IL GOVERNATORE TOSCANO INDAGATO PER LA GARA DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. ROSSI: “ACCUSE INFAMANTI!”

giovedì 18th, giugno 2020 / 11:04
IL GOVERNATORE TOSCANO INDAGATO PER LA GARA DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE.  ROSSI: “ACCUSE INFAMANTI!”
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Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è indagato a Firenze. L’inchiesta riguarda la gara per il Trasporto Pubblico Locale, un bando per 4 miliardi di euro vinto da Autolinee Toscana Spa. Il capo di imputazione sarebbe “turbativa d’asta” e deriverebbe da una intervista che Rossi rilasciò nel novembre del 2015, nella quale commentava l’aggiudicazione nonostante a gara non fosse ancora formalmente terminata.

“Accuse infamanti e ridicole. Aspetto il momento giusto per procedere a querelare i calunniatori” ha scritto ieri il governatore Rossi su Fb a margine della sua iscrizione nel registro degli indagati, facendo riferimento all’esposto presentato dalla cordata di imprese che ha perso la gara e ha messo sotto accusa non solo Rossi, ma tutta la commissione giudicante e i funzionari del settore mobilità.

Infatti insieme al presidente Rossi sono indagate 6 persone: 2 funzionari della Regione e 4 componenti la commissione della gara.

L’impresa che si è aggiudicata è come dicevamo Autolinee Toscana Spa, che fa capo al gruppo francese Ratp, il consorzio che ha perso invece si chiama Mobit ed è composto da imprese toscane. Rossi ricorda che la cordata che ha presentato l’esposto ha perso tutti i ricorsi in sede amministrativa, l”ultimo pochi giorni fa al Consiglio di Stato. E ricorda anche che all’epoca della sua intervista, la notizia sull’esito provvisorio della gara era noto da almeno un mese, e già uscito sulla stampa, in quanto l’apertura delle buste era stata pubblica, come prevede la legge…

Per Rossi “la cosa più vergognosa e triste di questa vicenda è che con la strumentalizzazione della giustizia amministrativa e ora persino di quella penale si è sviluppato un contenzioso che ha ritardato di almeno 4 anni la partenza del nuovo servizio” di Tpl “provocando un danno alle casse regionale di due milioni di euro per ogni mese e impedendo ai cittadini di beneficiare da anni di un trasporto pubblico locale moderno e con autobus nuovi”.

Insomma la vicenda fa pensare alla classica “giustizia ad orologeria”. La Toscana fra tre mesi andrà al voto e per la prima volta è contendibile.

E ovviamente c’è chi la vede in maniera diametralmente opposta da Rossi e punta a fruttare l’inchiesta anche a fini elettorali: “Vergogna in Regione Toscana, il maxi appalto da 4 miliardi assegnato ai francesi (e già questo grida vendetta) finisce sotto inchiesta, indagato anche il governatore di sinistra. I cittadini toscani meritano di meglio!” così ha scritto il leader della Lega Matteo Salvini, che vuol dare l’assalto alla Toscana alle regionali di settembre, ma ancora non ha trovato il candidato…

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