CHIUSI: PER IL PD SI FA BUIO. LO DICONO I NUMERI
CHIUSI – Fra tre settimane si vota per le regionali e fra 7-8 mesi Chiusi tornerà alle urne per eleggere sindaco e consiglio comunale. Le regionali a fine estate sono una incognita e una novità. Vedremo come andrà. C’è di mezzo anche l’emergenza covid che ha costretto il Comune a cambiare ubicazione dei seggi, ma il problema non è insormontabile… Il problema più grosso è la politica che non c’è… E votare in assenza di politica è operazione complicata. Se si guarda il trend delle ultime tornate elettorali si vede come a Chiusi si sia verificato un progressivo sgretolamento delle certezze e delle posizioni consolidate. E questo metta in dubbio il risultato delle prossime regionali, ma soprattutto quello delle comunali del 2021. Ed è proprio nella prospettiva delle comunali che è interessante oggi rileggere i numeri.
Partiamo dalle precedenti regionali del 2015, quelle delle 15.000 preferenze a Scaramelli. Ecco a Chiusi il centro sinistra ottenne 2.520 voti, all’interno della coalizione il Pd ne prese 2.475 (64,8%), il M5S si fermò a 483 (12,6%); poi la Lega con 302 (8,7%), Fratelli d’Italia 102 (2,6%), Forza Italia 219 (5,6%), la Sinistra di Fattori 157 voti (4%). Come si vede all’epoca il divario tra i vari schieramenti era ancora nettissimo. 2.520 contro 1.263, praticamente il centro sinistra era il doppio del resto del mondo.
Un anno dopo alle comunali 2016, il centro sinistra con Bettollini fece un vero e proprio exploit: 2.816 voti (300 in più) pari al 64,3%. Ma un exploit o fecero anche i podemos (lista di sinistra, alternativa) che risultarono la seconda forza con 604 voti (13,7%), sopra al M5S che aveva un maggiore trascinamento nazionale e una maggiore esposizione mediatica, rimasti a 592 voti (13,5%), ma anche e soprattutto alla destra che non riuscì a entrare nemmeno in consiglio: 219 voti pari al 5% per Salaris e solo 146 voti (3,3%) per la lista personale di Rita Fiorini. Ancora 1.255 voti di differenza tra centro sinistra e resto del mondo. Pd ancora più del doppio degli avversari.
Alle Politiche 2018, quelle che portarono a livello nazionale il M5S ad essere il primo partito e poi al governo M5S-Lega a Chiusi il Pd scende a 1.794 voti il centro sinistra a 2.012 (41,2%). Dal 64 e passa di Bettollini al 41,2 di Padoan…un tracollo. Il M5S passa dai quasi 600 voti a 1.148, il centro destra a 1.220 (654 Lega, 387 F.I., 179 Fratelli d’Italia), la sinistra a sinistra del Pd, tra Leu, Potere al Popolo a Partito Comunista si ferma a 353 voti complessivi, la metà dei Podemos… Il Pd scende dai 2.475 delle regionali ai 1.794: – 681 voti. Un salasso.
Ma nel giro di un anno molte cose cambiano. Alle Europee 2019 il Pd scende ancora: 1.629 voti pari al 40,7%, altro salasso. Ma scende anche il M5S, da 1.148 a 497 (12%), un tracollo. Sale invece la Lega che tocca quota 1.111 voti pari al 27,8%, praticamente raddoppia i voti delle politiche. Forza Italia e Fratelli d’Italia insieme fanno 328 voti (8,2%). La sinistra a sinistra del Pd non va oltre i 110 voti(2,8%), 6 volte meno dei Podemos… Per la prima volta la somma dei voti del resto del mondo, ovvero centro destra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia), M5S e sinistra alternativa è superiore ai voti del centro sinistra e lo è anche senza la sinistra alternativa. Il Pd è largamente in minoranza.
Certo adesso, rispetto alle Europee il quadro è già cambiato e anche a Chiusi le urne potrebbero dare somme diverse. Ma si è capito che l’elettorato dei 5 Stelle nel momento del boom del movimento era soprattutto di destra ed è già traslocato nella Lega. Che ormai la sinistra a sinistra del Pd pesa pochissimo, poco più di un centinaio di voti massimo due. Che a destra Forza Italia è marginale rispetto alla Lega (anche come “sentire di massa”) e che i post fascisti di Fratelli d’Italia sono alla pari con i “liberal-liberisti” berlusconiani. I socialisti non ci sono più. Non solo: tutti i dati relativi al Pd fino al 2019 includevano i renziani oggi in Italia Viva, che adesso sono un’altra variabile e voti in sottrazione.
