CARBONIZZATORE E TERMOVALORIZZATORI, LE REGIONALI E… LA GUERRA CONTINUA TRA COMITATI E BETTOLLINI.
“Non sarà come a Case Passerini, lo scegliamo bene poi vo addosso con decisione a realizzarlo. [..] Farò l’impopolare ma scelgo un sito e su quello vo a diritto coi carri armati”. Lo ha detto il candidato del centro sinistra Eugenio Giani alle regionali toscane in una videoconferenza qualche settimana fa, parlando di un impianto di riciclo di rifiuti nel livornese. Giani ha spiegato come la Toscana non possa permettersi, a suo avviso, di non avere un impianto di termovalorizzazione. La scelta dell’impianto di Livorno sarebbe per Giani la più congeniale per il momento, ma l’espressione usata per ribadirlo, cioè quel “vo a dritto coi carriarmati”, ha scatenato un putiferio, anche tra i suoi stessi alleati. Addirittura Articolo 1 ha colto l’occasione per rimettere in discussione il patto finora stipulato. Ha fatto un autogol il candidato Giani? Forse sì, ma è certo che gli impianti servono e da qualche parte vanno fatti, perché i rifiuti devono essere trattati e smaltiti o recuperati, inutile girarci intorno.
E una mano a Giani l’ha data ieri la sua diretta concorrente Susanna Ceccardi, candidata della Lega e centro destra, che in una intervista a Repubblica ha ribadito il concetto: “Un governatore deve dare l’indicazione politica: non gli inceneritori ma moderni termovalorizzatori, che tutelano la salute e l’economia, per me servono”. Ecco su questo tema, il cambio di manico in Regione sarebbe del tutto ininfluente. La linea sembra essere la stessa. Ed è una doccia fredda per tutti coloro che anche a livello locale per mesi hanno sbandierato la necessità di mandare a casa quelli del Pd che volevano fare il carbonizzatore a Chiusi. Quando poi, a dire il vero, la Regione, negli atti non solo promosse l’Inchiesta Pubblica, come richiesto dalle opposizioni, ma diede anche una serie di pareri negativi, così come l’Arpat (ente di emanazione regionale), la Asl ecc… Insomma mandare a casa il Pd, per mandare al governo della Toscana la Ceccardi sarebbe, diciamolo, come cambiare l’asino coi poponi. Anche perché se sui termovalorizzatori uno vale l’altro, su altre questioni la pupilla di Salvini che dice “prima gli italiani” per le case popolari e afferma di non essere né fascista, né antifascista, in pratica dice di essere fascista, perché non riconosce un pericolo e la differenza tra il giusto e lo sbagliato. In ogni caso l’ok della candidata leghista ai termovalorizzatori non è una novità ed è del tutto in linea con le posizioni del leader della Lega Salvini, che ne vorrebbe almeno uno per provincia.
L’intervista di Susanna Ceccardi l’ha presa al balzo anche il sindaco di Chiusi Bettollini, che in un post sul suo profilo facebook, ja pubblicato la pagina di Repubblica, con quest commento: “Com’è che dice qualche Leone da Tastiera Chiusino? ”ricordiamocelo alle prossime elezioni di settembre”… ecco!!! A Chiusi comunque, dopo il voto del consiglio comunale di venerdì scorso che ha interpretato la volontà popolare dopo il fallimento del progetto Acea, non si possono più fare. Pace e bene.
I❤️Chiusi. Ps: Il 20 e 21 Settembre si vota per le elezioni regionali… meglio pubblicarla questa dichiarazione. Non si mai”.
I❤️Chiusi. Ps: Il 20 e 21 Settembre si vota per le elezioni regionali… meglio pubblicarla questa dichiarazione. Non si mai”.
E invece proprio sulla Variante approvata venerdì scorso, con la norma che vieta la realizzazione a Chiusi di qualsiasi impianto insalubre di prima classe per il trattamento di rifiuti, c’è chi ne minimizza la portata.
Lo hanno fatto alcuni degli esponenti di spicco del Comitata Aria, come Romano Romanini e Paolo Scattoni (quest’ultimo con ltessera del Pd in tasca però) i quali insistono nel dire che le colpe della vicenda Acea sono tutte del sindaco e del Comune e del “peccato originale” cioè la vendita del terreno ex Centro Carni ad Acea e ricordano anche che “in materia di rifiuti la competenza è della Regione e non del Comune” e quindi se ci fosse la necessità, a Chiusi potrebbero arrivare, come a Praga nel ’68, i carriarmati di Giani o della Ceccardi a imporre un impianto ritenuto indispensabile, con buona pace dei “divieti” contenuti nella normativa di Piano del Comune.
