I DOLORI DEL GIOVANE ENZO: UNA RIFLESSIONE DEL SEGRETARIO DEL CIRCOLO PD DI CHIUSI SCALO SU PARTITO, REGIONALI E NON SOLO…
CHIUSI – Suo profilo facebook si firma “Enzo”, ma si chiama Carlo Vincenzo, un doppio nome di battesimo piuttosto in uso tra i meridionali. E infatti viene da Matera. A Chiusi abita dal 2014, fa il macchinista ferroviere, come l’eroe della Locomotiva di Guccini, e come altri che lo hanno preceduto nel ruolo che ricopre: quello di segretario del circolo Pd di Chiusi Scalo, in via Nazario Sauro, fisicamente le stanze che un tempo erano la “Sezione Mario Alicata” del Pci.
Certo, dalla fine del Pci sono passati 30 anni e nel frattempo è cambiato il mondo, il Pd non è il Pci e il Pd di adesso non è nemmeno il Pd di qualche anno fa, né quello del 2007 di Veltroni, né quello mutato geneticamente di Renzi.
E’ un partito più piccolo, meno presente, meno “pervasivo” e persuasivo. Ma il giovane Gaudiano conferma una particolarità che segna una continuità con la storia e la tradizione di quel circolo: il fatto che spesso il segretario venga da fuori. Negli anni ’70-80-90 successe con Vittorio Zazzaretta, ferroviere, di Orvieto; Francesco Guccione, ferroviere e macchinista anche lui, arrivato da Cosenza, poi con Francesca Porreca che era moglie di un ferroviere e veniva da Roma, infine con Claudio Provvedi di Firenze capotreno così come il renzista Francesco Cimarelli di Foligno…
E’ giovane, meridionale e un po’ spaesato il segretario del Pd di Chiusi Scalo, ma si sta dando da fare per rimettere in piedi un circolo ridotto in macerie e ai minimi termini dal punto di vista organizzativo; la “rottamazione renziana” svuotò il partito trasformandolo in un comitato di propaganda del capo, nella fattispecie, Renzi più il capo locale Scaramelli, un comitato senza però la facoltà di fare politica, di dire la propria, neanche nei confronti dell’azione amministrativa del sindaco e degli assessori espressione del Pd.
Adesso, dopo la diaspora dei renziani passati armi e bagagli ad Italia Viva, il Pd si è dato una rassettata, una nuova segretaria dell’Unione Comunale e nuovi segretari nei circoli, ma i circoli devono ritrovare la loro “base sociale” dispersa. Enzo Gaudiano ha ricominciato da lì, dalle tessere. Sta cercando insomma di ricostruire partendo dalle fondamenta, cioè dagli iscritti, perché un partito senza iscritti non è un partito, è un’altra cosa. Ma non è semplice perché la desertificazione in questi anni è andata a avanti, e l’emergenza Covid ci ha messo sopra un carico da 11.
L’abitudine alla politica è scemata enormemente. E se un tempo, quando il Pci chiuse i battenti, la Sezione Alicata aveva oltre 500 iscritti, adesso i numeri sono decisamente più piccoli, dieci volte di meno. Quello che che il giovane Gaudiano sta cercando di fare è una ricostruzione da zero, al momento le tessere rinnovate sono una quarantina, più qualche new entry, ma poche. E lui sta lì, quasi tutti i pomeriggi sul tardi, al circolo, ad aspettare amici e compagni, per ascoltarli, parlare con loro e per consegnare le tessere… In questo ricorda la tenacia di certi comunisti e socialisti meridionali, di cui evidentemente porta qualche segno nel Dna.
Sperava di vedere avvicinarsi qualche giovane, ma per ora i giovani chiusini sembrano in altre faccende affaccendati. Ma come il professore interpretato da Stefano Satta Flores in “C’eravamo tan to amati”, Carlo Vincenzo insiste, non demorde. Non vuol rifare un nuovo Pds, ma nemmeno un partito che somigli solo alla Dc.
