CHIUSI, LA QUARANTENA DELLA POLITICA E LE COMUNALI ALL’ORIZZONTE: LA DESTRA PUNTA AL LISTONE CIVICO STILE RISINI?
CHIUSI – L’emergenza Covid ha messo in quarantena anche la politica. Per tre mesi si è parlato solo del virus, dei contagi, delle misure di contenimento. Da qualche settimana si è cominciato a parlare di ripartenza, di sostegni alle attività, alle famiglie, ai lavoratori, di misure anche locali per riprendersi un po’ di normalità. E se a livello nazionale qualche screzio si è comunque verificato tra maggioranza e opposizioni, a livello locale non è volata una mosca.
Il clima emergenziale e, diciamolo pure, la paura hanno silenziato ogni ragionamento. Le elezioni regionali in Toscana, previste questa primavera sono slittate a settembre (pare). E nessuno ne parla. Un po’ come del campionato di calcio, anche quello in via di rilancio, a partire dal 20 di giugno. La politica locale ha visto in campo i sindaci, impegnati nella gestione quotidiana dei dati, delle quarantene, delle ordinanze. Con gli assessori a dare man forte. I primi consigli comunali si son tenuti a fine maggio. I partiti, costretti alla comunicazione via skype o facebook, sono rimasti prigionieri del lockdown. Qualcuno ha provato, anche localmente a balbettare qualcosa, giusto per dire “ci siamo”, ma in realtà hanno detto poco o niente. Tutti, nessuno escluso. A Chiusi il Pd ha fatto sapere di aver apprezzato l’azione del sindaco e della giunta, i Podemos dopo aver votato coi 5 Stelle all’unanimità il pacchetto di misure per la ripartenza, incalzano la giunta e chiedono l’attivazione immediata dei tavoli di concertazione con le associazioni di categoria, i sindacati, sia per ciò che riguarda l’economia che altri aspetti, come quello turistico-culturale.
Ma a Chiusi nel 2021, cioè tra un anno, si voterà per il sindaco e per il Consiglio Comunale. Bettollini è entrato nell’ultima fase di legislatura. E’ ormai in vista del traguardo, in dirittura d’arrivo, laddove di solito nelle corse ciclistiche entrano in funzione le telecamere fisse…
Senza l’emergenza Covid saremmo già entrati probabilmente in clima preelettorale. Ci sarebbero già stati i primi abboccamenti, le prime avvisaglie della battaglia del 2021, anche per non disperdere ciò che è successo tra ottobre e gennaio con la vicenda Acea. Il virus e la paura hanno sospeso tutto. Ma sottotraccia, in queste ultime settimane, in cui il lockdown si è progressivamente allentato, qualcosa ha cominciato a muoversi. Su due fronti. Da un lato, dopo che il Pd si è riorganizzato ritrovando un minimo di gruppo dirigente e sfrondando la componente renziana, si potrebbe verificare un riavvicinamento a sinistra, tra Pd e Possiamo, con ipotesi di lista unica alle comunali. Solo che i vertici dei Podemos sembrano avere una pregiudiziale: non con Bettollini. In sostanza una lista unica di sinistra potrebbe anche scapparci, ma con un candidato diverso dal sindaco attuale. E questo, oggettivamente, per il Pd potrebbe essere un boccone indigeribile. E dovrebbe pure fare i conti con Bettollini stesso.
Complessa la situazione dei 5 Stelle, che a Chiusi sono all’opposizione, ma a Roma sono nel governo con il Pd. Il ministro Franceschini ha proposto di rendere organica l’alleanza anche alle regionali e nei comuni. Che faranno i 5 Stelle chiusini? Con Bettollini e i suoi assessori non hanno mai avuto un gran feeling. Potrebbero forse fare fronte comune coi Podemos, anche nella richiesta di un cambio di candidato della maggioranza. Vedremo. Ma vederli insieme al Pd al Comune di Chiusi dopo che lo stesso Bettollini ha più volte dichiarato che lui l’alleanza coi 5 stelle la vede come il fumo negli occhi, sarà difficile. Molto difficile.