Anche il leader dei Podemos Luca Scaramelli, in un commento all’articolo di primapagina sul Consiglio Comunale di venerdì scrive: “La variante per quanto riguarda gli impianti in discussione è un “semplice” atto politico messo in piedi in fretta e in furia all’indomani della figuraccia fatta durante l’inchiesta pubblica della regione Toscana. Una delle numerose retromarce fatte negli ultimi anni da questa amministrazione”. Ma allora perché si è astenuto e non ha votato contro? La norma contenuta nella variante è una cazzata? Astenersi sulle cazzate non è buona prassi per una opposizione rigorosa.
Su questa levata di scudi abbiamo rivolto due domande al sindaco Bettollini cui non piace fare la salsiccia sulla graticola:
Scusa sindaco, ma la variante approvata dal Consiglio Comunale non accoglie sostanzialmente un emendamento proposto dai Comitati, per estendere il divieto a tutte le tipologie di impianti insalubri, ho capito male?
No non hai capito male. E’ esattamente così. Impianti insalubri per il trattamento dei rifiuti, per essere più precisi.
Cosa chiedeva l’emendamento?
Di vietare tutti gli impianti di trattamento di rifiuti contemplati nel decreto come attività insalubri e non soltanto i carbonizzatori, inceneritori e termovalorizzatori. Ho pensato di accoglierlo proprio perché non sia interpretabile la norma e per dare un segnale di attenzione ascolto e rispetto ai tecnici dei comitati che avevano studiato ed approfondito la tecnologia proposta da . Ovviamente, dopo l’inchiesta pubblica anche io mi ero formato il parere negativo sul quel progetto.
Ma alcuni esponenti dei comitati (Romanini) insistono nel dire che della vicenda Acea tutta la colpa è del sindaco e del Comune. La parola alla difesa..
Ti riferisci alla vicenda di un progetto presentato e mai autorizzato da nessun ente, ritirato dal proponente stesso ed archiviato dalla regione. Però sì, ho fatto i miei errori: ho sbagliato la comunicazione e – come hai scritto più volte – mi sono mostrato come il più grande sostenitore di quel progetto. Questo è stato un mio errore per il quale mi sono scusato anche in consiglio comunale. D’altronde un investimento di 40 milioni che garantiva posti di lavoro, riqualificazione ambientale, bonifiche ed infrastrutture e poteva azzerare la Tari a tutte le famiglie, perché era nostra intenzione chiedere questo al proponente sotto forma di benefit al comune, andava secondo me valutato. Poi sai… fa sempre comodo prendersela sempre con il sindaco di turno. È lo sport più praticato, però tu sai, quale direttore di giornale, e hai scritto anche questo, che la mia posizione era chiara: se c’è un dubbio non si approva. Spero tu abbia manutenuto agli atti le mie parole”.
Tutti gli articoli usciti dal 2013 in poi sono consultabili on line. Quelli precedenti sono conservati nel’archivio cartaceo. Cambiamo argomento. invece i candidati alla presidenza regionale sembrano entrambi favorevoli a nuovi termovalorizzatori… che ne pensi?
Sono favorevoli sia Ceccardi che Giani. Bene, è giusto. Tutti dobbiamo essere favorevoli agli impianti. La produzione dei rifiuti impone la chiusura del ciclo e la loro trasformazione in materia prima equivalente e consentire ai cittadini di trovare risparmi nella bolletta della Tari e mantenere le nostre città pulite e ben gestite. Ogni regione deve garantire la gestione dei propri rifiuti … “Io sono per la regionalizzazione dei rifiuti… ogni regione gestisca i propri e costruisca o propri impianti . Però una precisazione va fatta: farò in modo di far arrivare nel prossimo dibattito sulle regionali un tema a me caro: la competenza della gestione dei rifiuti è Regionale. Vorrei evitare che un altro sindaco passi quello che ho passato io (reggere quel livello di pressione non è da persone normali) e quindi ho proposto alla Regione che faccia la Regione e che determini il fabbisogno regionale della dotazione impiantistica che occorre per trattare i rifiuti dei toscani e poi determini il piano regolatore individuando preliminarmente le aree sui cui, valutato l’impatto sociale e ambientale, è possibile costruire impianti di trattamento rifiuti, indirizzando così le società partecipate pubblico/private a investire solo in quelle aree preliminarmente valutate. Se occorre modificare anche la legge nazionale per raggiungere questo obiettivo va fatto e la regione Toscana dovrà esserne attrice protagonista.
