CHIUSI, PD SEMPRE PIU’ “FREDDO” CON BETTOLLINI. IL PARTITO DI MAGGIORANZA SCARICA LA GIUNTA?
CHIUSI – Con un comunicato stampa sulla propria pagina facebook, il Pd di Chiusi commenta la serata-incontro alla festa de l’Unità di mercoledì con gli amministratori. Ai tempi del Pci sarebbe stato definito un comunicato “laconico”. Il Pd non nasconde che ci sia un clima complicato all’interno del partito e che qualcuno mostri una certa insofferenza verso il nuovo corso e il nuovo gruppo dirigente. Chi sia questo qualcuno il comunicato non lo dice, ma il messaggio sembra fin troppo chiaro. Ecco il testo diffuso dal Pd:
Mercoledì sera sotto i meravigliosi tigli dei giardini della Rimembranza si è svolto l’incontro politico con il sindaco e gli assessori, iniziativa partecipata e seguita fino alla fine.
L’incontro si è svolto nell’ambito della nostra festa de l’Unità itinerante che ha visto coinvolti i ristoranti del paese nella preparazione dei piatti degustati durante le cene e nella quale non poteva mancare il tradizionale appuntamento con l’amministrazione comunale
Anche questo incontro è stato rinnovato, abbiamo deciso di far intervenire la giunta al completo per dare la possibilità ad ogni assessore di illustrare il proprio lavoro fatto in questi 5 anni.
Il sindaco e gli assessori, che ringraziamo per la disponibilità e l’attività svolta, in un domanda/risposta con la giornalista Francesca Campanelli, hanno illustrato il loro operato, sono stati toccati anche argomenti complessi e problematici come il caso Acea ed il palasport di Pania. Il sindaco ha affermato che in questi 5 anni è stato realizzato il 70% del programma elettorale che doveva essere fatto in 10 anni. Questo dimostra che l’impegno profuso da questa amministrazione è stato importante e proficuo. Certo sono emerse criticità e difficoltà che saremo tutti insieme chiamati a superare.
Il sindaco ha dichiarato di essere rimasto pienamente convinto nel Partito Democratico, a seguito della scissione di Italia Viva, facendo prevalere il senso di appartenenza ad un partito che gli ha dato l’incarico di amministrare il nostro comune rispetto all’amicizia che lo legava a Stefano Scaramelli, attualmente uno dei massimi esponenti di Italia Viva dopo aver lasciato il partito con il quale era stato eletto in consiglio regionale.
Il partito democratico di Chiusi è mutato ed è tornato, dopo l’ultimo congresso, a rappresentare una pluralità di idee; benchè qualcuno possa manifestare insofferenza a questa nuova riorganizzazione, questa pluralità deve essere vista come una risorsa e non come un problema.
Il popolo del Partito Democratico ha la capacità di saper dialogare e sapersi confrontare; grazie al lavoro dei suoi volontari e simpatizzanti è stato possibile realizzare la festa anche in situazioni complicate. Dai prossimi giorni ci aspetta un impegno importante in cui dobbiamo tutti sentirci coinvolti e parte attiva: le elezioni regionali di settembre. Saranno elezioni il cui risultato non è scontato, dobbiamo essere..” (forse manca pure qualche parola, ndr).
L’incontro si è svolto nell’ambito della nostra festa de l’Unità itinerante che ha visto coinvolti i ristoranti del paese nella preparazione dei piatti degustati durante le cene e nella quale non poteva mancare il tradizionale appuntamento con l’amministrazione comunale
Anche questo incontro è stato rinnovato, abbiamo deciso di far intervenire la giunta al completo per dare la possibilità ad ogni assessore di illustrare il proprio lavoro fatto in questi 5 anni.
Il sindaco e gli assessori, che ringraziamo per la disponibilità e l’attività svolta, in un domanda/risposta con la giornalista Francesca Campanelli, hanno illustrato il loro operato, sono stati toccati anche argomenti complessi e problematici come il caso Acea ed il palasport di Pania. Il sindaco ha affermato che in questi 5 anni è stato realizzato il 70% del programma elettorale che doveva essere fatto in 10 anni. Questo dimostra che l’impegno profuso da questa amministrazione è stato importante e proficuo. Certo sono emerse criticità e difficoltà che saremo tutti insieme chiamati a superare.