Poi ci sono gli scaramelliani di Italia Viva. Che qualcosa vorranno dire. E vorranno ottenere. Da che parte staranno non si sa. In Toscana staranno con il centro sinistra e con il Pd. Ma nei comuni potrebbero anche tentare di lucrare su quel minimo di consenso residuo che potrebbero mettere sul piatto.
Dall’altra parte della barricata cosa succede? Anche sul fronte destro per intenderci, qualcosa si muove. Molto sottotraccia, per ora. All’inizio del ‘900 i socialisti cantavano una canzone sulle 8 ore lavorative, che diceva “e noi faremo come la Russia” con chiaro riferimento alla Rivoluzione. Ecco, in vista del 2021, la destra chiusina vorrebbe fare, non come la Russia , ma come… la Pieve. Cioè l’dea che aleggia al momento sembra essere quella di una aggregazione civica ampia e trasversale sul tipo di quella che ha portato alla vittoria Fausto Risini a Città della Pieve un anno fa.
Un listone appoggiato dalla Lega, da Fratelli d’Italia e da Forza Italia, ma costituito per lo più da coloro che si sono più strenuamente battuti contro Bettollini. Ovvero i comitati anti Acea. Dovrebbe essere quella l’ossatura, la spina dorsale dell’operazione. Con i voti – anche di opinione – della Lega e della destra a garantire fieno e vettovaglie. Senza disdegnare gli scontenti dei 5 Stelle (cioè la componente più destrorsa del movimento) e anche quelli del Pd e della sinistra…
Nomi per ora non se ne fanno, ma qualcuno – sempre sottotraccia – circola. Forse per vedere l’effetto che fa e per testarne il gradimento. Tra questi, per esempio Romano Romanini, Rossella Rosati, Gaetano Gliatta, Lucia Lelli, Emanuele Felici… Questi si sentono ventilare dagli spifferi… Profili diversi, qualcuno più strutturato (Romanini e Gliatta), qualcuno con esperienze imprenditoriali, professionali e di gestione manageriale anche nei dintorni della pubblica amministrazione, ma senza esperienze politiche alle spalle.
In questa fase nessuno confermerà, anzi probabile che fiocchino le smentite. Ma, come si dice da queste parti, quando tuona, da qualche parte piove. Per ora è una pioggerellina incerta. Qualcuno la definisce acida. Qualche altro salutare dipende dai punti di vista.
Certo, uno scenario identico al 2016,con 5 liste in lizza sembra alquanto improbabile. Qualche soggetto non esiste proprio più. E anche le tre forze attualmente presenti in Consiglio non sono le stesse di 5 anni fa. Non è lo stesso nemmeno Bettollini e non lo è il Pd. I 5 Stelle hanno esaurito gran parte della loro spinta propulsiva; una lista di sinistra stile Podemos potrebbe avere spazio, ma l’esperienza di questi 4 anni non è stata esaltante e di segni ne ha lasciati pochi. Tra il 2017 e il 2019 sembrava montare l’onda impetuosa della Lega, ma anche quella sembra in via di esaurimento. La destra-destra, un po’ fascistoide c’è sempre stata, e adesso con la Meloni ha anche un volto non proprio feroce, ma in queste terre difficile che vada oltre qualche sporadico exploit…
Il Comune di Chiusi, numeri alla mano, è contendibile: già nel 2016, tra forze di opposizione e non voto la somma superava il 50% dell’elettorato. Il Pd non è più in una botte di ferro e soprattutto non è più una botte di ferro neanche per Bettollini o chi per lui. L’emergenza covid potrebbe aver insegnato qualcosa e qualche aggregazione inedita (o rinnovata) potrebbe anche venir fuori. Il richiamo del “civismo” nel voto comunale è sempre piuttosto forte, ma il rischio è che da un lato sia solo revanscismo, rabbia repressa, antipolitica un tanto al chilo e dall’altro un modo per mascherare limiti srutturali e politici dei partiti.