“Ma allora perché si è astenuto e non ha votato contro?”
Evidentemente caro Lorenzoni ad ogni consiglio comunale c’è un momento nel quale schiacci un pisolino e ti perdi qualcosa: lo avevamo detto anche nel consiglio comunale del 20 dicembre, il voto di astensione era motivato dall’aver votato a favore sull’osservazione e le controdeduzioni all’osservazione presentata dal comitato ARIA, per il resto ci eravamo detti e votato contrario. Al momento del voto le dichiarazioni di voto i capigruppo le fanno apposta per spiegare, capisco che il consiglio comunale sia noioso e uno si prenda delle pausa ma mi sembra che te le pause te le prendi nei momenti che non dovresti. Poi capisco che come tu stesso dici il tuo giornale è di parte e quindi le domande le poni al Sindaco ma se hai dei dubbi su qualche posizione del nostro gruppo consiliare potresti chiedere anche a noi, i numeri di telefono credo che li conosci. Altrimenti se ne fa a meno tranquillamente, chi vuole informarsi per bene il modo lo trova.
Ma hai votato contro o ti sei astenuto?
I fatti i cittadini li conoscono e possono giudicare. Detto questo quella variante può essere annullata per quanto riguarda gli impianti di trattamento rifiuti da una delibera della Regione che li approva. Intanto qualche giorno fa il candidato alla presidenza di Toscana a Sinistra Tommaso Fattori ha ribadito il suo impegno contro l’impianto ACEA.
“Ma hai votato contro o ti sei astenuto”?
Ma leggi e comprendi o scrivi tanto per impiegare il tempo?
La Variante è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione delle due forze di opposizione. Questo è agli atti. Così come mi pare non confutabile il fatto che la norma abbia accolto una sollecitazione venuta dai Comitati e dalle minoranze dopo il caso Acea. Se la Regione decidesse di fare un impianto per trattamento rifiuti a Chiusi, con una norma del genere nel Prg, approvata con l’astensione delle stesse opposizioni, farebbe un atto di imperio, come l’invasione di Praga da parte dei sovietici. E al di là delle battute (o minacce) di Giani, non credo che le convenga o che se lo possa permettere. Né mi pare abbia fatto finora azioni del genere. Tra l’altro – detto tra noi – Giani mi sembra tutto meno che un tipo bellicoso. Sarei leggermente più preoccupato se vincesse la Ceccardi. Fattori (che, ribadisco, io ho votato nel 2015, non so voi) purtroppo non può vincere. Al massimo potrà tornare in Consiglio regionale e purtroppo anche questo non è scontato.
Quanto alla dislocazione degli impianti, in assenza di un piano preciso, resterebbe sempre sul tappeto lo domanda “perché a Chiusi no e altrove sì?” I cittadini di… altrove non hanno gli stessi diritti di tutela di quelli di Chiusi? A questo proposito la sollecitazione di Bettollini, affinché si faccia un Piano regolatore del fabbisogno degli impianti individuandone la migliore e meno impattante dislocazione, mi sembra ragionevole e degna di attenzione.
Le autocitazioni sono sempre antipatiche, ma sono obbligato a riportare quanto scrivevo 1l 17 gennaio su chiusiblog: “(…) In una dichiarazione è lo stesso Vivarelli a dire che più di sindrome NIMBY (Not In My BackYard- Non del mio cortile) si dovrebbe parlare della versione modificata “Not In My Term” (non durante il mio mandato). Come è noto il mandato dell’attuale governo regionale è a fine primavera. Allora tutto si spiegherebbe,
Io credo che sarà necessario fare il giro delle sette chiese e chiedere a tutte le forze politiche che si presenteranno alle elezioni regionali come si posizionano su questa vicenda.
Sono sempre dello stesso parere. Il giro delle sette chiese va fatto. Per ora abbiamo la posizione di Fattori che dichiara la propria contrarietà al carbonizzatore.Vedremo gli altri.
“La Variante è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione delle due forze di opposizione. Questo è agli atti.”
Non sto cercando di negare l’evidenza del nostro voto di astensione, ho cercato di capire su cosa e perchè ci siamo astenuti ma mi sembra che o fai finta o non vuoi capire. Sul resto il nostro giudizio rimane lo stesso, la maggioranza che amministra il comune di Chiusi, Sindaco in testa, ha sostenuto il progetto carbonizzatore fino a un minuto prima che il comitato dimostrasse, nell’inchiesta pubblica, i limiti di quel progetto, il resto sono chiacchiere.