Il sindaco ha dichiarato di essere rimasto pienamente convinto nel Partito Democratico, a seguito della scissione di Italia Viva, facendo prevalere il senso di appartenenza ad un partito che gli ha dato l’incarico di amministrare il nostro comune rispetto all’amicizia che lo legava a Stefano Scaramelli, attualmente uno dei massimi esponenti di Italia Viva dopo aver lasciato il partito con il quale era stato eletto in consiglio regionale.
Il partito democratico di Chiusi è mutato ed è tornato, dopo l’ultimo congresso, a rappresentare una pluralità di idee; benchè qualcuno possa manifestare insofferenza a questa nuova riorganizzazione, questa pluralità deve essere vista come una risorsa e non come un problema.
Il popolo del Partito Democratico ha la capacità di saper dialogare e sapersi confrontare; grazie al lavoro dei suoi volontari e simpatizzanti è stato possibile realizzare la festa anche in situazioni complicate. Dai prossimi giorni ci aspetta un impegno importante in cui dobbiamo tutti sentirci coinvolti e parte attiva: le elezioni regionali di settembre. Saranno elezioni il cui risultato non è scontato, dobbiamo essere..” (forse manca pure qualche parola, ndr).
Come si vede non c’è ancora, come non c’è stato mercoledì sera ai giardini, il giudizio sull’amministrazione richiesto dal sindaco Bettollini. C’è solo una frase a tal proposito. Appunto, piuttosto laconica: “l’impegno profuso da questa amministrazione è stato importante e proficuo. Certo sono emerse criticità e difficoltà che saremo tutti insieme chiamati a superare”. Essendo a parlare il partito di maggioranza, anzi quello che esprime il sindaco e tutti e tre gli assessori, sembra una frase di circostanza, poco più.
Non c’è in tutto il comunicato alcun accenno di entusiasmo, di supporto convinto all’azione amministrativa di Bettollini e dei suoi colleghi di giunta. Non c’è alcun rilancio in termini programmatici e politici. In questo, la nota del Pd chiusino conferma in toto il resoconto della serata pubblicato su questo giornale. Quella che emerge è solo una grande freddezza. Il comunicato sembra scritto con una penna di ghiaccio. E se nella serata ai giardini si percepiva una certa insofferenza latente tra la segretaria del partito e il sindaco, nel comunicato il Pd sembra scaricare in toto l’amministrazione, senza distinguo. Non ci sono, è vero, parole chiare che precludano ad una ricandidatura di Bettollini, ma nemmeno parole o o indicazioni che facciano pensare che che il Pd intende andare in quella direzione.
Anche il richiamo alla fedeltà di Bettolini al Pd, rispetto alla diaspora dell’ex amico Scaramelli, sembra messo lì quasi a dire: lui l’ha detto, ma chi ci crede?
L’italiano, come la matematica, non è un’opinione. Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti in Palombella Rossa. E in italiano molte cose non dette equivalgono ad un NO.
Questa è – ovviamente – la lettura che diamo noi del comunicato del Pd. I lettori e i cittadini, possono leggerlo da soli e fare le loro autonome valutazioni.
Dopo una uscita pubblica di questo tipo, da parte del partito, i margini di manovra per una ricucitura e una ricandidatura di Juri Bettollini sembrano davvero ridotti al lumicino. Bettollini e gli assessori ne prenderanno atto (come ha detto lo stesso sindaco mercoledì ai giardini). Il Pd avrà fatto i suoi conti e avrà le sue carte da giocare.
Al di là della freddezza e delle parole di circostanza che non dicono, ma lasciano intendere, di argomenti per far fuori il sindaco e l’amministrazione attuale, il Pd non ne ha tirato fuori neanche mezzo. Probabilmente li ha, ma finché non li rende pubblici è come se non li avesse.
