SARTEANO: 10 MORTI ALLA RSA, LA PROCURA DI SIENA APRE UN FASCICOLO
SARTEANO – Due giorni fa l’ultimo decesso causa covid 19 tra gli ospiti della Rsa di Sarteano. Il decimo della serie. Si tratta di una donna di 89 anni, di Chiusi, Palmira Giulietti, detta “Rina”. Una persona conosciuta per aver gestito per tanti anni la tabaccheria all’interno della stazione ferroviaria e anche come “collezionista”. Era una appassionata del genere e collezionava di tutto, dalle bambole alle fotografie e cartoline d’epoca di cui ne possedeva una quantità industriale. Un pozzo di memoria, insomma, che se ne va, spazzato via come tante altre persone avanti con gli anni, da questo virus maledetto.
Il decimo decesso legato al focolaio della Casa di Riposo di Sarteano ha fatto scattare l’allarme. La Procura di Siena ha infatti deciso di aprire un fascicolo e quindi un’inchiesta su quanto avvenuto nella Rsa comunale. Ciò anche in seguito all’esposto presentato ai Carabinieri dai familiari di una delle vittime. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo, per il momento contro ignoti.
Il “caso Rsa di Sarteano” esplose, come i nostri lettori ricorderanno, il 29 marzo scorso quando furono certificati 34 casi di positività tra gli ospiti e alcuni operatori. Da allora è cominciato anche lo stillicidio dei decessi. La Regione prima mandò rinforzi, anche per sostituire il personale messo in quarantena, poi – dopo l’ottavo morto – la Asl ha deciso di commissariare la struttura e di assumerne la gestione direttamente. Era la metà di aprile.
Ora arriva anche la procura ad accendere i riflettori su una vicenda dolorosa.
Una vicenda che – lo abbiamo già scritto in altre occasioni – come in Lombardia, conferma che le RSA sono gli ambienti in questo momento più fragili e più esposti. E conferma che possono fare da detonatore, per l’espandersi del virus, con conseguenti gravi per gli anziani ospiti delle strutture, ma anche per chi ci lavora e chi ci ruota intorno.
Va detto però che in altre strutture simili sia pubbliche come quella di Sarteano che private (gestite da Misericordia, Croce Verde e cc…) non è successo nulla di simile e il covid 19 è stato tenuto a distanza. Non ci sono stati focolai, né decessi a Chiusi e Cetona, a Torrita e a Montepulciano, a Città della Pieve o a Fabro.
A Sarteano purtroppo il focolaio c’è stato e il virus ha colpito duro. E ha decimato una generazione. Tutti e 10 i deceduti avevano più di 80 anni ed erano in condizioni generali già precarie. Ma il Covid 19 ha aggravato la situazione e in 40 giorni ha fatto una strage. C’è da augurarsi che una tragedia collettiva di queste proporzioni sia frutto di casualità, sfortuna e situazioni imprevedibili, non di errori o leggerezze nella conduzione della struttura.
L’iniziativa della Procura di Siena sulla Rsa di Sarteano non è la prima in Toscana, già altre procure si sono mosse e hanno aperto inchieste nelle settimane scorse in varie province su altre Rsa. Quando il numero di vittime è così alto e non è chiaro cosa sia successo, e soprattutto se qualcuno presenta esposti o denunce, l’apertura di un fascicolo da parte della magistratura è inevitabile e doveroso.