2021, SETTECENTO ANNI DALLA MORTE DI DANTE. CELEBRAZIONI IN TUTTA ITALIA. CHIUSI CHE FA? PRIMAPAGINA RILANCIA LA PROPOSTA DEL GEMELLAGGIO CON LUNI, URBISAGLIA E SENIGALLIA CITATE INSIEME A CHIUSI DAL POETA

CHIUSI – Il 2021 sarà l’anno delle celebrazioni dantesche, per il settimo centenario della morte del sommo poeta, avvenuta nel 1321. Molte città, a partire da Ravenna dove Dante è sepolto e Firenze che era la sua città si stanno preparando iniziative di ogni genere. Molte città e paesi che hanno un qualche legame con l’Alighieri o sono semplicemente citate nella Divina Commedia o in altre opere si sono costituiti o si stanno costituendo appositi “comitati scientifici” per organizzare e gestire gli eventi connessi appunto alle celebrazioni. Secondo noi dovrebbe farlo anche Chiusi.
Nel 2012, dalle colonne di primapagina cartaceo proponemmo un “gemellaggio culturale” tra le 4 città citate da Dante nel Canto XVI del Paradiso della Divina Commedia, come esempio di “città decadute”: Luni e Urbisaglia, Chiusi e Senigallia. Il passo è celeberrimo:
Sempre la confusion de le persone
principio fu del mal de la cittade,
come del vostro il cibo che s’appone;
e cieco toro più avaccio cade
che cieco agnello; e molte volte taglia
più e meglio una che le cinque spade.
Se tu riguardi Luni e Orbisaglia
come sono ite, e come se ne vanno
di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia,
udir come le schiatte si disfanno
non ti parrà nova cosa né forte,
poscia che le cittadi termine hanno.
Sembra ancora attuale a 700 anni di distanza.
Nel 2012 l’allora sindaco di Chiusi Scaramelli si disse interessato e favorevole, lo stesso dissero i suoi colleghi di Urbisaglia, Luni (all’epoca era comune di Ortonovo, poi c’è stata una fusione ed è tornato a chiamarsi Luni) e Senigallia, ma come molte cose e come spesso succede, la proposta rimase allo stato embrionale e nonostante qualche nostra sollecitazione, non se ne è fatto mai niente. Nel frattempo sono cambiati anche i sindaci e gli assessori alla cultura. Pensiamo che nel 2021 la cosa potrebbe essere riproposta. E ci piacerebbe che fosse il Comune di Chiusi a farsene promotore, perché avrebbe più peso.
Sappiamo che a Luni è già stato costituito un apposito comitato ed è stato stilato un calendario di manifestazioni. E anche gli altri si stanno dando da fare.
La proposta iniziale era quella di organizzare una volta l’anno, a rotazione tra le 4 città, una iniziativa su Dante, la prima partendo da quel passo del canto XVI del Paradiso, poi altre: convegni, incontri divulgativi, spettacoli, cene medievali… e così via.
Chiusi a anche una festa medievale, che quest’anno è saltata causa Covid, ma in futuro sarà ripresa e quella potrebbe essere una delle occasioni da sfruttare. Una serie di letture divulgative le ha fatte negli ultimi anni il Liceo Italo Calvino di Città della Pieve e quello è un format che funziona e potrebbe essere riproposto.
Il “gemellaggio” oltre a rappresentare un momento di arricchimento culturale sarebbe anche un “ponte” verso tre località non lontanissime peraltro, che hanno anche i loro flussi turistici importanti, quindi potrebbe fare da volano anche in chiave turistica: Senigallia è una delle più rilevanti località balneari della costa adriatica, Urbisaglia è nel cuore delle Marche, mentre Luni si trova in Lunigiana, al confine tra Toscana e Liguria, a pochi chilometri dalla celebratissima Versilia e dalla foce del Magra…
Ovviamente anche a Chiusi potrebbe essere costituito, come dicevamo, un apposito “Comitato per le celebrazioni dantesche” che potrebbe avvalersi della presenza di docenti delle scuole superiori di Chiusi e dei dintorni (Città della Pieve, Montepulciano) di operatori turistici e culturali, e naturalmente di figure istituzionali del Comune, della Pro Loco e della Fondazione Orizzonti, per dire. Primapagina, per quello che conta è a disposizione.