E scaricare un sindaco in carica e una amministrazione, a 8 mesi dalle prossime elezioni comunali e a uno e mezzo dalle regionali, è una mossa che lascia perplessi anche gli osservatori più critici.
Viene anche da chiedersi se un Pd che ha appena superato una scissione e ha appena rinnovato il proprio gruppo dirigente, se la possa permettere. Vedremo. E vedremo come la prenderà il popolo Pd, l’elettorato e quale sarà la reazione di Bettollini, Micheletti, Marchini e Lanari. Oggi, prima di entrare in consiglio comunale Bettollini aveva la faccia scura.
m.l.
Dopo anni in cui politica e amministrazione sono state la stessa cosa, anni in cui il partito non è esistito, trovo legittimo che i dirigenti del PD si rifacciamo vivi e come è normale esprimano un giudizio. Non ho niente a che fare con il PD, quindi non entro nel merito delle considerazioni, evidentemente, come normale a fine mandato vengono fatti dei giudizi. Al di là poi delle “pagelle” credo che per quanto riguarda i componenti della giunta debba essere fatta una valutazione riguardo agli anni di frequentazione della casa comunale: con un eventuale prossimo mandato qualcuno arriverebbe a 18 anni, mi sembrerebbe un tantino esagerato.
”Dopo anni in cui la politica ed amministrazione sono state la stessa cosa”mi sembra una considerazione degna proprio di nota, anzi, tale considerazione la metterei al primo posto !.E pensare che tutto questo sia venuto nel tempo osservato ed assunto come cosa ”normale”. Quando criticando la giunta nel passato io stesso ma non solo, ho osservato che mai nessuno della maggioranza per qualsiasi argomento e su qualsiasi iniziativa abbia alzato il ditino e detto di essere contrario,signori miei la ”democrazia” scompare e si afferma l’unicità del pensiero.E siccome la genia che ne fà parte è una genia che ha studiato e che capisce di cosa si parla,il rinchiudersi dentro a tale recinto secondo il mio pensiero resta cosa molto lontana dalle istituzioni, ed infatti su tutte le più importanti prese di posizione che hanno dato adito a scontri maggioranza-opposizione questo fatto è sempre venuto alla luce, corroborato fra le pieghe da un complesso mediatico servile che teneva a far apparire il contrario ma che alla fine spalleggiava le soluzioni, attutendo le discrasie e non tenendo conto di tale pensiero unico che secondo me è stato devastante,ma non solo nelle attuali gestioni ma anche in quelle precedenti.E siccome la continuità di tutto questo c’è stata, oggi raccogliamo i risultati.Ed allora di cosa ci si lagna? Poi ci si lamenta se la politica impostata dall’alto senza ascoltare nessuno adesso lascia sole le persone,come del resto stà avvenendo con le nomine dei nominativi per le prossime regionali.Ma se le persone avessero capito questo e lavorato per cambiare sistema avrebbero ragione a lagnarsi, ma non l’hanno fatto,anzi l’hanno negato.Sono state delle rotelline che via via hanno girato per riprodurre quello che è stato deciso dall’alto,preferendo le vie del successo nelle istituzioni e le nomine.