E intanto cerca di capire meglio in che cazzo di paese è capitato, come ragiona la gente di qui; cerca contatti e confronti anche con persone che notoriamente con il Pd hanno poco a che fare, ma che magari sono stati dirigenti e adesso sono anime perse della sinistra, orfani, senza tetto, profughi e terremotati di una sinistra scomparsa e anche a livello locale lasciata, come immagine e presenza pubblica, alle “dirette del sindaco” su Facebook.
L’emergenza Covid sta scemando, piano piano la normalità sta riconquistando spazi, nei prossimi week end il Pd di Chiusi farà la sua Festa, in tre location diverse, con cene all’aperto e due incontri politici. Vedremo se i semi che Carlo Vincenzo Gaudiano ha messo a dimora, germoglieranno. Poi ci sarà subito la campagna elettorale per le Regionali. Appuntamento tutt’altro che banale, perché per la prima volta la Toscana è contendibile e potrebbe finire nelle mani della Lega, come l’Umbria.
Quella che segue è una riflessione sul momento politico attuale, sull’imminenza delle Regionali toscane, sul Pd e sulla sua identità smarrita. che il segretario del Pd di Chiusi Scalo ha inviato alla nostra redazione. Anche questo fa parte della sua strategia e è anche la conferma dell’appello ad avvicinarsi, un appello che egli rivolge anche ai “millennials” e non solo agli… orfani e dispersi. Vorrebbe guardare avanti e non solo indietro, ma forse ha già capito che avrà bisogno di tutti. Ecco il suo intervento:
Negli ultimi tempi a Chiusi aleggia nell’aria una domanda, verosimilmente recondita. Questa domanda, per i chiusini interessati alle problematiche socio-politiche, ė partita in sordina, confinata nelle mura di casa per le restrizioni imposte dalle norme anti-Covid, per poi esplodere nei circoli politici o in piazza come la serie di bombe cadute dal cielo il 21 novembre 1943.
Questa domanda mi ė stata posta dal primo che ha ritirato la tessera del P.D. fino ad arrivare al tassista, che origlia i discorsi dei non più ventenni, ma giovani dentro.
“Come ė nata la candidatura di Giani alle prossime elezioni Regionali, per ricoprire la posizione di presidente regionale della Toscana? “
Il circolo dei democratici di Chiusi dista dalla sede della segreteria del presidente regionale di Piazza Duomo a Firenze circa 130 km. Tale distanza può essere amplificata da chi questa domanda se l’ė posta per far critiche fini a se stesse sui social, ma può essere drasticamente ridotta, se si ė alla ricerca della verità, inviando un semplice messaggio Whatsapp a chi di competenza.
Ringrazio il segretario provinciale Dem di Siena Andrea Valenti, per avermi dato una risposta esaustiva da poter condividere con l’elettorato. Sono stati scomodati i poteri occulti annidati nelle istituzioni, conditi da una serie di ipotesi non dimostrate né dimostrabili, da relegare nelle categorie del complotto, materia affascinante ma lontana dalla comprensione di quanto ė veramente accaduto.
In realtà, si ė tenuta l’11 ottobre 2019 la direzione regionale del Partito Democratico avente come tema centrale lo studio di un piano di lavoro finalizzato a porre le basi per l’elezione regionale 2020, con l’intento di formare una coalizione di centrosinistra ed individuare una candidatura unitaria. Consecutivamente sono state consultate 163 persone tra dirigenti politici ed istituzionali del PD, organizzazioni sindacali e di volontariato, esperti di economia ed altre associazioni. Dalle consultazioni ė emerso che il profilo ideale per ricoprire il ruolo di futuro presidente regionale della Toscana ė compatibile con quello dell’attuale presidente del consiglio regionale Eugenio Giani.
