VERSO LE REGIONALI: A CHIUSI ARRIVA LA CANDIDATA M5S IRENE GALLETTI. E I PODEMOS SI SCHIERANO CON FATTORI E SI’ TOSCANA A SINISTRA
CHIUSI – La campagna elettorale per le regionali comincerà ufficialmente il 20 agosto, ma la corsa è cominciata e i cavalli sono già in pista. Sabato 25 a Chiusi arriverà Irene Galletti, candidata alla presidenza della Toscana per il M5S.
Terrà un incontro pubblico nei giardinetti di Largo Cacioli (davanti al Museo) a Chiusi città alle ore 17,00. E verrà a parlare delle proposte del movimento su infrastrutture, sanità territoriale, filiere produttive, economia circolare e sostenibile, ma, si legge nel volantino-invito “particolare attenzione sarà dedicata alla problematica del carbonizzatore in relazione allo stato in essere alla Regione Toscana e alla questione geotermia“.
Anche i 5 Stelle come il Pd non sono più quelli di 5 anni fa, e di chances di vittoria alle regionali ne hanno pochissime, ma l’incontro si annuncia comunque interessante, perché di carne al fUoco, anche in questo territorio, sugli argomenti che Irene Galletti tratterà, ce n’è parecchia. Sul fronte delle infrastrutture stradali e ferroviarie per esempio c’è la richiesta del raddoppio ed elettrificazione della Chiusi-Siena (ma coi treni ad idrogeno è necessario elettrificare?) e quella avanzata anche da questo giornale, di utilizzare proprio la Chiusi-Siena come metropolitana di superficie per collegare al meglio l’ospedale di Nottola e favorire il turismo lento e sostenibile (treno-bici ecc…); c’è poi la proposta di un casello all’Autogrill Montepulciano, sempre per servire l’ospedale e per favorire il turismo. Ma sarà interessante sapere come la pensano i 5S toscani sullo smaltimento dei rifiuti, dei fanghi di depurazione, su quali e quanti impianti si dovrebbero realizzare… Tra l’altro, Galletti sarà il primo big in lizza alle regionali a presentarsi al pubblico chiusino, che – vale la pena ricordarlo – tra meno di un anno sarà chiamato alle urne per il Comune.
Intanto sempre da Chiusi arriva una presa di posizione netta, in merito alle regionali. E’ quella di Possiamo, che con un comunicato diffuso nei giorni scorsi annuncia il suo appoggio a Tommaso Fattori e alla lista Sì Toscana a Sinistra, che correrà da sola e non in coalizione con il centro sinistra.
Scrivono i Podemos: “Nel prossimo mese di settembre si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Toscana, fino adesso molto si è parlato delle candidature e poco di programmi.
Speravamo in un confronto coinvolgente per giungere ad una proposta capace di unire tutte le componenti della sinistra, sulla base di proposte coraggiose e autenticamente innovative, capace di far fronte all’avanzata della Lega e in generale di una destra che demagogicamente cavalca le paure e le incertezze.
Siamo perciò delusi dal comportamento del centrosinistra toscano che con scelte di tipo verticistico ripropone vecchie ricette di stampo liberista incentrate su una visione “fiorentino – centrica”.
La candidatura di Giani a Presidente mostra chiaramente la scelta di campo del PD toscano che ha preferito guardare all’area moderata del centrodestra portatrice di interessi che Giani stesso, insieme a personaggi come Verdini e Renzi, sembra ben rappresentare, ponendo di fatto la sinistra in un ruolo assai marginale.
Per questi motivi diamo il nostro sostegno a Toscana a Sinistra, la candidatura di Tommaso Fattori rappresenta un voto utile per mantenere viva un’esperienza dalla quale ripartire e mettere al centro dei programmi il ruolo del pubblico in settori come la sanità, i servizi sociali, i beni comuni, la scuola, la ricerca, che ridia spazio ai territori e che sui temi dello sviluppo guardi in maniera forte alla tutela dell’ambiente. Una proposta programmatica che preveda chiaramente una riconversione ecologica della produzione toscana.