Ed oggi poi dimenticandosi di tutto si crede di ostentare le cose di assoluta normalità che una amministrazione debba perorare, e la prima cosa che mi viene in mente è il Frecciarossa come quasi merito del Sindaco per l’ottenimento delle sue temporanee fermate(meglio che nulla si è detto),vissute fra l’altro inizialmente come diatribe e lotte senza esclusione di colpi con i Comuni del territorio.Chissà se l’Assessorato ai Trasporti o Trenitalia si siano lasciati influenzare dal Sindaco,la cui azione è stata quella che doveva fare come sindaco intendiamoci e gli è stato riconosciuto, ma invece è stata portata a successo personale,oscurando quella che deve essere una azione di normalità.Quindi affumicando l’ambiente per ricavarne impostazioni e visioni non consone. Allora, poi in tutta questa tiritela la stessa politica, le decisioni le deve prendere alla fine, e non ci si può lamentare se decide di fare un minimo di chiarezza sull’operato delle persone, che durante il loro mandato non hanno mai voluto ascoltare le opposizioni (Vedi Acea) ma hanno sempre votato nei consigli a maggioranza assoluta alzano tutti insieme la manina.Allora, se poi alla fine arrivano venti di coalizioni delle minoranze,tali a far diventarle maggioranze come è stato nei comuni di Pienza, Città della Pieve ed altri,non si può mungere le pecore perchè hanno brucato su un prato non tanto idoneo: il latte,basta analizzarlo e si vede che è latte di pessima qualità, al punto che chi lo dovrebbe bere,beve proprio altro.E questo vale soprattutto per tutti coloro che hanno sempre ottusamente creduto alla bontà delle scelte.Oggi sembra che vi sia qualcosa di nuovo? Personalmente ne dubito ma dico che ben venga se fosse così, ma ricordo una cosa a tutti i lettori. che i cambiamenti veri,scaturiscono dalle crisi e dalle contraddizioni e forse pochi pensano al meccanismo che tali cambiamenti si possano produrre, perchè contemporaneamente esiste l’altra”normalità” che è quella di far finta di accettare il cambiamento ma considerarlo solo in superficie,nelle cose e nei fatti esteriori,mentre invece è nel profondo che bisogna cambiare, e come tutte le incrostazioni del potere c’è tale meccanismo a cui interessa che il cambiamento vero non ci sia e che lenisce le iniziative che lo facciano arrivare a compimento.Allora a chi tiene in considerazione la necessità che occorra cambiare consiglierei di cambaire strada, perchè quella che si dipana dentro la riserva di caccia attuale non risolve nulla, anzi produce nel tempo l’incancrenimento delle cose.La politica è fatta di alleaze questo lo si sà, ed andare ad ispezionare quello che c’è di buono dentro le altre strade non guasterebbe.E le altre strade che ci sono vicino sono quelle che non ragionano nè con i soldi nè con le carriere nè con i circoli di appartenenza degli associazionismi sfruttabili con i voti al tempo delle elezioni.Se bisogna cambiare strada lo si faccia con coraggio ! Mi sembra che la chiarezza di vedute lo imponga, diversamente ci si dimena nel solito brodo che nulla produce,anzi produce l’arretramento della città in ogni suo contenuto.Attenzione però, che in tale auspicio, sia cosa consapevole e prioritaria che il RICICLO non sia perorato con nessuna condizione di sorta.Quello lo è dei rifiuti, non delle persone.Dico questo perchè mi sembrerebbe a odor di naso che si possano aprire viatici che consentano di arrivare a tali RICICLI.Sarebbe un ulteriore spinta verso il basso della cui presentabilità si incaricherebbero meccanismi mediatici che ci spiegherebbero le necessità tenendo presente solo le condizioni che a lor parrebbero positive.Hanno da tempo ormai assunto questa funzionale veste,dicendo ai cittadini che una cosa sono le persone ed un altra la politica.Secondo voi lettori è possibile una cosa del genere quando si accetta una certa politica e perdipiù di esserne i rappresentanti ?Se non si è d’accordo con essa ci si dimette e si cambia mestiere.Quella è chiarezza, non quella di attendere i treni che passano per salirci sopra come è già avvenuto due volte !
Il problema è che il giudizio lo ha chiesto Bettollini, augurandosi che arrivi ala svelta, ma il Pd non lo ha dato, neanche di striscio. Di fatto ha scaricato Bettollini e la giunta, senza fornire alcuna motivazione. Non si sarebbe niente di strano se ne avesse e se decidesse di cambiare cavallo, succede. Si ringrazia il sindaco per il lavoro svolto, gli si augura buona fortuna e sulla base di quei motivi (altri porgetti, altro modulo di gioco, altre ambizioni, che però vanno spiegati a lui e al popolo) si annuncia il cambio. Questo a Chiusi non è avvenuto. Anzi il sindaco, ma a questo punto anche la giunta, si sentono scaricati sula base di comunicati e interventi laconici e “freddi”, diciamo pure gelidi, da parte del Partito. Questo, se permetti, caro Luca, non è normale. E questo è un ragionamento “di scuola”, sul metodo, sul rapporto tra partito e una sua amministrazione, non c’entra niente coi nomi dei protagonisti né con il giudizio che io ho e che ho espresso, più volte, nei confronti del sindaco.