Inoltre, da pochi giorni si ė avuta la certezza della ricandidatura del consigliere uscente, Simone Bezzini, ottenendo la piena fiducia della direzione provinciale dei democratici senesi, tanto da risultare il potenziale capolista per le elezioni di settembre.
Ciò detto, invito ciascun lettore a ritornare a dare importanza alla vita di circolo, a prescindere dal colore politico. Sarebbe auspicabile che i giovani Millenials (generazione Z) , seguissero le orme lasciate dai propri nonni, conoscendo, prima di diventarne parte attiva, il tessuto territoriale socio-politico di appartenenza.
Carlo Vincenzo Gaudiano – Segretario Pd Chiusi Scalo
Anche la DC si conmportava così come riferito alla ricerca avvenuta.Credo che nulla possa essere più espressivo dal punta di vista valoriale che la storia di un candidato.parlo di quella politica.Ed allora cosa si va a cercare la sinistra dove la sinistra non abita nè per concezione, nè per intenti, nè tantomeno per volontà politica?Ho fatto questo intervento pur non avendo mai votato per il PD che adesso è preso dalla paura e dalle fregole di vedersi sorpassare dalla lega proprio perchè permeato da quelle forze di cui il discorso concettuale di base è agli antipodi culturali di un movimento di sinistra che nel territorio ha una storia che è stata fatta dimenticare dai suoi dirigenti.Che il nuovo segretario dia pure il suo voto a Giani non mi scandalizza affatto, solo non venga a dire che tutta questa salsa sia di sinistra perchè le cose sono due: o ci ha capito poco ed allora non credo che avrebbe assunto la funzione di segretario oppure ha capito-dal momento che quanto disposto dai vertici-siano istanze che debbano passare verso la base. Ed allora con tutto il rispetto se come dici tu abbia osservato che questo sia un territorio malato,occorre ben comprendere quale sia stata la patologia e come tale patilogia si sia rafforzata per l’intervento delle medicine stabilite da un dottore che con la sinistra non aveva mai avuto a chefare. Ed allora non venganoa fare discorsi impropri perchè nessuno è ripreso dalla piena.Questa che ho scritto vuole essere solo una critica fatta da un qualsiasi cittadino che ha visto come possa essere stata abbandonata progressivamente l’idea di sinistra e chi stia dietro di questa ad attendere che il cadavere passi sula sponda del fiume.Alla fine si chieda quanti dei cittadini di Chiusi abbiano mai votato DC negli ultimi 30 anni. Che inizi da codesta assunzione e se conosce la storia della sinistra non solo di Chiusi ma anche di questa parte della bassa toscana, Giani lo voti lui ! E sarebbe bene che ricordasse o che sapesse anche una cosa che è quella che le nomine nel passato recente ma anche un po’ più lontano dei nostri rappresentanti non le hanno decise i cittadini riuniti nelle sedi del PD, DS,PDS, ma decise e fatti in altri luoghi. Quelli che sono tanto cari a Giani e che tifano per lui. Ed allora oltretutto si chieda perchè un partitello come SI Toscana abbia deciso di presentarsi e di correre da solo.Quando tirerà le fila di tutti questi ragionamenti e con una lente- ma anche di modesto ingrandimento- vedrà se lo vorrà vedere quale sia il discorso che ne stà dietro ed a cosa possa portare.Ma conservo i miei dubbi che lo possa fare, perchè rischierebbe ” una sospensione a divinis”….Poi in tale atmosfera vengono fatte e disegnate le strade dei dolori ” del giovane werther…” ? Ma per carità, si rasenta perfino il ridicolo politicamente parlando.Se non avesse voluto avere ” i dolori” avrebbe militato in altro partito con un po’ più caretteristiche di sinistra dopo che quel partito dove è segretario si è adoperato per smembrarla la sinistra e che adesso invita a votare per Giani per ricucirla.Il naso la gente di sinistra ” non se lo vuole turare”, lo sappia bene e la storia prima di assurgere alla direzione di segretario, andrebbe letta e confrontata prima di porgere l’invito a votare per Giani, anzi per Renzi per dirla fino in fondo, con tutta l’orchestra del partito che suona per loro.A tutto c’è un limite Sig. Segretario e se ” la paura fà 90” ne capisca il perchè e chi ha manovrato per arrivare fino a tale situazione.Vedrà che sarebbe un po’ più difficile votare per chi invita lei.Certamente fatto con l’ottica di sinistra, non senz’altro con l’ottica del centro.