Il ruolo di opposizione seria, non preconcetta, anzi propositiva, svolto da Tommaso Fattori nella legislatura che sta per terminare costituisce una forte garanzia, come testimonia anche il suo impegno nella recente vicenda dell’impianto di carbonizzazione a Chiusi. Tommaso Fattori rappresenta per il nostro territorio un interlocutore essenziale”.
Una presa di posizione diciamo così naturale, per una lista locale come quella dei Podemos chiusini, che si richiama alla sinistra anche nella denominazione e che non ha mai avuto accenti amichevoli verso il Pd.
Anche noi, da queste colonne, 5 anni fa, ci schierammo a sostegno di Fattori & c. Ma nel 2015 il Pd era totalmente abbacinato dall’onda renziana e la Toscana non rischiava di passare in mano alla Lega, come è successo all’Umbria. Stavolta sì, e avremmo preferito che Fattori e Si Toscana a sinistra avessero provato a incidere sulla coalizione di centro sinistra, spostandone l’asse e rendendola più larga e più forte. Tra l’altro se il Pd ha scelto Giani senza discuterne troppo, anche la lista Fattori, non è nata sulla base di una discussione ampia e proficua nella sinistra diffusa, coi movimenti, le liste locali, i tanti comitati sparsi per la Toscana.
Né ci pare – purtroppo – che abbia possibilità alcuna, neanche minima, di vincere le elezioni e dunque di battere sia la Lega che la deriva centrista del Pd. I numeri non sono un’opinione. Come già detto riteniamo normale e alla fine anche giusto che i Podemos si schierino con Fattori. Però non si può negare che ciò sia una mera opzione di testimonianza. Con il rischio, questa volta molto concreto, di non riuscire ad eleggere nemmeno un “testimone”. Le elezioni regionali non sono le politiche, si vota per determinare il governo della Regione, e per evitare che a governare la regione ci vada gente pericolosa (perché certi personaggi che sono reazionari, fascistoidi, razzisti sono pericolosi), non per piazzare delle bandierine.
Anzi secondo noi è giunto il momento di cominciare a fare qualche ragionamento sulle alleanze a sinistra anche nei comuni. A partire da Chiusi che sarà il primo ad andare al voto, nella prossima primavera.
Dopo essersi schierati per Sì Toscana a Sinistra, ci piacerebbe che i Podemos chiusini aprissero loro questa discussione, magari senza aspettare che lo faccia il Pd.
Come ho già scritto qui anche in altri commenti il lavoro fatto da Tommaso Fattori e Paolo Sarti è stato molto utile per tante realtà locali in materia di ambiente, a differenza del’attuale candidato alla guida della giunta PD e Italia Viva che è presidente del consiglio regionale. Sena la candidatura Fattori sarei sicuramente rimasto a casa.
Fattori non è stato affatto un “testimone” e se sarà rieletto continuerà il suo ruolo di opposizione propositiva estremamente necessaria. Quanto al PD se 5 anni fa era “abbacinato dall’onda renziana”, oggi propone un personaggio che non rappresenta affatto i valori della sinistra sulla cui candidatura ha deciso un gruppo ristretto a Firenze. Questa è la nostra visione, ognuno poi è libero di decidere su quale sia il voto “utile” e soprattutto utile a che cosa.
Che sarebbe finita così lo pensai quando fu nominata responsabile regionale PD la Bonafè. Marco Lorenzoni te lo sei domandato come mai tanti renziani sono rimasti nel PD? Anche a me piacerebbe un fronte unito per battere l’avanzamento della “mucca” di bersaniana memoria ma la scelta di Giani va in tutt’altra direzione ed è scelta consapevole!
E allora che si fa, si vota la mucca? O chi dice che la mucca non gli piace, ma oggettivamente non ha alcuna possibilità di fermarla?
Le mucche sono due, una vale l’altra…auguri.
Due mucche uguali non esistono.Non sono mai uguali.
Se ti basta scegliere la migliore delle due…di nuovo auguri.