Spiegare al popolo? Ma per favore. Io il “popolo” l’ho visto all’inchiesta pubblica e quel popolo non mi è sembrato così contento. Un partito minimamente avvertito ne prende atto. Solo quelli che “non possono non dirsi bettolliniani” sembrano non aver capito. Problema loro. A mio personalissimo parere il confronto da impostare è quello con i molti che in questi anni si sono allontanati dal partito, magari mantenendo un impegno civile per la comunità. Perché sono usciti? Sarebbero disposti a mantenere un impegno politico non necessariamente “riprendendo la tessera”. C’è poi il confronto politico con le maggiori espressioni politiche progressiste a Chiusi a cominciare da quelle che hanno una rappresentanza in consiglio. Infine c’è il tema dei contenuti politici e delle azioni possibili. Per questo sarà possibile analizzare e valutare le azioni passate e impostarne di nuove. Fondazione Orizzonti, carbonizzatore, depuratore, cascina pulita, palapania, politiche per la scuola, e tante altre fra le tante potranno essere oggetto di una riflessione. La stella polare dovrebbe essere quella della coniugazione a livello locale delle politiche nazionali delle forze progressiste e del PD in particolare: coesione sociale e territoriale.
Sulle prossime elezioni comunali il pallino è in mno al PD
Certamente, ogni valutazione dovrà essere fatta sulle cose proposte, fatte, progettate e anche sugli atteggiamenti. Ci mancherebbe che così non fosse. Ma questo ad oggi non è avvenuto e quello a cui si assiste è la giubilazione di un sindaco e di una giunta senza capi di accusa o senza valutazioni di merito. Sfido chiunque a dire che così non è e ad elencare i motivi per i quali il Pd ritenga utile far fuori Bettollini e puntare ad altro e su altri…
All’interno del PD valutazioni e critiche sono state fatte. Non solo da me che lo faccio ormai da anni, ma anche da altri, sempre più numerosi. Se uno si rifiuta di capire non è certo colpa del PD.
Il Pd, ufficialmente non ha proferito parola, mai. In 5 anni. Mai una volta una parola controvento. Tutte ste valutazione critiche da parte dell partito chi le ha viste? Neanche a richiesta sono emerse.
Credo che basti leggere gli elenchi stringati di Scaramelli e di Scattoni. Lì ci sono le storie e soprattutto le ragioni politiche di quello che non ha funzionato.Posso azzardare una ipotesi che ai miei occhi sarebbe inverosimile ma forse agli occhi di altri possibile ed anche normale oggi come oggi dove non ci si meraviglia di nulla ? Tutto questo percorso alla fine dove porterebbe se il PD giubilasse Bettollini come dici ? A farlo schifire di un PD irriconoscente mentre il grande abbraccio dell’amico di ns.vecchia conoscenza si aprirebbe riconoscente e riconciliante. Io credo che la dignità sia un principio base che animi le persone e che alla fine possa prevalere e detto fra noi bettollini non mi sembra il tipo di fare certi salti, contrariamente ad altri che hanno messo fuori tuttyo il loro opportunismo nel tempo passato e recente, ma oggi non ci si può stupire mai più di nulla.Come dici te quando parli di telefonate che sarebbero dovute arrivare : ”è una ipotesi’ e daltronde il treno passa solo una volta….”.Sicuramente mi sbaglierò e me lo auguro ma credo che con tutta l’acqua che è passata sotto i ponti, i vertici provinciali e regionali si possano anche permettere di perdere un Comune in Toscana, perdipiù affetto da patologie che la stessa politica ha marcato in maniera evidentissima e solo-appunto- chi non vuol vedere non vede.