Quindi? Quindi, Chiusi non solo è un comune contendibile, con le forze di opposizione al Pd numericamente già superiori al Pd, almeno sulla carta. Ma è anche un paese fortemente a rischio per il Pd e il centro sinistra ufficiale, perché l’uscita dal partito del sindaco Bettollini non libera il Pd da una zavorra ingombrante – come qualcuno sostiene – ma mette il Pd in una condizione di oggettiva difficoltà. Se Bettollini decidesse di presentarsi alle comunali con una lista propria (cosa abbastanza probabile), non è detto che vinca, ma di sicuro non vincerebbe neanche il Pd, perché Bettollini il grosso dei consensi proprio lì andrebbe a pescarli. Potrebbe votarlo anche una parte della destra, quella imprenditoriale e delle professioni, certo, ma sarebbe comunque una parte minoritaria… C’è una parte di destra che vota sempre per chi comanda. Chiunque sia. Ma la domanda è: quanti dei 1.629 voti Pd seguirebbero il sindaco e quanti di questi basterebbero per far perdere il Pd?
E’ probabile infatti che a giocarsela con un eventuale listone civico appoggiato dalla destra e magari dai 5 Stelle sarebbe alla fine Bettollini, non il Pd che finirebbe per fare il terzo incomodo… Soprattutto non un Pd a immagine e somiglianza di figure del passato, che sanno di stracotto che si è attaccato al tegame…
Il Pd chiusino, anche con l’apporto di ciò che resta dei Podemos (un centinaio di voti massimo 200 a giudicare dai dati elettorali) potrebbe farcela a resistere? I numeri dicono di no. E la matematica non è un’opinione. Oggi conta molto anche il trend e il trascinamento nazionale, la destra potrebbe vincere indipendentemente dal candidato sindaco e dalla lista… Nel 2016 non era ancora così.
Il silenzio e la freddezza del gruppo dirigente Pd verso Bettollini continuano, la verifica di maggioranza può attendere, dicono… ma i numeri raccontano che al Pd non possono certo dormire sonni tranquilli. L’impressione è che abbiano voluto fare una frittata e gli sia venuta male. E adesso non sappiano come rimediare. Un tentativo di ricucitura con il sindaco uscente forse potrebbe consentire al Pd una via d’uscita. Ma c’è la volontà di farlo questo tentativo?
m.l.
Il lavoro del gregario è duro ma i gregari sono veramente instancabili.
Luca ma che dici….,ma il lavoro dei gregari è un lavoro per la comunità che dioneguardi cadessse in mano alle destre…. attenzione, la colpa sarebbe delle opposizioni e dei vertici regionali e provinciali del PD. Lo stai vedendo quale parte si sposa ? I fatti (cioè il passato recente ed anche un po’ più lontano)servono a poco quando si vuol salvaguardare l’interesse della comunità….Si arriva perfino a indicare tutto il processo nella sfera di cristallo,non tenendo conto della presentabilità, di ciò che è stato fatto contro i comitati, di ciò che ha suggellato la direzione del PD che adesso non saprebbe schiodare la questione e necessiterebbe un ravvicinamento.Caro Luca, finchè si percorreranno tali strade non c’è scampo per Chiusi….quel blocco di interessi che ho sempre detto e che ha fatto e continua a fare il bello e cattivo tempo avrà materia prima (i voti) su cui poter contare.Montanelli io non lo approvavo perchè era una penna che scriveva per il sistema democristiano ma ciò non toglie che era da riconoscergli la schiettezza dei pensieri ed anche quella sincera dei dubbi.Lui diceva sempre:” in Italia non manca la libertà,mancano gli uomini liberi…” e gli uomini liberi spesso non si rendono liberi perchè scientemente ed inevitabilmente poi si legano ai carri di chi comanda danneggiando sia loro stessi che spandendo nebbia alla gente,quindi dal mio punto di vista aumentando ancor di più i danni per star dietro ad una polica asfittica e dannosa,gridando all’orco se vedono che i loro beniamini siano in pericolo.Questo è Chiusi dove le questioni storiche relative al gruppo di potere che ha segnato la storia delle ultime tre-quattro decadi sono state evidenziate solo poche volte, in maniera talmente soft dal complesso mediatico che ha portato la popolazione che ha bevuto tale sciroppo a dare consensi nella direzione che poi nel tempo ha prodotto tutto questo. Ora che si profilerebbe con terrore un cambio di passo e di pari dignità per quel partito, questo fatto storico non emerge perchè a Chiusi con la nascita di quel partito egemone esiste e si è rafforzata l’idea che non si possa governare autonomamente lasciando da parte banche e parrocchie e storture prodotte dai partiti. Questa è la verità vera ! Cosa servirebbe credo che lo si possa immaginare ! Molti di quel partito si rifanno quando si trovano con l’acqua alla gola anche a Berlinguer che è stato una pietra miliare della sinistra, un simbolo di politica per tutti. Enrico Berlinguer terminava sempre i suoi comizi con queste parole rivolte alle folle oceaniche nei festival nazionale dell’Unità:”Al lavoro ed alla Lotta” !! Qualcosa era incominciato a cambiare, poi si è visto come è andata a finire e chi abbia deciso per rimanere in sella e cosa ha prodotto alla sinistra.Oggi,quelli intorno a tale partito o sono tutti reduci di quelle battaglie che conservano i loro posti ai quali se ne sono aggiunti altri,