Le mucche sono due, ha detto bene Luca Scaramelli,con la differenza che la prima entra nel recinto e mangia il foraggio che trova, la seconda ci va un po’ più con circospezione prendendola un po’ più alla larga ma il finale è lo stesso: il consumo di foraggio che passa sotto il termine sviluppo futuribile che ci fanno credere…..E quando si dice due facce della stessa medaglia questo s’intende, soprattutto guardando al finale che sarà.Ma la seconda mucca è un po’ più raffinata ed anche subdola della prima perchè ancora si pensa che la gente non abbia capito.Spero e credo che invece sia smentito questo discorso dalla stessa gente.Talvolta guardando al passato devo convenire che i democristiani erano tanti in Toscana anche se inferiori ai voti della sinistra e l’indicatore di questo oltre ai dati è quello di osservare le parrocchie ed il loro incessante lavoro per capire come si schierano. Oggi i tempi sono cambiati ma cambia poco in sostanza perchè i loro voti sommati a quelli della Lega hanno la maggioranza ma come si vede vengono presentati correre ognuno per il proprio orticello, ognuno in conflitto(per il potere non per altro)perchè guardando al sociale ed alle iniziative di sviluppo il tema è lo stesso, parallelo e poi convergente.E purtroppo gente della sedicente sinistra ha capito e rema per tale affermazione bollando gli altri come coloro che mettono i bastoni fra le ruote e dicendo di non spiegarsi tale realtà e dicendo pure che Si Toscana abbia fatto un errore correndo da sola. Questo,visti gli schieramenti politici dovrebbe portare le opposizioni nel comuni ad allearsi a mo’ di liste civiche. E’ quello che maggiormente temono coloro che di giorno sono l’uno contro l’altro a grandi parole contro ma che di notte sono insieme.Sotto la rete del pollaio ci passano in due, poi magari scozzano le carte quando si tratta di dividersi le galline, aiutati dai media amici da loro stessi sostenuti.L’unico modo di estromettere tale politica è quella dell’alleanza,rinunciando con umiltà alle proprie posizioni, come è avvenuto a Città della Pieve nelle comunali ed anche da altre parti. E’ quello che più temono, ed hanno ragione, c’è da capirlo che rosicano e si attaccano a tutto, anche alla ” tosse delle pulci”. Io spero che per il 2021 tale discorso faccia parte di un programma e di un intento a Chiusi per l’affermazione di un modello nuovo di governabilità.Allora vedremo chi sia ” per” e chi sia ”contro”,da italia Viva, alla Lega, al PD, a Possiamo.Tante altre calternative mi sembra che per adesso non appaiano all’orizzonte.
E pensare al pd come veniva descritto dai grilli.. oggi in molte regione si propongono alleati per le regionali. Regioni, e ministri illustri, portavoce nei consigli regionali e comunali che si sono eclissati, non pervenuti ne a sostegno morale ne economico distanziandosi dai territori e dai veri portavoce (quelli che senza una lira si sono fatti un mazzo tanto nei comuni) Oggi si ripropongono ma non ci crede più nessuno… Auguri e che il fegato vi regga!!
Qualcuno potrebbe ricordare alla candidata Galletti che neanche due anni fa la lista M5S di Siena -Siena 5 Stelle- non venne certificata e ancora oggi non se ne conosce le motivazioni? U gravissimo atto anti-democratico di cui qualcuno dovrà renderne politicamente conto.