Sappiamo che in questo momento sia il sindaco Bettolini che l’assessore alla cultura Chiara Lanari sono stretti all’uscio tra azione amministrativa e campagna elettorale per le regionali (soprattutto Chiara Lanari, molto presente alle iniziative del candidato Giani, mentre i sindaco dopo l’uscita dal Pd è più defilato) e anche Scaramelli sta viaggiando come un globe trotter per i paesi della provincia sempre per la campagna elettorale, ma un minuto per valutare questa proposta lo possono anche trovare. Ci piacerebbe che anche le opposizioni la facessero propria apportando il loro contributo.
Non capitava tutti i giorni, nemmeno nel Medioevo, di essere citati da Dante. Chiusi questo privilegio l’ha avuto. Nessun’altra città o paese dei dintorni può dire altrettanto. Quel passo dantesco ne evidenzia la decadenza e il disfacimento dopo i fasti dell’antichità, e oggi siamo di nuovo in un periodo di difficoltà, alla ricerca di strade per uscire a riveder le stelle…Può essere insomma il punto di partenza per una riflessione su Dante e i suoi tempi, ma anche sul presente e sul futuro prossimo.
L’occasione delle celebrazioni per il settecentenario della morte del Poeta è piuttosto ghiotta.
Marco Lorenzoni
Farà come per il 150° anniversario della nascita di Mascagni quando l’Associazione “Opere in Celle” propose di rappresentare L’amico Friz nel Teatro a lui dedicato. Sappiamo tutti come andò a finire, fu portata in tutti i teatri del circondario meno che a Chiusi
Chiusi celebrò comunque Mascagni con una “riduzione” di alcune sue opere al festival Orizzonti (Cavalleria Rusticana, Gianni Schicchi…), era Cigni… Con un certo successo, anche.
Gianni Schicchi è di Puccini l’opera non è il tuo forte
Sicuramente no… giusta precisazione
Caspita, già 700 anni. Tempus fugit 🙂 🙂
Dante ci sorprende sempre
A Ravenna c’è chi dice che abbiano sentito dei mugolii provenire dal mausoleo…forse è dante che si rigira nella tomba. E si rigira perchè in questi 700 anni ci sono state lotte per portare in superficie al fine che si evidenzi a tutti la lotta degli esclusi con il raggiungimento di qualche traguardo,senz’altro però più tecnologico che umano ed etico. Il progresso tecnico l’ha fatta da padrone e si è affermato, l’uomo predato dal suo interiore ”homo homini lupus” è rimasto grosso modo ciò che era, se non altro di fronte alle crisi e devastazioni della sua politica. Ora si invoca il sommo poeta, uno dei massimi nella storia, probabilmente il più alto.Se ritornasse in vita e vedesse lo squallore che circona il genere umano da esso stesso provocato e non dalla natura probabilmente i suoi versi riguarderebbero solo l’Inferno dove metterebbe senza indugio anche coloro che spesso deviando il suo messaggio etico e poloitico lo hanno esaltato, perchè per questi il Purgatorio ed il Paradiso non sarebbero le sedi opportune ad accoglierli.Con riferimento-e chiaramente tagliando e sgrossando i concetti con la scure-la sua posizione di Guelfo Bianco la diceva lunga per chi avesse parteggiato,dal momento che tutta la società fiorentina era divisa fra Guelfi Bianchi e Guelfi Neri dopo la cacciata dei Ghibellini.La proiezione di tutto questo nell’attualità la potremmo riscontrare sulle posizioni fideistiche le une a favore dei certi popolari le altre a favore dell’alta borghesia che economicamenente dominava tutta Firenze ed anche il circondario.Un po’ come oggi con la fotografia di una sinistra in odor di Papa ed una destra in odor della nobiltà e del potere economico.Successe poi che all’inizio furono i bianchia prevalere poi le sorti si rovesciarono e le divisioni fra i guelfi bianchi prevalsero e permisero ai guelfi neri dopo molto sangue versato di prevalere su ogni cosa.Dante scelse la via dell’esilio.Una lezione che andrebbe riproposta a coloro che tramano per indebolire la