La regione ha approvato il piano di Chiusi. Che è uniformato alle norme regionali. La variante pure. Come potrebbe la Regione forzare dei paletti che essa stessa ha fissato e approvato, vanificando un atto normativo locale? Sinceramente credo che non lo possa fare. Se non scatenando contenziosi legali infiniti. Salvo vittoria della Lega. In tal caso tutto potrebbe essere rimesso in discussione
Io non capisco l’insistenza. Chi ha ha competenza per decidere sugli impianti di trattamento dei rifiuti È LA REGIONE. Approvare un progetto IMPLICA UNA VARIANTE AUTOMATICA AL PRG. Speroche almeno questo si capisca. Dire che la Regione ha approvato la variante al piano non significa un beato niente. Mi tocca riproporre un post che ho pubblicato su chiusiblog (http://www.chiusiblog.it/?p=36524). L’area delle Biffe era già stata decisa nel “accordo per l’innovazione” sottoscritto nel settembre scorso già prima dell’inchiesta pubblica e sottoscritto da MISE, Regione e ACEA. ACEA avrebbe speso fra una cosa e l’altra poco meno di tre milioni di euro. Il tentativo di far passare il tutto per un difetto di comunicazione è patetica di per sé e un insulto nei confronti dei cittadini.
Paolo, la tua è una pia illusione…ti hanno già fatto capire che il giro delle sette chiese l’hanno già fatto in termini quantitativi e di fruizione dei voti.Oggi ancor dipiù, dopo le dichiarazioni peraltro note della candidata leghista sul problema dei valorizzatori,si assiste ad un formarsi di un asse PD Renziano con Giani già deciso come abbiamo visto con il voto di 163 dirigenze partitiche e la Lega. Pensi che Renzi ”e peones” abbiano investito politicamente a casaccio ? Il giro delle sette chiese non è materia che li riguardi ormai poichè sapevano che sull’argomento i voti che gestiscono avanzano e perfino traboccano perchè riguardano la Toscana.Quindi ci dovrebbe essere un meteorite che cada e che venga dallo spazio per fermare quello che sarà, e basti guardare che tutti gongolano per questo, gongolano le segreterie, gongolano gli stessi apparati dal primo segretario all’ultimo sindaco perchè sanno che non avranno sorprese.La sorpresa potrebbe essere solo una quella della prevalenza della Lega a livello elettorale che pur avendo in comune la visione che ha espresso con il PD su quel tema,renderebbe le cose più problematiche nella gestione della politica e come vedi per scongiurare tale sorpresa l’atteggiamento del PD verso la sua parte sinistra è quello di dare indicazioni di turarsi il naso e votare Giani diversamente si farebbe un favore alla Lega. Non mi ricordo adesso come era intitolata la favoletta di coloro che di giorno erano nemici ma di notte si accordavano per entrare nei pollai ma alla fine è quella la situazione che definisce le questioni.Eh si nei pollai, perchè è dai pollai che escono i polli spennati e già cucinati, occorre solo che vengano digeriti con l’assuefazione tanto comune alle galline del pollaio che guardano la scena e la subiscono senza batter becco. Sai quante ”uova d’oro” per il mantenimento dei pollai che serviranno ? Hanno mobilitato circoli, sezioni,associazioni per tali scopi con dietro di loro sempre invisibili i signori in tonaca,ma presenti.A loro gli va sempre bene sia che vinca l’una o l’altra parte,non si sporcano le mano ma come emminenze grige determinano e forniscono il pollame preparandolo ad accettare il becchime.E tu dici che ci vorrebbe il giro delle 7 chiese prima di decidere ? Codesta anche se non lo è, sembrerebbe quasi un arma di distrazione di massa,anche se sarebbe davvero una cosa utile dalla quale non poter prescindere per ogni decisione,ma ti hanno fatto vedere in molte occasioni che di questo se ne possono direttamente fregare, poiche finchè viene bene tali direzioni vengono ignorate e relegate all’inesistente.Questo in parole sebbene tagliate con l’accetta il mio pensiero.Resta solo una cosa: l’imprevedibile.Ma difficilmente stavolta credo che possa avere spazio.
Intanto c’è una posizione decisa del candidato Fattori. Il 25 sentiremo a Chiusi la candidata 5Stelle. Le chiese potrebbero quindi ridursi a 5. Intanto i comitati presenteranno domande precise e vediamo cosa risponderanno gli altri candidati. Non sarà un passo risolutivo, ma sicuramente significativo.