(processo generazionale di rinnovamento della sinistra(così l’hanno chiamato)che alla sinistra ha fatto più danni che altro e che si è tramutato in uno schieramento conservatore assumento tutte le caratteristiche di una Democrazia Cristiana a cominciare dal mutamento biologico, e quest’ultima è chiaro che ci è andata a nozze. Difatti noi che viviamo in piccoli paesi e che ci conosciamo tutti sappiamo bene chi erano i DC una vlta e chi sono oggi.O che siano diventati tutti comunisti? In parte sempre quelli ed in parte i loro prodotti che invocando la sinistra hanno stabilito(loro con l’aiuto del complesso mediatico)che per salvagaudare la sinistra ci si debba spostare più al centro.Ecco, quanto è avvenuto e quanto stà avvenendo, dalle lotte intestine per il prevalere di certi personaggi ed è quello che abbiamo avuto nella recente storia di Chiusi sotto gli occhi, ma anche nella storia un po’ passata negli ultimi 15-20 anni. Allora a chi storce la bocca ed a chi non và giù tale discorso sgrossato e tagliato anche con l’accetta di sicuro,è bene che sappia che nel tempo ha fatto parte di una storia che poi alla fine gli si è rivolta contro,tranne coloro che da tali situazioni ci hanno guadagnato in piccoli privilegi, prebende e prebendine. Allora adesso chiamino la macchina mietitrice questi signori che passando in rassegna al campo mieta ciò che è stato seminato.E per rendersene conto basta dare uno sguardo a Chiusi, Covid o non Covid….perchè usando un gergo contadino ” la pula” è evaporata ed al posto delle balle di grano sono rimaste le balle d’aria,anzi le bolle d’aria….perchè tali bolle d’aria sono gli uomini che le hanno prodotte e parecchi di questi adesso si dice che è bene che cerchino un ravvicinamento….quasi ravvedendosi per tamponare una situazione.Sono sempre loro, le loro idee, i loro metodi ma -ci tengo a dirlo- soprattutto le loro idee dalle quali sono scaturiti i loro comportamenti.Se vincerà la destra non lo sò, ma non credo, ma se vincesse, questi sono sicuro direbbero che tutto questo è il prodotto di come sono state fatte le opposizioni (a loro).
La politica ovviamente non è solo una questione matematica, di numeri, ma i numeri contano e raccontano molte cose. Per cui, mi domando: ma un commento nel merito, sulla base di numeri e considerazioni conseguenti, invece della battute acidule, mai? Per esempio come mai i 5 Stelle in pochi mesi si sono rimangiati tutto il maiale tornando a livello di consensi alla situazione pre-boom del 2018? e come mai la sinistra a sinistra del Pd che a Chiusi alle comunali prese 600 voti, nelle successive elezioni non è mai arrivata oltre 350 e l’ultima volta, un anno fa, nemmeno a 200? Se il Pd si deve fare molte domande sul suo tracollo (da 2.800 voti a 1.600), anche le opposizioni qualche riflessione la dovranno fare… Parlo delle opposizioni presenti e attive. Della destra si possono contare i voti, ma si son perse le tracce da tempo… I voti però non sono pochi e questo ci dice che la gente vota in base a quello che sente in Tv, non in base all’azione dei politici sul territorio, perché la destra ad esempio di azioni non ne ha fatte e non ne fa e nessuno sa chi siano i referenti..
Le varie tornate elettorali non sono paragonabili, in particolare le elezioni comunali hanno dinamiche proprie legate a interessi particolari e ai candidati. Pr esempio la lista Possiamo non può essere confrontata con i voti presi alle politiche o alle europee perché legata a chi aveva in lista. Se Possiamo si ripresentasse magari invece che 600 voti ne prenderebbe 300 così come è possibile che con un candidato a Sindaco più bravo di me e con una lista di candidati diversa potrebbe prenderne 800, chi può dirlo. Il confronto tra i numeri fatto nell’articolo, a mio parere, non significa niente e non serve a niente. Tutto l’artico mi sembra finalizzato a scrivere le ultime righe, dove da buon gregario l’estensore dell’articolo tira la volata al capitano. È normale, persa una corsa si riparte per quella successiva.