Nel conto c’è tutto. ma codesto sarebbe un sistema che definirei ”scaramelliano” proprio attribuibile al modo politico di procedere di certi ambienti che oggi sembrano messi ai margini, ma che credo abbiano potenzialità grandssime di affermazione sostenute da un complesso mediatico che parte dalle parrocchie, dall’associazionismo cattolico, dallo stesso PD e da anche cani sciolti che normalmente non si interessano mai di politica,sono acque chete e che non figurano ma quando si tratta di votare votano e determinano le situazioni. L’italia è questa, un paese alla ricerca del proprio io, dove mafiosità ed accordi sotto il pelo dell’acqua si avvicendano, proprio come hai detto tu Marco, in maniera tale che possa apparire un giuoco a dama e tu nei tuoi discori quando vai a definire le situazioni lo ricalchi e lo metti in evidenza. Perchè è in quel modo che la politica si comporta e si mantiene e che scarta ciò che possa nuocerle .Ed è chiaro che se questo è il popolo e se si investe in tal popolo si vada poco lontano. Finora negli ultimi 20 anni siamo andati tutti avanti in tal modo.Solo una entità ha resistito non scalfita anzi rafforzata : quella che decide i nomi anche nei piccoli paesi di chi debba fare la politica e di come ci si possa comportare.Se si ha lo sguardo attento basta poco a giungere alla conclusione di quali personaggi abbia fruito.
Lorenzoni in questi anni il PD non c’era. Adesso che c’è un gruppo dirigente hanno cominciato a fare delle valutazioni. Fattene una ragione.
Per valutare la situazione poi basta vedere le dichiarazioni del sindaco, ha definito pecore chi lo critica, ora se le pecore sono i cittadini è grave, se le pecore che lui nomina sono nel PD significa che sta spuntando nel piatto dove ha mangiato fino ad ora.
Prendo atto della decisione di Bettollini di non rinnovare l’iscrizione al PD ma ho letto anche gli interventi sia suoi sia quello di Valenti, e se mi si permette contrariamente a tutte le altre volte non desidero commentare nessuno dei due.Vorrei solo mettere l’accento su un fatto,che è una mia idea, magari non corroborata da nulla,ma che è solo credo anche questa di ”buon senso”-chiamiamolo così-, che porterebbe alla rettifica di quanto io stesso ho affermato riguardo al problema che si pone da qui in avanti e che si potrebbe veder dipanare da oggi verso il futuro a Chiusi..Avevo in maniera fra ”il serio ed il faceto” iniziato a sciorinare del versi in forma poetica-anche se di poetico non c’è nulla su tali vicende”perchè credo che le questioni siano serie,molto serie, ancor prima che definirle ” poetiche” ma l’interpretazione di una sensibilità qualunque come la mia anche di basso profilo, forse riesce a chiarire meglio il viatico che ci si ponga davanti per un immediato avvenire. Avevo iniziato a sciorinare un po’ di versi ma ho cancellato tutto perchè da una parte non mi sembrava nemmeno che potesse esistere la critica ad un fatto del genere che anch’esso è sicuramente un problema che si aggiunge a quelli che il paese ha,ma poi ho cancellato tutto per questioni di serietà, ma ho mantenuto il versetto d’inizio nel quale avevo scritto ”Pian piano si accumulano i tasselli perchè goda Scaramelli…” Allora,avevo nel mio precedente scritto, espresso l’idea che Bettollini avesse mantenuto la sua fede verso il partito e che lo vedesse in un modo o nell’altro anche se molto controverso ed esagerato da chi lo abbia così pitturato,un lottatore,ma dopo aver letto ambedue gli interventi suoi e quello di Valenti,l’idea mia è che si stiano abbastanza velocemente formando tasselli che portino Scaramelli ad aprire le braccia accogliendo il transfugo nel suo partito insieme allo stuolo di coloro che ”non possono non dirsi bettoliniani”e credo che tali visioni si possano fare più forti di come con riserva,molta riserva avevo ipotizzato… .Avrei pensato per la negazione di tale possibilità come ho gia scritto nel mio precedente intervento e cercato di spiegare i perchè in base a requisiti di dignità soprattutto non solo politica,ma oggi mi appare più possibile il tutto, e che vi sia