Oggi è uscito un documento dei comitati con le domande di cinque comitati ai candidati alla presidenza della giunta regionale:
http://www.chiusiblog.it/?page_id=37065
Bene, aspetteremo con ansia (e attenzione) le risposte. E mi chiedo anche come mai i comitati che tu citi inviino i comunicati e i documenti SOLO ai “giornali amici”, per usare una tua espressione. Anche se giornali forse non è il termine esatto. Se lo avessero inviato anche a primapagina l’avremmo pubblicato molto volentieri. Peccato.
A me risulta che è stato inviato.
qui non è pervenuto. Avranno sbagliato indirizzo. Puoi sempre rimandarlo come comitato Aria, la mail è primapaginaredazione@yahoo.com
Questa la ricevuta dell’invio e c’è anche Primapagina.
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Ricevuta di accettazione
Il giorno 16/07/2020 alle ore 04:44:12 (+0200) il messaggio “Il manifesto dei territori” proveniente da “comitato.aria@pec.it” ed indirizzato a: davidepompei@alice.it (“posta ordinaria”) info@centritalianews.it (“posta ordinaria”) e.giani@consiglio regione.toscana.it (“posta ordinaria”) i.galletti@consiglio.regione.toscana.it (“posta ordinaria”) t.fattori@consiglio regione.toscana.it (“posta ordinaria”) susanna.ceccardi@europarl.europa.eu (“posta ordinaria”) C.lattanzi2@gmail.com (“posta ordinaria”) fabri.camastra@gmail.com (“posta ordinaria”) nuovecronache@gmail.com (“posta ordinaria”) orvietolife@gmail.com (“posta ordinaria”) vincenzocarducci78@gmail.com (“posta ordinaria”) corsiena@gruppocorriere.it (“posta ordinaria”) info@ilcittadinoonline.it (“posta ordinaria”) cronaca.siena@lanazione.net (“posta ordinaria”) ufficiostampa@lavaldichiana.it (“posta ordinaria”) sara-simonetti@libero.it (“posta ordinaria”) redazione@ntimedia.it (“posta ordinaria”) posta@oksiena.it (“posta ordinaria”) redazione@primapaginachiusi.it (“posta ordinaria”) nazioneonline@quotidiano.net (“posta ordinaria”) sienanews@sienanews.it (“posta ordinaria”) tgidea@teleidea.it (“posta ordinaria”)
Il messaggio è stato accettato dal sistema ed inoltrato. Identificativo messaggio: opec292.20200716044413.23727.89.1.65@pec.aruba.it
infatti hanno sbagliato l’indirizzo: redazione@primapaginachiusi.it non è l’indirizzo e mail di primapagina. Ovvio che non sia stato ricevuto.
Questa è la ricevuta e c’è anche l’invio a Primpagina:
Ricevuta di accettazione
Il giorno 16/07/2020 alle ore 04:44:12 (+0200) il messaggio “Il manifesto dei territori” proveniente da “comitato.aria@pec.it” ed indirizzato a: davidepompei@alice.it (“posta ordinaria”) info@centritalianews.it (“posta ordinaria”) e.giani@consiglio regione.toscana.it (“posta ordinaria”) i.galletti@consiglio.regione.toscana.it (“posta ordinaria”) t.fattori@consiglio regione.toscana.it (“posta ordinaria”) susanna.ceccardi@europarl.europa.eu (“posta ordinaria”) C.lattanzi2@gmail.com (“posta ordinaria”) fabri.camastra@gmail.com (“posta ordinaria”) nuovecronache@gmail.com (“posta ordinaria”) orvietolife@gmail.com (“posta ordinaria”) vincenzocarducci78@gmail.com (“posta ordinaria”) corsiena@gruppocorriere.it (“posta ordinaria”) info@ilcittadinoonline.it (“posta ordinaria”) cronaca.siena@lanazione.net (“posta ordinaria”) ufficiostampa@lavaldichiana.it (“posta ordinaria”) sara-simonetti@libero.it (“posta ordinaria”) redazione@ntimedia.it (“posta ordinaria”) posta@oksiena.it (“posta ordinaria”) redazione@primapaginachiusi.it (“posta ordinaria”) nazioneonline@quotidiano.net (“posta ordinaria”) sienanews@sienanews.it (“posta ordinaria”) tgidea@teleidea.it (“posta ordinaria”)
Il messaggio è stato accettato dal sistema ed inoltrato. Identificativo messaggio: opec292.20200716044413.23727.89.1.65@pec.aruba.it
Comunque il link al testo del documento era in mio mio precedente commento di 20 ore fa.
Comunque avevo da subito inviato il link in un mio commento.