politica di riscossa delle classi meno abbienti facendosi passare per sinistra. Il mondo è andato sempre avanti cosi con lezioni della storia spesso volutamente tralsciate e volutamente dimenticate dalla cultura imperante perchè sarebbe un pericolo tenerne conto.Questo lo specchio dell’italia odierna con esigenze da comprendere e da dar loro politicamente un seguito ed un peso mentre forze estranee all’interesse dei non abbienti tendono a spargere fumo e confondere le cose dicendo a squarciagola che ci si debba battere pr il trionfo di detti interessi dei poveri.La sinistra si batte così. E’ storia. Nel 1965 la Zecca Italiana coniò una splendida moneta d’argento da 500 lire su cui impresse l’effige del sommo poeta disegnata dal Prof. Verginelli che personalmente ne firmò un esemplare che a me è pervenuto da una donazione di famiglia,un pezzo unico al mondo insomma, che andrebbe esposto anche in una mostra numismatica proprio per la sua unicità. Spesso ho avuto occasione di riprenderlo in mano ed il pensiero và al sommo poeta che cita Chiusi mettendo l’accento sul suo disfacimento prima etico e politico poi a seguire quello economico.E’ questo messaggio che dovrebbe essere tenuto presente dalle fazioni politiche oggi presenti a Chiusi perchè deve essere chiara una cosa ed è quella che Chiusi non potrà rialzare la testa finchè le sue sorti siano affidate solo ed esclusivamente ad un partito al di la della sua compattezza e/o della sua ”moralità politica”-cosa della quale mi sembra che attualmente non sia molto comune al partito di maggioranza,dato che mi appare in contrasto con dettami dei vertici e di quanto rappresentato dai territori,messo bene in evidenza dalle segreteria provinciali.E non ci sarebbe nemmeno bisogno di spiegarla tale fotografia della situazione poichè quale spiegazione si porterebbe a giustificazione se la maggioranza confermasse la fiducia ad un Sindaco che ha restituito la tessera del suo partito.Se fossi il segretario provinciale li convocherei uno ad uno e farei loro restituire anche la loro di tessera perchè non si è mai visto un partito nella storia italiana che si comporti in detto modo.C’è da capire qualcosa di diverso forse ? Ecco perchè credo che occorra un insieme di forze che sappiano mettere da parte con umiltà le proprie ragioni e peculiarità di visione politica ma non di certo cancellarla, agendo con responsabilità politica in un ”rassemblement” al cui interno vi sia pari dignità.Queste forze onde scongiurare il ritorno ed il definitivo imporsi-parafrasando Dante- dei ”guelfi neri” dovrebbero definire un programma comune ed eleggere un proprio rappresentante super partes,andare ad elezioni e se vincenti iniziare a governare con persone più attendibili di quelle di adesso.Tutto qua, e non è poco di certo.ci sarebbe chi godrebbe e si alliscerebbe le mano ? Sicuramente SI ma dovrebe sapere che troverebbe sulla sua strada costellata di tentativi di pienare il terrirorio di aziende insalubri, la gente di tutto un paese schierata con la propria Giunta.Ed allora il PD dovrebbe ripensare al suo percorso,cosa che è ancora in tempo a farlo. Vogliamo fare il conto a chi non possa piacere ed a chi possa piacere una simile eventualità? I nomi non c’è bisogno di scriverli, basterebbe ragionarci di quali interessi si scenderebbe a difesa.O gli interessi sono cosa del passato e non esistono più ? Stai a vedere che sarebbero stati quelli che difendeva la Giunta attuale che seguiva il suo leader. Poi ci si meraviglia della gente che contesta….
L’idea è ottima sulla rotazione delle quattro località citate da Dante.
Poichè la pandemia in atto, per il momento preclude iniziative all’aperto, nessuno ci vieta di organizzarci per un prossimo futuro. La prossima settimana ne parlo con l’Assessore alla Cultura del Comune di Senigallia.