Se a Siena avesse vinto il PD ed i 5Stelle non si fossero presentati avrebbe scritto quello che ha scritto ? Posso essere d’accordo con lei che tanto democratico come atto non appare nè è di sostanza democratica,ma vede,ormai-e si prende esempio dai comuni anche del nostro territorio-che ” l’abbarbicamento al potere per 70 anni”(rifletta quasi un secolo….con tutto quello che ha prodotto ) forse non tanti lo comprendono appieno cosa abbia comportato e cosa stia comportando soprattutto nella gente, che è diventata insensibile alla politica perchè o l’uno o l’altro alla fine va bene se risolve i problemi.Se non li risolve è bene che vada a casa, sono io il primo a dirlo. A Città della Pieve per esempio-se ne dica ciò che si voglia- i 5 stelle non hanno appoggiato il pd che si è rivolto alla partitocrazia e con l’aiuto della Lega e di Fratelli d’Italia che hanno visto un pertugio per pesare davvero,la musica è cambiata.Dalle colonne di questo giornale prima quando i 5 stelle erano contro l’amministrazione del PD era normale ed andava tutto bene,perchè non erano un pericolo numerico soprattutto, le cose si sono di botto fatte incandescenti quando Lega e Fratelli d’Italia hanno dichiarato che appoggiavano la lista civica. Allora vede,che come del resto in ogni occasione del genere,fino a quando ”il Re” ha la certezza di conservare lo scettro tutto è tranquillo, quando la certezza non ce l’ha più,la cosa diventa quasi un fatto piratesco se si voglia rovesciare il re? Allora, a Siena, in dimensioni più grandi e per le dimensioni eclatanti di ciò che è successo quando la ”mucchina” distribuiva il latte a tutti ed ha poi smesso di dare il latte sono cominciate le noie….Ed allora vede che seppure io non sia personalmente d’accordo con la definizione del partito ”post-ideologico”( cosa secondo me questa reale ma che tale definizione rispecchia il degrado della società raggiunto proprio in primis da coloro che hanno governato il territorio sotto l’egida della sinistra, ma negli atti hanno fatto passare le conseguenze dei tagli imposti da loro stessi ed alleati dal centro, oggi in periferia dove non hanno il potere fanno i rivoluzionari,sono a sentirli parlare ”per la gente”,mentre se gli venisse bene appoggiano tutte quelle soluzioni del tipo carbonizzatore……allora per favore non giochiamo a carte coperte,ma tale giuoco lo fanno a barba di coloro che gli credono e di coloro che sperano di ricavarne prebende,-la terza strada in questi casi non esiste- perchè la prova di questo l’hanno già data e già si ripreparano a darla con Giani fra poco più di un mese.Se il cosiddetto ”nuovo” darà prova di non essere all’altezza della situazione è bene che anch’esso o tolga il disturbo o che la gente lo possa mandare a casa.Ma una cosa è certa:il tutto non per ripristinare quello che c’è già stato, perchè se siamo in questa situazione principalmente non lo dobbiamo-mi scuso con i credenti- a Santa Maria Goretti ma sempre a coloro di cui si parla, anche per la nascita ed il prosperare del post–ideologico….che al punto di degrado in cui siamo arrivati si è diffuso anche ad ingrassare le fila di Salvini.Rivoltare le carte da tale discorso sarebbe un insulto all’intelligenza politica..ma sembra che anche su questa ”mala tempora currunt”. Secondo lei come si dovrebbe fare a ”cambiar musica” visto che i suonatori hanno il tergo avvitato alla poltrona ? Che forse è ”ideologico” quello che hanno fatto negli ultimi 30 anni ? Si, probabilmente è ideologico e riguardando le carte anche quelle vecchie viste da sinistra della fatidica ” lotta di classe” mi sembrerebbe che quest’ultima l’abbiano fatta gli abbienti contro i poveri e non il contrario come sempre si auspicava…(ripensi ai tagli, alle lacrime delle ministre, a Monti, ai governi appoggiati sempre da loro, che adesso ritornano alla carica per rimuovere solo un ostacolo che non hanno mai tollerato: i 5 stelle. Rimosso quello ,ritornano ad imperversare come imperversavano prima,anche se giocoforza adesso ne sono alleati.Se lo chieda il perchè.Guarda caso,”le giravolte” dei 5 stelle hanno permesso al PD di rientrare in campo e risalire la china nella quale era sprofondato, ma lo si capisce che non vedano l’ora di potersene liberare.Questi sono i giuochi di cui l’italia non ha bisogno e che non portano nessuna chiarezza di intenti all’elettorato di ogni partito.