Di questi tempi in cui tutti ringraziano tutti, non può mancare il mio ringraziamento per il segretario del Circolo PD di Chiusi scalo per le informazioni su come è scaturita la candidatura Giani. Il tutto parte da una direzione regionle del partito dell’11 ottobre. per porre le basi per una canidatura attraverso la consultazione di 163 persone.
Dato che la notizia della decisione di fondare il nuovo partito di Italia Viva è del 16 settembre che un nuovo partito non si definisce in pochi giorni si deve concludere che la candidatura Giani emerge da un accordo PD- Italia Viva. Nella direzione regionale PD del 18 ottobre c’erano ancora renziani in preparazione per la transumanza. Chissà, magari c’era il consigliere Scaramelli.
Ora è dunque chiaro: Giani è il candidato di quell’asse. Si spiega anche tutta la fretta per fissare una candidatura così in anticipo. Alla fine del 2019 soltanto in Toscana ci si preoccupa di formalizzare. Pacta sunt servanda, e come meglio garantirli se non con una decisione formale. Ora dunque ho la certezza di un accordo che per tanti elettori di sinistra suona come “mangiare la rancida minestra o saltare dalla finestra. Per fortuna ci ha pensato la destra a blindare la elezione a favore di Giani. Dove trovare una candidata peggiore che scambia Lennon con Marx? Ora poi si esprime a favore dei termovalorizzatori. Così ai carri armati di Giani si aggiungono quelli della Ceccardi.
X Paolo Scattoni. Sei stato chiarissimo e preciso, ed allora tenendo presente il mio discorso chè il tuo occorre chiedersi e far sapere a tutto il corpo elettorale del PD cosa bolla in pentola.Perchè quanto dici tu e quanto affermo io- politicamente parlando- è significativo, molto significativo, ed è significativa anche la pantomima dei ” dolori del giovane werther”….Quindi cercare ”Maria per Roma” come suol dirsi risulta molto difficile e la botte piena e la moglie ubriaca certa gente è bene che sappia che possono essere cose difficili ad ottenersi.Non mi illudo però, perchè la rete è larga e quando viene tirata su, dentro ci sono pesci di tante dimensioni,ma se è bucata i pesci in genere ricadono in acqua.E qui entra in ballo e c’è la funzione mediatica dei riparatori della rete strappata.E’ difficile campare Paolo….difficile per tanti versi per chi almeno qualche problema se lo ponga.Per chi non se li pone che problemi ci sono ?
Il senso del suo commento si è perso sin dagli albori . Non ha un filo logico , ciò implica che le piace contro tutti e tutto senza conoscere .
L’ aspetto al circolo in modo da roportarmi di persona il suo commento.
Ho risposto al sig. Enzo ma non vedo apparire il mio scritto(stavolta più breve rispetto a quello delle volte precedenti) e prego Lorenzoni se lo può recuperare di farlo seguire a quello del segretario pd(forse sarà negli spam di Primapagina?) nei miei non mi è riuscito di recuperarlo in alcun modo.