in atto un processo che parta da questa situazione e porti progressivamente il nostro soggetto ed il suo entourage a portarsi dietro una schiera di voti che possano servire a dimostrare i suoi ristretti afficionados che vadano a rimpinguare le schiere di italia Viva,rafforzandola nel territorio. Daltronde nel territorio chi ha fame di voti è proprio Italia Viva la quale- a mio giudizio nel territorio regionale e nazionale ritengo che avrà un exploi inaspettato ed a corroborare tale mia idea c’è il fatto che il moderatismo delle classi medie,abbastanza abbienti che per decenni hanno votato per la democrazia cristiana oggi non hanno altro partito su cui convergere.Sono fascie sociali queste alle quali interessa solo e principalmente una cosa che si intende comunemente come messa in sicurezza del proprio patrimonio e del proprio status sociale.Chi è che le rappresenta nel panorama politico generale se non una nuova DC che prenda le distanze dal PD e che si collochi dichiaratamente alla sua destra ma che si curi per bene di far eleggere un Giani alla Presidenza della Regione Toscana?Bettollini puntava ad entrare nella lista dei papabili, non c’è riuscito e per contrappeso a questo punto bruciato per bruciato finirà il proprio mandato ma metterà le sue ragioni a mollo per fare il salto e ritornare ai vecchi amori.Perchè dico questo? Perchè per la maggior parte oggi il personale politico dei partiti così si comporta e proprio per non smentire tale andazzo guardiamo a cosa successe in parlamento quando Renzi conquistò la segreteria del PD: cambiarono schiera in 48 ore quasi tutti, da bersaniani divennero renziani, e questo è indicativo e non si deve dimenticare con quale ”qualità di bocce” si giuochi Bettollini incluso,accompagnato dal complesso mediatico che lo indorava e che s’incaricò di evidenziare la sua solitudine e gli incubi notturni sulla strada di conversione dopo anni di renzismo, da quest’ultimo a zingarettismo.Allora, cosa si evidenzia da tutta questa analisi che ho fatto per sommi capi che per carità potrà agli occhi di qualcuno risultare anche balzana? Che l’affidabilità di tutti questi personaggi non esiste e che le loro parole siano tese a creare le condizioni per il proprio avanzamento sociale.Se dentro a tale spinta ci sia compreso il benessere dei loro territori è un fatto secondario che ne deriverebbe ma tale priorità non esiste come priorità e le dimostrazioni le abbiamo già avute a Chiusi per due volte nel passato,ed oggi si profila quella del ”non c’è due senza tre” in ogni caso di come possa andare. Comunque questo è il mio pensiero e l’ho già ripetuto che avvicina le mie possibili e non sperate decisioni. Oggi vedo che un altro tassello è stato piantato che porta nella direzione di Damasco,dove qualcuno aveva rinunciato ad essere folgorato ma l’aspettativa era talmente forte che pieno il vaso di quelli che venivano considerati dalla stampa amica ”i risultati”,questi sono stati smentiti in un battibaleno perchè il ”territorio non lo vuole” ha detto Valenti .La reazione del nostro uomo a tutto questo sinceramente non me l’aspettavo,ma è stata quella di ”muoia sansone con tutti i filistei” pensando che il prossimo terremoto potrà far crollare il tempio.Crollato il tempio, Ulisse pensa forse di ritornare a casa e scacciare i proci dalla sua abitazione che adesso sembra spopolata ma che ha delle carte da giuocare più grandi di quelle di prima almeno per il momento, accompagnate anche da come è stata definita dalla stampa amica, da quella che viene lasciata intendere come una spese di ingiustizia e cioè ” l’imposizione degli stalinisti”. Ma quali ” stalinisti” dico io ? C’è solo una valutazione di quei risuiltati di Bettollini, che sono nell’elenco di Paolo Scattoni e di Luca Scaramelli che non sono tanto positvi per Bettollini mi sembra.Quelli sono i veri risultati e non la frittura dei Frecciarossa and Co.E siccome adesso con una segreteria provinciale che sa valutarli tali risultati poichè interessa al partito non commettere tendenzialmente errori verso il territorio e la gente(lo