Non è così Luca, le dinamiche elettorali, anche se diverse a seconda del tipo di elezioni, riflettono sempre e comunque una tendenza… IL successo del 2016 di Bettollini avvenne per esempio nel momento di massima espansione del renzismo, non solo perché il candidati era Bettollini, così come il successo dei Podemos fu una risposta da sinistra (al bisogno di sinistra) proprio in contrapposizione all’onda renziana, non fu determinato solo dai candidati… Poi c’è stata l’onda grillina e infine quella salviniana che non si sa se è finita… E non pensare che Salvini da un lato o la pochezza della sinistra dall’altro (da Zingaretti a Leu a Potere al Popolo…) non incidano anche sulle comunali. Il ragionamento finale è una conseguenza degli altri, e dice solo una cosa: che Bettollini può presentarsi con una lista propria (lo puoi escludere?) e in tal caso sarebbe probabilmente lui a giocarsela con gli avversari storici del Pd e non il Pd (lo puoi escludere?). Quindi per la teoria che due più due fa quattro, la conclusione è che per il Pd, se non vuole trovarsi fiori gioco, l’unica strada (o la strada meno accidentata) è quella di tentare una ricucitura con il sindaco. Questo significa fare due conti, non tirare la volata…
Sul fatto che bisogna anche guardare i numeri mi trovi completamente d’accordo.E come si potrebbe ragionare non guardando i numeri ? Per quanto mi riguarda- come sai- avendo anche votato per i 5 stelle(da me del resto mai nascosto come invece è successo per molti altri che non hanno mai dichiarato a chi avrebbero dato il loro consenso,siamo tornati ai tempi della DC che nessuno la votava e poi era il partito di maggioranza relativa) trovo che le riflessioni frettolose anche come quella che hai fatto tu nel post e che ho criticato, non vadano mai bene, soprattutto guardando alla loro struttura di partito ed anche alle persone,sia nel contesto chiusino sia in quello provinciale,per non parlare poi di quello nazionale.Trovo però che la mia spiegazione- anche se possa apparire parziale sul loro indietreggiamento(parlo dei 5 stelle)- sia perlopiù dovuta al contesto nazionale dove di errori ne hanno fatti abbastanza ma complessivamente quelle che l’apparato mediatico ha sintetizzato come le ” loro giravolte”,hanno permesso al Governo di esserci e di lavorare, e questo la dice lunga sulle accuse che siano un partito di gente non affidabile. Tale gente non affidabile e post ideologica ha capito che se voleva evitare di consegnare l’Italia alla destra più becera doveva comportarsi nel modo che ha fatto.Pari pari.Di tutto questo-con le dovute contraddizioni certamente- ne hanno beneficiato anche coloro che li l’hanno votati per il reddito di cittadinanza e che una volta avuto gli sono andati in tasca.Ma tale discorso non è finito qui,anche perchè lo stesso PD ne ha beneficiato del loro comportamento perchè è uscito dall’imbraca dove si trovava,non tanto per merito di Zingaretti che come lo si è visto,ha avuto successo,ma parzialmente perchè comunque rischia di essere la vittoria di Pirro la sua…Queste cose le si dicono dopo a bocce ferme e quindi mi sembra che viviamo un momento che non si possa allentare la guardia, soprattutto perchè il marasma prodotto dal Covid non ha ancora raggiunto l’apice secondo me, e non è questione di destra o di sinistra o di centro, ma il comportamento di qualsiasi parte politica ci sia al governo sarebbe comunque problematico e produrrebbe comunque malcontento a tonnellate,da qualsiasi parte si possa impugnare la tastiera dei bottoni.Per Chiusi era normale che la crescita si arrestasse dopo che come terzo partito i consiglieri eletti hanno potuto fare quello che hanno potuto, anche valutati gli attriti interni e non secondario il fatto di non aver fatto mai politica attiva come esperienza.Il chè non è una giustificazione ma credo che di questo si debba tener conto. Credo che comunque la loro determinazione abbia permesso di esserci e risultare un punto di riferimento, anche per quanto è successo con i comitati e come vedi anche per quanto ne è derivato dall’azione di questi,facendo palesare all’opinione pubblica che pur essendo i comitati non direttamente immersi nella politica, la potevano determinare,perchè come vedi la politica ne ha risentito.Come vedi il risultato non si è fatto attendere dall’essere smentito,soprattutto caratterizzando la vicenda Bettollini-PD. La stessa cosa grossomodo si può dire di ” Possiamo” che insieme al Movimento 5 Stelle hanno rappresentato la metà dello schieramento in Consiglio e quindi la frutta era poca e la marmellata che ne è scaturita era naturalmente poca,anche se devo dire le impostazioni di ambedue,a me per quanto le abbia comprese e viste, hanno di gran lunga come qualità superato quelle del decisionismo bettoliniano. Credo comunque di poter dire che la loro crisi interna (parlo dei 5 stelle locali)possa dipendere molto dall’impressione che è passata su di loro dal complesso mediatico nazionale e non tanto dalle politiche svolte sui territori, pur anche se devo registrare una presa di posizione corretta a mio avviso sul problema che c’è stato con Acea, nonostante ciò che è stato sbandierato come ”forche caudine” di resa al PD ,alle quali si siano sottoposti inizialmente e tale questione fata risultare come un dietrofront, sbandierata