X Enzo G. Beh mi permetta Sig.Enzo di contraddire ciò che dice sul il fatto che il mio scritto e le mie intenzioni si siano perse negli albori e che di seguito lei ha affermato che siano i miei discorsi contro tutti e contro tutto. Io le ho spiegato rifacendomi al passato le motivazioni per le quali il partito che dirige sia passato da posizioni di sinistra a quelle di un ” bel centro” ammantato di discorsi che ricordano la sinistra. Come le ricorda anche Lorenzoni nel Post cercando di darle un aiutino a tanto suo impegno (evidentemente perchè lei crede nelle cose che fà e che cerca di portare avanti ) Chiusi Scalo ai tempi del PCI aveva 500 e più tesserati,adesso lei tolga uno zero da quella cifra e vede con quanti lei ha relazione e quanti lei ne amministra.(C’è chi dice che in matematica gli zeri non contino nulla ma non mi sembra che sia un discorso tanto plausibile) Ci sarà una ragione o delle ragioni per le quali quella gente si sarà allontanata oppure questa è una mia visione notturna? Allora semnza rientrare nelle sterili polemiche perchè a questa età se ne può fare a meno e diventa cosa questa anche antipatica,come ho espresso centinaia di volte il mio pensiero su questo argomenti ed in Primapagina ed anche altrove e raccordandomi al fatto di Giani deciso da 163 espressioni della dirigenza di un partto e neanche volendo considerare cio che Paolo Scattoni dice sulla temporalità decisionale che è passata,mi dice lei se 163 persone equivalgano a 2 condomini di due palazzi di città oppure no ? E’ questa la carica ed il potenziale democratico che sà esprimere un partito che come dice qualcuno nelle sue sfere a Chiusi è attento a considerare il benessere della gente ed il suo sviluppo? Ma cosa dice Segretario ? Dice che mi aspetta al circolo per discutere di questo e di altro e delle caratteristiche di un partito che eticamente e politicamente è diventato come è da sempre stata la Democrazia Cristiana( e magari se per tanti aspetti lo fosse davvero diventato tale perchè delle garanzie in più rispetto alle attenzioni dei ceti popolari e medi c’erano, anche se poi la storia la dominavano le famiglie di ceti più alti,ma quella storia è finita non sò se ne è accorto ed ancor oggi c’è chi la vorrebbe far continuare).Ed allora l’asse decisionale PD-Italia Viva a cui fa riferimento Scattoni è una invenzione di coloro che sono contro tutto e contro tutti come lei dice che io sia? Guardi,tanto per informarla,che anch’io ho fatto attività politica per quasi 40 ani nella base del PCI a Napoli ed a Firenze quindi sò di cosa parlo ma magari lei prima di dire quello che dice si dovrebbe informare bene sulla storia di questo territorio e sui contrasti che si sono sviluppati all’interno delle loro istituzioni e se oggi non c’è nessuno che la possa informare di questo nel suo partito allora vuol dire che quelle persone hanno solo preso le tessere perchè si aspettano qualcosa di personale e che non sono più la parte viva di un partito che ha delle convinzioni e cerca di lottare per mettere in pratica le idee di cui dispone bensì un partito scalato dal di fuori da chi ha intuito che solo in quel modo si poteva rompere le ossa alla sinistra e questo è un parto politico raffinato che fin’ora ha avuto successo e che è sempre quello per il quale il suo partito ha deciso di chiamare un Giani come punto di riferimento regionale come suggello dell’asse PD che nella fattispece è una creatura bifronte se si considera Zingaretti e Renzi e che quest’ultimo ha senza meno il polso della situazione se non altro in Toscana.E lei mi vorrebbe convincere sulle ragioni del proselitismo che cerca di fare chiarendo che tale operazione è una operazione che vede una forza sedicente progressista alla guida della regione ? Vede segretario, ad una certa età il confronto dove vengono sciorinati gli argomenti va bene ed è espressione di idee