Quest’estate insolita, strana, anomala che preparerà il voto per le regionali toscane, potrebbe diventare un’occasione per parlare delle comunali con un certo anticipo. Per tempo, diciamo. In modo che ogni forza in campo possa avere modo di riflettere e ragionare al proprio interno su da farsi e poi confrontarsi anche con la popolazione. Ma non è detto che accada e che la corsa si giochi tutta negli ultimi chilometri, nella primavera del 2021.
m.l.
Ormai Primapagina sta a Bettollini come La verità di Senaldi o Il Giornale di Sallusti stanno a Salvini: strumenti per il politico di riferimento. Con questo articolo si è fatto un capolavoro. Il referente ha bisogno di sondare e il giornale butta là illazioni per capire le reazioni.
Secondo calendario prima delle elezioni comunali che si svolgeranno fra un anno, un organo di informazione dovrebbe occuparsi degli effetti locali di quelle regionali che si terranno, ci dicono, a settembre. Ci sono allora più o meno quaranta giorni per la definizione delle candidature e dei programmi. Visto che le Valutazioni di Impatto Ambientale sono cosa soprattutto regionale sarà importante capire cosa ne pensano i candidati soprattutto locali. Ho voluto sorbirmi la diretta facebook del candidato PD Giani con i sindaci Bettollini e Grazi. Si è parlato tanto. Si è parlato di feste patronali che non si potranno tenere. Il rincrescimento di non poter assistere al Palio dei ciuchi di Torrita. Il presidente ha anche voluto sfoggiare la sua conoscenza della storia di santa Mustiola. Di tutto si è parlato, ma delle vicende ACEA non ho sentito parola. Chissà, mi sarò distratto.
Non è così, e lo sai meglio di me. Quindi non fare illazioni e stai al tema… questi movimenti ci sono oppure no? A me risukta di sì. A te cg e sei pure un edponente del pd non risulta niente? Strano…
No confermo il giudizio, secondo me il giornale ha gettato l’amo per avere reazioni su qualcosa che per ora proprio non c’è. Io dico che è molto più urgente sapere come si posiziono la varie liste sulla politica di ACEA, a Chiusi e dintorni. Il candidato PD alla presidenza della Regione ha parlato per 54 minuti con Bettollini e Grazi, ma della questione non ha detto niente.
Ognuno ha le sue priorità. Non credo che al momento in cui siamo, la priorità numero uno sia ciò che intende fare Acea al posto del progetto che ha ritirato. C’è una città in ginocchio, con aziende che non riaprono, tante persone senza lavoro e senza reddito, eventi saltati con ricadute negative sia sul piano culturale che economico e tu pensi alla questione Acea? Che per ora è archiviata? Se Acea vorrà fare un magazzino vedremo… Quanto al resto è chiaro che le Regionali influiranno sulle elezioni comunali di Chiusi, se non altro in base all’esito che avranno. Ma di questo ci sarà tempo per parlarne (anche se nell’articolo qualche accenno si fa). quanto a Bettollini, stiamo parlando del sindaco del Pd che è il tuo partito e non il mio. E il partito suddetto ha espresso proprio qualche giorno fa un giudizio positivo sull’operato del sindaco in ordine alla gestione dell’emergenza covid e alle misure per la ripartenza. Non mi pare che il Pd, ad oggi pensi a candidature diverse. E non mi sembra ci sia niente di strano se altri cominciano a ragionare sul che fare per batterlo. E dalle mie informazioni, le manovre sono cominciate. Lo puoi smentire? Non so se hanno parlato del caso Acea, o se hanno fatto finta di niente come Giani, di sicuro qualche abboccamento c’è stato. Altrimenti non lo avrei scritto.
Le candidature in un partito democratico maturano attraverso la consultazione dei militanti ed elettori. Questa procedura non è stata seguita per la designazione del candidato presidente del PD e cioè Giani. Io non lo voterò, l’ho già comunicato per iscritto in epoca non sospetta. Nei prossimo quaranta /cinquanta giorni si dovranno consolidare le liste di tutti i partiti con i candidati a presidente e a consigliere. A me piacerebbe sapere quale è o sarà la posizione di ognuno di loro su quello che succede a Chiusi. Andando a leggere la comunicazione di ACEA sul ritiro del progetto si scopre che quel ritiro è temporaneo.