anche da te.Quindi come puoi vedere nella diatriba, ”partiticamente parlando”, c’è chi ha da perdere per come si è comportato e c’è chi non ha nulla o poco da perdere e questa dovrebbe essere la prima cosa che possa saltare agli occhi per un probabile ed anche doveroso incontro,del quale però mi sento molto di più di sposare le tesi di Enzo Sorbera che mi sembrano le più verosimili,soprattutto politicamente ed eticamente,guardando la realtà che si abbia di fronte, e da tale realtà non mi sembra che alla data odierna traspaia tanto la volontà di ripassare sopra le orme lasciate,vedendo come erano state messe le scarpe nelle orme che hanno lasciato.Visto anche il fatto che in politica molte volte succede come nelle corse automobilistiche,che se gli organi meccanici di una macchina durante le prove non riescono a sfruttare tutta la loro potenza,i meccanici e gli ingegneri devono ricorrere ad esaminare il problema dal punto di vista della progettazione e dell’applicazione, e lo devono fare in poco tempo e così facendo devono anche tener conto del pregresso e delle esperienze passate e fatte in tali realizzazioni che si apprestano a fare.Mi sembrerebe, ad odor di naso, che nel caso del PD manchi tale volontà e che si attenda che il re nudo e senza corona prenda una iniziativa dalla quale poi farne derivare una serie di comportamenti e sposare il futuro. Al contrario come certi altri di nostra conoscenza che il futuro se lo ricordano e lo scrivono sui manifesti.Io dico che in questo campo la discriminante sia quella di chi dà il proprio consenso al sistema ed alle sue fibrillazioni per cercare di mantenerlo e che inventa filmini etici di nessun valore e chi invece il sistema lo voglia progressivamente cambiare con la volontà e con la determinazione, facendo pagare prezzi i meno pesanti possibili ai cittadini di come hanno fatto invece pesare chi ha diretto la macchina dello sviluppo al quale occorrerebbe per la verità aggiunge la parola ” sotto”. Sono questi che sono dietro quei manifesti lì, beneficiati dal sistema che hanno creato si curano di farlo funzionare nella maniera che hanno sempre fatto e che nello stesso tempo hanno dichiarato costantemente che erano dalla parte del bisogno, fino a tatuarsi le braccia con etiche che non gli appartengono, perchè i primi a non essere nè cristiani nè comunisti sono loro,che la sinistra l’hanno distrutta cercando di non apparire.E di tale lavoro se ne sono avvalsi coloro che oggi ingrassano le fila del salvinismo.L’esempio a livello italiano ma anche e soprattutto globale? Vedi chi sia dietro Trump e dietro ugualmente -se non ancor dipiù- ai Democratici Statunitensi di Biden( se nessuno per caso fin’ora l’avesse capito dato che questi vengono dall ”I care”… ) che inneggiano ad Obama,sovvenzionati dalle multinazionali. Non si crede che la presa in giro sia sufficiente a produrre in Toscana ciò che avranno come risultato Giani and Co. con magno gaudio del renzismo ? Credo che questo sia il ”ricordo del futuro”, al quale sarebbe più corretto rispondere che si debba ricordare il passato proprio per non commettere gli errori nel futuro.Ma è come parlare all’ubriaco che nella notte di tempesta si voleva gettare dal Ponte di Calafuria a Livorno….che fra tuoni e fulmini chiedeva a se stesso il coraggio di gettarsi dal ponte fra le onde.Il resto della storia l’ho ripetetuta più di una volta fino a quando non compare la voce di uno dietro la schiena del malcapitato che insiste a dire che è il diavolo, fra fulmini, saette e scrosci di pioggia nel temporale.Lui risponde che il malcapitato non debba voltarsi e di rimanere fisso guardando le onde del mare in tempesta e lo fa mettere a 90 gradi chiedendogli quanti anni abbia. L’altro risponde 60, mentre il finto diavolo dopo avergli fatto il servizio gli fa:”e alla tua età credi ancora al diavolo ?”.Ecco,quel discorso che viene tentato che debba scaturire dal PD in cerca di se stesso e fatto perchè diretto alla base di tale partito pensando alla fine di fare i conti senza l’oste,è pari pari quello che il maldestro livornese applica al malcapitato aspirante suicida sul Ponte di Calafuria.Mi sembra di odorare quindi che le premesse manchino perchè le fondamentalità sono ad interessi divergenti,che solo ” quel diavolo” nell’esercizio delle sue funzioni può dare l’idea che possano combaciare.Ed in queste storie l’età di 60 o 70 anni da parte dei parecchi rischia di contare anche poco se il cervello esiste per tener distanti le orecchie.Io la penso così e credo che anche Luca Scaramelli possa essere della mia opinione su tale tema..ma io non faccio politica, esprimo solo il mio pensiero.
Quando venne fuori che un pacchetto di voti di destra per le elezioni amministrative del 2016 era confluito sulla lista di Bettollini non fosti tu a dire che sono cose che sono sempre capitate? Ora si vuole paventare che una lista Bettollini potrebbe ricevere i voti che nelle elezioni regionali e nazionali vanno a destra? Che si accomodi e vediamo. Io credo che il PD oggi ha l’opportunità di mettere fine a un lungo periodo che non ha portato bene a Chiusi. Un PD rinnovato ha l’opportunità di coagulare molte forze progressiste e magari esprimere una candidatura forte e prestigiosa (magari una donna) che non necessariamente sia del PD.