diverse e serve a chi possa curare il proselitismo partitico ma ormai serve a poco a chi ha visto diversa acqua passare sotto i ponti. Per timore della prevalenza della Lega si costituisce automaticamente una condizione per la quale ci si debba turare il naso entrando in cabina poichè dietro c’è Renzi con le sue truppe sennò il potere passerebbe alla lega come è avvenuto in Uumbria per esempio? Forse non ha ben compreso ancora che chi è di sinistra il naso non se lo tura anche se c’è qualcuno dalle pagine di questo giornale che dice che SI Toscana abbia compiuto un grosso errore correndo da sola,e chi l’ha detto stavolta se lo dovrà turare.E secondo lei un elettore convinto di sinistra si deve turare il naso e votare per la nuova DC sennò vince la Lega ? E siccome questi secondo lei sono discorsi che non hanno nè capo nè coda,secondo lei quali sarebbero quelli che hanno capo i discorsi quelli che le decisioni della scelta dei nominativi sul nostro territorio possono essere state fatte direttamente dalle sagrestie e che se non andavano bene a loro quei nomi nemmeno venivano presi in considerazione? Segretario forse-ma glielo dico senza spocchia-sarà bene che studi un pochino di più, sia la storia, sia l’etica, sia le motivazioni delle lotte che ci sono state sul territorio ed anche-me lo lasci dire-quale influenza hanno le parrocchie sulla politica locale,sull’associazionismo, sulle decisioni e sui benestari anche delle vicissitudini personali delle stesse persone, ma non solo di Chiusi. Ed allora vedrà che non è il sottoscritto che fa i discorsi a vanvera e se una gran parte della gente si è discostata dalle sezioni vuol dire che è cambiata genia di un partito che è quel partito che lei amministra e che mette un Giani in prima fila dicendo che sia bene talvolta quando i pericoli incombono turarsi il naso ma votarlo.Il sistema questo è, e lei è uno degli amministratori politici di tale sistema e non io che sono -come dice lei ”contro tutto e contro tutti”. Codesta è una storiellina da ani ’70 e la gente ormai senza soldi,con il terrore di non poter riscuotere più la pensione, con i problemi di coloro che hanno amministrato non solo il territorio di Chiusi ma l’Italia intera alternandosi nei vari governi dei tagli,fra i quali in maniera massiccia è anche stato il suo partito, ora vorrebbe convincere gli altri che la gente votasse per Renzi sennò sarà un casino ? Non me ne voglia ma la ringrazio dell’invito ma sappia che io la Democrazia Cristiana non l’ho mai votata, e nemmeno i partiti che le servivano da supporto per i 70 anni che ha governato.Se lei fa finta di non saperlo questo oppure di non considerarlo nel giusto peso che ha nella storia delle genti di questo territorio, allora come ho scritto nella mia risposta che è scomparsa negli Spam di Primapagina molto più breve di questa, siamo in presenza al famoso proverbio napoletano che non mi stanco mai di ripetere e che suona ”io nun sò fesso ma faccio o’ fesso pecchè facendo fesso te faccio fesso”. Mi dispiace ma il sottoscritto non ci stà a votare uno ” scout” la cui storia politica è transitata in poco tempo da Presidente della Provincia a Sindaco di Firenze, a segretario del PD ed a Capo del Governo e con lo stuolo dei parlamentari passati a lui in 48 ore da Bersaniani a Renziani, perchè vede Segretario le cose che odorano di sagrestia con tutto il rispetto per i credenti ed anche per lei, le voti lei. Mi perdoni ciò che le sembrerà senz’altro spocchia da parte mia perchè lo sò bene che sia questa la prima impressione che faccia ad un lettore di parte.La saluto.
Ma sono discorsi triti e ritriti . Forse lei trova piacere nel scrivere i suoi commenti, ma che di concreto non spianano la strada a chi si sta impegnando per il suo territorio.
Non capisco perché lei denigra un confronto personale. Il direttore ha il mio contatto, aspetto una sua chiamata.