specchio ultimo è stata la vicenda del carbonizzatore che ha visto la gente di ogni estrazione incazzarsi)-mentre da queste colonne si minimizzava, si vede che invece a chi non ha più occhi disattenti come succedeva prima, qualcosa tutto questo abbia pesato.Altro che ”Stalinisti” o ”Comintern”….come viene detto per continuare a sostenere il suo iter qualunque esso sia.E’ strano però, ci sono nelle persone degli aspetti che qualsiasi cosa succeda di qualunque tipo, esiste un ”blocco sociale” che rivendica la frittura.Perchè proprio di frittura si tratta,cioè la parte più da scarto del pesce. Forse si erano abituati malino a Chiusi e pensavano che l’andazzo poteva continuare indisturbato.Ma come ho sempre detto,la questione di tutto questo è politica ed ha sede nella cultura politica della gente, e quando manca,ci si espone ad ogni attacco, e così è stato anche per la giunta e per chi la capeggiava. Chiusi ha avuto una storia politica nella quale si sono avvicendati uomini diversi alla sua guida,ma mai come negli ultimi 20 anni si è potuto constatare il degrado di chi ha guidato le sorti di questo paese.E tale degrado c’è stato- e non mi stancherò mai di ripeterlo- per l’incompetenza delle persone che sfornava quel partito,bombardato da destra e da manca,da iniziative che rispecchiavano solo incompetenza amministrativa,mancanza di cultura politica- e pochi si salvavano-mancanza di cultura politica che ha rinsaldato quelle porte che c’erano sempre state e che hanno fatto capo alle decisioni di entità che hanno determinato l’assetto sociale e politico del territori come banche e parrocchie ed ancora oggi tali entità hanno una influenza decisiva sulle persone,sulla composizione degli apparati con cui le persone debbano fare i conti ed anche ne vengano condizionate.Questo è Chiusi.Allora forse è bene che questa fase durata tanto tempo possa vedere la fine,perchè diversamente Chiusi sprofonderà ancora più in basso di come il personale politico e partitico l’ha ridotta.Cosa si auspica? Un metodo diverso, trasparente e che possa prendere le distanze dal ”sistema dei soldi” che l’ha sempre condizionata,ma anche da quelli altri più subdoli che hanno visto influenzare l’associazionismo e metterlo quasi in concorrenza l’uno verso l’altro.I voti, signori miei si conquistano operando bene non dimenticatevelo,e soprattutto avendo chiara l’idea che il sistema dei soldi non tifa per il popolo anzi alla fine tifa per negare i diritti che la gente ha conquistato con le lotte e con i sacrifici e che tale sistema odierno ha degli ” agenti segreti all’Avana” che per quanto mi riguarda tanto segreti non sono e sono di due specie: l’una molto attiva e lucidamente interventista ad organizzarsi per spillare consensi con opere assistenziali e caritatevoli,a costruire condotte che portino stabilmente denaro, che parla cristianamente e che razzola male ed i capicordata si conoscono come e non solo a Chiusi ma anche in altre parti, che ha preso anche parte anche alla formazione della formazione e nomina di status politici e dei loro organigrammi ,l’altra formata da una schiera di incompetenti che si sostengono vicendevolmente facendosi apparire il contrario di quelli che realmente sono.Tutto o quasi, anche i personalismi in conflitto fra loro come stiamo assistendo, derivano da tutto questo.Ed il messaggio allora è quello di studiare, di pensare, di progettare e di affidarsi a scelte di persone al di fuori del campo politico e partitico.La tanto invocata cultura ai tempi non solo del Covid ma di ogni tempo,rinasce da questo, perchè il sistema ha distrutto tutto, anche le teste ed alternative a questo non ce ne sono.Forse Chiusi rinascerà lentamente ma molto lentamente se si sceglierà di rafforzare questo aspetto,ma di sicuro con la partecipazione dei suoi cittadini.Le metodologie delle nomine fatte per le regionali con il concorso di 160 persone non sono un bel progetto in tale viatico, eppre c’è gente che ha il coraggio di dire che il centrodestra si possa fermare turandosi il naso.
E’ questo che occorre aver il coraggio di cambiare!!