Perché Cecccobao, Ciarini e Scaramelli non prendevano pacchetti di voti della destra? Seconda domanda:’ un pd senza Bettollini ma con Ceccobao e altre figure del passato a dettare la linea sarebbe un pd rinnovato capace di coagulare molte forze progressiste? Quanto alle candidature autorevoli. Queste dovrebbero nascere o derivare da storie personali conosciute, da una presenza dimostrata nel dibattito politico, da esperienze professionali o culturali esemplari… francamente di figure del genere ne vedo poche in giro, intorno al pd meno che meno. Al momento il pd non riesce a coagulare nemmeno sé stesso, mi pare.poi le altre forze progressiste, oltre ai Podemos, quali sarebbero?
Lista Civica con Podemos, 5 Stelle e Lega e la parte del PD che non accetta Bettollini e che confluisce in un comparto del tipo Città della Pieve.Sarebbe la prima volta che succede per strappare il regno a chi lo ha avuto per 70 anni ? Ma farebbe proprio tanto schifo la cancellazione di un blocco di interessi che ha ridotto Chiusi come la vediamo perchè gestita da incapaci prima di tutto politicamente poi nel merito delle cose? Certamente ad una proposta del genere qualcuno si straccerebbe le vesti ma ricordo che davanti agli out-out il primo a percorrere tali sentieri verso la cittadinanza è stato il PD con tutto quanto è successo fin’ora( Palatenda, Acea, ed altro).Servirebbe un po’ di sano realismo e di sana umiltà dove tutti coloro che ho sopra nominato facessero una alleanza di natura civica sapendo che possa contare anche la forza trasversale dei comitati. Detto questo, poi vediamo chi sia per e chi sia contro. Ma le cose impossibili non esistono e ce lo ha mostrato anche l’esempio di Città della Pieve e prima-in circostanze non proprio analoghe a questa situazione- anche Pienza.Sarebbe impossibile levare di mezzo il ”blocco di interessi” a cui facevo riferimento? Almeno temporaneamente farlo ridimensionare e mandargli il messaggio che ha remato per anni ormai dalla parte sbagliata ? Si sappia che certi signori sono sensibili alla politica perchè questa assicura loro la soddisfazione di loro interessi, soprattutto economici enon morali, perchè dentro a quelle stanze di morale non c’è nulla, anzi. Ma questo dipende dalla qualità delle persone che si impegnano per un percorso simile, altro che ” la ricucitura col PD” con Bettollini. Scommettiamo che se si profilasse una eventualità simile da dentro il PD ci sarebbe una levata di scudi finalizzata a mantenere il proprio status di partito egemone ? Scusate, ma a Città della Pieve qual’è stto il ”là” che ha prodotto quello che ha prodotto?: l’incapacità di gestire il territorio provocando arretramenti allo sviluppo soprattutto della sanità, ma non solo. Allora,pensiamo che sia tanto diversa la situazione che si prospetta a Chiusi ? Tanto diversa da andare a cercare nomi che riassumano una unione che non esiste ma anche un bel centro di interessi che poi-detto fra noi- in passato sono stati smontati spingendo ad allontanamenti persone magari pulite e presentabili perchè non erano funzionali a strategie? Si dice tanto che viviamo in tempi post ideologici ma poi quamdo siamo al dunque si rimesta sempre nella stessa pentola.Ed allora, io non ci vedrei nessuna difficoltà, anche perchè bisognerebbe ragionare su chi fosse contrario per poter capire a chi si sia tirata la volata in tutti questi anni,sia nei fatti chè nei media.I cani ogni tanto vanno sciolti e chi ha regnato per così tanto tempo, un po’ di opposizione credo che gli farebbe bene…lo riconosce a parole anche Lorenzoni, figuriamoci….ma come si vede quando si è al dunque spinge per le ricuciture. L’esortazione è quella che usò Bertold Brecht in tempi molto chiari e non sospetti,dove si profilava il peggioramento di uno stato che da repressore diventava autoritario nelle sue strutture:”vi verseranno grappa nella gola, ma voi dovete rimanere lucidi”. Io ci penserei molto bene in un periodo come questo dove sono in giuoco interessi sociali, vita del paese e possibilità lente ma più sicure per una possibile ripresa,anche perchè quasi sempre le ricuciture allontanano il divenire delle cose e spesso ” è peggiore la toppa del buco”, come suol dirsi. Chi sarebbe contrario e chi per ? Basta guardarsi e ragionare per capire quali interessi sono in ballo,dal momento che in un paese come questo ci conosciamo tutti, non servono elocubrazioni dense di politichese.Vedreste che chi ci ha mangiato nel piatto in passato e chi ci mangia oggi sarebbe contrario, ma chi ne è schifato dopo le ultime vicissitudini sarebbe a favore.Si straccerebbero le vesti, anzi darebbero adito anche a commenti sulle torte tagliate e sulle paste consumate quelli che mangiavano le porchette perchè tutto fà….