Era chiaro che questi per lei sono discorsi triti e ritriti diversamente non avrebbe ricoperto la parte politica che esprime.E dico questo per il fatto che una cosa che credo sia importante e che ho imparato anche partecipando alla politica ed è quella che l’oggi sia la conseguenza di ciò che è stato ieri.Le sembrerà anche questo un discorso” trito e ritrito” che si usi per dire tutto o per non dire nulla, ma io a tale osservazione sappia che credo moltissimo ed è una delle cose alle quali più credo. Quindi se per lei sono discorsi ” triti e ritriti” compreso quello che ha sentito da me adesso, si figuri se ho qualche interesse a voler presenziare ad un pubblico dibattito o ad un incontro ed ho già detto che le sembrerà un discorso spocchioso ma non lo è e perdipiù fatto da due persone che l’una(nel qual caso io) che ha una certa visione della realtà dove dentro vi sia contemplato ciò che ha letto e l’altra che dice che tali discorsi siano ” triti e ritriti”.Già questo che dice è altamente significativo di ciò che lei evita e di ciò che lei possa pesarre nel meroito delle questioni. Io queste le chiamo”fondamentalità”, lei non so come le possa chiamare. Non si construisce la realtà che vogliamo con l’insofferenza all’ascolto e perdipiù facendo della nostra azione politica l’interesse di ceti sociali oggi gabbati da un sistema valoriale al quale ha partecipato profondamente anche il partito dove milita a crearle certe profonde discrasie… Ma certo, mi accorgo che è un dialogo fra sordi ed a questa età l’interesse viene meno anche a parlare di temi accessori e non fondamentali.Sig. Enzo; io ho una passione nella mia vita oltre a quella della politica che mi ha sempre accompagnato ,che è stata quella della fotografia-a Chiusi lo sanno tutti- e non voglio confondere la politica con le passioni,ma mi piace nella ”diatriba verbale”-chiamiamola così-che abbiamo instaurato io e lei con questi ninterventi-sottolineare una frase che contiene un senso vero sia della fotografia sia della vita stessa che è di Silloray Florent un autore di un libro sul lavoro di ricerca su Robert Capa.Sa quale è questa frase ?: ” la verità è lo scatto migliore”. E la verità sul mondo che lei e noi tutti abbiamo intorno è quella che tutti senza esclusione di nessuno abbiamo prodotto tale realtà,tutti, nessuno escluso,ma con i dovuti pesi e dovute differenze.La verità è quella che il mondo ci fa vedere che si trova in queste peste perchè ci sono forze che lo vogliono cambiare e forze che resistono al cambiamento attutendo la spinta al cambiamento.Ecco, alla nostra età se non si è capito questo è come dice lei-sono ” discorsi triti e ritriti” allora cosa vale il confronto, su cosa lo imposta tale confronto ? Ecco perchè mi sono permesso di dirle-con tutto il rispetto umano dovuto ad una persona che non conosco- di studiare e riflettere sulle posizioni e le istanze politiche del partito che lei rappresenta.Più di questo sinceramente non sò dirle e mi perdoni,ma la finisco qui ben conscio che sono stato anche troppo prolisso e stancante ma forse non ” trito e ritrito” pensando a chi instradi la gente a votare per Giani nel caso di cui parliamo e che deriva da una certa visione del mondo che a me non appartiene e nemmeno appartiene a parecchi di coloro che lo voteranno che quelle che lei chiama come fossero ” masturbazioni mentali” che io mi faccio, loro non se le fanno ma che poi dopo si dolgono delle conseguenze.E’ anche il suo partito che amministra tale umanità .E le dico anche che non mi sfogo scrivendo anche se sembra come dice lei che mi piaccia, perchè potrei stare zitto e non intervenire come fanno tanti che la pensano come me; per me non cambierebbe nulla…..La saluto e qui chiudo.
Ma lei apre un discorso di vedute molto ampie . Dalla guerra di Spagna , allo sbarco in Normandia , passando dalla campagna d’ Italia in Vietnam. Dalle sue righe rispetto il suo punto di vista.
Però ora sarei fortemente curioso di vedere il suo archivio fotografico.
Ne può vedere- se ne ha voglia e leggerne una piccola parte di immagini e della loro storia- visitando il sito: http://www.thefaceofasia.org