sue crisi, per i suoi intenti,per le sue debolezze di essersi lasciato penetrare dalle idee di coloro che hanno visto furbescamente lontano.Quando si parla come fa lei che “diavolo ci accarezzi per prenderci l’anima” lei forse non tiene presente che lo stesso diavolo sia arrivato alla fine del percorso e quell’anima che esisteva l’ha succhiata ormai tutta.Resta solo la convinzione in parecchi onesti appartenenti che sia quella politica di cui si parla che possa far cambiare il mondo ma nello stesso momento è il mondo che ha fatto cambiare quegli appartenenti.E questo lo può verificare nella sostanza dagli intenti e dalle posizioni dei personaggi in questione,specialmente quelli locali che dai loro comportamenti hanno confermato” quel mondo” ma anche dai comportamenti di quelli che li hanno preceduti perché sono gli stessi e della stessa”natura”.Ed allora vede Gaudiano che non si può secondo me validare quegli intenti e quelle politiche facendo finta di nulla e poi autocollocarsi nelle schiere di coloro che dicono di lottare per cambiare le cose,perché sono proprio questi a rappresentare come forza organizzata la stasi, la conservazione, l’individualismo a cui non si può dar credito,se si pensa veramente che la politica abbia bisogno di altro,altrimenti si rimane truppa che esegue gli ordini alla quale il sistema immette dentro la convinzione finalizzata di sentirsi liberi di non essere strumenti.
Troppo difficile ? E la direzione verso la quale
viaggiano è talmente subalterna a quel mondo che dicevano che avrebbero voluto cambiare,che il futuro non sta’ portando di certo a qualcosa di buono,anche perché è quello il “mondo” che è stato acriticamente accettato.Ecco semmai chi è secondo me che dovrebbe chiedere aiuto a Lolla….ma non è facile che Lolla possa risolvere tali problemi. Comunque “ stia sereno” che in ogni sistema politico e sociale che noi possiamo criticare negativamente o positivamente ,questi problemi da sempre ci sono all’interno degli uomini,ma sta’anche a loro saper vedere se dentro loro stessi vi sia l’accettazione
o meno di ciò che il sistema desidera far funzionare per i propri fini. Questa forse-dato che siamo in tema- lei la definirà “”antipolitica”. Personalmente ed attribuendo il significato oggettivo ed etico che ha il termine “politica”,le dirò che penso esattamente al contrario di come evidentemente la pensa lei ma che la rispetto.Ed ho usato l’avverbio “evidentemente” perché so’ che ha riposto fiducia nel suo partito che ritiene che possa dare un apporto forse positivo secondo lei a poter cambiare le cose.Io non ho codeste convinzioni, anzi credo che risieda proprio in tale panacea la forza subdola del sistema affinché vengano accettate e messe in opera tutte quelle caratteristiche e tutte le politiche che lo mettano al sicuro da sostanziali cambiamenti.Pensi quanto siamo diversi! Buon percorso.