Podemos e Lega insieme? ci sarebbe da ridere parecchio. A Città della Pieve la lista Risini ha avuto l’appoggio ella Lega e della destra, quello della sinistra a sinistra del Pd no.Poi che qualcuno del Pd o della sinistra radicale l’abbia votata per rivalsa, vendetta, o incazzatura è un altro paio di maniche… E poi, Carlo: un listone del genere dovrebbe contrapporsi al Pd o a Bettollini? E nel caso di lista Bettolini, il listone proverebbe ad aggregare anche il Pd? In tal caso le risate aumenterebbero… In ogni caso se in campo ci fossero davvero un listone come quello che proponi, il Pd e Bettollini con una lista sua, chi se la giocherebbe? vedi che alla fine confermi quello che ho scritto io?
Evidentemente non si vuol capire. I voti della destra estrema per Bettollini nel 2016 andavano bene al giornalista mentre ora gli fa ridere una lista che includa anche 5s e Possiamo fatta alla luce del sole e con un programma maturato nel tempo anche insieme ad altri soggetti. Comincio a pensare che il servizio di certa stampa a Bettollini comincia ad essere controproducente per il suo riciclaggio.
No, paolo a me i voti della destra estrema a Bettollini non andavano bene, infatti votai e sostenni i Podemos. E mi farebbe specie (direi pure schifo) una lista con i Podemos e la Lega insieme.
A parte ciò che ha risposto Paolo Scattoni che mi sembra sempre plausibile, ma mi dovresti spiegare perchè una parte del Pd scontenta di Bettollini e delusa da come sono andate le cose( ci sarà pure una parte che tutto questo che abbiamo visto transitare non gli è andato a genio o no?) non possa convogliare in quello che tu chiami ”listone” e perchè pensando a questo ti verrebbe da ridere.Non lo vedresti forse come una riscossa del PD( anche provinciale) per liberarsi dai lacci di quelo che è passato in periferia e convergere su un programma concordato di lista civica ? Ora di fronte a tutto questo ritornerebbero a farsi sentire le campane delle diversità Lega-Possiamo? Forse, ma non è detto quando si prendono degli accordi per levare di mezzo quello che sembra inespugnabile ed il PD provinciale avrebbe da temere qualcosa da tale coalizione ? Ma scusa a Città della Pieve allora chi votava PD come si è comportato a chi li ha datti i voti e come mai ha cambiato prospettiva davanti a se.Forse questa cosa ti stona perchè sarebbe l’unica cosa abbastanza certa per la quale il PD che c’è stato fin’ora a Chiusi potrebbe risultare sconfitto?.Io in tutto questo tempo che ho impiegato a cercare di spiegare le ragioni per le quali il PD andava alla deriva ho auspicato che si potesse contrapporre un insieme che ricostituisse la sinistra, anche perchè sò bene che dentro al PD ci sono persone per bene che in questi anni gli hanno dato il voto e che se adesso sono delusi del tempo che è stato sprecato, non vedo il motivo per il quale non possano formare come dici te ”un listone”. Cosa hanno da perdere di fronte a coloro che si ” ritirerassero nell’aventino” ? Io credo che ne avrebbero tutti da guaadagnare, anche la Lega che mostrerebbe alla cittadinanza un percorso per il quale si possa togliere dalle scatole un meccanismo decennale fatto di uomini andati avanti a forza di prebende. Io credo che con le opportune diversificazioni un patto simile potrebbe veder la luce benissimo senza stare tanto a discutere sull’ideologico. L’alternativa è quella che i numeri non bastino qualsiasi cosa si possa proporre e si ritornerebbe al governo della città con un partito irto di contraddizioni ed impiegando la stessa genia di persone che in questi anni sono stati sempre silenti ed assoggettate alle logiche sia spartitorie (perchè ci sono state) sia di impiego di energie nuove che poi non sono sttae confermate(vedi Orizzonti).insomma la partita è aperta e la strada che altri hanno tracciato sta a dimostrare che sia fra quelle più percorribili, a meno che non si voglia far finta che non sia successo nulla e che il sindaco formi una lista personale che re-impieghi tutti coloro che erano già stati compresi, non tanto come persone ma come intenti devoluti al maneggio di prima, quello che abbiamo già visto in tutti questi anni.Per il PD sarebbe il nuovo questo ?