Io non debbo smentite niente. Non so di manovre per liste di alcun tipo. se sai qualcosa scrivi. Il gossip a mio parere è il contrario del buon giornalismo.
Se si giudica gli altri si presume che uno sia senza peccato e non credo che il tuo blog si possa permettere di lanciare la prima pietra visto che guarda come daltronde anche comitato ARIA solo in un’unica direzione. Sindaco di Chiusi e basta visto che in terra Umbra a pochi passi ci sia un’inquinamento palese da oltre 50 Anni mai nominato in entrambi i siti?
Paolo, chi ha fatto gossip? Qui si è fatta solo un po’ di cronaca. Con qualche ragionamento annesso. Che è quello che i giornali debbono fare. Quanto alle regionali toscane, che già mi pare appassionassero poco, saranno elezioni anomale e segnate dall’emergenza covid. Emergenza che sarà anche un alibi per saltare qualche passaggio e coprire le magagne dei partiti. Si voterà in un mese insolito, in un clima surreale. Non credo che d’agosto ci sarà grande discussione su temi e nomi. Giani mi convince poco (e non perché non ha parlato di Acea), ma mi auguro che la Toscana non cada in mano alla Lega, come l’Umbria. Perché sarebbe peggio.
x FANGIO PICCHIOTTI: Rispettando poche regole chiunque può pubblicare su chiusiblog.it
Non ho mai visto nessun articolo o commento da parte tua.
xMarco Lorenzoni. Il futuro governo della regione avrà molto a che fare con Chiusi. L’autorizzazione su carbonizzatore e depuratore dipendono da una decisione regionale. È mia personalissima opinione che sarebbe bene chiedere a tutti i candidati alle regionali di esprimersi in proposito.
Certo, è scritto nell’articolo che le Regionali influiranno su Chiusi e sulle comunali di Chiusi, se non altro in base all’esito che avranno. Ma al momento non si sa nemmeno chi siano i candidati. Quando sapremo chi saranno, lo faremo. Così come sarà opportuno chiedere loro altre cose, su turismo, sanità, trasporti ecc… Al momento solo Giani (Pd) è in pista. La destra non ha ancora scelto la candidatura a presidente, si parla di Susanna Ceccardi. I 5S non si sa neanche se si presenteranno, idem per la sinistra a sinistra del Pd. Ci saranno probabilmente i Comunisti del PC. Scaramelli sarà candidato per Italia Viva (dall’attivismo che mostra sui social si direbbe di sì), oppure proverà a fare l’assessore senza passare dal voto? Insomma ad oggi mancano i soggetti a cui porre domande.
Al momento i candidati alla presidenza regionale sono due. Oltre a Giani c’è quella di Tommaso Fattori. È consigliere uscente e la sua lista SI Toscana a sinistra nel 2015 prese inaspettatamente più del 6%.
Comunque se ancora non si sa il nome delle liste e dei candidati delle regionali, non capisco perché ci si interessi di quelle locali che arriveranno fra un anno. Giudizio del tutto personale.
Semplicemente perché qualcuno si è mosso in tal senso e perché a meno di un anno dalle comunali è del tutto normale che un giornale se ne interessi.
Chi si è mosso in tal senso? Io so soltanto che uno dei citati mi ha scritto ringraziandomi per il mio primo intervento perché non riusciva rendersi conto di “cosa ti fossi fumato”.
Ch si è mosso è scritto nel’articolo. Tra quello citati qualcuno si è mosso. Incontri e contatti ci sono stati. Stai tranquillo. Può essere che il tuo contatto ne sia all’oscuro. E comunque io non fumo. Non l’ho mai fatto. P.S. Può darsi che a te non abbiano fatto sapere niente, in quanto tu sei iscrittio al Pd. E sai meglio di me che non si “confabula” con l’avversario.