Ecco perchè talvolta la politica pone delle questioni che se si guarda con i vecchi occhi si capisce perchè nulla produca ed arrivi l’arretramento. Se invece si cerca di sgrossare le differenze e si costruisce un programma civico coinvolgendo anche forze che magari a Chiusi siano anche minoritarie se guardiamo ai singoli partiti,ma si coinvolgono in un programma comune,compendendo anceh la quantità di persone che hanno smosse la questione Acea formando i comitati, probabilmente gli unici ad essere sicuramente contro sarebbero Italia Viva, i vecchi notabili che una volta votavano DC e coloro che oggi rappresentano la nuova DC destrorsa e coloro che sono andati avanti a forza di prebende.La probabile Lista Bettollini chiamerebbe a raccolta tutti i suoi afficionados ma quale credibilità politica avrebbe di fronte a tutto questo? Si fregherebbe le mano Italia Viva che attenderebbe nella riva del fiumi che passi il corpo di un Bettollini che avrebbe le chanches di confluire nel vecchio alveo renziano.Allora si di certo che le promesse per future candidature avrebbero possibilità di concretizzarsi.E tutto questo senza andare a cercare le giravolte di chi parla in politichese a pro- Bettollini pre Covid. perchè non dovrebbe essere possibile tale scenario e farebbe ridere? La palla sui tale tema è lanciata alla lega come è avvenuto a Città della Pieve ma anche a Possiamo.Ed i leghistia Chiusi, tranne pochi-quelli inveterati ed arrabbiati che sono platealmente di destra-gli altri sono coloro che votano lega perchè delusi, scontenti sia del governo locale sia di quello nazionale.In pratica sono parti popolari che sono divenuti reattivi per contraddizione con il regime del PD,ma non sono davvero fascisti o fascio-leghisti come li si definisce.Naturalmente lo sò bene che tutto questo rifugge da impostazioni politiche consuetudinarie, ma se lo scopo è quello di dire ”basta con gli articoli di gomma”, mi sembra l’unica via percorribile.E l’imprevisto sarebbe la realtà che cambia. Ed è chiaro che trovi nemici e dissacratori perchè dove esistono tutti i poteri sclerotizzati da anni, nemmeno si può prendere in considerazone una cosa del genere perchè minimo minimo si dice che sia ”fantasia allo stato puro”.
Continuo a non capire tutte queste capriole. La palla ora è del PD. Spetta a questa forza fare delle proposte. Se il PD, come auspicato dal giornalista, riproporrà Bettollini per il secondo mandato secondo me fa un errore marchiano. È evidente in quel caso che le probabilità di una lista contrapposta di ispirazione di impegno civile e progressista è assai probabile. Poi siamo abituati a tanti sotterfugi si può pensare a una terza lista fittizia di destra tanto per confondere le acque, una lista come quella presentata 5 anni fa con il solo scopo di far fuori la Fiorini e la sua lista. Questa volta però sarà molto più difficile. Mi sbaglierò ma stavolta sarà più facile mettere a nudo certi giochini.
Se invece il PD, partito di maggioranza in questo comune, darà vita ad un percorso serio e trasparente per programmi e candidati con tutti quelli che condividono questa esigenza non ci sarà storia e vinceranno questi ultimi. Decida dunque il PD senza compromessi. Vie di mezzo non esistono.
Io non aupisco niente, dico solo che per il Pd quella di ricucire lo strappo con Bettollini e riproporlo come candidato a sindaco può essere una scappatoia, per non rischiare che la partita la giochino Bettollini (da solo) e una lista concorrente di segno opposto, e rimanere fuori gioco. Questo ho scritto e l’ho scritto sulla base dei numeri e del trend delle ultime 4 tornate elettorali. Venerdì prossimo Pd e Bettollini si incontreranno, vediamo cosa decidono…
Ricucire lo strappo con Bettollini? Per averlo sindaco altri 5 anni? Non mi pare una gran bella prospettiva che fra l’altro non mi sembra accettabile per quelli che dall’opposizione hanno avuto modo di osservarlo da vicino. Può darsi che ho capito male, ma non mi sembra questo il “mandato” emerso nell’assemblea degli iscritti.
Per il Pd non so, però, se sia migliore la prospettiva di perdere sindaco e comune, o anche andare alle elezioni comunali in contrapposizione al sindaco uscente che ha sostenuto per 4 anni e mezzo, e andarci magari insieme alle opposizioni che, per gli stessi 4 anni e mezzo, del Pd hanno detto peste e corna. In politica le capriole e i salti mortali carpiati con avvitamento causano quasi sempre cadute letali… Quanto al mandato dell’assemblea degli iscritti Pd, quale sarebbe? se è stato deciso di fare un incontro con Bettollini, non sarà solo per chiudere la partita a tavolino con un arrivederci e grazie. In tal caso bastava una nota stampa, un comunicato, un post ufficiale su Fb. Un incontro si fa per discutere. Non per dirsi addio. Anche i fidanzamenti ormai si rompono con un Sms o un messaggio whatsapp…
Perché fai finta di non capire? Il PD che è un partito, chiede di incontrare il dimissionario. Lui risponde che può nella sede comunale. Ovviamente sede impropria perché l’incontro è di partito. Forse non si sa, ma i consiglieri di maggioranza sono in gran parte del PD. A questi poi si dovranno dare degli orientamenti che saranno liberi di accettare o meno.
Che una lista Bettollini senza il PD vinca le elezioni amministrative lo vedo molto improbabile. Tornerà a rivolgersi alla destra sovranista e anche in parte fascista? Faccia lui. È una compagnia che personalmente non raccomanderei al PD. Certe fantasie sui numeri puoi continuare a farle. Qual’è lo scopo? Intimorire la nuova dirigenza del PD? Come diceva Totò?